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giovedì 7 febbraio 2008

INCONTRO DEL SANTO PADRE PARROCI E CLERO DIOCESI ROMA

CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2008 (VIS). Alle ore 11:00 di questa mattina, nell'Aula delle Benedizioni, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato i Parroci e il Clero della Diocesi di Roma per il tradizionale appuntamento di inizio Quaresima.
.../INCONTRO CLERO ROMA/...                     VIS 20080207 (50)

DEVONO ESSERE COMBATTUTE TUTTE LE MINACCE ALLA VITA

CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2008 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire un Messaggio all'Arcivescovo Geraldo Lyrio Rocha, Presidente della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile ed Arcivescovo di Mariana, in occasione dell'inizio, nella giornata di ieri, Mercoledì delle Ceneri, della annuale Campagna della Fraternità della Chiesa in Brasile, che quest'anno há per tema: "Fraternità e difesa della vita", e come motto "Scegli, dunque, la vita".

  "Tutte le minacce alla vita devono indubbiamente essere combattute" - scrive il Papa nel Messaggio - "Per questo nel Discorso Inaugurale della V Conferenza Generale dell'Episcopato dell'America Latina e dei Caraibi ho voluto ricordare che i cammini tracciati da una cultura senza Dio e senza i suoi comandamenti, o persino contro Dio, finiscono con l'essere 'una cultura contro l'essere umano e contro il bene dei popoli latinoamericani'".

  "Il Documento finale di Aparecida" - ricorda il Pontefice - "ci mostra che l'incontro con Cristo è il punto di partenza per la negazione di questi cammini di morte e per la scelta della vita; ma è anche il punto da dove partiamo per riconoscere pienamente la sacralità della vita e la dignità della persona umana".

  "Nel dare inizio alla Campagna della Fraternità di quest'anno, auspico nuovamente che i diversi organismi della società civile desiderino essere solidali con la volontà popolare che, in maggioranza, rifiuta tutte le forme contrarie alle esigenze etiche di giustizia e di rispetto per la vita umana dal suo inizio fino al suo termine naturale".

  "Con questi auspici, invoco la protezione del Signore" - conclude Benedetto XVI - "affinché la sua mano caritatevole si stenda su tutto il Brasile, e la vita nuova in Cristo coinvolga integralmente l'essere umano nella sua dimensione personale, familiare, sociale e culturale, diffondendo i suoi doni di pace e di prosperità, e risvegli in ogni cuore sentimenti di fraternità e di viva cooperazione".
MESS/CAMPAGNA FRATERNITÁ/BRASILE                   VIS 20080207 (320)


PREGHIERA PRIMA E PRINCIPALE ARMA COMBATTERE IL MALE

CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2008 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, Mercoledì delle Ceneri, giorno di inizio della Quaresima, il Santo Padre ha presieduto, nella Basilica di Santa Sabina all'Aventino, la Celebrazione Eucaristica con il rito di benedizione e di imposizione delle Ceneri.

  Prima della Messa, nella Chiesa di Sant'Anselmo all'Aventino, si è tenuto un momento di preghiera, seguito dalla processione penitenziale verso la Basilica di Santa Sabina, alla quale hanno preso parte i Cardinali, gli Arcivescovi, i Vescovi, i Monaci Benedettini di Sant'Anselmo, i Padri Domenicani di Santa Sabina ed alcuni fedeli.

  "Il periodo quaresimale" - ha detto il Papa - "proprio perché invita alla preghiera, alla penitenza e al digiuno, costituisce una occasione provvidenziale per rendere più viva e salda la nostra speranza".

  "La preghiera" - ha ribadito il Pontefice - "si dimostra (...)  la prima e principale 'arma' per 'affrontare vittoriosamente il combattimento contro lo spirito del male'. (...) Senza la dimensione della preghiera, l'io umano finisce per chiudersi in se stesso, e la coscienza, che dovrebbe essere eco della voce di Dio, rischia di ridursi a specchio dell'io, così che il colloquio interiore diventa un monologo dando adito a mille autogiustificazioni".

  "La preghiera, perciò, è garanzia di apertura agli altri" - ha proseguito il Santo Padre - "chi si fa libero per Dio e le sue esigenze, si apre contemporaneamente all'altro, al fratello che bussa alla porta del suo cuore e chiede ascolto, attenzione, perdono, talvolta correzione ma sempre nella carità fraterna".

  "La vera preghiera non è mai egocentrica" - ha sottolineato ancora il Papa - "ma sempre centrata sull'altro. (...)  La vera preghiera è il motore del mondo, perché lo tiene aperto a Dio. Per questo senza preghiera non c'è speranza, ma solo illusione. Non è infatti la presenza di Dio ad alienare l'uomo, ma la sua assenza: senza il vero Dio, Padre del Signore Gesù Cristo, le speranze diventano illusioni che inducono ad evadere dalla realtà".

  "In armonica connessione con la preghiera, anche il digiuno e l'elemosina possono essere considerati luoghi di apprendimento ed esercizio della speranza cristiana. (...)
Grazie all'azione congiunta della preghiera, del digiuno e dell'elemosina, la Quaresima nel suo insieme forma i cristiani ad essere uomini e donne di speranza, sull'esempio dei santi".

  "Più è grande la speranza che ci anima, tanto maggiore è anche in noi la capacità di soffrire per amore della verità e del bene, offrendo con gioia le piccole e grandi fatiche di ogni giorno e inserendole nel grande com-patire di Cristo".

  Ricordando infine il 150° anniversario delle apparizioni della Vergine a Lourdes, il Papa ha concluso l'omelia invitando "a meditare sul mistero della condivisione di Maria con i dolori dell'umanità".
HML/MERCOLEDÌ CENERI/SANTA SABINA                   VIS 20080207 (450)


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