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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 18 settembre 2008

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 18 SET. 2008 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli mancati nelle ultime settimane:

- Il Cardinale Antonio Innocenti, Prefetto emerito della Congregazione per il Clero e Presidente emerito della Pontificia Commissione per la conservazione del Patrimoni artistico e storico della Chiesa e della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei", il 6 settembre, all'età di 93 anni.

- Il Vescovo José Antonio Dammert Bellido, emerito di Cajamarca (Perù), il 10 settembre, all'età di 91 anni.

- Il Vescovo Daniel Gil Zorrilla, S.I., emerito di Salto (Uruguay), il 7 settembre, all'età di 78 anni.

- Il Vescovo Joseph Mukwaya, emerito di Kiyinda-Mityana (Uganda), il 5 settembre, all'età di 77 anni.
.../DEFUNTI/...                                   VIS 20080918 (120)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 18 SET. 2008 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate sei Presuli della Conferenza Episcopale di Panama, in Visita "ad Limina Apostolorum:

- L'Arcivescovo José Dimas Cedeño Delgado, di Panamá, con gli Ausiliari Vescovo Pablo Varela Server e Vescovo José Domingo Ulloa Mendieta, O.S.A.

- Il Vescovo Fernando Torres Durán, di Chitré.

- Il Vescovo Audilio Aguilar Aguilar, di Colón-Kuna Yala.

- Il Vescovo José Luis Lacunza Maestrojuán, O.A.R., di David.
AL/.../...                                         VIS 20080918 (90)

CONOSCERE VERITÀ STORICA PAPA PIO XII SENZA PRECONCETTI


CITTA' DEL VATICANO, 18 SET. 2008 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti ad un Simposio sulla figura e l'opera pastorale e umanitaria di Pio XII, promosso dalla "Pave the Way Foundation", il cui Presiedente è il Signor Gary Krupp.

  Ricordando che mezzo secolo è trascorso dalla morte del Servo di Dio Pio XII (9 ottobre 1958), il Santo Padre ha affermato: "Tanto si è scritto e detto di lui in questi cinque decenni e non sempre sono stati posti nella giusta luce i veri aspetti della sua multiforme azione pastorale".

  "Scopo del vostro simposio è proprio quello di colmare alcune di tali lacune, conducendo una attenta e documentata analisi su molti suoi interventi, soprattutto su quelli a favore degli ebrei che in quegli anni venivano colpiti ovunque in Europa, in ossequio al disegno criminoso di chi voleva eliminarli dalla faccia della terra".

  "Quando ci si accosta senza pregiudizi ideologici alla nobile figura di questo Papa" - ha sottolineato Benedetto XVI - "oltre ad essere colpiti dal suo alto profilo umano e spirituale, si rimane conquistati dall'esemplarità della sua vita e dalla straordinaria ricchezza del suo insegnamento. Si apprezza la saggezza umana e la tensione pastorale che lo hanno guidato nel suo lungo ministero e in modo particolare nell'organizzazione degli aiuti al popolo ebraico".
  "Grazie a un vasto materiale documentario da voi raccolto, arricchito da molteplici e autorevoli testimonianze, il vostro Simposio offre alla pubblica opinione la possibilità di conoscere meglio e più compiutamente ciò che Pio XII ha promosso e compiuto a favore degli ebrei perseguitati dai regimi nazista e fascista".

  "Nei lavori del vostro Convegno" - ha rilevato il Papa - "sono stati anche evidenziati i non pochi interventi da lui compiuti in modo segreto e silenzioso proprio perché, tenendo conto delle concrete situazioni di quel complesso momento storico, solo in tale maniera era possibile evitare il peggio e salvare il più gran numero possibile di ebrei. Questa sua coraggiosa e paterna dedizione è stata del resto riconosciuta ed apprezzata durante e dopo il tremendo conflitto mondiale da comunità e personalità ebraiche che non mancarono di manifestare la loro gratitudine per quanto il Papa aveva fatto per loro".

  Infine il Santo Padre ha ringraziato la "'Pave the Way Foundation' 'per la costante azione che dispiega nel favorire i rapporti e il dialogo tra le varie Religioni, in modo che esse offrano una testimonianza di pace, di carità e di riconciliazione".

  "E' mio vivo auspicio infine che quest'anno, che ci ricorda il 50  della morte di questo mio venerato Predecessore" - ha concluso il Pontefice - "offra l'opportunità di promuovere studi più approfonditi sui vari aspetti della sua persona e della sua attività, per giungere insieme a conoscere la verità storica, superando così ogni restante pregiudizio".
AC/SIMPOSIO PIO XII/KRUPP                           VIS 20080918 (470)


BOSNIA ERZEGOVINA: CONSOLIDARE PROCESSO RICONCILIAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 18 SET. 2008 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto la Signora Jasna Krivosic-Prpic, nuova Ambasciatrice di Bosnia ed Erzegovina presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

  Il Papa ha ricordato che in Bosnia ed Erzegovina "coesiste una ricca varietà di culture e di patrimoni preziosi. Tuttavia, nel corso della storia, le differenze culturali ed etniche non infrequentemente sono state all'origine di incomprensioni e conflitti, come ben sanno le tre popolazioni che costituiscono il Paese ".

  "Nessuno desidera la guerra. (...) Nessun gruppo civile o religioso dovrebbe mai ricorrere alla violenza e all'oppressione" - ha ribadito il Pontefice - "Tuttavia, tante famiglie nel vostro territorio hanno subito le sofferenze che derivano da queste calamità. Ascoltando la voce della ragione, tuttavia, e spinti dalla speranza che noi tutti desideriamo per noi stessi e per le generazioni future, ogni individuo può trovare la forza di superare le divisioni del passato".

  Al riguardo il Papa ha ricordato i progressi compiuti "per consolidare gesti di riconciliazione" e ha incoraggiato la Comunità Internazionale a continuare ad adoperarsi per assistere la Bosnia ed Erzegovina nel conseguimento di tale obiettivo. "Confido che, accettando gli avvenimenti della storia regionale e le difficili lezioni apprese negli ultimi anni, si troverà il coraggio per edificare un futuro con autentico senso di solidarietà".

  "Lo spirito di uno Stato viene forgiato a vari livelli. La casa familiare è il luogo dove i bambini apprendono i fondamentali valori della responsabilità e della coesistenza armoniosa ed è anche il luogo dove i pregiudizi hanno origine o vengono sconfitti. Ogni genitore perciò ha l'importante dovere di instillare nei propri figli, con l'esempio, il rispetto per la dignità che contraddistingue ogni persona, a prescindere dalla identità etnica, dalla religione e dal gruppo sociale".

  "L'educazione non si occupa soltanto dello sviluppo cognitivo del bambino ma dello sviluppo civile e spirituale. Gli insegnanti (...) possono fare molto per mettere in dubbio le false ideologie antropologiche che contengano semi di ostilità e per promuovere l'apprezzamento della diversità culturale e religiosa nel Paese".

  I mezzi di comunicazione possono in larga parte contribuire a "superare i persistenti atteggiamenti di diffidenza, se non diventano strumenti di pregiudizio, ma piuttosto, nel superare gli interessi particolari e nel promuovere  obiettivi civili universali e globali, divengono strumenti al servizio di una maggiore giustizia e solidarietà".

  Anche lo Stato "è chiamato a perseguire con vigore il suo compito di rafforzare le istituzioni e promuovere i principi alla base di tutte le democrazie. (...) Sono certo" - ha affermato il Papa - "che le riforme costituzionali attualmente allo studio del  Governo della Bosnia ed Erzegovina risponderanno alle legittime aspirazioni di tutti i cittadini, garantendo i diritti dei singoli e di tutti i gruppi sociali".

  "La Chiesa in Bosnia ed Erzegovina" - ha detto infine Benedetto XVI - "continuerà a dare il suo contributo nel perseguimento degli obiettivi della riconciliazione, della pace e della prosperità. Attraverso le parrocchie, le scuole, le strutture sanitarie e i programmi comunitari di sviluppo, la Chiesa esercita la sua missione di carità universale in forma molteplice: materiale, intellettuale e spirituale. (...) La promozione dei valori spirituali e morali (...) fa parte non soltanto della trasmissione della tradizioni religiosa ma alimenta una cultura più ampia, motivando uomini e donne di buona volontà a rafforzare i legami di solidarietà e a manifestare come una società unita possa realmente sorgere da una pluralità di popoli".
CD/CREDENZIALI/BOSNIA ED ERZEGOVINA                   VIS 20080918 (580)


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