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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 18 giugno 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 18 GIU. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Reverendo Emmanuel Lafont, finora Parroco nella Diocesi di Tours (Francia), Vescovo di Cayenne (superficie: 90.000; popolazione: 200.000; cattolici: 150.000; sacerdoti: 31; religiosi: 99; diaconi permanenti: 6), Guyana Francese. Il Vescovo eletto è nato a Parigi (Francia), nel 1945 ed è stato ordinato sacerdote nel 1970.

- Il Vescovo Louis Sankalé, finora Vescovo di Cayenne (Guyana Francese), Vescovo Coadiutore di Nice (superficie: 4.283; popolazione: 1.020.000; cattolici: 750.000; sacerdoti: 291; religiosi: 471; diaconi permanenti: 29), Francia.
NER:NEC/.../LAFONT:SANKALÉ VIS 20040618 (90)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 18 GIU. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale della Colombia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Ignacio Gómez Aristizábal, di Santa Fe de Antioquia.

- Il Vescovo Alonso Llano Ruiz, di Istmina-Tadó.

- Il Vescovo Fidel León Cadavid Marín, di Quibdó.

- Il Vescovo Jairo Jaramillo Monsalve, di Santa Rosa de Osos.

- L'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum".
AL:AP/.../... VIS 20040618 (80)

AMBASCIATORE DI SPAGNA: DOVERE PROTEZIONE VITA UMANA


CITTA' DEL VATICANO, 18 GIU. 2004 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere il nuovo Ambasciatore di Spagna presso la Santa Sede, Signor Jorge Dezcallar de Mazarredo, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali, ha espresso il suo apprezzamento "per gli ottimi rapporti diplomatici fra la Spagna e la Santa Sede".

Ricordando i suoi cinque Viaggi Apostolici nel Paese, il Santo Padre ha rievocato l'ultimo Viaggio in Spagna nel maggio 2003, ed ha affermato che esso "fu segno evidente di speranza per la Chiesa e per la società spagnola, poiché gli elevati valori vissuti intensamente sono come l'anima che dà coesione a tutta l'attività umana ed infonde creatività e forza nei momenti di scoraggiamento e di avversità, dei quali la Spagna ha fatto recentemente una tragica esperienza, quando rimase vittima di un attacco terroristico", a Madrid.

"Nel momento in cui nella vecchia Europa nasce un nuovo ordine, non può mancare fra i suoi contributi, la proclamazione esplicita delle sue radici cristiane, che come in altri paesi europei, hanno forgiato nel corso dei secoli un alto concetto della persona umana, aperta alla trascendenza, fattore decisivo di integrazione e di universalità".

Ribadendo il rispetto della Chiesa per l'autonomia dello Stato, Giovanni Paolo II ha affermato che non si può ignorare che "il bene comune richiede frequentemente diverse forme di collaborazione fra Chiesa e Stato, senza discriminazioni né esclusioni, come sanciscono gli Accordi parziali fra Chiesa e Stato, conclusi immediatamente dopo l'approvazione dell'attuale Costituzione Spagnola".

Il Papa ha ricordato inoltre che la Chiesa "si adopera per invitare tutti gli uomini e le donne di buona volontà ad edificare una società fondata sui valori fondamentali e inalienabili, per un ordine nazionale e internazionale, giusto e degno dell'essere umano". Al riguardo, Giovanni Paolo II ha sottolineato "l'incoerenza di certe tendenze del nostro tempo che, mentre da un lato esaltano il benessere della persona, dall'altro non rispettano pienamente la dignità e i diritti fondamentali, come accade quando si limita o si strumentalizza il diritto fondamentale alla vita, come è il caso dell'aborto".

La salvaguardia della vita umana è un dovere di tutti, poiché il problema della vita e della sua promozione non è prerogativa esclusiva dei cristiani, ma riguarda tutta la coscienza umana che aspira alla verità e si preoccupa per la sorte dell'umanità. I governanti, garanti dei diritti di tutti, hanno l'obbligo di difendere la vita, in particolare quella dei più deboli e indifesi".

"In tal ambito" - ha proseguito il Pontefice - "esistono 'conquiste sociali' erroneamente definite tali, in quanto lo sono, in realtà, solo per alcuni a costo del sacrificio di altri, e i responsabili della cosa pubblica, garanti, e non fonte dei diritti innati di tutti, devono adoperarsi con maggiore responsabilità al riguardo".

Il Santo Padre ha sottolineato che la famiglia "nucleo centrale e fondamentale di tutta la società, ambito ineguagliabile di solidarietà e scuola naturale di convivenza pacifica, merita la massima tutela per realizzare i propri obiettivi. Fra i suoi diritti, primari rispetto a corpi sociali più ampi, non si deve dimenticare il diritto a nascere e crescere in un focolare stabile, dove le parole padre e madre possano pronunciarsi con gioia e senza inganni". In tale modo, ha detto ancora il Papa, la società si arricchirà dei più piccoli "se non cede a certe mode che sembrano confondere il matrimonio con altre forme di unione del tutto diverse, quando non contrarie al matrimonio stesso, e sembrano considerare i figli come meri oggetti di soddisfazione personale".

"La famiglia ha il diritto e il dovere di educare i figli, in accordo con le proprie convinzioni morali e religiose, poiché la formazione integrale non può prescindere dalla dimensione trascendente e spirituale dell'essere umano. (...) Non si deve nemmeno sottovalutare l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali, fondato sul diritto delle famiglie che desiderano beneficiarne, senza discriminazioni, né imposizioni".

Al termine del suo discorso, Giovanni Paolo II ha auspicato che durante lo "Año Santo Jacobeo", l'Apostolo di Santiago continui ad essere, come è stato nel corso dei secoli, "faro luminoso per i popoli di Spagna, facendo del Paese un cammino di speranza per i pellegrini dell'Europa e del mondo".
CD/CREDENZIALI/SPAGNA:DEZCALLAR VIS 2004618 (710)
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