CITTA' DEL VATICANO, 28 GEN. 2010 (VIS). Questa mattina, festa di San Tommaso d'Aquino, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i 300 partecipanti alla Seduta Pubblica delle Pontificie Accademie, svoltasi nel pomeriggio del 27 gennaio.
Alla seduta pubblica hanno preso parte la seguenti Accademie: Accademia di San Tommaso d'Aquino; Accademia di Teologia; Accademia dell'Immacolata; Accademia Mariana Internazionale; Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon; Accademia Romana di Archeologia; Accademia "Cultorum Martyrum".
Nell'elogiare il "glorioso passato" delle Pontificie Accademie, il Papa ha sottolineato che in questi momenti: "La cultura contemporanea, e ancor più gli stessi credenti, (...), sollecitano continuamente la riflessione e l'azione della Chiesa nei vari ambiti in cui emergono nuove problematiche e che costituiscono anche settori in cui operate, come la ricerca filosofica e teologica; la riflessione sulla figura della Vergine Maria; lo studio della storia, dei monumenti, delle testimonianze ricevute in eredità dai fedeli delle prime generazioni cristiane, a cominciare dai Martiri".
"In questi delicati spazi di ricerca e di impegno" - ha detto il Papa - "siete chiamati a offrire un contributo qualificato, competente e appassionato, affinché tutta la Chiesa, e in particolare la Santa Sede, possa disporre di occasioni, di linguaggi e di mezzi adeguati per dialogare con le culture contemporanee e rispondere efficacemente alle domande e alle sfide che l'interpellano nei vari ambiti del sapere e dell'esperienza umana".
"Come ho più volte affermato, l'odierna cultura risente fortemente sia di una visione dominata dal relativismo e dal soggettivismo, sia di metodi e atteggiamenti talora superficiali e perfino banali, che danneggiano la serietà della ricerca e della riflessione e, di conseguenza, anche del dialogo, del confronto e della comunicazione interpersonale. Appare, pertanto, urgente e necessario ricreare le condizioni essenziali di una reale capacità di approfondimento nello studio e nella ricerca, perché ragionevolmente si dialoghi ed efficacemente ci si confronti sulle diverse problematiche, nella prospettiva di una crescita comune e di una formazione che promuova l'uomo nella sua integralità e completezza".
"Tale impegno" - ha aggiunto il Pontefice - "deve essere particolarmente cogente nell'ambito della formazione dei candidati al ministero ordinato, come esige l''Anno Sacerdotale' e come conferma la felice scelta di dedicargli la vostra annuale Seduta Pubblica".
"Il pensiero e la testimonianza di San Tommaso d'Aquino" - ha concluso Benedetto XVI - "ci suggeriscono di studiare con grande attenzione i problemi emergenti per offrire risposte adeguate e creative. Fiduciosi nella possibilità della 'ragione umana', nella piena fedeltà all'immutabile 'depositum fidei', occorre - come fece il 'Doctor Communis' - attingere sempre alle ricchezze della Tradizione, nella costante ricerca della 'verità delle cose'. Per questo, è necessario che le Pontificie Accademie siano oggi più che mai Istituzioni vitali e vivaci, capaci di percepire acutamente sia le domande della società e delle culture, sia i bisogni e le attese della Chiesa, per offrire un adeguato e valido contributo e così promuovere, con tutte le energie ed i mezzi a disposizione, un autentico umanesimo cristiano".
AC/ACCADEMIE PONTIFICIE/... VIS 20100128 (960)
