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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 10 aprile 2002

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 10 APR. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il Signor Domitien Ndayizeye, Vice-Presidente della Repubblica del Burundi, e Seguito.
AP/…/… VIS 20020410 (30)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 10 APR. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignor Isidro Barrio Barrio, Vescovo Coadiutore della Diocesi di Huancavelica (superficie: 21.078; popolazione: 428.125; cattolici: 381.209; sacerdoti: 32; religiosi: 47), Perú. Il Vescovo eletto è nato a Villafranca Montes de Oca (Spagna), nel 1943 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1968. Finora è stato Rettore del Seminario Maggiore e Vicario Generale della medesima Diocesi.
NEC/…/BARRIO VIS 20020410 (80)

INCOMPATIBILITA' ARMI NUCLEARI CON L'AUSPICATA PACE

CITTA' DEL VATICANO, 10 APR. 2002 (VIS). Monsignor Francis Chullikatt, Capo della Delegazione della Santa Sede presso il Comitato Preparatorio della Conferenza di Revisione del Trattato di Non-Proliferazione delle Armi Nucleari, in programma nel 2005, in corso a New York dall'8 al 19 aprile, è intervenuto alla sessione di apertura, l'8 aprile scorso.

"La Revisione dell'anno 2000" - ha affermato Monsignor Chullikatt - "rappresenta un netto impegno da parte degli Stati detentori di armi nucleari verso una migliore applicazione, sistematica e continuativa, dell'Articolo VI, che includa 'inequivoche iniziative da parte degli Stati detentori di armi nucleari, a realizzare la totale eliminazione dei loro arsenali nucleari, al fine di portare a termine il disarmo nucleare, obiettivo di tutti gli Stati aderenti all'Articolo VI'".

Il Capo della Delegazione ha sottolineato la mancanza di progressi, anzi la "regressione" relativa ai 13 provvedimenti previsti per rendere operativo tale impegno, ed ha affermato: "Infatti, le prospettive relative ad una futura resa operativa del progetto sono allarmanti", ribadendo inoltre che: "Ancora più seria della mancanza di progressi è l'aperta determinazione, manifestata da alcuni Stati detentori di armi nucleari, a conservare il ruolo centrale assegnato alle armi nucleari dalle loro dottrine militari".

"La Santa Sede ha costantemente ricordato che la strategia della deterrenza può essere concepita solo come uno stadio del processo di disarmo, anche di natura progressiva. Se considerata fine a se stessa, la deterrenza incoraggia i detentori a garantirsi una costante superiorità dell'uno sull'altro, in un'incessante corsa agli armamenti".

Al termine del suo discorso, Monsignor Chullikatt ha detto che: "le norme giuridiche non possono ammettere le dottrine che considerino l'armamento nucleare indispensabile. Le dottrine militari che prevedono la conservazione delle armi nucleari non sono moralmente accettabili. Questa è la ragione per la quale il Santo Padre Giovanni Paolo II ha lanciato un appello per il bando di tutte le armi nucleari attraverso 'un sistema praticabile di negoziato, anche di arbitrato'".
DELSS/DISARMO NUCLEARE/CHULLIKATT VIS 20020410 (330)

UDIENZA GENERALE: DIO E' SEMPRE DISPOSTO A PERDONARE


CITTA' DEL VATICANO, 10 APR. 2002 (VIS). Tema della Catechesi di Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, è stato il Salmo 79, "Visita, o Signore, la tua vigna".

Il Salmo, ha detto il Santo Padre, "ha la tonalità di una lamentazione e di una supplica di tutto il popolo di Israele. (…) Dall'alto dell'arca dell'alleanza, assiso sui cherubini, il Signore guida il suo gregge, cioè il suo popolo, e lo protegge nei pericoli".

Con l'immagine della vigna, "segno di fecondità e di gioia", il Salmo evoca "le tappe principali della storia ebraica". La vigna "rappresenta il dono, la grazia, l'amore di Dio; dall'altro, essa richiede il lavoro del contadino (…) e quindi raffigura la risposta umana, l'impegno personale e il frutto di opere giuste".

"Il Salmo ci ricorda" - ha proseguito il Pontefice - "che sulla vigna di Dio è passata la tempesta, cioè Israele ha subito una prova aspra, una dura invasione che ha devastato la terra promessa. (…) Si rivolge, allora, a Dio l'appello pressante perché ritorni a schierarsi in difesa delle vittime, rompendo il suo silenzio".

Il Papa ha terminato la catechesi ribadendo che il Salmo 79 è "un canto fortemente segnato dalla sofferenza, ma anche da un'incrollabile fiducia. Dio è sempre disposto a 'ritornare' verso il suo popolo, ma è necessario che anche il suo popolo 'ritorni' a Lui nella fedeltà. Se noi ci convertiremo dal peccato, il Signore si 'convertirà' dalla sua intenzione di castigare: è questa la convinzione del Salmista, che trova eco anche nei nostri cuori, aprendoli alla speranza".

Nelle parole di saluto in lingua italiana rivolte, al termine dell'Udienza, ai pellegrini presenti, Giovanni Paolo II ha detto: "Invito ora tutti voi ad unirvi a me nella preghiera per implorare dal Signore la pace in Terra Santa. Chiediamo alla Vergine Santa di voler intercedere affinché abbiano successo gli sforzi in atto da varie parti per superare la tragica situazione in cui versano quelle popolazioni tanto provate. Preghiamo per la pace in Terra Santa!".
AG/SALMO 79/… VIS 20020410 (340)
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