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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 21 marzo 2011

CROCIFISSO ESPRESSIONE IDENTITÀ CULTURALE E RELIGIOSA

CITTA' DEL VATICANO, 19 MAR. 2011 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., ha rilasciato nel pomeriggio di ieri la dichiarazione che segue in merito alla sentenza della “Grande Chambre” della Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo:

“La sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo sull’esposizione obbligatoria del crocifisso nelle aule delle scuole pubbliche italiane è accolta con soddisfazione da parte della Santa Sede”.

“Si tratta infatti di una sentenza assai impegnativa e che fa storia, come dimostra il risultato a cui è pervenuta la Grande Chambre al termine di un esame approfondito della questione. La Grande Chambre ha infatti capovolto sotto tutti i profili una sentenza di primo grado, adottata all’unanimità da una Camera della Corte, che aveva suscitato non solo il ricorso dello Stato italiano convenuto, ma anche l’appoggio ad esso di numerosi altri Stati europei, in misura finora mai avvenuta, e l’adesione di non poche organizzazioni non governative, espressione di un vasto sentire delle popolazioni”.

“Si riconosce dunque, ad un livello giuridico autorevolissimo ed internazionale, che la cultura dei diritti dell’uomo non deve essere posta in contraddizione con i fondamenti religiosi della civiltà europea, a cui il cristianesimo ha dato un contributo essenziale. Si riconosce inoltre che, secondo il principio di sussidiarietà, è doveroso garantire ad ogni Paese un margine di apprezzamento quanto al valore dei simboli religiosi nella propria storia culturale e identità nazionale e quanto al luogo della loro esposizione (come è stato del resto ribadito in questi giorni anche da sentenze di Corti supreme di alcuni Paesi europei). In caso contrario, in nome della libertà religiosa si tenderebbe paradossalmente invece a limitare o persino a negare questa libertà, finendo per escluderne dallo spazio pubblico ogni espressione. E così facendo si violerebbe la libertà stessa, oscurando le specifiche e legittime identità. La Corte dice quindi che l’esposizione del crocifisso non è indottrinamento, ma espressione dell’identità culturale e religiosa dei Paesi di tradizione cristiana”.

“La nuova sentenza della Grande Chambre è benvenuta anche perché contribuisce efficacemente a ristabilire la fiducia nella Corte Europea dei diritti dell’uomo da parte di una gran parte degli europei, convinti e consapevoli del ruolo determinante dei valori cristiani nella loro propria storia, ma anche nella costruzione unitaria europea e nella sua cultura di diritto e di libertà”.
OP/ VIS 20110321 (390)

CONCLUSIONE ESERCIZI SPIRITUALI DEL PAPA E CURIA ROMANA

CITTA' DEL VATICANO, 19 MAR. 2011 (VIS). Questa mattina, Solennità di San Giuseppe, nella Cappella Redemptoris Mater del Palazzo Apostolico Vaticano, si sono conclusi gli Esercizi Spirituali del Santo Padre e della Curia Romana. Le meditazioni sono state dettate quest’anno da Padre François-Marie Léthel, dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, Prelato Segretario della Pontificia Accademia di Teologia e Professore alla Pontificia Facoltà Teologica Teresianum, ed hanno avuto per tema: “La luce di Cristo nel cuore della Chiesa - Giovanni Paolo II e la teologia dei Santi”.

A conclusione degli Esercizi, il Papa ha rivolto ai presenti alcune parole ed ha ringraziato il Padre Lethel “per la Sua guida sicura” e “per la ricchezza spirituale che ci ha donato”.

“I Santi: Lei ce li ha mostrati come ‘stelle’ nel firmamento della Storia (...) e ci ha mostrato che proprio i Santi ‘piccoli’ sono i Santi ‘grandi’. Ci ha mostrato che la ‘scientia fidei’ e la ‘scientia amoris’ vanno insieme e si completano, che la ragione grande e il grande amore vanno insieme, anzi che il grande amore vede più della ragione sola”.

“La Provvidenza ha voluto che questi Esercizi si concludano con la festa di San Giuseppe, mio Patrono personale e Patrono della Santa Chiesa: un umile santo, un umile lavoratore, che è stato reso degno di essere Custode del Redentore”.

“San Matteo” – ha proseguito il Pontefice – “caratterizza san Giuseppe con una parola: ‘Era un giusto’, (...) nella visione dell’Antico Testamento, come la troviamo per esempio nel Salmo 1, ‘giusto’ è l’uomo che è immerso nella Parola di Dio, che vive nella Parola di Dio, che vive la Legge non come ‘giogo’, ma come ‘gioia’, vive - potremmo dire - la Legge come ‘Vangelo’. San Giuseppe era giusto, era immerso nella Parola di Dio, scritta, trasmessa nella saggezza del suo popolo, e proprio in questo modo era preparato e chiamato a conoscere il Verbo Incarnato - il Verbo venuto tra noi come uomo -, e predestinato a custodire, a proteggere questo Verbo Incarnato; questa rimane la sua missione per sempre: custodire la Santa Chiesa e il Nostro Signore”.

Successivamente nella Sala Clementina il Santo Padre ha ricevuto gli auguri per il suo onomastico dai membri della Curia e l’indirizzo di omaggio che gli è stato rivolto dal Cardinale Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio.

Benedetto XVI ha indirizzato al Padre Léthel, O.C.D., una lettera nella quale esprime la sua riconoscenza per la predicazione degli Esercizi Spirituali e nella quale scrive: “Motivo di speciale riconoscenza è l’itinerario che Lei, Reverendo Padre, ci ha fatto percorrere attraverso le meditazioni: un cammino spirituale ispirato dalla testimonianza del Venerabile mio predecessore Giovanni Paolo II, la cui prossima beatificazione ha suggerito il tema della santità”.

“Con questa impostazione, Lei si è accordato molto bene al programma di catechesi da me svolto in questi anni durante le Udienze generali, con il proposito di far meglio conoscere e amare la Chiesa così come essa si mostra nella vita, nelle opere e negli insegnamenti dei Santi (...). Questa linea di riflessione e di contemplazione sul mistero di Cristo riflesso, per così dire, nell’esistenza dei suoi più fedeli imitatori costituisce un elemento fondamentale che ho ereditato dal Papa Giovanni Paolo II e che ho portato avanti con piena convinzione e con grande gioia”.
BXVI-ESERCIZI/ VIS 20110321 (550)

VISITA PARROCCHIA ROMANA DI SAN CORBINIANO

CITTA' DEL VATICANO, 20 MAR. 2011 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI si è recato in visita pastorale alla parrocchia romana di San Corbiniano all’Infernetto per la celebrazione della Santa Messa e la dedicazione della nuova chiesa.

Nell’omelia il Papa ha commentato il Vangelo della Trasfigurazione del Signore in questa II domenica di Quaresima ed ha detto: “Oggi abbiamo l’accostamento tra due elementi, entrambi molto importanti: da una parte, il mistero della Trasfigurazione e, dall’altra, quello del tempio, cioè della casa di Dio in mezzo alle vostre case”.

Con la Trasfigurazione “i discepoli vengono preparati al mistero pasquale di Gesù: a superare la terribile prova della passione e anche a comprendere bene il fatto luminoso della risurrezione”.

“La volontà di Dio” – ha proseguito il Pontefice - “si rivela pienamente nella persona di Gesù. Chi vuole vivere secondo la volontà di Dio, deve seguire Gesù, ascoltarlo, accoglierne le parole e, con l’aiuto dello Spirito Santo, approfondirle. È questo il primo invito che desidero farvi, cari amici, con grande affetto: crescete nella conoscenza e nell’amore a Cristo, sia come singoli, sia come comunità parrocchiale, incontrateLo nell’Eucaristia, nell’ascolto della sua parola, nella preghiera, nella carità”.

“Il secondo punto è la Chiesa, come edificio e soprattutto come comunità” – ha affermato il Papa ricordando che: ”San Corbiniano, infatti, è il fondatore della diocesi di Frisinga, in Baviera, della quale sono stato Vescovo per quattro anni”. Dopo aver ringraziato quanti hanno contribuito a costruire questa chiesa, il Papa ha esclamato: “Viviamo oggi una giornata importante, che corona gli sforzi, le fatiche, i sacrifici compiuti e l’impegno della gente qui residente di costituirsi come comunità cristiana e matura, capace di avere una chiesa ormai consacrata definitivamente al culto di Dio!”.

“Come è stato realizzato l’edificio parrocchiale, così la mia visita desidera incoraggiarvi a realizzare sempre meglio quella Chiesa di pietre vive che siete voi. (...) Per questo, anch’io vi esorto a fare della vostra nuova chiesa il luogo in cui si impara ad ascoltare la Parola di Dio, la ‘scuola’ permanente di vita cristiana da cui parte ogni attività di questa parrocchia giovane e impegnata”.

“La vostra è una comunità giovane, costituita in gran parte da coppie appena sposate che vengono a vivere nel quartiere” ha detto il Santo Padre esortando i presenti con queste parole: “Sappiate dar vita ad una pastorale familiare caratterizzata dall’accoglienza aperta e cordiale dei nuovi nuclei familiari, che sappia favorire la conoscenza reciproca, così che la comunità parrocchiale sia sempre più una ‘famiglia di famiglie’, capace di condividere con loro, insieme alle gioie, le inevitabili difficoltà degli inizi”.

“Cari amici di san Corbiniano! Il Signore Gesù, che condusse gli Apostoli sul monte a pregare e mostrò loro la sua gloria” – ha concluso il Pontefice – “oggi ha invitato noi in questa nuova chiesa: qui possiamo ascoltarlo, qui possiamo riconoscere la sua presenza nello spezzare il Pane eucaristico; e in questo modo diventare Chiesa viva, tempio dello Spirito Santo, segno nel mondo dell’amore di Dio”.
HML/ VIS 20110321 (500)

ANGELUS: APPELLO SICUREZZA POPOLAZIONI LIBIA E NORD AFRICA

CITTA' DEL VATICANO, 20 MAR. 2011 (VIS). Di ritorno dalla visita pastorale alla Parrocchia romana di San Corbiniano all’Infernetto, a mezzogiorno il Santo Padre si è affacciato alla finestra del suo studio per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

“L’odierna domenica, la seconda di Quaresima, è detta della Trasfigurazione” – ha ricordato il Papa – “perché il Vangelo narra questo mistero della vita di Cristo. Egli, dopo aver preannunciato ai discepoli la sua passione, ‘prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce’".

“Secondo i sensi, la luce del sole è la più intensa che si conosca in natura, ma, secondo lo spirito, i discepoli videro, per un breve tempo, uno splendore ancora più intenso, quello della gloria divina di Gesù, che illumina tutta la storia della salvezza. (...) La Trasfigurazione non è un cambiamento di Gesù, ma è la rivelazione della sua divinità (...). Pietro, Giacomo e Giovanni, contemplando la divinità del Signore, vengono preparati ad affrontare lo scandalo della croce”.

“Cari amici, partecipiamo anche noi di questa visione e di questo dono soprannaturale, dando spazio alla preghiera e all’ascolto della Parola di Dio” – ha concluso il Pontefice – “Inoltre, specie in questo tempo di Quaresima, esorto, come scrive il Servo di Dio Paolo VI, ‘a rispondere al precetto divino della penitenza con qualche atto volontario, al di fuori delle rinunce imposte dal peso della vita quotidiana’”.

Dopo l’Angelus Benedetto XVI ha ricordato: “Nei giorni scorsi le preoccupanti notizie che giungevano dalla Libia hanno suscitato anche in me viva trepidazione e timori” e ha aggiunto: “Ne avevo fatto particolare preghiera al Signore durante la settimana degli Esercizi Spirituali”.

“Seguo ora gli ultimi eventi con grande apprensione, prego per coloro che sono coinvolti nella drammatica situazione di quel Paese e rivolgo un pressante appello a quanti hanno responsabilità politiche e militari, perché abbiano a cuore, anzitutto, l’incolumità e la sicurezza dei cittadini e garantiscano l’accesso ai soccorsi umanitari. Alla popolazione desidero assicurare la mia commossa vicinanza, mentre chiedo a Dio che un orizzonte di pace e di concordia sorga al più presto sulla Libia e sull’intera regione nord africana”.
ANG/ VIS 20110321 (400)

COLLETTA DEL VENERDÌ SANTO A FAVORE DELLA TERRA SANTA

CITTA' DEL VATICANO, 21 MAR. 2011 (VIS). Il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, ha indirizzato una lettera a tutti i Vescovi del mondo per la colletta del venerdì Santo a favore della Terra Santa.

Nella lettera, firmata anche dall’Arcivescovo Cyril Vasil, S.I., Segretario del medesimo Dicastero, si legge: “La Terra Santa attende la fraternità della Chiesa universale e desidera ricambiarla nella condivisione dell’esperienza di grazia e di dolore che segna il suo cammino. Vuole riconoscere, prima di tutto, la grazia del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente e quella della Visita Papale a Cipro. Tali eventi hanno accresciuto l’interesse del mondo e il ritorno di tanti pellegrini sulle orme storiche del Signore Gesù. Ma è sensibile anche al dolore per l’acuirsi delle violenze verso i cristiani nelle regioni orientali, le cui conseguenze si avvertono fortemente in Terra Santa. I cristiani d’Oriente esperimentano l’attualità del martirio e soffrono per l’instabilità o l’assenza della pace. Il segnale più preoccupante rimane il loro esodo inarrestabile. Qualche segno positivo in talune situazioni non è sufficiente, infatti, ad invertire la dolorosa tendenza dell’emigrazione cristiana, che impoverisce l’intera area delle forze più vitali costituite dalle giovani generazioni”.

“Il presente appello alla Colletta si inscrive nella causa della pace, di cui i fratelli e le sorelle di Terra Santa desiderano essere efficaci strumenti nelle mani del Signore a bene di tutto l’Oriente”.

“Esso giunge all’inizio dell’itinerario quaresimale verso la Pasqua e potrà trovare il suo apice nel Venerdì Santo, oppure in occasioni considerate più favorevoli in ciascun contesto locale. Ma la Colletta rimane, ovunque, la via ordinaria e indispensabile per promuovere la vita dei cristiani in quella amata Terra”.

“La Congregazione per le Chiese Orientali si fa portavoce delle necessità pastorali, educative, assistenziali e caritative delle loro Chiese”. Il Prefetto e il Segretario sottolineano che Benedetto XVI “ci invita, però, ad andare al di là del gesto pur encomiabile dell’aiuto concreto. Il rapporto deve farsi più intenso per giungere ad una ‘vera spiritualità ancorata alla Terra di Gesù’”.

Una relazione che accompagna la lettera spiega che la Custodia Francescana di Terra Santa, la cui missione è di “conservare viva la liturgia dei luoghi di culto, di accogliere i pellegrini, intensificare le opere di apostolato, sostenere la comunità cristiana”, nel 2009/2010 ha dedicato particolare attenzione alla pianificazione ed alla realizzazione di progetti ed opere. Fra i progetti è da menzionare il Santuario di San Giovanni Battista ad Ain Karem, il Santuario della Trasfigurazione sul Monte Tabor; borse di studio per studenti universitari, l’edificazione di case per i poveri e i giovani sposi, e così via.
CEO/ VIS 20110321 (450)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 21 MAR. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Sua Beatitudine Baselios Cleemis Thottunkal, Arcivescovo Maggiore di Trivandrum dei Siro-Malankaresi (India), in Visita “ad Limina Apostolorum”; con l’Ausiliare Vescovo Samuel Irenios Kattukallil, e con il Vescovo di Curia Thomas Anthonios Valiyavilayil, O.I.C.

- L’Arcivescovo Thomas Koorilos Chakkalapadickal, di Tiruvalla dei Siro-Malankaresi (India), in Visita "ad Limina Apostolorum" con l’Ausiliare Vescovo Philipos Stephanos Thottathil.

Il 20 marzo, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Reinhard Marx, Arcivescovo di München und Freising, e il Cardinale Friedrich Wetter, Arcivescovo emerito della medesima Arcidiocesi.
AP:AL/ VIS 20110321 (110)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 21 MAR. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Anthony Fallah Borwah, Vescovo della Diocesi di Gbarnga (superficie: 34.000; popolazione: 1.400.000; cattolici: 18.000; sacerdoti: 7; religiosi: 23), Liberia. Il Vescovo eletto è nato nel 1966 a Wodu (Liberia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1996. È stato finora Docente di Filosofia presso l’Università di Liberia e Amministratore della “Sacred Heart Cathedral” a Monrovia.
NER/ VIS 20110321 (80)
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