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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 29 aprile 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 29 APR. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:
- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America (Regione IV), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Paul Stephen Loverde, di Arlingotn.
- Il Vescovo Bernard William Schmitt, di Wheeling-Charleston.
- Il Vescovo Michael A. Saltarelli, di Wilmington.
- Il Vescovo Walter Francis Sullivan, emerito di Richmond.

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AL:AP/…/… VIS 20040429 (90)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 29 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre:
- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Aliwal (Sud Africa), presentata dal Vescovo Fritz Lobinger, per raggiunti limiti d'età.
- Ha nominato l'Arcivescovo Patabendige Don Albert Malcolm Ranjith, Vescovo emerito di Ratnapura (Sri Lanka) e finora Segretario aggiunto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, Nunzio Apostolico in Indonesia e in Timor Orientale.
- Ha nominato l'Arcivescovo Giovanni Lajolo, che è Segretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede.
- Ha nominato il Padre Thomas Michel, S.I., Consultore del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.
RE:NN:NA/…/… VIS 20040429 (120)

IN BREVE


IL PAPA HA RICEVUTO QUESTA MATTINA LA CITTADINANZA ONORARIA della città di Dubrovnik. In un breve discorso, il Papa ha rivolto parole di ringraziamento ai Membri della Delegazione della città croata ed ha affermato che questo riconoscimento gli è stato conferito "a conferma dei legami profondi e plurisecolari che la uniscono ai Papi e per ricordare la Visita pastorale che ho avuto la gioia di compiere il 6 giugno dell'anno scorso".

OGGI È STATO RESO PUBBLICO IL MESSAGGIO DELL'ARCIVESCOVO MICHAEL FITZGERALD, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, ai Buddisti di tutto il mondo in occasione della festività della Vesakh. Tema del Messaggio di questo anno è: "Cristiani e buddisti: guardiamo insieme ai bambini, futuro dell'umanità". L'Arcivescovo Fitzgerald ha sottolineato il dramma di tanti bambini senza una famiglia stabile che subiscono ogni genere di violenza. "Noi, cristiani e buddisti" - scrive l'Arcivescovo Fitzgerald - "non possiamo ignorare queste tragiche situazioni. Come credenti dobbiamo essere attenti alle necessità dei bambini, delle nostre famiglie e della società nel suo complesso".
…/IN BREVE/… VIS 20040429 (180)

X ANNIVERSARIO PONTIFICIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE SOCIALI


CITTA' DEL VATICANO, 29 APR. 2004 (VIS). Questa mattina ha inizio la decima Sessione Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali sul tema: "Solidarietà inter-generazionale, stato sociale ed ecologia". La Sessione Plenaria, presieduta dalla Professoressa Mary Ann Glendon, nominata da Giovanni Paolo II Presidente della Pontificia Accademia, il 9 marzo scorso, si concluderà il 3 maggio, giorno del X anniversario di istituzione.

Alla Sessione parteciperanno la maggior parte dei 33 accademici membri della Pontificia Accademia, provenienti da tutto il mondo, insieme ad invitati esperti di vari aspetti relativamente all'argomento tema della Plenaria. Il 30 aprile è in programma un'Udienza dal Santo Padre.

La Pontificia Accademia è stata fondata nel gennaio 1994 dal Santo Padre Giovanni Paolo II per promuovere lo studio e il progresso delle scienze sociali - principalmente economia, diritto, scienze politiche e sociologia - con l'intento di fornire elementi utili alla Chiesa per approfondire e sviluppare la sua dottrina sociale. Subito dopo la sua fondazione, l'Accademia ha deciso di occuparsi di quattro temi principali: il lavoro e l'occupazione, la democrazia, la globalizzazine e la solidarietà intergenerazionale".

Un Comunicato della Pontificia Accademia annuncia che la presente Sessione Plenaria è la prima dedicata alla solidarietà intergenerazionale, ed intende analizzare gli effetti dei cambiamenti nei rapporti tra generazioni sulle disposizioni dei servizi sociali, sia nei paesi dove è in vigore lo stato assistenziale che in quelli dove esso è minimo o inesistente.

"La Conferenza" - si legge nel Comunicato - "affronterà molti argomenti del pensiero sociale cattolico: la concezione della solidarietà come virtù, l'interesse rivolto verso la famiglia come 'prima e vitale cellula della società', l'attenzione per i membri più deboli e vulnerabili della famiglia umana, l'attenzione verso le generazioni future e il principio di sussidiarietà".
ACAD-SS/PLENARIA/GLENDON VIS 20040429 (300)

MESSAGGIO PER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2004


CITTA' DEL VATICANO, 29 APR. 2004 (VIS). Questa mattina è stato pubblicato il Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II in occasione della 78° Giornata Missionaria Mondiale 2004, sul tema: "Eucaristia e Missione", che si celebrerà domenica 17 ottobre 2004. Il testo è stato diffuso in lingua originale italiana e nelle traduzioni in lingua francese, inglese, tedesca e portoghese.

Di seguito riportiamo alcuni estratti:
"1. L'impegno missionario della Chiesa costituisce, anche in questo inizio del terzo millennio, un'urgenza che a più riprese ho voluto ricordare. La missione, come ebbi a osservare nell'Enciclica 'Redemptoris missio', è ancora ben lontana dal suo compimento e dobbiamo perciò impegnarci con tutte le forze al suo servizio".

"Le sfide sociali e religiose che l'umanità affronta in questi nostri tempi stimolano i credenti a rinnovarsi nel fervore missionario. Sì! E' necessario rilanciare con coraggio la missione 'ad gentes', partendo dall'annuncio di Cristo, Redentore di ogni umana creatura".

"Il Congresso Eucaristico Internazionale, che sarà celebrato a Guadalajara in Messico nel prossimo mese di ottobre, mese missionario, sarà un'occasione straordinaria per questa corale presa di coscienza missionaria intorno alla Mensa del Corpo e del Sangue di Cristo. Raccolta intorno all'altare, la Chiesa comprende meglio la sua origine è il suo mandato missionario. 'Eucaristia e Missione', come ben sottolinea il tema della Giornata Missionaria Mondiale di quest'anno, formano un binomio inscindibile. Alla riflessione sul legame esistente tra il mistero eucaristico e il mistero della Chiesa si unisce quest'anno un eloquente riferimento alla Vergine Santa, grazie alla celebrazione del 150° anniversario della definizione dell'Immacolata Concezione (1854-2004). Contempliamo l'Eucaristia con gli occhi di Maria".

"Attorno a Cristo eucaristico la Chiesa cresce come popolo, tempio e famiglia di Dio: una, santa, cattolica e apostolica. A1 tempo stesso, essa comprende meglio il suo carattere di sacramento universale di salvezza e di realtà visibile gerarchicamente strutturata".

"A1 termine di ogni santa Messa, quando il celebrante congeda l'assemblea con le parole 'Ite, Missa est', tutti debbono sentirsi inviati come "missionari dell'Eucaristia" a diffondere in ogni ambiente il grande dono ricevuto. Chi, infatti, incontra Cristo nell'Eucaristia non può non proclamare con la vita l'amore misericordioso del Redentore".

"Per vivere dell'Eucaristia occorre, inoltre, intrattenersi a lungo in adorazione davanti al Santissimo Sacramento, esperienza che io stesso faccio ogni giorno traendone forza, consolazione e sostegno".

"Potrebbe la Chiesa realizzare la propria vocazione senza coltivare una costante relazione con l'Eucaristia, senza nutrirsi di questo cibo che santifica, senza poggiare su questo sostegno indispensabile alla sua azione missionaria? Per evangelizzare il mondo c'è bisogno di apostoli 'esperti' nella celebrazione, adorazione e contemplazione dell'Eucaristia".

"La Chiesa, Popolo di Dio in cammino lungo i secoli, rinnovando ogni giorno il Sacrificio dell'altare, attende il ritorno glorioso di Cristo. (…) L'Eucaristia è il conforto e il pegno della definitiva vittoria per chi lotta contro il male e il peccato; è il 'pane di vita' che sostiene quanti, a loro volta, si fanno 'pane spezzato' per i fratelli, pagando talora persino con il martirio la loro fedeltà al Vangelo".

"Il mio auspicio" - scrive il Pontefice - "è che la felice coincidenza del Congresso Internazionale Eucaristico con il 150° anniversario della definizione dell'Immacolata offra ai fedeli, alle parrocchie e agli Istituti missionari l'opportunità di rinsaldarsi nell'ardore missionario, perché si mantenga viva in ogni comunità "una vera fame dell'Eucaristia".

"L'occasione è altresì propizia per ricordare il contributo che le benemerite Pontificie Opere Missionarie offrono all'azione apostolica della Chiesa. Esse sono a me molto care e le ringrazio, a nome di tutti, per il prezioso servizio che rendono alla nuova evangelizzazione e alla missione 'ad gentes'. Invito a sostenerle spiritualmente e materialmente, perché anche grazie al loro apporto l'annuncio evangelico possa giungere ad ogni popolo della terra".

Versione integrale del Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale.
MESS/GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE/… VIS 20040429 (620)

SOSTEGNO MISSIONE PONTIFICIE OPERE MISSIONARIE


CITTA' DEL VATICANO, 29 APR. 2004 (VIS). Questa mattina, nella Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione del Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la Giornata Missionaria Mondiale 2004, in programma domenica 17 ottobre, sul tema: "Eucaristia e Missione".

Alla Conferenza Stampa sono intervenuti il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli; Padre Massimo Cenci, P.I.M.E., Sotto-Segretario della medesima Congregazione; Padre Fernando Galbiati, P.I.M.E., Segretario Generale a.i. delle Pontificie Opere Missionarie e Padre Tarcisio Agostoni, Missionario comboniano in Uganda.

Il Cardinale Sepe ha commentato l'ultimo punto del Messaggio nel quale il Santo Padre chiede il sostegno materiale e spirituale delle Pontificie Opere Missionarie ed ha ricordato le opere sostenute dal suo Dicastero: 280 Seminari maggiori interdiocesani, per un totale di 65.000 seminaristi maggiori; 110 Seminari Minori, per un totale di 85.000 seminaristi minori; 42.000 scuole; 1.600 ospedali; 6.000 dispensari medici; 780 lebbrosari; 12.000 opere caritative e sociali.

"Queste opere socio-caritative" - ha sottolineato il Cardinale Sepe - "sono destinate non solo ai cattolici ma anche e, in alcuni casi, soprattutto ai non cattolici e ai non cristiani. Qualche esempio: la presenza cattolica in India costituisce il 6,9% della popolazione, mentre le opere caritative cattoliche rappresentano il 27% di quelle esistenti nel Paese. Lo stesso si può dire delle scuole cattoliche in alcuni Paesi arabi: la grande maggioranza degli alunni che le frequentano è di religione islamica".

Padre Agostoni ha ricordato il suo servizio missionario in Uganda durato 43 anni, diviso in due periodi (1951-1969 e 1980-2004) e il periodo dal 1969 al 1979 come Superiore Generale dei Missionari Comboniani di tutto il mondo ed ha precisato che "Il 65% di essi sono in territori cosiddetti di missione".

"Oggi l'Africa si trova ad un bivio" - ha affermato Padre Agostoni - "ritornare alle antiche tradizioni illuminate dai proverbi o lasciarsi dominare, invadere dalla decadente cultura Occidentale? A mio parere l'ideale è un'armoniosa cultura tra tradizioni africane purificate dal lievito evangelico e la vita del Vangelo stesso".
OP/MESSAGGIO GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE/SEPE VIS 20040429 (350)

RICERCA SANTITÀ FONDAMENTO VITA DEL VESCOVO


CITTA' DEL VATICANO, 29 APR. 2004 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere i Presuli della Conferenza Episcopale delle Provincie Ecclesiastiche di Baltimora e Washington, Stati Uniti d'America, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum", ha affermato di volere riflettere, nel corso degli incontri con i Presuli americani, "sul mistero della Chiesa e in particolare sull'esercizio del ministero episcopale".

Il Papa ha dedicato il discorso odierno al "munus sanctificandi", la ricerca della santità alla quale sono chiamati tutti i Vescovi e che "ha origine nella indefettibile santità della Chiesa. Poiché 'Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa', la Chiesa è stata dotata di infallibile santità ed è divenuta essa stessa, 'in Cristo e attraverso Cristo, la fonte e l'origine di tutta la santità'. Questa verità fondamentale della Fede" - ha affermato il Pontefice - "deve essere più chiaramente compresa ed apprezzata da tutti i membri del Corpo di Cristo, poiché è parte essenziale della consapevolezza di sé della Chiesa e fondamento della sua missione universale".

"Allo stesso tempo" - ha detto ancora il Pontefice - "la santità della Chiesa sulla terra rimane reale ma imperfetta. La sua santità è sia dono che vocazione, grazia costitutiva e convocazione alla costante fedeltà alla grazia. Il Concilio Vaticano II (…) ha riaffermato che 'tutti i cristiani di ogni condizione e situazione di vita sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità'. Il Papa ha invitato tutti i membri della Chiesa alla sincera ammissione del peccato e alla necessità della conversione costante, lungo il cammino della penitenza e del rinnovamento".

Giovanni Paolo II ha sottolineato che: "La sfida che si presenta a noi Vescovi e a tutta la Chiesa (…) è sempre valida: la vita di ogni cristiano e tutte le strutture della Chiesa devono essere chiaramente volte al perseguimento della santità. (…) Il perseguimento della santità personale deve essere fondamento della vita e dell'identità di ogni Vescovo. Egli deve riconoscere la personale necessità di santificazione mentre si impegna nella santificazione degli altri".

Il Papa ha quindi sottolineato che un Vescovo deve attentamente "ascoltare la Parola di Dio", dedicarsi alla contemplazione e "insegnare la contemplazione". La sua preghiera deve nutrirsi soprattutto dell'Eucaristia, del tempo dedicato all'adorazione davanti al Tabernacolo, del regolare ricorso al Sacramento della penitenza e della celebrazione della Liturgia delle Ore.

Il Papa si è a lungo soffermato sull'importanza dell'adozione di "uno stile di vita ad imitazione della povertà di Cristo" ed ha detto: "Incoraggio voi e i vostri fratelli Vescovi ad intraprendere tale discernimento relativamente all'esercizio pratico del ministero episcopale nel vostro Paese, per garantire che esso sia percepito, sempre più chiaramente, come una forma di servizio sacrificale nel gregge di Cristo".

Giovanni Paolo II ha concluso il suo discorso ribadendo "il rapporto indivisibile fra la santità e la missione della Chiesa. Parte essenziale della nuova evangelizzazione deve essere, perciò, un nuovo anelito alla santità, che ispiri tutte le nostre iniziative e trovi pratica espressione in un rinnovamento della fede e della vita cristiana".
AL/MUNUS SANCTIFICANDI/USA VIS 20040429 (490)
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