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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 3 febbraio 2003

AI GIOVANI: SIATE LIEVITO, LUCE E SALE PER I VOSTRI COETANEI


CITTA' DEL VATICANO, 1 FEB. 2003 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II, ha ricevuto novecento giovani provenienti dalla Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, accompagnati dall'Arcivescovo e da numerosi sacerdoti, in pellegrinaggio a Roma per la preparazione della missione definita "Missione dei giovani per i giovani".

Il Santo Padre ha precisato che i Vescovi italiani hanno proposto: "i giovani e la famiglia come destinatari privilegiati dell'impegno pastorale di questi anni. (…) Giovani e famiglie costituiscono il futuro della società e della Chiesa, ed è confortante veder maturare in mezzo a loro numerose e significative esperienze di spiritualità, di servizio e di condivisione".

Citando le parole di Papa Paolo VI, che affermò: "Occorre che i giovani, ben formati nella fede e nella preghiera, diventino sempre più gli apostoli della gioventù", il Santo Padre ha aggiunto che: "La riuscita della missione dipenderà dalla qualità dei missionari: più voi sarete strumenti docili nelle mani di Dio, e più la vostra testimonianza risulterà efficace. Preparatevi con impegno, per essere 'lievito', 'sale' e 'luce' in mezzo ai vostri coetanei e negli ambienti nei quali vivete".

"La santità stupisce, fa pensare, convince e, se Dio vuole, converte." - ha proseguito il Pontefice - "La santità dei giovani è uno dei doni più belli che il Signore elargisce alla Chiesa. Ciascuno di voi è chiamato ad essere santo e cioè a seguire Gesù con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze".

"Giovani di Trani-Barletta-Bisceglie, è Cristo 'la speranza che è in voi'! Sia Lui ad illuminare le vostre giovani coscienze!" - ha esclamato il Papa - "E trasmettete ai vostri coetanei la gioia di seguirlo. Chi incontra Gesù sperimenta un modo diverso di essere felice, una gioia diversa di vivere, basati non sull'avere o sull'apparire, ma sull'essere. Essere giovani cristiani significa vivere con Gesù, per Gesù, in Gesù".

Infine il Papa ha esortato i giovani con queste parole: "Siate sempre pronti a rendere ragione alla verità di Gesù e al suo amore. Siate testimoni convinti e miti della verità".
AC/GIOVANI:TESTIMONI/… VIS 20030203 (360)

GIORNATA PER LA VITA: "DELLA VITA NON SI FA MERCATO"


CITTA' DEL VATICANO, 2 FEB. 2003 (VIS). Alle 12:00 di oggi, nelle riflessioni che precedono la recita dell'Angelus Domini, il Santo Padre Giovanni Paolo II, affacciandosi alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano, ha ricordato ai fedeli convenuti in Piazza San Pietro che oggi l'Italia celebra la "Giornata per la Vita" e che la Chiesa celebra la Festa della Presentazione del Signore e la "Giornata della Vita Consacrata".

Ribadendo l'importanza della promozione e della difesa della vita umana, il Santo Padre ha ricordato il tema della "Giornata per la Vita": "Della vita non si fa mercato". "Questo principio" - ha detto il Papa - "anche se teoricamente riconosciuto, non è purtroppo sempre rispettato. Vi sono situazioni in cui la persona umana diventa strumento per interessi economici, politici, scientifici, soprattutto quando essa è debole e non ha la forza di difendersi".

"Inoltre" - ha proseguito il Pontefice - "una certa logica mercantile, alleandosi con moderne tecnologie, può talvolta approfittare di desideri umani in sé buoni, come quello di diventare madre e padre, per spingere a volere un figlio 'ad ogni costo'. In realtà, la vita umana non può mai diventare 'oggetto': dal concepimento alla morte naturale, l'essere umano è soggetto di inviolabili diritti, di fronte ai quali la libertà deve sapersi fermare. È pertanto indispensabile che gli Stati si diano, su tali complesse materie, leggi organiche e chiare, fondate su solide basi etiche, a tutela del bene inestimabile della vita umana".
ANG/VITA/… VIS 20030203 (260)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 1 FEB. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Padre Fausto Gabriel Trávez Trávez, O.F.M., finora Superiore del Convento di Ambato (Ecuador), Vicario Apostolico di Zamora (superficie: 20.000; popolazione: 76.414; cattolici: 66.000; sacerdoti: 22; religiosi: 59; diaconi permanenti: 1), Ecuador. Il Vescovo eletto è nato nel 1941 a Toacazo (Ecuador), ha emesso la professione solenne nel 1965 ed è stato ordinato sacerdote nel 1970. Il Vescovo Trávez Trávez succede al Vescovo Serafin Cartagena Ocaña, O.F.M., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale del medesimo Vicariato, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Reverendo Julien Andavo Mbia, finora Rettore del Filosofato Interdiocesano di Kisangani (Repubblica Democratica del Congo), Vescovo di Isiro-Niangara (superficie: 60.000; popolazione: 705.233; cattolici: 518.875; sacerdoti: 108; religiosi: 217), Repubblica Democratica del Congo. Il Vescovo eletto è nato nel 1950 a Faradje (Repubblica Democratica del Congo), ed è stato ordinato sacerdote nel 1979.
NER:RE/…/TRÁVEZ:CARTAGENA:MBIA/… VIS 20030203 (160)

CELEBRAZIONE SETTIMA GIORNATA MONDIALE VITA CONSACRATA


CITTA' DEL VATICANO, 1 FEB. 2003 (VIS). Alle 17:30 di oggi, Festa della Presentazione del Signore, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto, nella Basilica di San Pietro, una Celebrazione Eucaristica per i Membri degli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, in occasione della Settima Giornata Mondiale della Vita Consacrata.

La celebrazione di questa sera comprendeva la liturgia della luce, con l'accensione e la Benedizione delle candele, la processione iniziale, la Liturgia della Parola e la Liturgia Eucaristica.

Nell'omelia il Papa ha affermato che: "La Festa della Presentazione di Gesù al Tempio si rivela particolarmente adatta ad ospitare la lode riconoscente delle persone consacrate, e ben a ragione da alcuni anni si celebra proprio in questa data la 'Giornata della vita consacrata'. L'icona di Maria, che nel tempio offre a Dio il Figlio, parla con eloquenza al cuore degli uomini e delle donne che hanno fatto totale oblazione di sé al Signore mediante i voti di povertà, castità e obbedienza per il Regno dei cieli".

Il Santo Padre ha osservato che attualmente le persone consacrate nel mondo "rinnovano la loro consacrazione, tenendo tra le mani i ceri accesi, espressione della loro esistenza ardente di fede e d'amore. Anche qui, nella Basilica di San Pietro, si leva questa sera un solenne rendimento di grazie a Dio per il dono della vita consacrata nella Diocesi di Roma e nella Chiesa universale".

Il Santo Padre, riferendosi ai numerosi Fondatori e Fondatrici delle tante Congregazioni e Istituti le cui statue ornano le nicchie della Basilica di San Pietro, ha affermato che: "Essi richiamano il mistero della comunione dei santi, in forza della quale, nella Chiesa pellegrinante, si rinnova di generazione in generazione la scelta di seguire Cristo con speciale consacrazione, secondo i molteplici carismi suscitati dallo Spirito".

Al termine dell'omelia il Santo Padre ha affermato che: "Povertà, castità e obbedienza sono caratteri distintivi dell'uomo redento, interiormente affrancato dalla schiavitù dell'egoismo. Liberi per amare, liberi per servire: così sono gli uomini e le donne che rinunciano a se stessi per il Regno dei cieli"
HML/VITA CONSACRATA:PRESENTAZIONE SIGNORE/… VIS 20030203 (360)

ARCIVESCOVO LOZANO INVIATO SPECIALE XI GIORNATA MALATO


CITTA' DEL VATICANO, 1 FEB. 2003 (VIS). Questa mattina è stata resa pubblica la Lettera di nomina del Santo Padre Giovanni Paolo II all'Arcivescovo Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, ad Inviato Speciale alla celebrazione della XI Giornata Mondiale del Malato, che avrà luogo a Washington D.C. (Stati Uniti d'America), l'11 febbraio prossimo. La Lettera, redatta in lingua latina, porta la data del 25 gennaio 2003.

Sono stati anche resi pubblici i nomi dei componenti la Missione Pontificia: Monsignor Michael J. Bransfield, Rettore della Basilica del Santuario Nazionale dell'Immacolata Concezione a Washington, D.C. e Padre Michael Place, Coordinatore della "Catholic Health Association" degli Stati Uniti d'America.
GPII-LETTERA/GIORNATA MALATO/LOZANO VIS20030203 (130)

DOCUMENTO DI RIFLESSIONE CRISTIANA SUL "NEW AGE"


CITTA' DEL VATICANO, 3 FEB. 2003 (VIS). Questa mattina, nella Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione del Documento: "Gesù Cristo portatore dell'acqua viva. Una riflessione cristiana sul 'New Age'", a cura del Pontificio Consiglio della Cultura e del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

La Conferenza è stata presieduta dal Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e dall'Arcivescovo Michael Louis Fitzgerald, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Sono intervenuti anche Don Peter Fleetwood, del Segretariato del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE) e la Dottoressa Teresa Osório Gonçalves, Officiale del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e Coordinatrice del gruppo di lavoro su Sette e nuovi Movimenti Religiosi.

Il Cardinale Poupard, citando un suo editoriale, pubblicato recentemente, ha detto: "Il fenomeno della 'New Age', insieme a tanti altri nuovi movimenti religiosi, è una delle sfide più urgenti per la fede cristiana. Si tratta di una sfida religiosa e allo stesso tempo di una sfida culturale: la 'New Age' propone teorie e dottrine su Dio, sull'uomo e sul mondo, incompatibili con la fede cristiana. Inoltre, la 'New Age' è insieme il sintomo di una cultura in profonda crisi e una risposta sbagliata a questa situazione di crisi culturale: alle sue inquietudini e domande, alle sue aspirazioni e speranze".

Il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura ha sottolineato che il Documento di oggi riguarda questo fenomeno ed intende offrire riflessioni cristiane sul "New Age" e successivamente ha affermato: "Oggi, la cultura occidentale, adesso seguita da molte altre culture, è passata da un senso della presenza di Dio quasi istintivo a ciò che si chiama spesso visione più 'scientifica' della realtà". Le ragioni di tale cambiamento sono numerose, e rientrano, ha detto ancora il Cardinale Poupard, nell'ambito di quel passaggio culturale "da forme tradizionali di religione ad espressioni più personali ed individuali di ciò che ora si chiama 'spiritualità'".

Il Cardinale Poupard ha proseguito il suo intervento affermando: "Ci sono tre distinti motivi all'origine di tale cambiamento. Il primo risiede nella sensazione che le religioni tradizionali o istituzionali non possano dare quel che una volta si affermava potessero fornire". Relativamente al secondo motivo, il Cardinale ha detto: "Uno dei più significativi sviluppi in quella che potrebbe essere chiamata la sfera 'spirituale' nel secolo scorso, più o meno, è stato un ritorno alle forme precristiane di religione".

"Il terzo motivo, all'origine di un disincanto piuttosto diffuso nei riguardi della religione istituzionale, deriva da una crescente ossessione nella cultura occidentale per le religioni orientali e le vie di saggezza. (…) La convinzione crescente che esista una certa verità di fondo, un nocciolo di verità nel cuore di ogni esperienza religiosa ha portato all'idea che si possano e si debbano cogliere gli elementi caratteristici delle diverse religioni per arrivare ad una forma universale di religione".

Il Cardinale ha ribadito quanto affermato nel Primo Capitolo del Documento: "Il documento guida coloro che sono impegnati nella pastorale nella loro comprensione e risposta alla spiritualità 'New Age', sia illustrando i punti nei quali questa spiritualità contrasta con la fede cattolica sia rifiutando le posizioni esposte dai pensatori 'New Age', in opposizione alla fede cristiana".

Successivamente il Cardinale ha sottolineato un altro punto del Primo Capitolo nel quale si afferma: "L'inizio del terzo millennio non occorre soltanto duemila anni dopo la nascita di Gesù, ma anche in un momento in cui gli astrologi credono che l'Età dei Pesci, loro nota come era cristiana, volga al termine. Il movimento 'New Age' prende il nome dall'imminente Età astrologica dell'Acquario. Il 'New Age' è una delle numerose spiegazioni del significato di questo momento storico che bombardano la cultura contemporanea (in particolare quella occidentale) ed è difficile individuare con chiarezza quanto sia coerente o meno con il messaggio cristiano".

L'Arcivescovo Fitzgerald, spiegando che il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso si è interessato al fenomeno 'New Age' per due ragioni, una ragione storica e un'altra di competenza, ha detto: "Lo studio delle forme alternative di religiosità è stato condiviso da diversi dicasteri, tra i quali il nostro Consiglio. Questa collaborazione, da cui è nato il documento sulle 'Sette o Nuovi Movimenti Religiosi' del 1986, è continuata".

"Il documento presentato oggi" - ha proseguito l'Arcivescovo Fitzgerald - "riconosce nelle persone che sono influenzate dal 'New Age' un vero 'senso religioso'. È bene però fare una distinzione quando si parla di dialogo. Una forma di dialogo è quello che si fa con gli aderenti a religioni costituite e comprende l'incontro e la comprensione reciproca, la collaborazione per la pace e lo sviluppo, lo scambio sui valori spirituali comuni. Un'altra forma consiste nell'accompagnare l'individuo nella sua ricerca".

Successivamente l'Arcivescovo Fitzgerald ha dedicato le sue osservazioni al contenuto del Documento che si compone di una Premessa e nove Capitoli: 1. Che tipo di riflessione?; 2. La spiritualità New Age: una panoramica; 3. New Age e spiritualità cristiana; 4. Il New Age e la fede cristiana a confronto; 5. Gesù Cristo ci offre l'acqua della vita; 6. Punti da notare; 7. Appendice; 8. Risorse; 9. Bibliografia generale.
OP/NEW AGE/POUPARD:FITZGERALD VIS 20030203 (860)

SINODO CHIESA GRECO-CATTOLICA UCRAINA IN UDIENZA DAL PAPA


CITTA' DEL VATICANO, 3 FEB. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II nel ricevere i Membri del Sinodo permanente della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, con il Cardinale Lubomyr Husar, Arcivescovo Maggiore, ha affermato che questo Incontro "offre la felice opportunità di riaffermare la vostra comunione con il Successore di Pietro".

Il Santo Padre ha detto che: "La Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, rinata dopo i tragici eventi del secolo scorso, prosegue il suo cammino di ricostruzione nella consapevolezza della sua grande eredità spirituale, della feconda testimonianza dei suoi martiri e della necessità di mantenere a tutti i livelli un atteggiamento di dialogo, di collaborazione, di comunione".

Il Papa ha proseguito il suo discorso incoraggiando i Membri del Sinodo a proseguire su questo cammino, ricordando, in particolare, gli incontri con i Fratelli Vescovi di rito latino che hanno permesso "di considerare (…) le questioni pastorali che interessano ambedue le comunità. Anch'essi sono applicazione pratica di quella comunione effettiva e affettiva che deve guidare i Pastori del gregge di Cristo".

"Tale comunione" - ha affermato il Santo Padre - "è tanto più necessaria se si riflette sulle sfide che la situazione odierna vi pone di fronte: dai bisogni spirituali di larghe fasce della popolazione, ai gravi dilemmi dell'emigrazione; dai disagi dei meno fortunati alle difficoltà familiari; dall'esigenza di un dialogo ecumenico al desiderio di una maggiore integrazione nel contesto europeo".
AC/CHIESA GRECO-CATTOLICA UCRAINA/… VIS 20030203 (240)

PREGHIERA PER LE VITTIME ESPLOSIONE NAVICELLA SPAZIALE


CITTA' DEL VATICANO, 2 FEB. 2003 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus, il Santo Padre Giovanni Paolo II, rivolgendosi ai fedeli convenuti in Piazza San Pietro, ha parlato dell'esplosione della navicella spaziale statunitense "Columbia", della crisi in Costa d'Avorio, ed infine ha rivolto parole di saluto a tutti coloro che ieri hanno celebrato il capodanno lunare.

"Viva emozione ha suscitato in tutti la dolorosa notizia della tragica esplosione della navicella spaziale statunitense 'Columbia', al suo rientro nell'atmosfera." - ha detto il Santo Padre - "Invito tutti a pregare per le vittime dell'incidente, perite nell'adempimento di una missione scientifica internazionale. In questo momento di dura prova, sono spiritualmente vicino ai familiari, ai quali assicuro il mio ricordo nella preghiera".

Successivamente, riferendosi alla crisi in Costa d'Avorio, il Papa ha detto: "Ancora una volta il mio pensiero va alla Costa d'Avorio, provata da una grave crisi che dilania quelle popolazioni. Preghiamo perché sulle divisioni e le rivendicazioni prevalgano gli sforzi di quanti hanno a cuore l'unità del Paese ed il rispetto della legalità. I fedeli cattolici, in particolare, guidati dai loro Pastori, sappiano adoperarsi affinché il dialogo ed il rispetto delle persone e dei loro beni siano praticati e promossi da tutti".

Infine il Santo Padre ha ricordato che: "Ieri, primo giorno di febbraio, ricorreva il capodanno lunare per numerosi milioni di persone - soprattutto Cinesi, Vietnamiti e Coreani -, che vivono questo giorno di festa nell'intimità familiare. (…) Il nuovo anno sia un periodo di pace, fondata su 'quattro precise esigenze dell'animo umano: la verità, la giustizia, l'amore e la libertà'".
ANG/COLOMBIA:COSTA D'AVORIO/… VIS 20030203 (270)

1° INCONTRO EUROPEO DIRETTORI NAZIONALI PASTORALE STRADA


CITTA' DEL VATICANO, 3 FEB. 2003 (VIS). Ha inizio questa mattina in Vaticano il Primo Incontro Europeo dei Direttori Nazionali per la Pastorale della Strada, per iniziativa del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, sotto la presidenza dell'Arcivescovo Stephen Fumio Hamao, Presidente del medesimo Pontificio Consiglio e dell'Arcivescovo Agostino Marchetto, Segretario.

All'incontro, che si svolgerà a Palazzo San Calisto, sede del Pontificio Consiglio, parteciperanno quattro Vescovi e alcuni Direttori Nazionali e Delegati in rappresentanza di undici Nazioni europee: Albania, Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Repubblica Ceca, Croazia, Francia, Italia, Romania, Slovacchia, Spagna ed Ucraina.
CON-SM/PASTORALE STRADA/HAMAO VIS 20030203 (110)

DOTTORATO "HONORIS CAUSA" CONFERITO CARDINALE KASPER


CITTA' DEL VATICANO, 3 FEB. 2003 (VIS). Oggi il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani, riceverà un dottorato "honoris causa" in teologia dall'Università Cattolica di Lovanio (Belgio).

In un Comunicato del Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani, reso pubblico oggi, si legge che: "La motivazione del dottorato - come indica il Rettore dell'Università - si riferisce a vari aspetti della ricerca teologica e degli scritti del Cardinale Kasper, e loda 'uno sviluppo teologico che affronta le questioni della verità sulla base di una genuina apertura allo spirito dei tempi".

Il Cardinale Kasper pronuncerà l'omelia durante una celebrazione liturgica nella Chiesa di San Pietro, presieduta dal Cardinale Godfried Danneels, Arcivescovo di Malines-Bruxelles e Gran Cancelliere dell'Università.
CON-UC/DOTTORATO:KASPER/BELGIO VIS 20030203 (130)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 3 FEB. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Centro Ovest e Nord II), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Roberto Gomes Guimarães, di Campos.

- Il Vescovo Eugène Lambert Adrian Rixen, di Goiás.

- Il Vescovo Pedro José Conti, di Santíssima Conceição do Araguaia.

- Il Vescovo Luigi Ferrando, di Bragança do Pará.

- Il Vescovo Geraldo Vieira Gusmão, di Porto Nacional.

- Il Vescovo João Wilk, O.F.M.Conv., di Formosa.

Sabato 1° febbraio, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regioni Centro Ovest e Nord II), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo João Risatti, P.I.M.E., di Macapá.

- Il Vescovo Agostinho Stefn Januszewicz, O.F.M., di Luziânia.

- Il Vescovo José Foralosso, S.D.B., di Marabá.

- Il Vescovo João José Burke, O.F.M., di Miracema do Tocantins.
AL/…/… VIS 20030203 (160)

DELEGAZIONE PATRIARCATO ORTODOSSO SERBIA IN VISITA A ROMA


CITTA' DEL VATICANO, 3 FEB. 2003 (VIS). Una Delegazione del Santo Sinodo del Patriarcato Ortodosso di Serbia è a Roma per una visita alla Santa Sede, dal 3 all'8 febbraio. La Delegazione è composta da Sua Eminenza Amfilohije, Metropolita di Crna Gora e Primorje; Sua Eccellenza Irinej, Vecovo di Backa; Sua Eccellenza Lavrentije, Vescovo di Sabac-Valjevo; Sacerdote Dr. Vladan Perisic, Decano della Facoltà di Teologia; Archimandrita Andrej Cilerdzic, Segretario del Santo Sinodo del Patriarcato Ortodosso di Belgrado. I Rappresentanti sono ricevuti come ospiti della Santa Sede presso la "Domus Sanctae Marthae".

I Membri della Delegazione avranno estese conversazioni con i responsabili del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, con il Segretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, e gli officiali di altri dicasteri della Curia Romana. Sono in programma incontri con il Vice Presidente della Pontificia Accademia della Vita, con i Rettori della Pontificia Università Gregoriana e del Pontificio Ateneo Salesiano e con il Direttore dei Programmi della Radio Vaticana. I Rappresentanti saranno ricevuti in udienza privata dal Santo Padre Giovanni Paolo II giovedì 6 febbraio.

Secondo quanto annunciato da un Comunicato pubblicato dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, il 4 febbraio, il Cardinale Kasper offrirà una cena di benvenuto alla quale parteciperanno alcuni Cardinali e Officiali della Santa Sede, fra i quali l'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato e il Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.

La visita si inaugurerà con una preghiera nella Patriarcale Basilica Vaticana. Nei giorni successivi la Delegazione sarà ricevuta dal Cardinale Jorge María Mejía, Archivista Bibliotecario di Santa Romana Chiesa. Il programma prevede, inoltre, visite alle Basiliche di San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Clemente, l'Aventino, il Colosseo e l'Abbazia delle Tre Fontane. Infine i Membri della Delegazione assisteranno ai Vespri nella Basilica di Santa Maria in Trastevere. Venerdì 7 febbraio la Delegazione sarà associata alla celebrazione liturgica presieduta dal Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura in occasione del 35° anniversario di fondazione della Comunità di Sant'Egidio.
CON-UC/PATRIARCATO ORTODOSSO SERBIA/KASPER VIS 20030203 (370)
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