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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 23 maggio 2005

EX-PRESIDENTE CLINTON IN VATICANO SOCCORSI VITTIME TSUNAMI


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, il Dr. Joaquín Navarro-Valls ha rilasciato ai giornalisti la seguente dichiarazione relativa alla visita in Vaticano del Signor William J. Clinton, già Presidente degli Stati Uniti d'America.

"Oggi, 20 maggio 2005, il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha ricevuto il Signor William J. Clinton, già Presidente degli Stati Uniti d'America, recatosi in Vaticano per informare circa l'attività affidatagli dal Segretario Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite di promuovere la solidarietà internazionale in favore delle popolazioni asiatiche colpite dallo 'tsunami'".

"Da parte sua, il Cardinale Segretario di Stato ha descritto all'illustre Ospite l'impegno della Santa Sede a tale riguardo. Successivamente, il Cardinale Sodano ha presentato al Presidente Clinton l'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio 'Cor Unum', il quale ha esposto in modo particolareggiato l'opera svolta in merito dalle varie istituzioni cattoliche sparse nel mondo".

"In tale occasione, ci si è anche soffermati su due altri ingenti problemi dell'ora attuale: il contributo degli Stati per i Paesi sottosviluppati e la lotta contro l'AIDS, soprattutto in Africa".
OP/VISITA CLINTON/NAVARRO-VALLS VIS 20050523 (190)

LA MUSICA SACRA CI AIUTA AD ONORARE IL MESSAGGIO DI DIO LA MUSICA SACRA CI AIUTA AD ONORARE IL MESSAGGIO DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, il Santo Padre Benedetto XVI, in occasione del conferimento al fratello Monsignor Georg Ratzinger dell'Onorificenza attribuitagli dal Presidente dell'Austria, il 19 scorso in Vaticano, ha pronunciato brevi parole in lingua tedesca, di cui di seguito riportiamo la traduzione.

"Mi sembra strano prendere la parola ora. Mentre scendevo, il Segretario mi ha detto molto opportunamente: 'Ora, caro Santo Padre, è suo fratello la persona più importante'. Su questo non ci sono dubbi. Trovo bello proprio il fatto che mio fratello, che per 30 anni si è impegnato così tanto per la musica sacra nel Duomo di Ratisbona e nel resto del mondo, riceva un riconoscimento da parte tanto competente".

"Quando parlo, nonostante la mia incompetenza, mi sento, per così dire, portavoce di quanti sono qui presenti e si rallegrano, provano gratitudine e soddisfazione per questo momento e per questo attimo. Mio fratello l'ha già detto: l'Austria è in modo molto particolare un Paese della musica. Chi pensa all'Austria, pensa innanzitutto alla bellezza della creazione, che il Signore ha donato a questo nostro Paese vicino. Pensa alla bellezza degli edifici, alla cordialità delle persone, ma anche e soprattutto alla musica, i cui grandi nomi sono già stati fatti, e anche all'esercizio della musica: 'Wiener Sängerknaben', 'Wiener Philharmoniker', 'Salzburger Festspiele' ecc. Per tale motivo il fatto che questo nostro amato vicino, l'Austria, conferisca questo riconoscimento a mio fratello assume una valenza del tutto particolare. E ringrazio anche io di tutto cuore".

"Immagino che anche per la nuova generazione di cantori del Duomo, istruiti dal Maestro di Cappella, sia motivo di gioia e di incoraggiamento il fatto che venga riconosciuto un lavoro di trenta anni e che ciò li possa aiutare, in questo tempo in cui ne abbiamo particolarmente bisogno, a onorare il messaggio del buon Dio e a condurre gli uomini alla gioia con nuovo slancio ed entusiasmo. Grazie".
AC/ONORIFICENZA:GEORG RATZINGER/... VIS 20050523 (330)

SIAMO COLLABORATORI DI CRISTO PER IL REGNO DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2005 (VIS). Questa mattina Papa Benedetto XVI ha incontrato il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, l'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto per gli Affari Generali, l'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati e gli assistenti e collaboratori della Prima e della Seconda Sezione della Segreteria di Stato.

Dopo l'indirizzo a Lui rivolto, pronunciato dal Cardinale Sodano, che ha parlato a nome di tutti gli Officiali presenti e di tutti coloro che operano nelle Rappresentanze Pontificie del mondo, il Santo Padre ha parlato a braccio.

"Sono venuto senza parole scritte" - ha detto Benedetto XVI - "ma con nel cuore sensi di viva gratitudine e anche con l'intenzione di imparare. Man mano imparo qualcosa sulla struttura della Segreteria di Stato e sopratutto ogni giorno arriva una mole di documentazione, di lavoro fatto in questa Segreteria di Stato. Così posso vedere dalla molteplicità, densità e anche competenza che si nasconde in questi lavori, quanto viene fatto qui in questi uffici".

"Se si pensa alle grandi amministrazioni internazionali, per esempio, all'amministrazione europea, della quale Monsignor Lajolo mi ha dato il numero degli impiegati, noi siamo realmente in numero molto ridotto. E fa grande onore alla Santa Sede il fatto che un numero di persone così piccolo faccia un lavoro grandissimo per la Chiesa universale. Questo grande lavoro fatto da un numero non grande di persone dimostra l'assiduità e la dedizione con la quale realmente si lavora".

"Noi non lavoriamo - come dicono molti del lavoro - per difendere un potere. Non abbiamo un potere mondano, secolare. Non lavoriamo per il prestigio, non lavoriamo per far crescere una ditta o qualcosa di simile. Noi lavoriamo realmente perché le strade del mondo siano aperte a Cristo. E tutto il nostro lavoro, con tutte le sue ramificazioni, alla fine serve proprio perché il suo Vangelo, e così la gioia della Redenzione, possa arrivare nel mondo. In questo senso, anche nei piccoli lavori di ogni giorno, apparentemente poco gloriosi, noi ci facciamo per quanto possiamo, collaboratori della Verità, cioè di Cristo, nel suo operare nel mondo, affinché realmente il mondo divenga il Regno di Dio".

"Posso quindi soltanto dire un grande grazie. Insieme facciamo il servizio che è proprio del Successore di Pietro, il 'servizio petrino': confermare i fratelli nella fede".
AC/SEGRETERIA DI STATO/SODANO VIS 20050523 (390)

AI VESCOVI RWANDA: SIATE FORTI FEDE E PERSEVERATE SPERANZA


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2005 (VIS). Questa mattina Papa Benedetto XVI ha ricevuto otto Presuli della Conferenza Episcopale del Rwanda al termine della Visita "ad Limina Apostolorum". Nel suo discorso in lingua francese, il Papa ha voluto trasmettere i suoi affettuosi saluti alle comunità cattoliche del Paese ed ha esortato "i sacerdoti e i fedeli, duramente provati dal genocidio del 1994 e dalle sue conseguenze, a rimanere forti nella fede, a perseverare nella speranza che dona il Cristo Risorto, superando la tentazione di cedere allo scoraggiamento".

"Per operare attivamente a favore della pace e della riconciliazione, voi privilegiate in particolare una pastorale di vicinanza, fondata sull'impegno delle piccole comunità di laici nella pastorale missionaria della Chiesa, in armonia con i pastori. Vi incoraggio a sostenere queste comunità, affinché i fedeli accolgano le verità della fede e le sue esigenze, sviluppando una vita ecclesiale e spirituale più forte, senza lasciarsi allontanare dal Vangelo di Cristo, in particolare dalle numerose sette presenti nel Paese".

Il Santo Padre ha esortato i Presuli a lavorare "instancabilmente perché il Vangelo penetri sempre più in profondità nel cuore e nella vita dei credenti, invitando i fedeli ad assumere le proprie responsabilità nella società, in particolare nell'ambito dell'economia e della politica, con un senso morale nutrito dal Vangelo e dalla dottrina sociale della Chiesa".

Benedetto XVI, nel sottolineare che il clero in Rwanda è divenuto autoctono, ha affermato: "Vorrei esprimere il mio apprezzamento per il paziente lavoro compiuto dai missionari nell'annunciare il Cristo e il Suo Vangelo, e nel far nascere le comunità cristiane oggi a voi affidate". Infine il Papa ha esortato i Vescovi a rimanere accanto ai sacerdoti, ad essere attenti alla loro formazione teologica e spirituale ed "alle loro condizioni di vita e di esercizio della loro missione" ed ha concluso esortando i sacerdoti a "rimanere fedeli alle esigenze del proprio stato e a vivere il proprio sacerdozio come un vero cammino di santità".
AL/.../RWANDA VIS 20050523 (330)

MISSIONE IN EUROPA DEI SANTI CIRILLO E METODIO


CITTA' DEL VATICANO, 23 MAG. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Vaticano il Signor Vlado Buchkovski, Primo Ministro della ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia, con la Consorte e Seguito, in occasione della Festa dei Santi Cirillo e Metodio, Apostoli degli Slavi, che in Oriente si celebra l'11 maggio e in Occidente il 14 febbraio.

"Nel ricevere qualche giorno fa il nuovo Ambasciatore" - ha detto il Santo Padre esprimendosi in inglese - "ho voluto sottolineare quanto fortemente le tradizioni e la cultura del popolo macedone siano in consonanza con i valori che permeano lo spirito dell'Europa. I fratelli Santi Cirillo e Metodio, Apostoli degli Slavi, hanno contribuito in modo significativo alla sua formazione. La loro attività umana e cristiana ha lasciato tracce indelebili nella storia della vostra Nazione. Il pellegrinaggio che ogni anno compite alla tomba di San Cirillo è occasione propizia per risalire alle radici della vostra storia".

Il Santo Padre ha proseguito il suo discorso affermando che: "Sono convinto che il modo migliore per dar vita ad una società autenticamente attenta al bene comune, sia di cercare nel Vangelo le radici dei valori condivisi, come dimostra l'esperienza dei Santi Cirillo e Metodio. Questo è il fervente desiderio della Chiesa Cattolica che non ha altro interesse che quello di diffondere e testimoniare le parole di speranza e di amore di Gesù Cristo, parole di vita che lungo i secoli hanno ispirato tanti martiri e confessori della fede".

"Spero sinceramente" - ha concluso Papa Benedetto - "che il vostro pellegrinaggio di oggi contribuisca a preservare vivi nella vostra Nazione questi alti valori umani e cristiani. Prego anche che il vostro Paese si apra con fiducia all'Europa, contribuendo in modo significativo all'edificazione del suo futuro, sotto l'ispirazione del vostro inestimabile patrimonio religioso e culturale".
AC/DELEGAZIONE MACEDONIA/BUCHKOVSKI VIS 20050523 (310)

UDIENZA AL PRESIDENTE DI BULGARIA GEORGI PARVANOV


CITTA' DEL VATICANO, 23 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina il Signor Georgi Parvanov, Presidente di Bulgaria, con la Consorte e Seguito, a Roma per il tradizionale omaggio alla tomba di San Cirillo che, con il fratello Metodio, fu Apostolo degli Slavi. I due Santi e San Benedetto furono proclamati Compatroni d'Europa da Giovanni Paolo II il 31 dicembre 1980.

San Cirillo e San Metodio, ha detto il Santo Padre "hanno forgiato in una prospettiva cristiana i valori umani e culturali del popolo bulgaro e di altre nazioni slave. Si può dire anche che, con la loro azione evangelizzatrice, è stata formata l'Europa, questa Europa di cui la Bulgaria si sente parte integrante. La Bulgaria sa di avere di fronte agli altri popoli un dovere particolare: essere uno dei ponti fra Occidente e Oriente".

Sottolineando "i buoni rapporti esistenti fra la Santa Sede e la Nazione che Lei rappresenta", il Papa si è chiesto: "Come non ringraziare la Divina Provvidenza per questa ritrovata capacità di dialogo amichevole e costruttivo, dopo un difficile e lungo periodo di regime comunista?".

Al termine del suo discorso, Papa Benedetto XVI ha ringraziato la Bulgaria "per la partecipazione dimostrata alla Santa Sede in questi ultimi due mesi. Lei, il Governo, il Parlamento e tanti suoi concittadini hanno voluto manifestare alla Chiesa cattolica i loro sinceri sentimenti in occasione della scomparsa di Giovanni Paolo II e della mia elezione come Suo successore".
AC/PRESIDENTE BULGARIA/PARVANOV VIS 20050523 (250)

SANTISSIMA TRINITÀ: UNA UNICA SOSTANZA IN TRE PERSONE


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG. 2005 (VIS). Prima della recita dell'Angelus con i 20.000 fedeli convenuti in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato la Solennità della Santissima Trinità, che si celebra oggi, ed ha rivolto parole di saluto ai partecipanti al Congresso Eucaristico Nazionale, apertosi ieri a Bari, dove si recherà domenica prossima per la Celebrazione eucaristica conclusiva del Congresso.

"Gesù" - ha detto il Santo Padre - "ci ha rivelato il mistero di Dio: Lui, il Figlio, ci ha fatto conoscere il Padre che è nei Cieli, e ci ha donato lo Spirito Santo, l'Amore del Padre e del Figlio. La teologia cristiana sintetizza la verità su Dio con questa espressione: un'unica sostanza in tre persone. Dio non è solitudine, ma perfetta comunione. Per questo la persona umana, immagine di Dio, si realizza nell'amore, che è dono sincero di sé".

"Sono lieto di rivolgere oggi, festa della Santissima Trinità, il mio saluto ai partecipanti al Congresso Eucaristico della Chiesa italiana, che si è aperto ieri a Bari. Nel cuore di questo Anno dedicato all'Eucaristia, il popolo cristiano converge intorno a Cristo presente nel Santissimo Sacramento, fonte e culmine della sua vita e della sua missione". Ricordando il tema del Congresso "Senza la Domenica non possiamo vivere", il Papa, confermando la sua presenza a Bari, ha detto: "In attesa di recarmi di persona domenica prossima a Bari per la Celebrazione eucaristica, sono sin da ora spiritualmente unito a questo importante evento ecclesiale".

Al termine della recita dell'Angelus, il Papa ha rivolto parole di saluto ai fedeli in lingua spagnola, polacca, tedesca. Infine, mentre i pellegrini continuavano ad affluire numerosi in Piazza San Pietro, il Papa ha detto a braccio: "Saluto i pellegrini di lingua italiana che sono molto numerosi, come possiamo vedere e sentire".
ANG/TRINITÀ:CONGRESSO EUCARISTICO/... VIS 20050523 (320)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 23 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Georgi Parvanov, Presidente della Repubblica di Bulgaria, con la Consorte e Seguito.

- Due Presuli della Conferenza Episcopale del Burundi, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Simon Ntamwana, di Gitega.

- Il Vescovo Jan Ntagwarara, di Bubanza.

- Il Signor Vlado Buchkovski, Primo Ministro della ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia, con la Consorte e Seguito.

Sabato 21 maggio il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/.../... VIS 20050523 (100)

LETTERA DEL SANTO PADRE AI VESCOVI SPAGNOLI


CITTA' DEL VATICANO, 23 MAG. 2005 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo di una Lettera del Santo Padre Benedetto XVI ai Vescovi spagnoli in occasione del Pellegrinaggio nazionale al Santuario del Pilar di Saragozza (21-22 maggio 2005) nel 150° anniversario del dogma dell'Immacolata Concezione e nel 50° della Consacrazione della Spagna al Cuore Immacolato di Maria.

"Maria Immacolata" - scrive il Pontefice nella Lettera datata 19 maggio - "riflette la misericordia del Padre. Concepita senza peccato, fu capace di perdonare anche coloro che avevano abbandonato e ferito suo Figlio ai piedi della Croce. Come nostra Avvocata, ci aiuta nelle nostre necessità ed intercede per noi al cospetto di Suo Figlio".

"Accompagnata dalla sollecitudine paterna di Giuseppe, Maria ha accolto suo Figlio. Nella casa di Nazaret, Gesù raggiunse la maturità in una famiglia, umanamente splendida e compenetrata del mistero divino, che continua ad essere modello per tutte le famiglie. Nella convivenza domestica, la famiglia realizza la sua vocazione di vita umana e cristiana, condividendo le gioie e le aspettative in un clima di comprensione e di aiuto reciproco. Per questo, l'essere umano che nasce, cresce e si forma in famiglia, è capace di imboccare senza incertezze la via del bene, senza lasciarsi disorientare da mode o ideologie alienanti della persona umana".

"So che la Chiesa cattolica in Spagna" - scrive ancora Papa Benedetto - "intende procedere con fermezza nei suoi progetti di evangelizzazione. Per questo è da auspicarsi che la Chiesa sia compresa ed accettata nella sua vera natura e missione, perché si tratta di promuover il bene comune a favore di tutti, dei singoli e della società. Infatti, la trasmissione della fede e la pratica religiosa dei credenti non possono rimanere confinate nella sfera puramente privata".
BXVI-LETTERA/PELLEGRINAGGIO NAZIONALE/SPAGNA VIS 20050523 (300)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 23 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Martin Drennan, finora Ausiliare di Dublino (Irlanda), Vescovo di Galway and Kilmacduagh (superficie: 2.610; popolazione: 105.079; cattolici: 102.425; sacerdoti: 113; religiosi: 277), Irlanda. Il Vescovo Drennan succede al Vescovo James McLoughlin del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

Sabato 21 maggio è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato il Padre Juan José Pineda Fasquelle, C.M.F., Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Tegucigalpa (superficie: 23.106; popolazione: 2.135.516; cattolici: 1.601.637; sacerdoti: 165; religiosi: 503; diaconi permanenti: 1), Honduras. Il Vescovo eletto è nato a Tegucigalpa (Honduras) nel 1960. Ha emesso la Professione Solenne nel 1987 ed è stato ordinato sacerdote nel 1988. Finora è stato Professore del Seminario Maggiore Nazionale di Tegucigalpa e Segretario dell'Arcivescovo di Tegucigalpa.
NER:RE:NEA/.../DRENNAN:MCLOUGHLIN:PINEDA VIS 20050523 (150)
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