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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 19 settembre 2011

INVIATO SPECIALE CENTENARIO CATTEDRALE MOSCA

CITTA' DEL VATICANO, 17 SET. 2011 (VIS). Questa mattina è stata resa pubblica una Lettera Pontificia, redatta in latino e datata 2 agosto, con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Jozef Tomko, Prefetto emerito della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, Suo Inviato Speciale alla celebrazione per il centenario della consacrazione della Cattedrale dell'Immacolata Concezione a Mosca (Federazione Russa), in programma il 25 settembre prossimo.

Il Cardinale Tomko sarà accompagnato da una Missione composta da Don Viktor Jakubov, Direttore nazionale per le Pontificie Opere Missionarie in Slovacchia e già Direttore spirituale e Prefetto del Seminario interdiocesano "Regina degli Apostoli" a San Pietroburgo; e da Don Josif Zanevsky, Parroco della Cattedrale dell'Immacolata Concezione a Mosca.
BXVI-LETTERA/ VIS 20110919 (120)

BENEDETTO XVI ALLA TV TEDESCA SU VIAGGIO GERMANIA

CITTA' DEL VATICANO, 17 SET. 2011 (VIS). Nei giorni scorsi, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, la Televisione Pubblica Tedesca ARD ha registrato per la trasmissione “Wort zum Sonntag” di sabato 17 settembre, un messaggio del Santo Padre ai suoi connazionali, alla vigilia del Viaggio Apostolico in Germania (22-25 settembre).

“Tra pochi giorni partirò per il mio viaggio in Germania, e ne sono molto contento” – ha detto il Papa – “Penso con gioia particolarmente a Berlino, dove ci saranno molti incontri, e, naturalmente, al discorso che terrò al Bundestag e alla grande Messa che potremo celebrare allo stadio olimpico”.

“Uno dei momenti importanti della visita sarà Erfurt: in quel monastero agostiniano, in quella chiesa agostiniana, dove Lutero ha iniziato il suo cammino, potrò incontrare i rappresentanti della Chiesa Evangelica di Germania. Lì pregheremo insieme, ascolteremo la Parola di Dio, penseremo e parleremo insieme. Non attendiamo alcun evento sensazionale: infatti, la vera grandezza dell’evento consiste proprio in questo, che in questo luogo insieme possiamo pensare, ascoltare la Parola di Dio e pregare, e così saremo intimamente vicini e si manifesterà un vero ecumenismo”.

“Qualcosa di particolare è per me l’incontro con l’Eichsfeld, questa piccola striscia di terra che, pur passando attraverso tutte le peripezie della storia, è rimasta cattolica; poi il Sudovest della Germania, con Friburgo, la grande città, con molti incontri che si svolgeranno lì, soprattutto la veglia con i giovani e la grande Messa che concluderà il viaggio”.

“Tutto ciò non è turismo religioso, e meno ancora uno ‘show’. Di che cosa si tratta, lo dice il motto di questi giorni: ‘Dove c’è Dio, là c’è futuro’. Dovrebbe trattarsi del fatto che Dio torni nel nostro orizzonte, questo Dio così spesso totalmente assente, del quale però abbiamo tanto bisogno”.

“Forse mi chiederete: ‘Ma Dio, esiste? E se esiste, si occupa veramente di noi? Possiamo noi arrivare fino a Lui?’. Certo, è vero: non possiamo mettere Dio sul tavolo, non possiamo toccarlo come un utensile o prenderlo in mano come un qualsiasi oggetto. Dobbiamo di nuovo sviluppare la capacità di percezione di Dio, capacità che esiste in noi. Possiamo intuire qualcosa della grandezza di Dio nella grandezza del cosmo. Possiamo utilizzare il mondo servendoci della tecnica, perché esso è costruito in maniera razionale. Nella grande razionalità del mondo possiamo intuire lo spirito creatore dal quale esso proviene, e nella bellezza della creazione possiamo intuire qualcosa della bellezza, della grandezza e anche della bontà di Dio. Nella Parola delle Sacre Scritture possiamo sentire parole di vita eterna che non vengono semplicemente da uomini, ma che vengono da Lui, e in esse sentiamo la sua voce. E infine, vediamo quasi Dio anche nell’incontro con le persone che sono state toccate da Lui. Non penso soltanto ai grandi: da Paolo a Francesco d’Assisi fino a Madre Teresa; ma penso alle tante persone semplici delle quali nessuno parla. Eppure, quando le incontriamo, da loro promana qualcosa di bontà, sincerità, gioia e noi sappiamo che lì c’è Dio e che Egli tocca anche noi. Perciò, in questi giorni vogliamo impegnarci per tornare a vedere Dio, per tornare noi stessi ad essere persone dalle quali entri nel mondo una luce della speranza, che è luce che viene da Dio e che ci aiuta a vivere”.
BXVI-INTERVENTO/ VIS 20110919 (550)

REGIONI ANTICA RELIGIONE CRISTIANA RISCOPRANO BELLEZZA FEDE

CITTA' DEL VATICANO, 18 SET. 2011 (VIS). Questa mattina, nel recitare l’Angelus con i fedeli presenti nel Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha introdotto la preghiera mariana spiegando la seconda lettura della liturgia odierna, la Lettera di San Paolo ai Filippesi.

Benedetto XVI ha ricordato che San Paolo giunse a Filippi (Grecia), circa vent’anni dopo la morte e la risurrezione di Gesù, e fu quella la prima volta in cui il Vangelo giunse in Europa. La Buona Notizia, “partendo da Gerusalemme, è destinata a raggiungere tutti gli uomini e i popoli, e a trasformare dall’interno tutte le culture, aprendole alla verità fondamentale: Dio è amore, si è fatto uomo in Gesù e con il suo sacrificio ha riscattato l’umanità dalla schiavitù del male donandole una speranza affidabile”.
“San Paolo era un uomo che riassumeva in sé tre mondi: quello ebraico, quello greco e quello romano. Non a caso Dio affidò a lui la missione di portare il Vangelo dall’Asia Minore alla Grecia e poi a Roma, gettando un ponte che avrebbe proiettato il Cristianesimo fino agli estremi confini della terra”.

“Oggi viviamo in un’epoca di nuova evangelizzazione” – ha detto il Santo Padre – “Vasti orizzonti si aprono all’annuncio del Vangelo, mentre regioni di antica tradizione cristiana sono chiamate a riscoprire la bellezza della fede”.

“Protagonisti di questa missione sono (...) persone, famiglie, comunità che accettano di lavorare nella vigna del Signore (...). Operai umili e generosi, che non chiedono altra ricompensa se non quella di partecipare alla missione di Gesù e della Chiesa. (...) Cari amici, il Vangelo ha trasformato il mondo, e ancora lo sta trasformando, come un fiume che irriga un immenso campo”.

“Rivolgiamoci in preghiera alla Vergine Maria” – ha concluso il Pontefice – “perché in tutta la Chiesa maturino vocazioni sacerdotali, religiose e laicali per il servizio della nuova evangelizzazione”.

Pregare affinché ogni bambino riceva l’educazione alla quale ha diritto

Dopo l’Angelus, il Santo Padre ha rivolto ai fedeli saluti nelle diverse lingue ed ha ricordato la Beatificazione, sabato 17 settembre a Torino (Italia) di Monsignor Francesco Paleari della Società dei Sacerdoti di San Giuseppe Cottolengo. “Nato a Pogliano Milanese (Italia) nel 1863, da umile famiglia contadina, entrò giovanissimo in seminario e, subito dopo l’Ordinazione, si dedicò ai poveri e ai malati nella Piccola Casa della Divina Provvidenza, ma anche all’insegnamento, distinguendosi per la sua affabilità e pazienza. Rendiamo lode a Dio per questo luminoso testimone del suo amore!”.

Nel rivolgersi ai pellegrini di lingua francese, il Santo Padre ha ricordato che in questi giorni comincia il nuovo anno scolastico ed ha esortato i genitori “che sono i primi educatori dei propri figli” a “dedicare ai figli tempo per ascoltarli e parlare con loro della loro vita. Li aiuterete così ad operare scelte giuste. La famiglia, la scuola, ecco il buon terreno dove si forgia l’umanità di domani. Per cui vi chiedo di pregare affinché ogni bambino riceva ovunque l’educazione alla quale ha diritto”.
ANG/ VIS 20110919 (500)

CRISTIANI IN INDIA PROMOTORI GIUSTIZIA, PORTATORI PACE

CITTA' DEL VATICANO, 19 SET. 2011 (VIS). “Quale parte della sua antica e ricca eredità, l’India ha una lunga ed illustre presenza cristiana che ha dato un importante contributo alla società indiana e ha apportato beneficio alla vostra cultura in numerosi modi, arricchendo la vita di tantissimi cittadini, non soltanto dei cattolici”, ha detto il Papa al Sesto Gruppo dei Vescovi Latini della Conferenza Episcopale dell’India, provenienti dalle Province di Agra, New Delhi, Bhopal e dal Vicariato Apostolico di Nepal, al termine della Visita “ad Limina Apostolorum”.

“Soprattutto, la Chiesa in India proclama la fede e l’amore per la società nel suo complesso, ponendo tale fede in pratica con una sollecitudine verso tutte le persone, in ogni aspetto della vita spirituale e materiale. (...) In particolare, la Chiesa Cattolica è amica dei poveri. Come Cristo, essa accoglie senza eccezioni tutti coloro che le si avvicinino per ascoltare il divino messaggio di pace, speranza e salvezza. Inoltre, in obbedienza al Signore, la Chiesa continua a far ciò senza distinzione di ‘tribù, lingua, popolo e nazione’, perché in Cristo noi ‘siamo un solo corpo’. È perciò imperativo che il clero, i religiosi e i catechisti nelle vostre diocesi siano attenti alle diverse circostanze linguistiche, culturali ed economiche delle persone che servono”.

“Anche se voi, cari fratelli” – ha proseguito il Papa – “dovete tener conto delle sfide che la natura missionaria della Chiesa comporta, dovete essere sempre pronti a diffondere il Regno di Dio e a seguire le orme di Cristo, Lui stesso frainteso, disprezzato, falsamente accusato e che soffrì per amore della verità. Non fatevi scoraggiare quando tali prove si presentano nel vostro ministero, e in quello dei vostri sacerdoti e religiosi. Il nostro credere nella certezza della Risurrezione di Cristo ci dà la fiducia e il coraggio di affrontare tutto ciò che può ostacolare ‘l’edificazione del Regno di Dio’”.

Il Santo Padre, nel ricordare la commemorazione nelle Chiese locali del venticinquesimo anniversario della prima Visita Apostolica di Giovanni Paolo II in India e gli incontri del suo Predecessore con i Responsabili di altre religioni, ha detto: “Manifestando il rispetto personale per i suoi interlocutori, questo Papa benedetto ha dato una autentica testimonianza del valore del dialogo interreligioso”.

“Vi incoraggio cari fratelli” – ha concluso il Pontefice – “a perseverare nell’impegno della Chiesa nella promozione del benessere della società indiana con attenzione continua alla promozione dei diritti fondamentali – diritti condivisi da tutta l’umanità – e invitando i Cristiani e i seguaci di altre tradizioni religiose ad assumere la sfida di affermare la dignità di ogni persona umana. (...) Prego affinché i cristiani in India continuino ad essere promotori di giustizia, portatori di pace, persone di dialogo rispettoso, e amanti della verità su Dio e sull’uomo”.
AL/ VIS 20110919 (460)

PRESA DI POSSESSO DIACONIA DEL CARDINALE BARTOLUCCI

CITTA' DEL VATICANO, 19 SET. 2011 (VIS). Il Cardinale Domenico Bartolucci, già Maestro Direttore della Cappella Musicale Pontificia, prenderà possesso della Diaconia dei Santissimi Nomi di Gesù e Maria in Via Lata, Via del Corso, 45.
OCL/ VIS 20110919 (50)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 19 SET. 2011 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L’Arcivescovo Leo Cornelio, S.V.D., di Bhopal (India), in Visita “ad Limina Apostolorum”.

- Il Vescovo Anthony Francis Sharma, S.I., Vicario Apostolico del Nepal, in Visita “ad Limina Apostolorum”.

Sabato 17 settembre, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova (Italia), Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

- Sette Presuli della Conferenza Episcopale dell’India, in Visita “ad Limina Apostolorum”:
- Il Vescovo Anil Joseph Thomas Couto, di Jullundur.

- Il Vescovo Ignatius Lojola Mascarenhas, di Simla and Chandigarh.

- Il Vescovo Joseph Kaithathara, di Gwalior.

- Il Vescovo Chacko Thottumarickal, S.V.D., di Indore.

- Il Vescovo Gerald Almeida, di Jabalpur.

- Il Vescovo Devprasad John Ganawa, S.V.D., di Jhabua.

- Il Vescovo Arockia Sebastian Durairaj, S.D.V., di Khandwa.
AP:AL/ VIS 20110919 (110)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 19 SET. 2011 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Peter A. Libasci, finora Ausiliare della Diocesi di Rockville Centre (Stati Uniti d’America), Vescovo di Manchester (superficie: 24.097; popolazione: 1.315.809; cattolici: 309.987; sacerdoti: 269; religiosi: 528; diaconi permanenti: 52), Stati Uniti d’America. Il Vescovo Libasci è nato nel 1951 a Jackson Heights (Stati Uniti d’America); ha ottenuto il Baccalaureato in Filosofia presso la “Saint John’s University”d i Queens; è stato ordinato sacerdote nel 1978 ed è stato Parroco della “Saint Therese of Lisieux Parish” a Inwood (Stati Uniti d’America); ha ricevuto l’ordinazione episcopale nel 2007. È Vicario Episcopale per il Vicariato Est (Suffolk County) della Diocesi. Presta la sua opera anche a favore della locale comunità rutena, avendo ottenuto dalla Santa Sede il “bi-ritualismo”. Succede al Vescovo John B. McCormack, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.
NER:RE/ VIS 20110919 (190)
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