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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 3 novembre 2005

UDIENZA GENERALE: FEDE ILLUMINA ENIGMA MORTE


CITTA' DEL VATICANO, 2 NOV. 2005 (VIS). La Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti ed il Salmo 111 "Beatitudine dell'uomo giusto" sono stati i temi centrali della catechesi del Santo Padre Benedetto XVI per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, con la partecipazione di 30.000 fedeli.

"Illuminati dalla fede" - ha detto il Papa - "guardiamo all'enigma umano della morte con serenità e speranza. Secondo la Scrittura, infatti, essa più che una fine, è una nuova nascita, è il passaggio obbligato attraverso il quale possono raggiungere la vita in pienezza coloro che modellano la loro esistenza terrena secondo le indicazioni della Parola di Dio".

"Il Salmo 111" - ha proseguito il Pontefice - "ci presenta la figura di questi giusti, i quali temono il Signore, ne riconoscono la trascendenza e aderiscono con fiducia e amore alla sua volontà in attesa di incontrarlo dopo la morte".

"L'osservanza della legge morale è sorgente di profonda pace della coscienza" - ha spiegato il Santo Padre, precisando inoltre che "Il cuore di questa fedeltà alla Parola divina consiste in una scelta fondamentale, cioè la carità verso i poveri e i bisognosi. (...) Il giusto, raccogliendo il monito costante dei profeti, si schiera dalla parte degli emarginati, e li sostiene con aiuti abbondanti".

Al termine della catechesi, il Santo Padre Benedetto ha salutato i Rappresentanti dell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose ed ha detto: "La vostra gradita presenza mi offre l'opportunità di richiamare la centralità della famiglia, cellula fondante della società e luogo primario di accoglienza e di servizio alla vita. Nell'odierno contesto sociale, i nuclei familiari con tanti figli costituiscono una testimonianza di fede, di coraggio e di ottimismo, perchè senza figli non c'è futuro! Auspico che vengano ulteriormente promossi adeguati interventi sociali e legislativi a tutela e a sostengo delle famiglie più numerose, che costituiscono una ricchezza e una speranza per l'intero Paese".

Infine, rivolgendosi ai pellegrini polacchi, il Santo Padre ha detto: "Oggi ricordiamo nella preghiera tutti i fedeli defunti, i nostri cari. Ricordiamo altresì Giovanni Paolo II. Nella ricorrenza della sua ordinazione sacerdotale (1° novembre 1946) e del suo onomastico (4 novembre), rendiamo grazie a Dio per i frutti della vita e del Ministero di questo Servo di Dio. Sia lodato Gesù Cristo".
AG/DEFUNTI:SALMO 111/... VIS 20051103 (380)

OFFRIRE SANTA MESSA E PREGHIERE IN SUFFRAGIO DEFUNTI


CITTA' DEL VATICANO, 1 NOV. 2005 (VIS). Alle 12:00 di oggi, Solennità di Tutti Santi, il Santo Padre si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

Il Papa ha detto che la festa odierna "ci fa gustare la gioia di far parte della grande famiglia degli amici di Dio. (...) Diventare santi significa realizzare pienamente quello che già siamo in quanto elevati, in Cristo Gesù, alla dignità di figli adottivi di Dio".

"Per chi vive in Cristo" - ha affermato Papa Benedetto - "la morte è il passaggio dal pellegrinaggio terreno alla patria del Cielo, dove il Padre accoglie tutti i suoi figli, 'di ogni nazione, razza, popolo e lingua'. Per questo è molto significativo e appropriato che dopo la festa di Tutti i Santi la Liturgia ci faccia celebrare domani la Commemorazione di tutti i fedeli defunti. La 'comunione dei santi' (...) è la realtà di una famiglia legata da profondi vincoli di spirituale solidarietà, che unisce i fedeli defunti a quanti sono pellegrini nel mondo. Un legame misterioso ma reale, alimentato dalla preghiera e dalla partecipazione al sacramento dell'Eucaristia".

Papa Benedetto XVI ha detto ancora: "Nel Corpo mistico di Cristo le anime dei fedeli si incontrano superando la barriera della morte, pregano le une per le altre, realizzano nella carità un intimo scambio di doni. In tale dimensione di fede si comprende anche la prassi di offrire per i defunti preghiere di suffragio, in modo speciale il Sacrificio eucaristico, memoriale della Pasqua di Cristo, che ha aperto ai credenti il passaggio alla vita eterna".

"Unendomi spiritualmente a quanti si recano nei cimiteri per pregare per i loro defunti, anch'io domani pomeriggio mi raccoglierò in preghiera nelle Grotte Vaticane presso le tombe dei Papi, che fanno corona al sepolcro dell'apostolo Pietro, e avrò un ricordo speciale per l'amato Giovanni Paolo II".

Il Santo Padre ha concluso le sue riflessioni con queste parole: "Cari amici, la tradizionale sosta di questi giorni presso le tombe dei nostri defunti sia un'occasione per pensare senza timore al mistero della morte e coltivare quell'incessante vigilanza che ci prepara ad affrontarlo con serenità".
ANG/TUTTI SANTI:DEFUNTI/... VIS 20051103 (380)

L'INFINITO IN SCIENZA, FILOSOFIA E TEOLOGIA


CITTA' DEL VATICANO, 3 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, è stato presentato il I Convegno Internazionale del Progetto STOQ (Scienza, Teologia e Ricerca Ontologica), sul tema: "L'Infinito in Scienza, Filosofia e Teologia", in programma dal 9 all'11 novembre, presso la Pontificia Università Lateranense.

Alla Conferenza Stampa sono intervenuti il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, il Monsignor Gianfranco Basti, Direttore del progetto STOQ, il Professor Rodolfo Guzzi, dell'Agenzia Spaziale Italiana ed il Professor Vincenzo Cappelletti, Professore di Storia della Scienza presso l'Università "Roma Tre".

Il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Progetto STOQ, il cui Dicastero patrocina e sostiene il Progetto con le Pontificie Università Romane, ha affermato che la presente iniziativa "mira a creare un nuovo clima di dialogo all'interno della Chiesa cattolica tra la cultura scientifica (...) e la nostra vita quotidiana".

Finalità ultima del Progetto, ha continuato il Porporato, è di "contribuire ad un cambio di mentalità nei confronti delle scienze da parte dei credenti, piuttosto che limitarsi ad uno studio specialistico di problemi teoretici. E, contemporaneamente, il Progetto vuole offrire al mondo scientifico dei partner competenti con cui dialogare con rispetto sulle tante questioni che lo sviluppo delle scienze, specialmente quelle naturali, pongono oggi".

Il Monsignor Basti ha ricordato che il Congresso, primo di una serie di Congressi Internazionali che si tengono con cadenza biennale, è finalizzato "a promuovere il dialogo fra scienza, filosofia e teologia attraverso l'organizzazione di corsi ed attività di ricerca che in questi primi tre anni hanno coinvolto due Università Pontificie, la Lateranense e la Gregoriana e il Pontificio Ateneo 'Regina Apostolorum'. Per i prossimi anni saranno coinvolte altre università Pontificie, innanzitutto la Salesiana e la Santa Croce, ma anche - sebbene gli accordi siano ancora in via di definizione - alcune Università Europee come l'Università di Navarra in Spagna, quella di Lublino in Polonia, quella di Namur in Belgio".

Al Congresso parteciperanno Professori delle Università di Princeton, Indiana ed Oxford, e due dei massimi Rappresentanti degli studi ebraici sull'argomento quest'anno in esame.

Il Professor Guzzi ha affermato che: "Questo Convegno vuol fare il punto sui concetti di infinito che emergono dalla fisica, dalla cosmologia e dalla matematica cercando di dare delle risposte alle domande che emergono dalle varie teorie scientifiche e dalle misure che i moderni radiotelescopi ci forniscono in una visione più unitaria possibile".
OP/CONGRESSO INFINITO/POUPARD VIS 20051103 (410)

SPECIALE CONTRIBUTO FACOLTÀ TEOLOGICHE CULTURA BAVIERA


CITTA' DEL VATICANO, 3 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Membri del Gruppo parlamentare dell'Unione Cristiana Sociale della Dieta Bavarese ed ha rivolto loro un breve discorso, in lingua tedesca, nel quale ha ricordato il ricco patrimonio storico e culturale della Baviera ed anche che questa terra da decenni è sede di buona parte della ricerca e delle tecnologie moderne.

"La Baviera" - ha detto il Papa - "unisce a queste caratteristiche un patrimonio di generosità ed una ricca armonia religiosa nella quale risiedono le promesse autentiche di un futuro degno dell'essere umano".

Il Santo Padre ha affermato che il Paese si trova ora ad affrontare "le difficili questioni sociali ed economiche del nostro tempo (...) alle quali si uniscono i problemi derivanti dalle nuove scoperte scientifiche e tecnologiche che pongono ai politici l'obbligo di prendere decisioni adeguate".

"Il progresso delle scienze" - ha detto il Papa - "può essere una benedizione o una rovina per l'essere umano. Nel decidere sull'uso corretto o scorretto della scienza, i politici devono valutare se lasciarsi guidare dai principi di un'utilità superficiale o seguire le leggi di Dio. Uomini e donne sono responsabili davanti a Dio, il Datore della vita, delle loro azioni che devono rispettare sempre l'inviolabilità della persona - la cui vita è sacra in tutte le sue fasi - quando si servono delle nuove ricerche scientifiche".

In merito all'educazione, il Santo Padre Benedetto XVI ha sottolineato che: "Affinché le realizzazioni più elevate della nostra cultura siano rispettate e promosse anche in futuro, la gioventù deve contare su di una solida formazione, fondata non solo sulle mere proposte tecniche od economiche, ma anche sul patrimonio intellettuale che risponde ai nomi di Atene, Gerusalemme e Roma. In questo contesto vorrei menzionare il contributo particolare ed insostituibile che le facoltà teologiche offrono alle università del paese, nel quale anche io ho avuto l'onore di insegnare come professore di Dogmatica nella sede universitaria di Regensburg. È un periodo che ricordo con piacere".

Il Papa ha concluso il suo discorso ricordando Münich "città che non dimentico e della quale fui Vescovo (...) e dove si trova il Mariensäule, il monumento a Maria, Patrona della Baviera. Auspico che la Vergine abbia sempre il posto d'onore nel cuore del popolo bavarese".
AC/DIETA BAVIERA/... VIS 20051103 (400)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 3 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Hearst (Canada), presentata dal Vescovo André Vallée, P.M.E., per raggiunti limiti d'età.
RE/.../VALLEE VIS 20051103 (40)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 3 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale dell'Austria, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Padre D. Kassian Lauterer, O.Cist., Abate dell'Abbazia territoriale di Wettingen-Mehrerau.

- L'Arcivescovo Alois Kothgasser, S.D.B., di Salzburg con l'Ausiliare Vescovo Andreas Laun, O.S.F.S.

- Il Vescovo Elmar Fischer, di Feldkirch.

- Il Vescovo Egon Kapellari, di Graz-Seckau, con l'Ausiliare Franz Lackner, O.F.M.

Nel pomeriggio di oggi è in programma che il Papa riceva il Cardinale Georges Marie Cottier, O.P., Pro-Teologo della Casa Pontificia.

Mercoledì 2 novembre, al termine dell'Udienza Generale, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Jozef Tomko, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, Inviato Speciale al I Congresso Eucaristico Internazionale Universitario.

- L'Arcivescovo Eliseo Antonio Ariotti, Nunzio Apostolico in Camerun e in Guinea Equatoriale.
AL:AP/.../... VIS 20051103 (60)

IN BREVE


L'ARCIVESCOVO CELESTINO MIGLIORE, OSSERVATORE PERMANENTE della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto, il primo novembre scorso, alla 60a Sessione dell'Assemblea Generale dell'O.N.U., sul punto 72: "Memoria dell'Olocausto: bozza di risoluzione". "Ricordare" - ha detto l'Arcivescovo - "è un dovere ed una responsabilità comune. Ciò è vero in particolare nel caso dell'Olocausto. (...) La responsabilità di tutte le nazioni alla memoria riacquista nuova forza mentre celebriamo il 60° anniversario della liberazione dei campi di sterminio". Il Presule ha auspicato inoltre che "L'Olocausto serva da monito per impedire che cediamo ad ideologie che giustificano il disprezzo della dignità umana basato sulla razza, il colore della pelle, la lingua o la religione".

LA PREOCCUPAZIONE DELLA SANTA SEDE PER LE DIFFICOLTÀ che devono affrontare i Palestinesi cristiani in Medio Oriente è stata espressa dall'Arcivescovo Celestino Migliore nel corso della IV Commissione della 60° Sessione dell'Assemblea Generale dell'O.N.U., tenutasi il 1° novembre. L'Osservatore Permanente presso l'O.N.U. ha affermato che: "Costante preoccupazione deriva dal muro di sicurezza che impedisce l'accesso ad alcuni territori palestinesi ed alle fonti acquifere, all'impiego, al commercio, all'educazione, alle cure sanitarie e alla libertà di culto. (...) Nella speranza che molti problemi della regione siano risolti dai negoziati e dal dialogo, la mia Delegazione ribadisce che una soluzione duratura includa la questione della Città Santa di Gerusalemme".
.../IN BREVE/... VIS 20051103 (240)
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