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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 1 marzo 2010

ESERCIZI SPIRITUALI CURIA: RINNOVAMENTO SACERDOZIO


CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2010 (VIS). Al termine degli Esercizi Spirituali il Santo Padre ha tenuto un breve discorso a braccio ringraziando il Predicatore Don Enrico dal Covolo, S.D.B., per come ha guidato i partecipanti "nel cammino verso Cristo, nel cammino di rinnovamento del nostro sacerdozio".

  "Lei ha scelto come punto di partenza" - ha ricordato il Santo Padre - "come sottofondo sempre presente, come punto di arrivo - (...) - la preghiera di Salomone per 'un cuore che ascolta'. In realtà mi sembra che sia riassunta tutta la visione cristiana dell'uomo. L'uomo non è perfetto in sé, l'uomo ha bisogno della relazione, è un essere in relazione. Non è il suo 'cogito' che può 'cogitare' tutta la realtà. Ha bisogno dell'ascolto, dell'ascolto dell'altro, soprattutto dell'Altro con la maiuscola, di Dio. Solo così conosce se stesso, solo così diviene se stesso".

  "Dal mio posto qui" - ha proseguito il Pontefice - "ho sempre visto la Madre del Redentore, la 'Sede Sapientiae', il trono vivente della saggezza, con la Sapienza incarnata sul grembo. E come abbiamo visto, San Luca presenta Maria proprio come donna dal cuore in ascolto, che è immersa nella Parola di Dio, che ascolta la Parola, la medita, la compone e la conserva, la custodisce nel suo cuore. I padri della Chiesa dicono che nel momento della concezione del Verbo eterno nel grembo della Vergine lo Spirito Santo è entrato in Maria tramite l'orecchio. Nell'ascolto ha concepito la Parola eterna, ha dato la sua carne a questa Parola. E così ci dice che cosa è avere un cuore in ascolto".

  "Maria è qui circondata dai padri e dalle madri della Chiesa, dalla comunione dei santi. E così vediamo e abbiamo capito proprio in questi giorni che non nell'io isolato possiamo realmente ascoltare la Parola: solo nel noi della Chiesa, nel noi della comunione dei santi".

  "E lei" - ha detto il Papa rivolgendosi al Predicatore degli Esercizi - "ci ha mostrato, ha dato voce a cinque figure esemplari del sacerdozio, cominciando con Ignazio d'Antiochia fino al caro e venerabile Giovanni Paolo II. Così abbiamo realmente di nuovo percepito che cosa vuol dire essere sacerdote, divenire sempre più sacerdoti".

  "Lei ha anche sottolineato che la consacrazione va verso la missione, è destinata a divenire missione" - ha concluso Benedetto XVI - "In questi giorni abbiamo approfondito con l'aiuto di Dio la nostra consacrazione. Così con nuovo coraggio vogliamo adesso affrontare la nostra missione".
AC/ESERCIZI SPIRITUALI/...                           VIS 100301 (390)


TELEGRAMMA AUGURALE 70° COMPLEANNO BARTOLOMEO I


CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2010 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo del telegramma augurale del Santo Padre Benedetto XVI a Sua Santità Bartolomeo I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, in occasione del suo 70° compleanno.

  "La lieta occasione del suo settantesimo genetliaco mi offre la gradita opportunità di ringraziare Dio, Padre di nostro Signore Gesù Cristo e Datore di ogni bene, per le abbondanti benedizioni che ha riversato su Vostra Santità, e nel contempo di trasmetterle i miei più fervidi e affettuosi auguri".

  "Questi auguri fervidi e fraterni sono accompagnati delle mie preghiere che il nostro Signore la sostenga con la sua forza e la sua grazia nel compimento del suo alto ministero pastorale, di predicatore del Vangelo e maestro di vita spirituale".

  "Con il piacevole ricordo dei nostri incontri, particolarmente la mia visita al Phanar per la festa dell'Apostolo Andrea, fratello di Pietro, abbraccio santamente Vostra Santità, mentre esprimo la mia devota fiducia che lo spirito di Dio continui ad illuminare e guidare il nostro cammino verso la piena comunione voluta da Cristo per tutti i suoi discepoli".
TGR/COMPLEANNO/BARTOLOMEO I                       VIS 20100301 (190)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2010 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Padre José de Jesús González Hernández, O.F.M., Vescovo Prelato di Jesús María (superficie: 25.000; popolazione: 146.000; cattolici: 134.000; sacerdoti: 27; religiosi: 72; diaconi permanenti: 1), Messico. Il Vescovo eletto è nato nel 1964 a Etzatlán (Messico), ha emesso la professione solenne ed è stato ordinato sacerdote nel 1994. Finora Rettore e Parroco della chiesa Cattedrale di Inhambane (Mozambico), succede al Vescovo José Antonio Pérez Sánchez, O.F.M., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Prelatura, presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato l'Arcivescovo André Léonard, Metropolita di Mechelen-Brussel, Ordinario Militare per il Belgio.
NER:RE:NA/.../...                                   VIS 20100301 (130)

ANGELUS: GESÙ SOLO È CIÒ CHE DEVE BASTARE NEL CAMMINO


CITTA' DEL VATICANO, 28 FEB. 2010 (VIS). Alle ore 12:00 di questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  Nel ricordare la conclusione degli Esercizi Spirituali, Benedetto XVI ha detto: "Con i miei collaboratori della Curia Romana abbiamo trascorso giorni di raccoglimento e di intensa preghiera, riflettendo sulla vocazione sacerdotale, in sintonia con l'Anno che la Chiesa sta celebrando".

 Nel commentare la liturgia di oggi nella quale San Luca narra l'episodio della Trasfigurazione, il Papa ha spiegato che l'Evangelista "non parla di Trasfigurazione, ma descrive quanto è avvenuto attraverso due elementi: il volto di Gesù che cambia e la sua veste che diventa candida e sfolgorante, alla presenza di Mosè ed Elia, simbolo della Legge e dei Profeti. I tre discepoli che assistono alla scena sono oppressi dal sonno: è l'atteggiamento di chi, pur essendo spettatore dei prodigi divini, non comprende. Solo la lotta contro il torpore che li assale permette a Pietro, Giacomo e Giovanni di 'vedere' la gloria di Gesù".

  "Allora il ritmo si fa incalzante: mentre Mosé ed Elia si separano dal Maestro, Pietro parla e, mentre sta parlando, una nube copre lui e gli altri discepoli con la sua ombra; è una nube, che, mentre copre, rivela la gloria di Dio, come avvenne per il popolo pellegrinante nel deserto. Gli occhi non possono più vedere, ma gli orecchi possono udire la voce che esce dalla nube: 'Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo!'".

  "I discepoli" - ha proseguito il Pontefice - "non sono più di fronte ad un volto trasfigurato, né ad una veste candida, né ad una nube che rivela la presenza divina. Davanti ai loro occhi, c'è 'Gesù solo'. Gesù è solo davanti al Padre suo, mentre prega, ma, allo stesso tempo, 'Gesù solo' è tutto ciò che è dato ai discepoli e alla Chiesa di ogni tempo: è ciò che deve bastare nel cammino. È lui l'unica voce da ascoltare, l'unico da seguire, lui che salendo verso Gerusalemme donerà la vita e un giorno 'trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso'".

  "La Trasfigurazione" - ha sottolineato il Papa - "ci ricorda che le gioie seminate da Dio nella vita non sono punti di arrivo, ma sono luci che Egli ci dona nel pellegrinaggio terreno, perché 'Gesù solo' sia la nostra Legge e la sua Parola sia il criterio che guida la nostra esistenza".

  "In questo periodo quaresimale" - ha concluso il Pontefice - "invito tutti a meditare assiduamente il Vangelo. Auspico, inoltre, che in quest'Anno Sacerdotale i Pastori 'siano veramente pervasi dalla Parola di Dio, la conoscano davvero, la amino al punto che essa realmente dia loro vita e formi il loro pensiero'".
ANG/TRASFIGURAZIONE/...                           VIS 20100301 (480)


PROTEZIONE CRISTIANI IRAQ E SOLIDARIETÀ TERREMOTO CILE


CITTA' DEL VATICANO, 28 FEB. 2010 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus, il Papa si è soffermato sulle uccisioni di cristiani in Iraq e sulle popolazioni colpite dal terremoto in Cile.
 
  "Ho appreso con profonda tristezza le tragiche notizie delle recenti uccisioni di alcuni Cristiani nella città di Mossul e ho seguito con viva preoccupazione gli altri episodi di violenza, perpetrati nella martoriata terra irachena ai danni di persone inermi di diversa appartenenza religiosa. In questi giorni di intenso raccoglimento ho pregato spesso per tutte le vittime di quegli attentati ed oggi desidero unirmi spiritualmente alla preghiera per la pace e per il ripristino della sicurezza, promossa dal Consiglio dei Vescovi di Ninive. Sono affettuosamente vicino alle comunità cristiane dell'intero Paese. Non stancatevi di essere fermento di bene per la patria a cui, da secoli, appartenete a pieno titolo!".

  "Nella delicata fase politica che sta attraversando l'Iraq mi appello alle Autorità civili, perché compiano ogni sforzo per ridare sicurezza alla popolazione e, in particolare, alle minoranze religiose più vulnerabili. Mi auguro che non si ceda alla tentazione di far prevalere gli interessi temporanei e di parte sull'incolumità e sui diritti fondamentali di ogni cittadino. Infine, mentre saluto gli iracheni presenti qui in Piazza, esorto la comunità internazionale a prodigarsi per dare agli Iracheni un futuro di riconciliazione e di giustizia, mentre invoco con fiducia da Dio onnipotente il dono prezioso della pace".

  Il Santo Padre ha successivamente ricordato le popolazioni colpite dal terremoto in Cile "che ha causato numerose perdite in vite umane e ingenti danni. Prego per le vittime e sono spiritualmente vicino alle persone provate da così grave calamità; per esse imploro da Dio sollievo nella sofferenza e coraggio in queste avversità. Sono sicuro che non verrà a mancare la solidarietà di tanti, in particolare delle organizzazioni ecclesiali".
ANG/IRAQ:CILE/...                                           VIS 20100301 (310)


INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE MESE DI MARZO


CITTA' DEL VATICANO, 1 MAR. (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI per il mese di marzo è la seguente: "Perché l'economia mondiale sia gestita secondo criteri di giustizia e di equità, tenendo conto delle reali esigenze dei popoli, specialmente di quelli più poveri".

  L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perché le Chiese in Africa siano segno e strumento di riconciliazione e di giustizia in ogni regione del Continente".
BXVI-INTENZIONI PREGHIERA/MARZO/…                             VIS 20100301 (90)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 1 MAR. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale di Uganda, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo John Baptist Odama, di Gulu, con l'Ausiliare Vescovo Sabino Ocan Odoki, Amministratore Apostolico di Arua.

    - Il Vescovo Giuseppe Franzelli, M.C.C.J., di Lira, con l'emerito Vescovo Joseph Oyanga.
 
    - Il Vescovo Martin Luluga, di Nebbi.

    L'Arcivescovo Julián Barrio Barrio, di Santiago de Compostela (Spagna) e Seguito.

  Sabato 27 febbraio, il Papa ha ricevuto in udienza Don Enrico dal Covolo, Predicatore degli Esercizi Spirituali.
AL:AP/.../...                                       VIS 20100301 (100)

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