Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

mercoledì 28 febbraio 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 28 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Prelatura di Coari (Brasile), presentata dal Vescovo Gutemberg Freire Régis, C.SS.R., in conformità al can. 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede il Vescovo Joércio Gonçalves Pereira, C.SS.R., finora Vescovo Coadiutore della medesima Prelatura.

- Ha nominato il Vescovo Esmeraldo Barreto de Farias, Vescovo di Santarém (superficie: 171.906; popolazione: 420.000; cattolici: 228.383; sacerdoti: 42; religiosi: 72), Brasile. Finora Vescovo di Paulo Afonso (Brasile), il Vescovo Barreto de Farias succede al Vescovo Lino Vomboemmel, O.F.M., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.
RE:NER/.../...                                       VIS 20070228 (130)


MONSIGNOR RAVASI AUTORE MEDITAZIONI VIA CRUCIS 2007


CITTA' DEL VATICANO, 28 FEB. 2007 (VIS). Monsignor Gianfranco Ravasi, Prefetto della Biblioteca Ambrosiana, sarà quest'anno l'autore delle Meditazioni della Via Crucis del Venerdì Santo, che il Santo Padre presiederà, il 6 aprile prossimo, al Colosseo.

  Monsignor Ravasi, biblista ed esperto di studi ebraici, è Professore di Esegesi Biblica presso la Facoltà di Teologia dell'Italia Settentrionale e Membro della Pontificia Commissione Biblica.
.../VIA CRUCIS/RAVASI                                 VIS 20070228 (70)


martedì 27 febbraio 2007

PRESA DI POSSESSO TITOLO DEL CARDINALE ROSALES


CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2007 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha annunciato, questa mattina, che il 4 marzo, II domenica di Quaresima, alle ore 12:00, il Cardinale Gaudencio B. Rosales, Arcivescovo Metropolita di Manila (Filippine), prenderà possesso del Titolo del Santissimo Nome di Maria a Via Latina, Via Centuripe, 18/22, Roma.
OCL/POSSESSO TITOLO CHIESA/ROSALES                     VIS 20070227 (70)


PROSEGUIMENTO PREPARAZIONE SECONDO SINODO AFRICA


CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2007 (VIS). Nei giorni 15 e 16 febbraio, il Consiglio Speciale per l'Africa della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi ha tenuto la XVI Riunione in preparazione della Seconda Assemblea Speciale per l'Africa.

  Un Comunicato reso pubblico oggi rende noto che alla Riunione, presieduta dall'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, hanno partecipato due Cardinali e sei Arcivescovi e Vescovi.

  L'Arcivescovo Eterovic ha tenuto una relazione riguardante diversi aspetti di speciale interesse per la Chiesa che è nel Continente africano alla luce del tema sinodale: "La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace. 'Voi siete il sale della terra... voi siete la luce del mondo' (Mt 5, 13.14)" e dei "Lineamenta", primo documento di preparazione del Sinodo.

  Nel corso degli interventi è stato rilevato il grande dinamismo della Chiesa cattolica in Africa con un aumento del 3,1% dei cattolici, crescita più alta di quella della popolazione (2,5%).

  Nel Comunicato si legge inoltre che per favorire la diffusione dei "Lineamenta" - pubblicati nel giugno 2006 - il testo è stato tradotto in alcune lingue locali, ad esempio in swahili. I Vescovi stanno anche favorendo incontri di preghiera e di studio, in particolare presso i centri universitari, sul tema del Sinodo. "In modo speciale si cerca di coinvolgere i laici presenti nel campo sociale e politico, disposti a impegnarsi per un miglioramento delle condizioni di vita di ogni africano dal punto di vista integrale: economico, culturale, sanitario e soprattutto spirituale".

  "È stata anche considerata l'opportunità di coinvolgere in questo processo presinodale rappresentanti di altre religioni per cercare di rispondere, possibilmente insieme, alle sfide del momento storico nel Continente che cerca una società più giusta e pacifica, in virtù di una sempre maggiore riconciliazione".

  I lavori del Consiglio Speciale si sono concentrati inoltre sull'elaborazione dei criteri di partecipazione da sottoporre alla decisione del Santo Padre Benedetto XVI in vista della convocazione ufficiale alla Seconda Assemblea Speciale per l'Africa.

  La prossima Riunione è stata fissata nei giorni 27 e 28 novembre 2008.
SE/SINODO VESCOVI AFRICA/ETEROVIC                   VIS 20070227 (350)


lunedì 26 febbraio 2007

CONTEMPLIAMO CON GLI OCCHI DELLA FEDE IL CROCIFISSO


CITTA' DEL VATICANO, 25 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato al tempo quaresimale le brevi meditazioni che precedono la recita dell'Angelus domenicale ed ha ricordato alle migliaia di pellegrini in Piazza San Pietro che: "Quest'anno il Messaggio per la Quaresima prende spunto da un versetto del Vangelo di Giovanni, che a sua volta si rifà ad una profezia messianica di Zaccaria: 'Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto' (Gv 19,37)".

  "Entriamo, dunque, nel tempo quaresimale" - ha detto il Papa - "con lo 'sguardo' fisso al costato di Gesù. Nella Lettera Enciclica 'Deus caritas est' (cfr n. 12) ho voluto sottolineare che, solo volgendo lo sguardo a Gesù morto in croce per noi, può essere conosciuta e contemplata questa verità fondamentale: 'Dio è amore' (1 Gv 4,8.16). 'A partire da questo sguardo' - ho scritto - 'il cristiano trova la strada del suo vivere e del suo amare' (Deus caritas est, 12)".

  "Contemplando con gli occhi della fede il Crocifisso, possiamo comprendere in profondità che cos'è il peccato, quanto tragica sia la sua gravità e, al tempo stesso, quanto incommensurabile sia la potenza del perdono e della misericordia del Signore" - ha sottolineato il Pontefice, esortando i presenti con queste parole: "Durante questi giorni di Quaresima non distogliamo il cuore da questo mistero di profonda umanità e di alta spiritualità. Guardando Cristo, sentiamoci al tempo stesso guardati da Lui".

  "Colui che noi stessi abbiamo trafitto con le nostre colpe non si stanca di riversare sul mondo un torrente inesauribile di amore misericordioso. Possa l'umanità comprendere che soltanto da questa fonte è possibile attingere l'energia spirituale indispensabile per costruire quella pace e quella felicità che ogni essere umano va cercando senza sosta".

  Benedetto XVI ha concluso le sue meditazioni ricordando che oggi pomeriggio ha inizio la Settimana degli Esercizi Spirituali ai quali prenderà parte insieme ai collaboratori della Curia Romana ed ha detto: "Cari fratelli e sorelle, vi domando di accompagnarci con la vostra preghiera, che ricambierò volentieri nel raccoglimento del ritiro, invocando la potenza divina su ciascuno di voi, sulle vostre famiglie e sulle vostre comunità".
ANG/QUARESIMA/...                               VIS 20070226 (370)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Anil Couto, Vescovo di Jullundur (superficie: 51.120; popolazione: 44.908.643; cattolici: 107.767; sacerdoti: 117; religiosi: 768), India. Finora Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Delhi (India), il Vescovo Couto succede al Vescovo Symphorian Thomas Keeprath, O.F.M. Cap., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Reverendo Derek Fernandes, Vescovo di Karwar (superficie: 10.277; popolazione: 1.300.300; cattolici: 53.870; sacerdoti: 99; religiosi: 227), India. Il Vescovo eletto, finora Cancelliere della Diocesi di Belgaum, (India), è nato nel 1954 a Sirsi (India) ed è stato ordinato sacerdote nel 1979. Succede al Vescovo William Leonard D'Mello, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Reverendo Raphy Manjaly, Vescovo di Varanasi (superficie: 21.418; popolazione: 19.044.428; cattolici: 16.595; sacerdoti: 202; religiosi: 449), India. Il Vescovo eletto, è nato nel 1958 a Vendere (India) ed è stato ordinato sacerdote nel 1983. Finora Parroco della Cattedrale di Agra (India), succede al Vescovo Patrick Paul D'Souza, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato Membri del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Arcivescovo di Cape Coast (Ghana); l'Arcivescovo Héctor Rubén Aguer, di La Plata (Argentina); Arcivescovo Juan García Rodríguez, di Camagüey (Cuba); il Signor Savino Pezzotta, Presidente della Fondazione Ezio Tarantelli (Italia).

- Ha nominato Consultore del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace il Professor Stefano Fontana, della Diocesi di Verona, Docente presso l'Istituto di Scienze Sociali "Nicolò Rezzara" di Vicenza, Direttore dell'Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân sulla dottrina sociale della Chiesa (Italia).
NER:RE:NA/.../...                                   VIS 20070226 (310)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 24 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- La Signora Sheikha Haya Rashed Al Khalifa, Presidente della 61a Sessione dell'Assemblea Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (O.N.U.), e Seguito.

-  Tre Presuli della Conferenza Episcopale Italiana (Regione Umbria), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino.

    - Il Vescovo Vincenzo Paglia, di Terni-Narni-Amelia.

    - Il Vescovo Mario Ceccobelli, di Gubbio.

-  Il Signor Pradap Pibulsonggram, Ambasciatore di Thailandia, in visita di congedo.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP:AL/.../...                                       VIS 20070226 (100)


NECESSARIA FORMAZIONE DI UNA COSCIENZA VERA E RETTA


CITTA' DEL VATICANO, 24 FEB. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza i partecipanti all'Assemblea Generale della Pontificia Accademia per la Vita e al Congresso Internazionale "La coscienza cristiana a sostegno del diritto alla vita", tenutosi in Vaticano il 23 e 24 febbraio.

  Il diritto alla vita, ha detto il Santo Padre nel suo discorso, "È un diritto che esige di essere sostenuto da tutti, perché è il diritto fondamentale in ordine agli altri diritti umani". Come con forza afferma Giovanni Paolo II nell'Enciclica 'Evangelium vitae': 'Pur tra difficoltà e incertezze, ogni uomo sinceramente aperto alla verità e al bene, con la luce della ragione e non senza il segreto influsso della grazia, può arrivare a riconoscere nella legge naturale scritta nel cuore (cfr Rm 2, 14-15) il valore sacro della vita umana dal primo inizio fino al suo termine, e ad affermare il diritto di ogni essere umano a vedere sommamente rispettato questo suo bene primario. Sul riconoscimento di tale diritto si fonda l'umana convivenza e la stessa comunità politica".

  "Il cristiano" - ha proseguito il Pontefice - "è chiamato a mobilitarsi per far fronte ai molteplici attacchi a cui è esposto il diritto alla vita. In ciò egli sa di poter contare su motivazioni che hanno profonde radici nella legge naturale e che possono quindi essere condivise da ogni persona di retta coscienza. In questa prospettiva, soprattutto dopo la pubblicazione dell'Enciclica 'Evangelium vitae', molto è stato fatto perché i contenuti di tali motivazioni potessero essere meglio conosciuti nella comunità cristiana e nella società civile, ma bisogna ammettere che gli attacchi al diritto alla vita in tutto il mondo si sono estesi e moltiplicati, assumendo anche nuove forme. Sono sempre più forti le pressioni per la legalizzazione dell'aborto nei Paesi dell'America Latina e nei Paesi in via di sviluppo, anche con il ricorso alla liberalizzazione delle nuove forme di aborto chimico sotto il pretesto della salute riproduttiva: si incrementano le politiche del controllo demografico, nonostante che siano ormai riconosciute come perniciose anche sul piano economico e sociale".

  Benedetto XVI ha rilevato ancora che "nei Paesi più sviluppati cresce l'interesse per la ricerca biotecnologica più raffinata, per instaurare sottili ed estese metodiche di eugenismo fino alla ricerca ossessiva del 'figlio perfetto', con la diffusione della procreazione artificiale e di varie forme di diagnosi tendenti ad assicurarne la selezione. Una nuova ondata di eugenetica discriminatoria trova consensi in nome del presunto benessere degli individui e, specie nel mondo economicamente progredito, si promuovono leggi per legalizzare l'eutanasia. Tutto questo avviene mentre, su un altro versante, si moltiplicano le spinte per la legalizzazione di convivenze alternative al matrimonio e chiuse alla procreazione naturale".

  "Per questo è ancor più necessario" - ha ribadito il Pontefice - "l'appello alla coscienza e, in particolare, alla coscienza cristiana" che "deve anzitutto basarsi sul solido fondamento della verità, deve cioè essere illuminata per riconoscere il vero valore delle azioni e la consistenza dei criteri di valutazione, così da sapere distinguere il bene dal male, anche laddove l'ambiente sociale, il pluralismo culturale e gli interessi sovrapposti non aiutino a ciò".

  "Occorre rieducare al desiderio della conoscenza della verità autentica, alla difesa della propria libertà di scelta di fronte ai comportamenti di massa e alle lusinghe della propaganda, per nutrire la passione della bellezza morale e della chiarezza della coscienza".

  "Per quanto concerne la coscienza cristiana" - ha detto ancora il Pontefice - "la sua crescita e il suo nutrimento, non ci si può accontentare di un fugace contatto con le principali verità di fede nell'infanzia, ma occorre un cammino che accompagni le varie tappe della vita, dischiudendo la mente ed il cuore ad accogliere i fondamentali doveri su cui poggia l'esistenza sia del singolo che della comunità. Solo così sarà possibile avviare i giovani a comprendere i valori della vita, dell'amore, del matrimonio, della famiglia. Solo così si potrà portarli ad apprezzare la bellezza e la santità dell'amore, la gioia e la responsabilità di essere genitori e collaboratori di Dio nel dare la vita. In mancanza di una formazione continua e qualificata, diventa ancor più problematica la capacità di giudizio nei problemi posti dalla biomedicina in materia di sessualità, di vita nascente, di procreazione, come anche nel modo di trattare e curare i pazienti e le fasce deboli della società".

  Papa Benedetto XVI ha invitato "professionisti, filosofi, teologi, scienziati e medici" ad impegnarsi "con l'insegnamento e con l'esempio", "a risvegliare in molti cuori la voce eloquente e chiara della coscienza".

  "Quando è in gioco il valore della vita umana" - ha concluso il Pontefice - "questa armonia tra funzione magisteriale e impegno laicale diventa singolarmente importante: la vita è il primo dei beni ricevuti da Dio ed è fondamento di tutti gli altri; garantire il diritto alla vita a tutti e in maniera uguale per tutti è dovere dal cui assolvimento dipende il futuro dell'umanità".
AC/DIRITTO VITA:COSCIENZA/...                       VIS 20070226 (810)


venerdì 23 febbraio 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 23 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Ricardo Lingan Baccay, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Tuguegarao (superficie: 9.000; popolazione: 1.562.503; cattolici: 1.250.000; sacerdoti: 82; religiosi: 116), Filippine. Il Vescovo eletto, finora Rettore del Seminario Minore di "San Jacinto" nella medesima Arcidiocesi, è nato a Tuguegarao (Filippine), nel 1961 ed è stato ordinato sacerdote nel 1987.
NEA/.../LINGAN BACCAY                                 VIS 20070223 (70)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 23 FEB. 2007 (VIS). Nel pomeriggio di oggi è in programma che il Santo Padre riceva in udienza l'Arcivescovo Angelo Amato, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/.../...                                         VIS 20070223 (40)


CANONIZZAZIONE CINQUE BEATI MAGGIO E GIUGNO PROSSIMO


CITTA' DEL VATICANO, 23 FEB. 2007 (VIS). Nel corso del Concistoro Ordinario Pubblico di questa mattina, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI ha stabilito che la cerimonia di Canonizzazione del Beato Antonio di Sant'Anna avrà luogo venerdì 11 maggio, durante il suo Viaggio Apostolico in Brasile. La cerimonia di Canonizzazione dei Beati Giorgio Preca, Szymon da Lipnica, Charles de St.André e Marie-Eugènie de Jésus, avrà luogo il 3 giugno 2007.
.../CANONIZZAZIONI/...                                 VIS 20070223 (90)


DIALOGO TRA PAPA BENEDETTO XVI E I PARROCI ROMANI


CITTA' DEL VATICANO, 23 FEB. 2007 (VIS). Nel corso dell'incontro di ieri in Vaticano - tradizionale appuntamento di inizio Quaresima - con i Parroci della Diocesi di Roma, il Santo Padre Benedetto XVI ha risposto alle domande di diversi sacerdoti sui temi della pastorale giovanile, l'importanza dei Santuari, della Sacra Scrittura, dei Movimenti ecclesiali e dell'arte sacra.

  Rispondendo ad un sacerdote del Santuario del Divino Amore, Papa Benedetto XVI ha sottolineato che luoghi come questo ci fanno vivere l'esperienza di una preghiera di generazioni nei secoli ponendo così l'accento sul valore della pietà popolare e dell'incontro con la devozione mariana.

  Papa Benedetto ha dedicato alla pastorale giovanile una parte significativa delle sue riflessioni ed ha detto: "Sappiamo che la gioventù deve essere veramente una priorità del nostro lavoro pastorale, perché la gioventù vive in un mondo lontano da Dio. Trovare in questo nostro contesto culturale l'incontro con Cristo, la vita cristiana e la vita della fede è molto difficile. I giovani hanno bisogno di tanto accompagnamento per poter realmente trovare questa strada".

  Rispondendo ad un'altra domanda, il Papa si è soffermato sull'importanza della lettura della Sacra Scrittura, a cui verrà dedicato il prossimo Sinodo dei Vescovi (ottobre 2008). La Bibbia, ha detto Benedetto XVI, "va letta nella sua unità". È un cammino unico. In Cristo troviamo la chiave di tutto e la Sacra Scrittura è un cammino che ha una direzione, perché "porta alla Croce di Cristo". La Sacra Scrittura perciò, va sempre letta in una dimensione non solo storica e cristologica, ma anche ecclesiologica, perché "tutti i suoi passi sono passi del popolo di Dio".

  Alla domanda sui Movimenti ecclesiali, il Papa ha risposto che serve un dialogo a tutti i livelli ed ha suggerito che "non bisogna spegnere i carismi". "Se il Signore ci dà nuovi doni" - ha detto il Santo Padre - "dobbiamo essere grati anche se sono scomodi questi nuovi doni. È una bella cosa che nascano senza un'iniziativa della gerarchia. Scaturiscono da una iniziativa dal basso - come si dice - ma è anche un'iniziativa realmente dall'alto, cioè dai doni dello Spirito Santo, che nascono nuove forme di vita della Chiesa come sono nati in tutti i secoli".

  In un'altra risposta, Papa Benedetto XVI ha ribadito che la Chiesa è innanzitutto una realtà spirituale ed ha detto: "Possiamo anche attirare il nostro popolo in questa visione, perché capiscano che la Chiesa non è una grande struttura, uno di questi enti sovranazionali. La Chiesa, pur essendo corpo, è corpo di Cristo e quindi un corpo spirituale, come dice San Paolo. La Chiesa non è una organizzazione sovranazionale, non è un corpo amministrativo, non è un corpo di potere. Non è neanche una agenzia sociale, benché faccia un lavoro sociale, ma è un corpo spirituale".

  Riferendosi all'equilibrio personale nel vivere la dimensione spirituale e pastorale, il Papa ha così commentato: "I Vangeli ci dicono: 'Di giorno lavorava, di notte era sul monte col Padre e pregava'. Io devo qui confessare la mia debolezza, perché di notte non posso pregare, vorrei dormire di notte, ma (...), tuttavia un po' di tempo libero per il Signore ci vuole realmente".

  Infine il Pontefice ha offerto una sua riflessione sull'importanza dell'arte sacra definita una catechesi sempre viva. Anche la ricchezza artistica dimostra che la Chiesa è sempre stata fonte di ispirazione.
AC/.../PARROCI ROMA                                       VIS 20070223 (560)


giovedì 22 febbraio 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 22 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Manuel José Macário do Nascimento Clemente, Vescovo di Porto (superficie: 3.010; popolazione: 2.077.000; cattolici: 1.881.000; sacerdoti: 557; religiosi: 1.169; diaconi permanenti: 16), Portogallo. Finora Ausiliare di Lisbona (Portogallo), il Vescovo do Nascimento Clemente succede al Vescovo Armindo Lopes Coelho, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Monsignore Domenico Mogavero, Vescovo di Mazara del Vallo (superficie: 1.374; popolazione: 235.409; cattolici: 221.096; sacerdoti: 94; religiosi: 196), Italia. Il Vescovo eletto, finora Sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana, è nato a Castelbuono (Palermo), nel 1947 ed è stato ordinato sacerdote nel 1970.

- Ha nominato il Monsignore Claudio Giuliodori, Vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia (superficie: 745; popolazione: 139.600; cattolici: 134.600; sacerdoti: 202; religiosi: 240; diaconi permanenti: 6), Italia. Il Vescovo eletto, attualmente Direttore dell'Ufficio delle Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana, è nato a Osimo (Ancona), nel 1958, è stato ordinato sacerdote nel 1983.
NER:RE/.../...                                       VIS 20070222 (180)


MOSTRA "TU ES PETRUS" IL TEMPIO DI PIETRO E MEDAGLIE DEI PAPI


CITTA' DEL VATICANO, 22 FEB. 2007 (VIS). Alle ore 11:30 di questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo un briefing di informazioni sulla Mostra "Tu es Petrus" - Il Tempio di Pietro nelle Medaglie dei Papi -, organizzata dalla Biblioteca Apostolica Vaticana e dalle Collezioni Numismatiche, in occasione del 500° anniversario della fondazione della Basilica di San Pietro.

  La Mostra sarà inaugurata dal Cardinale Jean-Louis Tauran, Bibliotecario e Archivista di Santa Romana Chiesa, a Villa Chiassi, in Via Cola di Rienzo 11, alle ore 11:00 di venerdì 23 febbraio 2007.

  Durante il briefing il Dottor Ambrogio M. Piazzoni, Vice Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, ha spiegato che le medaglie commemorative "hanno accompagnato passo passo la costruzione della Basilica, che dal 1506, quando Papa Giulio II pose la prima pietra della grande chiesa che avrebbe sostituito quella fatta costruire da Costantino quasi 1200 anni prima sulla tomba dell'Apostolo, è andata avanti per oltre 150 anni tra continue interruzioni e riprese dei lavori. (...) E il completamento della costruzione non ha significato il completamento dei lavori, che costantemente sono continuati in tutti questi 500 anni".

  Il Dottor Piazzoni ha citato alcuni esempi di realizzazione di medaglie commemorative quali: "la medaglia di fondazione che reca il progetto (poi in realtà non realizzato) del Bramante; la medaglia con il progetto del Sangallo; quella con il progetto di Michelangelo; quella con la cupola, quella con la facciata del Maderno, quella con il Baldacchino e la Cattedra del Bernini, quelle con il Colonnato sempre del Bernini, e così via… ".

  Il Vice Prefetto della Biblioteca ha annunciato inoltre che: "Dopo la sua chiusura, il prossimo 22 aprile, la mostra si trasferirà in Russia, precisamente al Museo dell'Hermitage di San Pietroburgo, dove rimarrà per due mesi dal prossimo maggio. Si tratta di un fatto molto significativo, poiché è la prima volta che pezzi della Biblioteca Apostolica Vaticana vengono esposti in quel grande Paese".
OP/ESPOSIZIONE:BIBLIOTECA VATICANA/...                   VIS 20070222 (340)


IL PAPA CON I PARROCI E IL CLERO ROMANO

CITTA' DEL VATICANO, 22 FEB. 2007 (VIS). Alle ore 11:00 di questa mattina, nell'Aula delle Benedizioni, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato i Parroci e il Clero della Diocesi di Roma per il tradizionale appuntamento di inizio Quaresima.
.../INCONTRO CLERO ROMA/...                     VIS 20070222 (50)


CARITÀ, PREGHIERA, PENITENZA PER RINNOVAMENTO INTERIORE


CITTA' DEL VATICANO, 22 FEB. 2007 (VIS). Alle 17:00 di ieri, Mercoledì delle Ceneri, giorno di inizio della Quaresima, nella Basilica di Santa Sabina all'Aventino, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la celebrazione dell'Eucaristia con il rito di benedizione e di imposizione delle ceneri.

  "La liturgia del mercoledì delle Ceneri" - ha detto il Papa nell'omelia - "indica così nella conversione del cuore a Dio la dimensione fondamentale del tempo quaresimale. Questo è il richiamo assai suggestivo che ci viene dal tradizionale rito dell'imposizione delle ceneri (...). Rito che riveste un duplice significato: il primo relativo al cambiamento interiore, alla conversione e alla penitenza, mentre il secondo richiama la precarietà dell'umana condizione, come è facile cogliere dalle due diverse formule che accompagnano il gesto".

  Nel Vangelo di oggi, ha proseguito il Pontefice, "Gesù indica quali sono gli strumenti utili per compiere l'autentico rinnovamento interiore e comunitario: le opere di carità (l'elemosina), la preghiera e la penitenza (il digiuno) (...). Tali gesti esteriori, che vanno compiuti per piacere a Dio e non per ottenere l'approvazione e il consenso degli uomini, sono a Lui accetti se esprimono la determinazione del cuore a servirlo, con semplicità e generosità".

  "Il digiuno, al quale la Chiesa ci invita in questo tempo forte, non nasce certo da motivazioni di ordine fisico od estetico, ma scaturisce dall'esigenza che l'uomo ha di una purificazione interiore che lo disintossichi dall'inquinamento del peccato e del male; lo educhi a quelle salutari rinunce che affrancano il credente dalla schiavitù del proprio io; lo renda più attento e disponibile all'ascolto di Dio e al servizio dei fratelli".

  "Per questa ragione il digiuno e le altre pratiche quaresimali" - ha sottolineato ancora il Pontefice - "sono considerate dalla tradizione cristiana 'armi' spirituali per combattere il male, le passioni cattive e i vizi".

  Ricordando l'invito rivolto, nel Messaggio per la Quaresima di quest'anno, ai fedeli "a vivere questi quaranta giorni di speciale grazia come un tempo 'eucaristico'", il Santo Padre ha affermato: "Attingendo a quella fonte inesauribile di amore che è l'Eucaristia, nella quale Cristo rinnova il sacrificio redentore della Croce, ogni cristiano può perseverare nell'itinerario che oggi solennemente intraprendiamo. Le opere di carità (l'elemosina), la preghiera, il digiuno insieme ad ogni altro sincero sforzo di conversione trovano il loro più alto significato e valore nell'Eucaristia, centro e culmine della vita della Chiesa e della storia della salvezza".
HML/QUARESIMA/SANTA SABINA                       VIS 20070222 (410)


INVITO ALLA SOLIDARIETÀ QUESTIONE AMAZZONICA

CITTA' DEL VATICANO, 22 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire al Cardinale Geraldo Majella Agnelo, Presidente della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB), Arcivescovo di São Salvador da Bahia e Primate del Brasile, un Messaggio per l'inizio, ieri, Mercoledì delle Ceneri, dell'annuale Campagna di Fraternità della Chiesa in Brasile, dedicata quest'anno al tema "Fraternità ed Amazzonia" ed accompagnata dal motto "Vita e missione in quella terra".

  Il Santo Padre scrive che la Quaresima "è un tempo in cui ogni cristiano è invitato a riflettere in particolare sulle diverse situazioni sociali del popolo brasiliano che hanno grande bisogno di fraternità".
 
  Il Papa ricorda che la Campagna 2007 intende "promuovere la vita che si manifesta con tanta esuberanza in Amazzonia" e si inserisce "nel più ampio ambito della difesa dell'ambiente, perchè quel vasto territorio costituisce un patrimonio comune che, per la sua realtà umana, sociopolitica, economica e ambientale, richiede speciale attenzione da parte della Chiesa e della società brasiliana".

  "In tale contesto" - scrive ancora il Pontefice - "si colloca in modo determinante l'azione ecclesiale diretta a promuovere un processo di ampia evangelizzazione che stimoli la missione e crei condizioni favorevoli per la riscoperta e la crescita della fede di tutta la popolazione amazzonica".

  Esprimendo il suo apprezzamento ai coraggiosi missionari e missionarie che si sono dedicati a questa missione "anche a rischio della vita", il Papa auspica che "le diverse istanze della società civile solidarizzino sempre più con la questione amazzonica,  nel rispetto delle esigenze etiche della giustizia e del rispetto della vita".
MESS/FRATERNITÀ AMAZZONIA/MAJELLA                   VIS 20070222 (270)


mercoledì 21 febbraio 2007

ESERCIZI SPIRITUALI DEL PAPA E DELLA CURIA ROMANA


CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2007 (VIS). Il 25 febbraio prossimo, prima Domenica di Quaresima, avranno inizio gli Esercizi Spirituali annuali del Santo Padre e della Curia Romana nella Cappella "Redemptoris Mater" in Vaticano. Le meditazioni degli Esercizi, che quest'anno sono dedicati al tema: "Le cose di lassù", saranno proposte dal Cardinale Giacomo Biffi, Arcivescovo emerito di Bologna (Italia).

Il ritiro avrà inizio alle 18:00 con l'Esposizione Eucaristica, la Celebrazione dei Vespri, la Meditazione introduttiva, l'Adorazione e la Benedizione Eucaristica.

Nei giorni successivi sono in programma: alle ore 9:00: Celebrazione delle Lodi e Meditazione; alle ore 10:15 Celebrazione dell'Ora Terza e Meditazione; alle ore 17:00 Meditazione; alle ore 17:45 Celebrazione dei Vespri, Adorazione e Benedizione Eucaristica.

Gli Esercizi Spirituali si concluderanno sabato 3 marzo con la Celebrazione delle Lodi ed una Meditazione conclusiva.

Nella settimana degli Esercizi Spirituali vengono sospese tutte le udienze, compresa l'udienza generale di mercoledì 28 febbraio.
.../RITIRO CURIA/... VIS 20070221 (170)


LETTERA DEL PAPA ARCIVESCOVO POLACCO STANISLAW WIELGUS


CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2007 (VIS). Oggi è stato resa pubblica la Lettera, datata 12 febbraio, che il Santo Padre Benedetto XVI ha indirizzato all'Arcivescovo Stanislaw Wielgus, emerito di Varsavia (Polonia).

 Il Santo Padre calorosamente ringrazia l'Arcivescovo "per la fiducia con la quale Lei ha aperto la sua anima davanti a me, mostrando la dolorosa sofferenza del suo cuore durante tutta la sua vita da sacerdote e vescovo, fino alla rinuncia dall'incarico di Arcivescovo di Varsavia".

  "In questo ultimo periodo ho partecipato alle sue sofferenze e desidero rassicurarla della mia spirituale vicinanza e fraterna comprensione".

  "Per quanto riguarda il passato sono pienamente consapevole delle eccezionali circostanze nelle quali Lei svolgeva il suo servizio, quando il regime comunista in Polonia usava tutti i mezzi per soffocare le libertà dei cittadini e in modo speciale del clero".

  "Come Rettore dell'Università a Lublino e come Vescovo di Plock, Lei ha dato prova della grande pietà e del profondo amore per Gesù Cristo e per la Chiesa".

  "Quando Lei un mese fa ha presentato le dimissioni, conscio che la creatasi situazione non Le permette di iniziare il servizio episcopale con l'indispensabile autorità, ho visto chiaramente in questo atto una profonda sensibilità per il bene della Chiesa di Varsavia e di quella in Polonia, ed anche la sua umiltà e distacco dagli incarichi".

  "Vorrei innanzitutto incoraggiarLa a proseguire con fiducia e serenità nel cuore. Esprimo il desiderio che Lei riprenda di nuovo la sua attività al servizio di Cristo, nella maniera in cui sarà possibile, affinché utilizzi la vasta e profonda conoscenza e pietà sacerdotale per il bene dell'amata Chiesa in Polonia".

  "La missione vescovile, oggi, come nel passato, è segnata dalla sofferenza. Che Nostro Signore non cessi di sostenere Lei con la sua grazia. D'aiuto sarà anche l'amicizia dei fratelli vescovi e delle persone che l'hanno conosciuta e stimata".
BXVI-LETTERA/.../WIELGUS                           VIS 20070221 (320)


MESSAGGIO MILLENARIO NASCITA SAN PIER DAMIANI

CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2007 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI al Padre Guido Innocenzo Gargano, Superiore del Monastero di San Gregorio al Celio (Roma), e a tutti i Membri dell'Ordine dei Camaldolesi, in occasione della celebrazione del millenario della nascita di San Pier Damiani.

  Nel Messaggio, datato 20 febbraio, il Santo Padre scrive che tale ricorrenza: "costituisce un'occasione quanto mai opportuna per approfondire gli aspetti caratterizzanti della sua poliedrica personalità di studioso, di eremita, di uomo di Chiesa, ma soprattutto di innamorato di Cristo".

  "San Pier Damiani" - scrive ancora il Pontefice  - "fu anzitutto un eremita, anzi l'ultimo teorizzatore della vita eremitica nella Chiesa latina, nel momento stesso in cui si consumava lo scisma tra Oriente e Occidente".

  Ricordando che per questo grande Santo "la vita eremitica costituisce un forte richiamo per tutti i cristiani al primato di Cristo e alla sua signoria", Papa Benedetto XVI sottolinea che egli "si rese disponibile a muoversi dall'eremo per recarsi dovunque si rendesse necessaria la sua presenza per mediare fra contendenti, fossero essi ecclesiastici, monaci o semplici fedeli".

  "Dopo ogni missione ecclesiastica rientrava però nella pace dell'eremo di Fonte Avellana e, libero da ogni ambizione, giunse persino a rinunziare definitivamente alla dignità cardinalizia per non allontanarsi dalla solitudine eremitica, cella della sua esistenza nascosta in Cristo".

  Il Papa ricorda inoltre che: "San Pier Damiani fu, infine, l'anima della 'Riforma gregoriana', che segnò il passaggio dal primo al secondo millennio, e della quale San Gregorio VII rappresenta il cuore e il motore".

  "Con la penna e la parola egli si rivolgeva a tutti: ai suoi confratelli eremiti domandava il coraggio d'una donazione radicale al Signore che si avvicinasse il più possibile al martirio; dal Papa, dai Vescovi e dagli ecclesiastici di alto rango esigeva un evangelico distacco da onori e privilegi nel compimento delle loro funzioni ecclesiali; ai sacerdoti ricordava l'ideale altissimo della loro missione, da esercitare coltivando la purezza dei costumi e una reale povertà personale".

  "In un'epoca segnata da particolarismi e incertezze", San Pier Damiani trasmise ai suoi contemporanei "La consapevolezza che solo attraverso una costante tensione armonica tra due poli fondamentali della vita - la solitudine e la comunione - può svilupparsi un'efficace testimonianza cristiana." - ha concluso Papa Benedetto XVI - "Non è forse valido anche per il nostro tempo questo insegnamento? Formulo volentieri l'auspicio che la celebrazione del Millenario della sua nascita contribuisca non solo a riscoprirne l'attualità e la profondità del pensiero e dell'azione, ma sia anche occasione propizia per un rinnovamento spirituale personale e comunitario, ripartendo costantemente da Gesù Cristo, 'lo stesso ieri, oggi, sempre' (Eb 13,8)".
MESS/SAN PIER DAMIANI/GARGANO                       VIS 20070221 (450)


QUARESIMA: STAGIONE PROPIZIA PER CERCARE CON TENACIA DIO


CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato al significato del tempo quaresimale la catechesi dell'Udienza Generale odierna, tenutasi nell'Aula Paolo VI con la partecipazione di 10.000 persone.

  "Il Mercoledì delle Ceneri, che oggi celebriamo" - ha detto il Papa - "per noi cristiani è un giorno particolare, caratterizzato da intenso spirito di raccoglimento e di riflessione. Intraprendiamo, infatti, il cammino della Quaresima fatto di ascolto della Parola di Dio, di preghiera e di penitenza. Sono quaranta giorni durante i quali la liturgia ci aiuterà a rivivere le fasi salienti del mistero della salvezza".

  Per i battezzati "la Quaresima è un rinnovato 'catecumenato' nel quale andiamo di nuovo incontro al nostro Battesimo per riscoprirlo e riviverlo in profondità, per divenire di nuovo realmente cristiani. Quindi la Quaresima è un'occasione per 'ridiventare' cristiani, mediante un costante processo di cambiamento interiore e di avanzamento nella conoscenza e nell'amore di Cristo".

  "La conversione" - ha spiegato il Pontefice - "non è mai una volta per sempre, ma è un processo, un cammino interiore di tutta la nostra vita. Questo itinerario di conversione evangelica non può certo limitarsi ad un periodo particolare dell'anno: è un cammino di ogni giorno, che deve abbracciare l'intero arco dell'esistenza, ogni giorno della nostra vita".

  "In questa ottica" - ha proseguito Benedetto XVI - "per ciascun cristiano e per tutte le comunità ecclesiali, la Quaresima è la stagione spirituale propizia per allenarsi con maggior tenacia a cercare Dio, aprendo il cuore a Cristo. (...) Convertirsi vuol dire cercare Dio, andare con Dio, seguire docilmente gli insegnamenti del suo Figlio, di Gesù Cristo; convertirsi non è uno sforzo per autorealizzare se stessi, perché l'essere umano non è l'architetto del proprio destino eterno. Non siamo noi che abbiamo fatto noi stessi. Perciò l'autorealizzazione è una contraddizione ed è anche troppo poco per noi. Abbiamo una destinazione più alta. Potremmo dire che la conversione consiste proprio nel non considerarsi i 'creatori' di se stessi e così scoprire la verità, perché non siamo autori di noi stessi".

  Il Santo Padre ha quindi fatto riferimento al Messaggio per la Quaresima 2007 nel quale sottolinea "l'immenso amore che Dio ha per noi", ed invita tutti i cristiani "con  Maria e Giovanni, il discepolo prediletto", a rimanere "accanto a Colui che sulla Croce ha consumato per l'umanità il sacrificio della sua vita".

  "La Croce è la definitiva rivelazione dell'amore e della misericordia divina anche per noi, uomini e donne di questa nostra epoca, troppo spesso distratti da preoccupazioni e interessi terreni e momentanei. Dio è amore, e il suo amore è il segreto della nostra felicità. Per entrare però in questo mistero di amore non c'è altra via se non quella di perderci, di donarci, la via della Croce".

 "'Se qualcuno vuol venire dietro di me - dice il Signore - rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua' (Mc 8,34). Ecco perché la liturgia quaresimale, mentre ci invita a riflettere e a pregare, ci stimola a valorizzare maggiormente la penitenza e il sacrificio, per rigettare il peccato e il male e vincere l'egoismo e l'indifferenza. La preghiera, il digiuno e la penitenza, le opere di carità verso i fratelli diventano così sentieri spirituali da percorrere per far ritorno a Dio, in risposta ai ripetuti richiami alla conversione contenuti anche nell'odierna liturgia (cfr Gl 2,12-13; Mt 6,16-18)".

  Al termine dell'Udienza Generale, il Santo Padre Benedetto XVI ha salutato i Vescovi dell'Umbria, giunti a Roma per la Visita "ad Limina Apostolorum" ed ha detto: "Cari Fratelli nell'Episcopato, la Chiesa ha la perenne missione di diffondere la luce della verità di Cristo che illumina le genti, perché risplenda in ogni ambito della società. Annunciando il messaggio evangelico, ogni comunità cristiana si pone a servizio dell'uomo e del bene comune. Consapevoli di questo mandato missionario, spronate sempre più i fedeli affidati alle vostre cure pastorali a proseguire nello sforzo di permeare gli spazi della cultura odierna con la linfa vitale della divina grazia. Si tratta certo di un compito non facile, ma indispensabile. La materna protezione della Vergine Santa vi incoraggi e renda fecondo l'impegno apostolico dell'intero Popolo di Dio che è in Umbria".
AG/QUARESIMA/...                                   VIS 20070221 (710)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2007 (VIS). Nella giornata di ieri, 20 febbraio, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Padre Wojciech Giertych, O.P., Teologo della Casa Pontificia.
AP/.../...                                         VIS 20070221 (30)


ESERCIZI SPIRITUALI DEL PAPA E DELLA CURIA ROMANA


CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2007 (VIS). Il 25 febbraio prossimo, prima Domenica di Quaresima, avranno inizio gli Esercizi Spirituali annuali del Santo Padre e della Curia Romana nella Cappella "Redemptoris Mater" in Vaticano. Le meditazioni degli Esercizi, che quest'anno sono dedicati al tema: "Le cose di lassù", saranno proposte dal Cardinale Giacomo Biffi, Arcivescovo emerito di Bologna (Italia).

  Il ritiro avrà inizio alle 18:00 con l'Esposizione Eucaristica, la Celebrazione dei Vespri, la Meditazione introduttiva, l'Adorazione e la Benedizione Eucaristica.

  Nei giorni successivi sono in programma: alle ore 9:00: Celebrazione delle Lodi e Meditazione; alle ore 10:15 Celebrazione dell'Ora Terza e Meditazione; alle ore 17:00 Meditazione; alle ore 17:45 Celebrazione dei Vespri, Adorazione e Benedizione Eucaristica.

  Gli Esercizi Spirituali si concluderanno sabato 3 marzo con la Celebrazione delle Lodi ed una Meditazione conclusiva.

  Nella settimana degli Esercizi Spirituali vengono sospese tutte le udienze, compresa l'udienza generale di mercoledì 28 febbraio.
 .../RITIRO CURIA/...                               VIS 20070221 (170)


martedì 20 febbraio 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 20 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Cardinale Salvatore De Giorgi, Arcivescovo emerito di Palermo (Italia), Membro della Congregazione per i Vescovi.
NA/.../DE GIORGI                             VIS 20070220 (40)


INCONTRO CARDINALE POUPARD E SCEICCO SAYYED TANTAWI


CITTA' DEL VATICANO, 20 FEB. 2007 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico il Comunicato che segue:

  "Sua Eminenza il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, Presidente della Commissione per i Rapporti religiosi con i Musulmani e Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura è stato ricevuto oggi, 20 febbraio 2007, al Cairo, dallo Sceicco Mohamed Sayyed Tantawi, Grande Iman di Al-Azhar al-Sharif".

  "Accolto in un clima di grande cordialità, Sua Eminenza il Cardinale Paul Poupard ha trasmesso allo Sceicco Tantawi gli auguri di Sua Santità Benedetto XVI e l'invito del Papa ad incontrarlo a Roma, invito che è stato accettato con soddisfazione".

  "L'incontro tra le due personalità ha permesso di valutare il lavoro del 'Comitato misto per il Dialogo' stabilito tra il Comitato permanente di Al-Azhar per il Dialogo con le Religioni monoteiste e il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, che tiene una riunione annuale, alternativamente al Cairo e a Roma, il 24 febbraio, in ricordo della visita di Papa Giovanni Paolo II ad Al-Azhar, il 24 febbraio 2000, così come i diversi aspetti dei rapporti tra cristiani e musulmani".

  "Il Cardinale Poupard incontrerà anche il Ministro della Religione, Dottor Hamdi Zaqzuq".
OP/DIALOGO INTERRELIGIOSO/POUPARD:TANTAWI        VIS 20070220 (220)


RISPOSTA ARTICOLO "THE TIMES" TESTO ANGLICANO-CATTOLICO


CITTA' DEL VATICANO, 20 FEB. 2007 (VIS). Oggi è stata resa pubblica una Nota a firma dell'Arcivescovo cattolico John Bathersby e del Vescovo anglicano David Beetge, entrambi Co-Presidenti della Commissione Internazionale Anglicano-Cattolica per l'Unità e la Missione (IARCCUM), in merito ad un articolo pubblicato ieri sul quotidiano londinese "The Times" relativo al Documento: "Crescere insieme nell'unità e nella missione", redatto dalla suddetta Commissione.

  "Il Documento 'Crescere insieme nell'unità e nella missione' non è stato ancora ufficialmente pubblicato" - si legge nella Nota - "Purtroppo il contenuto è stato prematuramente divulgato in un modo che ne fraintende le intenzioni e rende sensazionali le sue conclusioni. La prima parte del Documento, che tratta di questioni dottrinali, è un tentativo di sintetizzare il lavoro dell'ARCIC (Commissione Anglicana-Cattolica) negli ultimi 35 anni. Esso identifica il livello di accordo raggiunto dall'ARCIC, ma identifica anche molto chiaramente i punti tuttora di disaccordo, e solleva questioni ancora da affrontare nel dialogo. Tali questioni e punti di disaccordo sono sottolineati in sezioni evidenziate nel testo. È un Documento di grande onestà che offre una valutazione dello stato dei rapporti fra Anglicani e Cattolici nel momento attuale".

  "L'Articolo del 'The Times'" - si legge ancora nella Nota - "specula sulla risposta della Chiesa Cattolica ad un possibile scisma in seno alla Comunione Anglicana. È doveroso segnalare che il Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani ha ricordato l'importanza che la Comunione Anglicana rimanga una comunione, radicata nella fede apostolica, come indicato nella Dichiarazione del 2004: 'È nostro sommo desiderio che la Comunione Anglicana rimanga unita, radicata nella fede storica che, come il dialogo e le nostre relazioni degli ultimi quaranta anni ci hanno dimostrato, noi condividiamo in numerosi aspetti".
.../IARCCUM/BATHERSBY:BEETGE                       VIS 20070220 (290)


COSCIENZA CRISTIANA E DIRITTO ALLA VITA


CITTA' DEL VATICANO, 20 FEB. 2007 (VIS). Alle ore 11:30 di questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione del Congresso Internazionale "La coscienza cristiana a sostegno del diritto alla vita", promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita, in programma in Vaticano, il 23 e 24 febbraio prossimo.

  Alla Conferenza Stampa sono intervenuti il Vescovo Elio Sgreccia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita; il Vescovo Anthony Fisher, Ausiliare dell'Arcidiocesi di Sydney (Australia) e Professore di Bioetica e Teologia Morale presso l'Istituto Giovanni Paolo II di Sydney; il Professor Monsignor Jean Laffitte, Vice-Presidente della Pontificia Accademia per la Vita e Professore di Antropologia e di Spiritualità coniugale presso l'Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia e la Professoressa Mónica López Barahona, Biologa, Professoressa di Bioetica e Direttore dell'Istituto di Bioetica presso l'Università Francisco de Vitoria di Madrid (Spagna).

  Il Vescovo Sgreccia ha precisato che nello scegliere il tema del Congresso di quest'anno la Pontificia Accademia per la Vita ha inteso "anzitutto sottolineare il ruolo della coscienza cristiana e l'urgenza della sua formazione nel contesto attuale" ed "indicare il fondamento, la specificità e i compiti di una 'coscienza' illuminata dalla fede, pur  nella necessità di un dialogo con il mondo laico e il pluralismo delle culture".

  Riguardo alla questione dell'obiezione di coscienza, tema che sarà affrontato nella seconda giornata di lavori del Congresso, il Presidente della Pontificia Accademia per la Vita ha precisato che: "se accompagnata da amore di verità e ad ogni persona,  non è una fuga dalle responsabilità, ma al contrario un'assunzione di una testimonianza di aiuto. Oggi, in questo settore della vita e della sanità, si presenta tutta una serie di nuove fattispecie e situazioni dove i medici e altre figure collegate alla loro attività, sono chiamati a porre in atto l'istanza dell'obiezione".

  All'intervento del Vescovo Elio Sgreccia, ha fatto seguito l'intervento del domenicano Vescovo Anthony Fisher, che ha affrontato in primo luogo "la questione di cosa sia e non sia la coscienza, e quale autorità morale abbia la coscienza".

  "Il classico concetto cristiano di coscienza" - ha detto il Vescovo Fisher - "è quello della naturale percezione dei principi fondamentali della morale, delle loro applicazioni in particolari circostanze e il giudizio finale su ciò che si deve o si è dovuto fare. (...) La coscienza deve essere ben informata e ben formata".

  "Tratterò anche dell'autorità della Chiesa in quanto maestra della morale e formatrice/informatrice della coscienza, delle idee del 'Magistero', 'dell'assenso incondizionato della fede' e 'dell'assenso religioso' e del 'dissenso'. (...) Un conflitto fra la Chiesa in quanto maestra e la coscienza individuale è sempre possibile. Come risolverlo?".

  "Infine affronto la problematica di coloro che oppongono la coscienza al Magistero (...). Identifico due utili correnti del pensiero contemporaneo: la chiamata 'comunitaria' a pensare con la propria comunità morale e gli approcci della 'ragione pratica' verso la maturazione della coscienza. In questa prospettiva il Magistero 'non è una fonte esterna di pensiero morale al quale si oppone la coscienza privata: esso 'informa' la coscienza proprio come l'anima informa il corpo, conferendogli forma e direzione dal di dentro".

  Il Professor Monsignor Laffitte ha detto in merito al concetto di tolleranza che "Cessando di essere una espressione della classica virtù della prudenza e quindi di essere una virtù pratica, la tolleranza ideologica si è erta al rango di virtù teorica".

  La tolleranza ideologica - ha proseguito il Vice-Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, è "sempre legata ad una concezione individualistica della coscienza morale, vista come una monade autonoma nelle sue scelte: nel migliore dei casi, le norme recepite dall'autorità morale, dalla tradizione sociale, dalle istruzioni dell'autorità religiosa, saranno considerate come delle indicazioni, senza dubbio interessanti, o delle opinioni stimolanti per la riflessione; ma in ogni caso tali norme non coinvolgeranno il soggetto morale".

  La Professoressa Mónica López Barahona ha ricordato che: "L'uomo è un essere libero che definisce il suo comportamento e forgia la sua volontà in una serie di principi etici e religiosi. La lealtà a tali principi comporta il diritto e la necessità dell'obiezione di coscienza".

  "Siamo stati testimoni" - ha proseguito la Professoressa López Barahona - "di continue concessioni alla ricerca scientifica da parte del legislatore, concessioni che necessitano di solido ragionamento per presentare la consacrazione della bioetica mediante la legge, come protezione della persona, mentre tali concessioni rappresentano in realtà nuove esenzioni a favore della ricerca biomedica, senza considerare se essa tenga o meno in conto la piena dignità della vita umana".
OP/CONGRESSO ACCADEMIA VITA/SGRECCIA               VIS 20070220 (750)


CONCISTORO SU ALCUNE CAUSE DI CANONIZZAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 20 FEB. 2007 (VIS). Venerdì 23 febbraio 2007, alle ore 11:00, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, avrà luogo, durante la celebrazione dell'Ora Sesta, il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione dei Beati:

- Giorgio Preca, maltese, Presbitero, Fondatore della "Societas Doctrinae Christianae" (M.U.S.E.U.M.).

- Simone da Lipnica, polacco, Presbitero dell'Ordine Francescano Frati Minori.

- Carlo di Sant'Andrea (Johannes Andreas Houben), olandese, Presbitero della Congregazione della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo.

- Antonio de Santa Ana (Antonio Galvão de França), brasiliano, Presbitero dell'Ordine Frati Minori Alcantarini, Fondatore del Monastero delle Concezioniste "Recolhimento da luz".

- Marie-Eugènie de Jésus (Anna Eugenia Milleret de Brou), francese, Fondatrice dell'Istituto delle Suore dell'Assunzione della Beata Maria Vergine.
OCL/CAUSE CANONIZZAZIONE/...                       VIS 20070220 (120)


RISPOSTE DEL SANTO PADRE ALLE DOMANDE DEI SEMINARISTI


CITTA' DEL VATICANO, 20 FEB. 2007 (VIS). Alle 18:00 di sabato 17 febbraio, il Santo Padre Benedetto XVI si è recato in visita al Seminario Romano Maggiore in occasione della Festa della Madonna della Fiducia, Patrona del Seminario. Dopo l'indirizzo di omaggio del Rettore, il Papa ha risposto ad alcune domande rivolte da sei seminaristi presenti all'incontro, rese pubbliche nel pomeriggio di ieri.

  Gregorpaolo Stano, della Diocesi di Oria (Italia), ha chiesto al Papa come discernere la voce di Dio "tra le mille voci che risuonano dentro di noi".

  "Dio parla in diversissimi modi con noi. Parla per mezzo di altre persone, attraverso amici, i genitori, il parroco, i sacerdoti. Qui, i sacerdoti ai quali siete affidati, che vi guidano". Dio "parla, naturalmente e soprattutto, nella Sua Parola, nella Sacra Scrittura", che "è importante leggere (...) non come parola di un uomo o come un documento del passato, (...) ma come una Parola di Dio che è sempre attuale e parla con me".

  Papa Benedetto XVI ha sottolineato che: "Dio parla in molti modi con noi. È importante, da una parte, stare nel 'noi' della Chiesa, nel 'noi' vissuto nella Liturgia. È importante personalizzare questo 'noi' in me stesso, è importante essere attenti alle altre voci del Signore, lasciarci guidare anche da persone che hanno esperienza con Dio, per così dire, e ci aiutano in questo cammino, affinché questo 'noi' diventi il mio 'noi', e io, uno che realmente appartiene a questo 'noi'. Così cresce il discernimento e cresce l'amicizia personale con Dio, la capacità di percepire, nelle mille voci di oggi, la voce di Dio, che è presente sempre e parla sempre con noi".

  Claudio Fabbri, della Diocesi di Roma, ha chiesto come fosse articolata la vita del Santo Padre nel Seminario tedesco di Freising, nel periodo della formazione al sacerdozio e quali sono i punti cardine della formazione al sacerdozio.

  "Io penso che la nostra vita, nel nostro seminario di Freising, era articolata in modo molto simile al vostro (...). La Sacra Scrittura era l'anima del nostro studio teologico: abbiamo realmente vissuto con la Sacra Scrittura e imparato ad amarla, a parlare con essa. (...)  Un punto molto centrale era per noi la formazione liturgica (...), liturgia vissuta e celebrata e liturgia insegnata e pensata andavano insieme. Questi, insieme con la Sacra Scrittura, erano i punti scottanti della nostra formazione teologica. (...) Altro interesse era la letteratura (...). Un grande amore era anche la musica, come pure la bellezza della natura della nostra terra".

  Gianpiero Savino, della Diocesi di Taranto (Italia), ha domandato al Papa come fare a rispondere ad una vocazione così esigente come quella di pastori del popolo santo di Dio, avvertendo costantemente la nostra debolezza e incoerenza.

  "È bene riconoscere la propria debolezza" - ha risposto il Santo Padre - "perché così sappiamo che abbiamo bisogno della grazia del Signore. (...) Il Signore (...) ci fa sapere di essere venuto proprio per aiutarci nella nostra debolezza (...), di essere venuto a chiamare quelli che sanno di essere manchevoli (...). Questo mi sembra molto importante: riconoscere che abbiamo bisogno di una conversione permanente (...). Il cammino dopo la conversione rimane un cammino di conversione, (...) dove non mancano le grandi prospettive, le gioie, le luci del Signore, ma dove anche non mancano valli oscure, dove dobbiamo andare avanti con fiducia appoggiandoci alla bontà del Signore. E perciò è importante anche il sacramento della Riconciliazione. (...) Accettare la nostra fragilità, (...) e, mediante il sacramento della Riconciliazione, sempre di nuovo convertirci per un nuovo inizio e così crescere, maturare per il Signore, nella nostra comunione con Lui".

  "È importante, naturalmente" - ha sottolineato il Pontefice - "anche non isolarsi, non pensare di poter andare avanti da soli. Abbiamo proprio bisogno della compagnia di sacerdoti amici, anche di laici amici, che ci accompagnano, ci aiutano". Infine il Papa ha raccomandato di aver fiducia nel dono della perseveranza che "ci dà gioia, ci dà la certezza che siamo amati dal Signore e questo amore ci sostiene, ci aiuta e non ci lascia nelle nostre debolezze".

  Il bulgaro Dimov Koicio, della Diocesi di Nicopoli ad Istrum, ricordando che nel commento alla Via Crucis del 2005, l'allora Cardinale Ratzinger aveva parlato della "sporcizia che c'è nella Chiesa", del rischio "del carrierismo, del tentativo di arrivare in alto, di procurarsi una posizione mediante la Chiesa", ha domandato al Santo Padre come porsi davanti a queste problematiche nel modo più sereno e responsabile possibile.

  "Il Signore sa, sapeva fin dall'inizio" - ha risposto il Papa - "che nella Chiesa c'è anche il peccato e per la nostra umiltà è importante riconoscere questo e vedere il peccato non solo negli altri, nelle strutture, negli alti incarichi gerarchici, ma anche in noi stessi per essere così più umili ed imparare che non conta, davanti al Signore, la posizione ecclesiale, ma conta stare nel suo amore e far brillare il suo amore".

  Francesco Annesi, della Diocesi di Roma, ha chiesto al Pontefice come oggi il sacerdote, in un mondo che cerca ogni mezzo lecito o illecito per eliminare il dolore, può essere testimone del senso cristiano della sofferenza e come deve comportarsi dinanzi a chi soffre senza rischiare di essere retorico o patetico.

  "Dobbiamo riconoscere che è giusto fare il possibile per vincere le sofferenze dell'umanità e per aiutare le persone sofferenti - sono tante nel mondo - a trovare una vita buona e ad essere liberate dai mali che spesso causiamo noi stessi: la fame, le epidemie, ecc" - ha risposto Papa Benedetto XVI - "Ma, nello stesso tempo, riconoscendo questo dovere di lavorare contro le sofferenze causate da noi stessi, dobbiamo anche riconoscere e capire che la sofferenza è una parte essenziale per la nostra maturazione umana. (...) È vero che è sempre problematico se uno che sta più o meno in buona salute o in buone condizioni deve consolare un altro toccato da un grande male: sia malattia, sia perdita di amore. Davanti a questi mali che conosciamo tutti, quasi inevitabilmente tutto appare come solo retorico e patetico. Ma, direi, se queste persone possono sentire che noi siamo com-pazienti, che noi vogliamo portare con loro la Croce in comunione con Cristo, soprattutto pregando con loro, assistendo anche con un silenzio pieno di simpatia, di amore, aiutandoli in quanto possiamo, possiamo divenire credibili".

  Marco Ceccarelli, della Diocesi di Roma, prossimo all'ordinazione presbiterale, ha chiesto al Santo Padre quali consigli potesse dare per vivere al meglio l'inizio del ministero presbiterale.

  Il Papa ha sottolineato quanto importante sia "che sentiamo il bisogno di essere col Signore nell'Eucaristia, che non sia un dovere professionale ma sia realmente un dovere sentito interiormente, che non manchi mai l'Eucaristia. L'altro punto importante è prendersi il tempo per la Liturgia delle Ore e così per questa libertà interiore: con tutti i pesi che ci sono, essa ci libera e ci aiuta anche ad essere più aperti e a stare in un contatto profondo col Signore. (...) Poi è importante non perdere la comunione con gli altri sacerdoti, con i compagni di vita e non perdere il contatto personale con la Parola di Dio, la meditazione".

  "Penso che l'essenziale è proprio questo: Eucaristia, Ufficio delle Letture, preghiera e colloquio, anche se breve, ogni giorno, col Signore, sulle sue Parole che io devo annunciare. E non perdere mai, da una parte, l'amicizia con i sacerdoti, l'ascolto della voce della Chiesa viva e, naturalmente, la disponibilità per la gente affidatami, perché proprio da questa gente, con le sue sofferenze, le sue esperienze di fede, i suoi dubbi e difficoltà, possiamo anche noi imparare, cercare e trovare Dio. Trovare il nostro Signore Gesù Cristo".
BXVI-VISITA/SEMINARIO ROMANO MAGGIORE/...             VIS 20070220 (1340)


lunedì 19 febbraio 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Adalberto Martínez Flores, finora Vescovo di San Lorenzo (Paraguay), Vescovo di San Pedro (superficie: 20.002; popolazione: 390.000; cattolici: 358.000; sacerdoti: 20; religiosi: 30), Paraguay.
NER/.../MARTÍNEZ FLORES                     VIS 20070219 (50)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale Italiana (Regione Umbria), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Riccardo Fontana, di Spoleto-Norcia.

    - Il Vescovo Giovanni Scanavino, O.S.A., di Orvieto-Todi.

    - L'Arcivescovo Giuseppe Chiaretti, di Perugia-Città della Pieve.

    - Il Vescovo Pellegrino Tomaso Ronchi, O.F.M.Cap., di Città di Castello.

- Il Vescovo Gregor Maria Hanke, O.S.B., di Eichstätt (Repubblica Federale di Germania).

  Nel pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva il Cardinale Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio.
AL:AP/.../...                                       VIS 20070219 (100)


RISCOPRIRE E RIPROPORRE SACRAMENTO CONFESSIONE


CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto il Cardinale James F. Stafford, Penitenziere Maggiore della Penitenzieria Apostolica, con i Prelati e gli Officiali ed i Padri Penitenzieri delle Basiliche Papali dell'Urbe.

  Il confessore, ha affermato il Papa, "ottemperando con docile adesione al Magistero della Chiesa, (...) si fa ministro della consolante misericordia di Dio, evidenzia la realtà del peccato e manifesta al tempo stesso la smisurata potenza rinnovatrice dell'amore divino, amore che ridona la vita".

  "Sperimentando la tenerezza e il perdono del Signore" - ha proseguito il Pontefice - "il penitente è più facilmente spinto a riconoscere la gravità del peccato, più deciso nell'evitarlo per restare e crescere nella riannodata amicizia con Lui".

  Sottolineato che il confessore "non è spettatore passivo, ma 'persona dramatis', cioè strumento attivo della misericordia divina", il Santo Padre ha affermato: "Pertanto è necessario che egli unisca ad una buona sensibilità spirituale e pastorale una seria preparazione teologica, morale e pedagogica che lo renda capace di comprendere il vissuto della persona. Gli è poi assai utile conoscere gli ambiti sociali, culturali e professionali di quanti si accostano al confessionale, per poter offrire idonei consigli ed orientamenti spirituali e pratici".

  "Non dimentichi, il sacerdote" - ha ribadito il Pontefice - "che in questo Sacramento egli è chiamato a svolgere il compito di padre, di giudice spirituale, di maestro e di educatore. Ciò esige un costante aggiornamento: a questo vogliono provvedere anche i corsi del cosiddetto 'foro interno' promossi dalla Penitenzieria Apostolica".

  "Non possiamo predicare il perdono e la riconciliazione agli altri" - ha soggiunto il Pontefice - "se non siamo personalmente penetrati. Se è vero che nel nostro ministero ci sono vari modi e strumenti per comunicare ai fratelli l'amore misericordioso di Dio, è però nella celebrazione di questo Sacramento che possiamo farlo nella forma più completa ed eminente. Cristo ci ha scelti, cari sacerdoti, per essere i soli a poter perdonare i peccati in suo nome: si tratta allora di uno specifico servizio ecclesiale al quale dobbiamo dare la priorità".

  "Quante persone in difficoltà cercano il conforto e la consolazione di Cristo!" - ha esclamato il Pontefice ed ha concluso: "Quanti penitenti trovano nella confessione la pace e la gioia che rincorrevano da tempo! Come non riconoscere che anche in questa nostra epoca, segnata da tante sfide religiose e sociali, vada riscoperto e riproposto questo Sacramento?".
AC/CONFESSIONE/PENITENZIERIA APOSTOLICA              VIS 20070219 (410)


NON VIOLENZA CRISTIANA: RISPONDERE AL MALE CON IL BENE


CITTA' DEL VATICANO, 18 FEB. 2007 (VIS). Poco prima delle 12:00, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con le migliaia di fedeli e di pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  Il Papa ha commentato il Vangelo di oggi che "contiene una delle parole più tipiche e forti della predicazione di Gesù: 'Amate i vostri nemici' (Lc 6,27)" ed ha ricordato che essa: "È tratta dal Vangelo di Luca, ma si trova anche in quello di Matteo (5,44), nel contesto del discorso programmatico che si apre con le famose 'Beatitudini'. Gesù lo pronunciò in Galilea, all'inizio della sua vita pubblica: quasi un 'manifesto' presentato a tutti, sul quale Egli chiede l'adesione dei suoi discepoli, proponendo loro in termini radicali il suo modello di vita".

  "Ma qual è il senso di questa sua parola? Perché Gesù chiede di amare i propri nemici, cioè un amore che eccede le capacità umane? "In realtà" - ha spiegato Papa Benedetto XVI - "la proposta di Cristo è realistica, perché tiene conto che nel mondo c'è 'troppa' violenza, 'troppa' ingiustizia, e dunque non si può superare questa situazione se non contrapponendo un 'di più' di amore, un 'di più' di bontà. Questo 'di più' viene da Dio: è la sua misericordia, che si è fatta carne in Gesù e che sola può 'sbilanciare' il mondo dal male verso il bene, a partire da quel piccolo e decisivo 'mondo' che è il cuore dell'uomo".

  "Giustamente questa pagina evangelica" - ha proseguito il Pontefice - "viene considerata la 'magna charta' della nonviolenza cristiana, che non consiste nell'arrendersi al male - secondo una falsa interpretazione del 'porgere l'altra guancia' (cfr Lc 6,29) - ma nel rispondere al male con il bene (cfr Rm 12,17-21), spezzando in tal modo la catena dell'ingiustizia. Si comprende allora che la nonviolenza per i cristiani non è un mero comportamento tattico, bensì un modo di essere della persona, l'atteggiamento di chi 'è così convinto dell'amore di Dio e della sua potenza', che non ha paura di affrontare il male con le sole armi dell'amore e della verità".

  "L'amore del nemico costituisce il nucleo della 'rivoluzione cristiana', una rivoluzione non basata su strategie di potere economico, politico o mediatico. La rivoluzione dell'amore, un amore che non poggia in definitiva sulle risorse umane, ma è dono di Dio che si ottiene confidando unicamente e senza riserve sulla sua bontà misericordiosa. Ecco la novità del Vangelo, che cambia il mondo senza far rumore. Ecco l'eroismo dei 'piccoli', che credono nell'amore di Dio e lo diffondono anche a costo della vita".

  "Cari fratelli e sorelle, la Quaresima, che inizierà mercoledì prossimo con il rito delle Ceneri, è il tempo favorevole nel quale tutti i cristiani sono invitati a convertirsi sempre più profondamente all'amore di Cristo. Domandiamo alla Vergine Maria, (...), che ci aiuti a lasciarci conquistare senza riserve da quell'amore, ad imparare ad amare come Lui ci ha amato, per essere misericordiosi come è misericordioso il nostro Padre che è nei cieli (cfr Lc 6,36)".

  Dopo la recita dell'Angelus, Benedetto XVI ha espresso la sua "spirituale vicinanza ad un Paese africano che sta vivendo momenti di particolare difficoltà: la Guinea. I Vescovi di quella Nazione" - ha detto il Papa - "mi hanno espresso la loro apprensione per la situazione di paralisi sociale, con scioperi generali e reazioni violente, che hanno causato numerose vittime. Nel domandare il rispetto dei diritti umani e civili, assicuro la mia preghiera perché il comune impegno a percorrere la via del dialogo porti a superare la crisi".

  Infine il Papa nel salutare i pellegrini polacchi ha ricordato l'iniziativa dei Vescovi secondo la quale "il prossimo Mercoledì delle Ceneri sarà in Polonia un particolare giorno di 'preghiera e penitenza di tutto il clero polacco'" ed ha affermato: "La preghiera per la santità dei sacerdoti colmi tutti i fedeli dello spirito di perdono, di riconciliazione e di reciproca fiducia".
ANG/NON VIOLENZA CRISTIANA:GUINEA:POLONIA/...    VIS 20070219 (670)


VISITA DI PAPA BENEDETTO XVI PONTIFICIO SEMINARIO MAGGIORE


CITTA' DEL VATICANO, 17 FEB. 2007 (VIS). Nel pomeriggio di oggi il Santo Padre Benedetto XVI si è recato in visita al Pontificio Seminario Romano Maggiore in occasione della Festa della Madonna della Fiducia, Patrona del Seminario, che si celebra il sabato precedente l'inizio della Quaresima.

  Nel corso dell'incontro il Papa ha risposto alle domande poste da sei seminaristi e, dopo aver salutato i Diaconi e i Superiori, ha cenato insieme con la Comunità del Seminario, ed infine è rientrato in Vaticano.
BXVI-VISITA/SEMINARIO ROMANO MAGGIORE/...               VIS 20070219 (100)


MEDICINA AL SERVIZIO SOFFERENZA FISICA E SPIRITUALE MALATO

CITTA' DEL VATICANO, 17 FEB. 2007 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo di una lettera del Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, al Presidente dell'Associazione "Medicina Dialogo Comunione", Giuseppe Mazzella, in occasione del Congresso Internazionale  "Comunicazione e relazionalità in medicina. Nuove prospettive per l'agire medico", in collaborazione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore.

  Il Cardinale Bertone scrive che il tema del Congresso, tenutosi il 16 e 17 febbraio a Roma, "è particolarmente importante per la medicina contemporanea, sempre più soggetta a manipolazioni, a tentativi di distorsione della sua natura specifica, che è quella di un sapere al servizio dell'uomo malato, della sua sofferenza fisica e spirituale".

  "Fulcro di tale importante attività" - scrive ancora il Cardinale Segretario di Stato - "è imprescindibilmente una dimensione relazionale che si esplica in primo luogo nel rapporto tra il medico e il paziente, ma che vede coinvolti anche, e in maniera rilevante, tutta l'equipe medica, la struttura sanitaria o il contesto domiciliare e, non ultimi, i familiari delle persone malate".

  "Sarebbe tuttavia un errore identificare nella capacità relazionale e comunicativa il tutto della persona umana, negando, a chi questa capacità non ha, il valore intrinseco e oggettivo che appartiene alla persona umana come tale. È questa - come scrisse il venerato Papa Giovanni Paolo II nell'Enciclica 'Evangelium vitae' - una 'logica che tende a identificare la dignità personale con la capacità di comunicazione verbale ed esplicita e, in ogni caso, sperimentabile. È che, con tali presupposti, non c'è spazio nel mondo per chi, come il nascituro o il morente, è un soggetto strutturalmente debole, sembra totalmente assoggettato alla mercè di altre persone e da loro radicalmente dipendente e sa comunicare solo mediante il muto linguaggio di una profonda simbiosi di affetti'".

  Il Cardinale Bertone conclude la lettera auspicando che le "nuove prospettive" a cui si riferisce il titolo del Congresso si traducano "in una capacità comunicativa che ponga l'essere uomo al di sopra di quei valori fittizi che vengono sempre più imposti dalla società moderna: l'efficienza, la produttività, l'autonomia".
SS/COMUNICAZIONE:MEDICINA/BERTONE                VIS 20070219 (350)


RUOLO PRIMARIO CHIESA CATTOLICA IN AMERICA LATINA


CITTA' DEL VATICANO, 17 FEB. 2007 (VIS). Questa mattina, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI, nel ricevere in udienza i Rappresentanti Pontifici in America Latina, al termine delle riunione in preparazione alla Quinta Conferenza Generale dell'Episcopato Latinoamericano, ha rinnovato il suo apprezzamento per "l'importante servizio ecclesiale" da loro svolto "spesso tra non poche difficoltà dovute alla lontananza dalla patria d'origine, ai frequenti spostamenti e, talora, anche alle tensioni socio-politiche".

  Il Papa ha sottolineato che "Ogni Nunzio Apostolico è chiamato a consolidare i legami di comunione tra le Chiese particolari e il Successore di Pietro. A lui è affidata la responsabilità di promuovere (...), il dialogo e la collaborazione con la società civile per realizzare il bene comune. (...) Il vostro, cari Fratelli, è un ministero di comunione ecclesiale e un servizio alla pace e alla concordia tra i popoli".

  Ricordando che Giovanni Paolo II definì l'America Latina "Continente della speranza", Papa Benedetto XVI ha precisato che la Quinta Conferenza Generale dell'Episcopato Latinoamericano, in programma ad Aparecida (Brasile), nel maggio prossimo, alla quale interverrà personalmente, "si propone di definire le grandi priorità e di suscitare un rinnovato slancio alla missione della Chiesa al servizio dei popoli latino-americani nella circostanze concrete dell'inizio di questo secolo XXI. Tale ricapitolazione rinvia alla tradizione della cattolicità, la quale, (...) ha segnato con la sua impronta la struttura culturale che caratterizza fino ad oggi l'identità latino-americana".

  Le nazioni che compongono l'America Latina, ha proseguito il Pontefice, "si sentono come 'sorelle' e in effetti mirano a diventare una comunità, unita nella pace e nello sviluppo culturale ed economico. La Chiesa (...) si trova naturalmente in sintonia con ogni legittima aspirazione dei popoli ad una maggiore armonia e cooperazione, e reca il contributo che le è proprio, cioè quello del Vangelo".

  Benedetto XVI ha auspicato che "nei Paesi latino-americani dove la Carte costituzionali si limitano a 'concedere' libertà di credo e di culto, ma non 'riconoscono' ancora la libertà religiosa, si possano quanto prima definire le reciproche relazioni fondate sui principi di autonomia e di sana e rispettosa collaborazione".

  Il ruolo della Chiesa in America Latina "continua ad essere primario, grazie pure alla felice fusione tra l'antica e ricca sensibilità dei popoli indigenti con il cristianesimo e con la cultura moderna" - ha affermato il Pontefice sottolineando che: "La Chiesa Cattolica è l'istituzione che gode del maggior credito da parte delle popolazioni latino-americane. È attiva nella vita della gente, stimata per il lavoro che compie negli ambiti dell'educazione, della salute e della solidarietà verso i bisognosi. L'aiuto per i poveri e la lotta contro la povertà sono e rimangono una fondamentale priorità nella vita delle Chiese in America Latina. La Chiesa è anche attiva per gli interventi di mediazione che non raramente le vengono richiesti in occasione di conflitti interni".

  "Una così consolidata presenza deve però oggi tener conto, tra l'altro, del proselitismo delle sette e dell'influenza crescente del secolarismo edonista postmoderno. (...) Un'attenzione prioritaria merita proprio la famiglia, che mostra segni di cedimento sotto le pressioni di lobbies capaci di incidere negativamente sui processi legislativi. (...) Occorre ribadire che il matrimonio e la famiglia hanno il loro fondamento nel nucleo più intimo della verità sull'uomo e sul suo destino".

  Il Santo Padre ha ricordato inoltre altre tematiche religiose e sociali argomento di riflessioni dell'incontro di Aparecida, quali "il fenomeno della migrazione, strettamente collegato con la famiglia; l'importanza della scuola; (...) l'impegno ad informare in modo adeguato l'opinione pubblica sulle grandi questioni etiche secondo i principi del Magistero della Chiesa".

  Infine Benedetto XVI ha citato i movimenti ecclesiali che costituiscono, ha detto, "una valida risorsa per l'apostolato, ma vanno aiutati a mantenersi sempre fedeli al Vangelo e all'insegnamento della Chiesa, anche quando operano nel campo sociale e politico. In particolare, sento il dovere di ribadire che non spetta agli ecclesiastici capeggiare aggregazioni sociali o politiche, ma ai laici maturi e professionalmente preparati".

  "Domandiamo al Signore" - ha concluso il Pontefice - "per intercessione di Maria, che i frutti di questa vostra riunione e della prossima Conferenza Generale dell'Episcopato Latinoamericano vadano a beneficio di tutta la Chiesa".
AC/AMERICA LATINA/NUNZI                           VIS 20070219 (660)


venerdì 16 febbraio 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 16 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Albert D'Souza, finora Vescovo di Lucknow (India), Arcivescovo di Agra (superficie: 49.162; popolazione: 27.173.476; cattolici: 12.750; sacerdoti: 66; religiosi: 269), India.
NER/.../D'SOUZA                                     VIS 20070216 (40)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 16 FEB. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale Italiana (Regione Marche), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Francesco Marinelli, di Urbino-Urbania-Sant'Angelo in Vado.

    - L'Arcivescovo Pietro Coccia, di Pesaro.

    - Il Vescovo Gervasio Gestori, di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto.

    - Il Vescovo Vittorio Tomassetti, di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola.

- Il Monsignor Pietro Spernanzoni, Amministratore Diocesano di Macerata-Tolentino-REcanati-Cingoli-Treia.

- Il Vescovo Arduino Bertoldo, di Foligno (Regione Umbria), in Visita "ad Limina Apostolorum".

  Nel pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AL:AP/.../...                                       VIS 20070216 (110)


20 FEBBRAIO PRESENTAZIONE CONGRESSO ACCADEMIA VITA


CITTA' DEL VATICANO, 16 FEB. 2007 (VIS). Martedì 20 febbraio, alle 11:30, avrà luogo, presso la Sala Stampa della Santa Sede, la Conferenza Stampa di presentazione del Congresso Internazionale "La coscienza cristiana a sostegno del diritto alla vita", promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita, in programma in Vaticano il 23 e 24 febbraio prossimo.

  Alla Conferenza Stampa interverranno il Vescovo Elio Sgreccia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita; il Vescovo Anthony Fisher, Ausiliare di Sydney (Australia), Professore di Bioetica e Teologia Morale, Istituto Giovanni Paolo II di Sydney; il Professor Monsignor Jean Laffitte, Vice-Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, Professore di Antropologia e di Spiritualità coniugale presso l'Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia e la Professoressa Mónica López Barahona, Biologa, Professore di Bioetica e Direttore dell'Istituto di Bioetica presso l'Università Francisco de Vitoria, Madrid (Spagna).
OP/CONGRESSO ACCADEMIA VITA/SGRECCIA               VIS 20070216 (160)


giovedì 15 febbraio 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 15 FEB. 2007 (VIS).  Il Santo Padre:

- Ha accolto la rinunzia presentata dal Cardinale Julián Herranz Casado, all'incarico di Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, in ossequio a quanto previsto dal canone 354 del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Vescovo Francesco Coccopalmerio, finora Ausiliare dell'Arcidiocesi di Milano, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, elevandolo in pari tempo alla dignità di Arcivescovo. L'Arcivescovo eletto è nato nel 1938 a San Giuliano Milanese (Milano) ed è stato ordinato sacerdote nel 1962.

- Ha nominato il Vescovo Bruno Bertagna, che è Uditore Generale della Camera Apostolica, Vice-Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, elevandolo in pari tempo alla dignità di Arcivescovo.

- Ha nominato il Monsignore Juan Ignacio Arrieta Ochoa de Chinchetru, della Prelatura dell'Opus Dei, Segretario del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.

- Ha nominato il Reverendo Jean Claude Randrianarisoa, finora Rettore del Seminario Interdiocesano di Teologia di Faliarivo (Madagascar), Vescovo di Miarinarivo (superficie: 18.000; popolazione: 445.284; cattolici: 247.000; sacerdoti: 43; religiosi: 71), Madagascar. Il Vescovo eletto è nato nel 1961 a Nandihizana Carion (Madagascar) ed è stato ordinato sacerdote nel 1991. Succede al Vescovo Raymond Razakarivony del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
RE:NA:NER/.../...                                   VIS 20070215 (230)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 15 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale Italiana (Regione Marche), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Luigi Conti, di Fermo.

    - L'Arcivescovo Gianni Danzi, Prelato di Loreto e Delegato Pontificio per il Santuario Lauretano.

    - Il Vescovo Silvano Montevecchi, di Ascoli Piceno.

  Nel pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva l'Arcivescovo Robert Sarah, Segretario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AL:AP/.../...                                         VIS 20070215 (80)


INCONTRO RAPPRESENTANTI PONTIFICI DELL'AMERICA LATINA


CITTA' DEL VATICANO, 15 FEB. 2007 (VIS). Dal 15 al 17 febbraio, è in corso in Vaticano, un incontro dei Rappresentanti Pontifici dell'America Latina, convocato dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, in vista della Quinta Assemblea Generale del CELAM, che avrà luogo ad Aparecida (Brasile), dal 13 al 31 maggio.

  Un Comunicato rende noto che dopo l'introduzione del Cardinale Bertone, i venti Rappresentanti Pontifici insieme con l'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto della Segreteria di Stato e l'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati, si scambieranno informazioni e rifletteranno insieme sulla situazione sociale, religiosa ed ecclesiale dell'America Latina.

  Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi e Presidente della Pontificia Commissione per l'America Latina, terrà una relazione introduttiva sulla Quinta Assemblea Generale del CELAM, con interventi integrativi del Cardinale Francisco Javier Errazuriz Ossa, Arcivescovo di Santiago de Chile (Cile), e del Cardinale Geraldo Majella Agnelo, Arcivescovo di São Salvador da Bahia (Brasile). I tre porporati sono i tre Presidenti designati dal Santo Padre per la prossima assemblea del CELAM.

  Una seconda relazione introduttiva, tenuta dal Cardinale Claudio Hummes, Prefetto della Congregazione per il Clero, verterà sulla situazione del clero e delle sette. Inoltre verranno messi a disposizione dei Rappresentanti Pontifici altri contributi elaborati dalle Congregazioni per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica e per l'Educazione Cattolica, dai Pontifici Consigli per la Famiglia, della Giustizia e della Pace e per la promozione dell'Unità dei Cristiani.

  La riunione si chiuderà sabato 17 febbraio con l'Udienza del Santo Padre.
OP/AMERICA LATINA:CELAM/...                       VIS 20070215 (260)


MERCOLEDÌ CENERI: MESSA PRESIEDUTA DAL PAPA SANTA SABINA


CITTA' DEL VATICANO, 15 FEB. 2007 (VIS). Il 21 febbraio prossimo, Mercoledì delle Ceneri, e giorno di inizio della Quaresima, il Santo Padre Benedetto XVI presiederà, alle ore 16:30, nella Chiesa di Sant'Anselmo all'Aventino, un momento di preghiera, cui farà seguito la processione penitenziale verso la Basilica di Santa Sabina, alla quale prenderanno parte i Cardinali, gli Arcivescovi, i Vescovi, i Monaci Benedettini di Sant'Anselmo, i Padri Domenicani di Santa Sabina ed alcuni fedeli.

  Al termine della processione, il Santo Padre presiederà nella Basilica di Santa Sabina, la Celebrazione Eucaristica con il rito di benedizione e di imposizione delle ceneri.
OP/MERCOLEDÌ CENERI/SANTA SABINA                   VIS 20070215 (110)


PREGHIERE DEL PAPA PER RICONGIUNGIMENTO FAMIGLIE COREA


CITTA' DEL VATICANO, 15 FEB. 2007 (VIS). Nel corso dell'incontro con il  Presidente della Repubblica della Corea, Signor Roh Moo-hyun, il Santo Padre Benedetto XVI ha consegnato al Capo di Stato una lettera nella quale afferma che la presente visita "serve a rafforzare i buoni rapporti esistenti fra la Corea e la Santa Sede" e rappresenta "anche un chiaro segno" della stima del Presidente per la Chiesa Cattolica.

  "Le chiedo" - scrive ancora il Santo Padre - "di trasmettere i miei cordiali saluti al popolo coreano e di assicurare tutti i suoi concittadini delle mie preghiere per la pace e la stabilità nella Penisola coreana e in tutta la Regione".

  "Per oltre cinquanta anni" - ricorda il Papa - "il popolo coreano ha sofferto le conseguenze della divisione. Le famiglie sono state separate, i parenti stretti sono stati allontanati l'uno dall'altro. (...) Prego per una rapida soluzione del problema che impedisce a tanti di comunicare fra loro".

  Papa Benedetto XVI osserva ancora che: "Sfortunatamente il mondo moderno è segnato da minacce crescenti alla dignità della vita umana. Desidero pertanto lodare quanti nel Paese si adoperano per promuovere e difendere la santità della vita, del matrimonio e della famiglia, aree nelle quali, come lei sa, la Chiesa Cattolica in Corea è particolarmente attiva".

  Successivamente il Papa fa riferimento al "rischio della corsa agli armamenti nucleari nella regione, che è ulteriore fonte di preoccupazione, pienamente condivisa dalla Santa Sede" ed invita tutte le parti interessate "a compiere ogni sforzo per risolvere le attuali tensioni mediante mezzi pacifici e ad astenersi da ogni gesto od iniziativa che metta in pericolo i negoziati, mentre occorre garantire che la parte più vulnerabile della popolazione della Corea del Nord abbia accesso agli aiuti umanitari".

  "Signor Presidente, il suo Paese" - conclude il Pontefice - "negli ultimi tempi ha sperimentato una notevole crescita economica, di cui rendo grazie a Dio, nello stesso tempo, devo constatare che non tutti i cittadini sono in grado di beneficiare pienamente di tale prosperità. Per cui invito il suo governo a lavorare in armonia con tutti coloro che si adoperano nella promozione del bene comune e della giustizia sociale".
AC/COREA/MOO-HYUN                               VIS 20070215 (380)


COMUNICATO VISITA PRESIDENTE REPUBBLICA DELLA COREA


CITTA' DEL VATICANO, 15 FEB. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza il Presidente della Repubblica di Corea, Signor Roh Moo-hyun, accompagnato dalla Consorte e dal Seguito.

  "Successivamente" - si legge nel Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede - "il Presidente ha incontrato il Segretario di Stato di Sua Santità, Eminentissimo Cardinale Tarcisio Bertone. Nei colloqui sono stati evocati i cordiali rapporti tra la Santa Sede e la Repubblica di Corea, nonché l'intesa e la cooperazione esistenti fra la Chiesa cattolica e le Autorità civili".

  "Ci si è pure soffermati sulla situazione politica e sociale nell'Asia Orientale e, in particolare, sull'evoluzione del processo di riconciliazione nella Penisola coreana e sul rispetto e sulla promozione dei diritti umani in quella Regione".
OP/VISITA PRESIDENTE COREA/...                       VIS 20070215 (130)


mercoledì 14 febbraio 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Sacerdote John Moolachira, Vescovo di Diphu (superficie: 15.222; popolazione: 1.090.150; cattolici: 44.840; sacerdoti: 44; religiosi; 133), India. Il Vescovo eletto, già Rettore del Seminario Minore di Tezpur e Parroco di Udalguri (India), è nato nel 1951 a Puthusserykadavu (India), ed è stato ordinato sacerdote nel 1978.

- Ha nominato il Monsignore Daniel Fernández Torres, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di San Juan de Puerto Rico (superficie: 1.056; popolazione: 1.427.970; cattolici: 1.063.808; sacerdoti: 296; religiosi: 690; diaconi permanenti. 225), Porto Rico. Il Vescovo eletto, finora Parroco di "Nuestra Señora del Carmen" in Arecibo (Porto Rico), è nato a Chicago (Stati Uniti d'America), nel 1964 ed è stato ordinato sacerdote nel 1995.
NER:NEA/.../MOOLACHIRA:FERNÁNDEZ                   VIS 20070214 (130)


TELEGRAMMA DI CORDOGLIO DEL PAPA ATTENTATO BEIRUT


CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2007 (VIS). Riportiamo di seguito il testo del telegramma di cordoglio che il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire, tramite il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone, al Cardinale Nasrallah Pierre Sfeir, Patriarca di Antiochia dei Maroniti (Libano), per le vittime dell'attentato, avvenuto ieri mattina alla periferia nord di Beirut, nel quale hanno perso la vita tre persone e venti sono rimaste ferite:

  "Profondamente addolorato per il grave attentato che ha colpito il Libano questa mattina, Sua Santità Papa Benedetto XVI prega Vostra Beatitudine di esprimere ai feriti ed alle famiglie delle vittime, la sua vicinanza spirituale e la sua preghiera. Affidando alla misericordia divina coloro che sono periti tragicamente, il Santo Padre invoca la protezione materna della Vergine Maria su tutta la Nazione libanese e supplica il popolo libanese e i suoi dirigenti di respingere all'unanimità la violenza e di ritrovare, in questo momento drammatico, le ragioni di uno slancio a favore dell'unità nazionale e del bene comune".
TGR/ATTENTATO LIBANO/SFEIR                       VIS 20070214 (170)


LE DONNE NON ABBANDONARONO GESÙ ORA DELLA PASSIONE


CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2007 (VIS).  L'Udienza Generale di questa mattina si è svolta in due diversi momenti: alle ore 10.30, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato i Presuli della Conferenza Episcopale delle Marche, in Visita "ad Limina Apostolorum", accompagnati dalle Autorità civili e dai fedeli in pellegrinaggio dalle diocesi marchigiane.

  Papa Benedetto XVI ha invitato a partecipare numerosi alla "Agorà giovani" in programma a Loreto il 1° e 2 settembre prossimo, ed infine, dando lettura di una preghiera a Maria di sua composizione, ha invocato la Vergine affinché questo incontro "sia il terreno fecondo della Chiesa italiana".

  Successivamente, nell'Aula Paolo VI, il Papa ha salutato i circa 20.000 diversi gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall'Italia e da ogni parte del mondo, ed ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale di oggi "alle molte figure femminili che hanno svolto un effettivo e prezioso ruolo nella diffusione del Vangelo".

  "Gesù" - ha ricordato il Pontefice - "scelse tra i suoi discepoli dodici uomini come Padri del nuovo Israele, gli scelse perché 'stessero con lui e anche per mandarli a predicare' (Mc 3,14-l5) (...), ma, oltre ai Dodici, colonne della Chiesa, padri del nuovo Popolo di Dio, sono scelte nel numero dei discepoli anche molte donne (...) che hanno svolto un ruolo attivo nel quadro della missione di Gesù. In primo luogo, il pensiero va naturalmente alla Vergine Maria, che con la sua fede e la sua opera materna collaborò in modo unico alla nostra Redenzione, (...). Divenuta discepola del Figlio, Maria manifestò a Cana la totale fiducia in Lui (cfr Gv 2,5) e lo seguì fin sotto la Croce, dove ricevette da Lui una missione materna per tutti i suoi discepoli di ogni tempo, rappresentati da Giovanni (cfr Gv 19,25-27)".

  Dopo aver menzionato le protagoniste di numerose pagine evangeliche, quali Marta e Maria, le sorelle di Lazzaro e Susanna, il Papa ha sottolineato che "i Vangeli ci informano che le donne, a differenza dei Dodici, non abbandonarono Gesù nell'ora della Passione (cfr Mt 27,56.61; Mc 15,40). Tra di esse spicca in particolare la Maddalena, che non solo presenziò alla Passione, ma fu anche la prima testimone e annunciatrice del Risorto (cfr Gv 20,1.11-18). Proprio a Maria di Magdala San Tommaso d'Aquino riserva la singolare qualifica di 'apostola degli apostoli'".

  Riferendosi successivamente alle prime comunità cristiane, Benedetto XVI ha precisato che: "Anche nell'ambito della Chiesa primitiva la presenza femminile è tutt'altro che secondaria. (...) Dobbiamo a San Paolo una più ampia documentazione sulla dignità e sul ruolo ecclesiale della donna. Egli parte dal principio fondamentale, secondo cui per i battezzati non solo 'non c'è più né giudeo né greco, né schiavo, né libero', ma anche 'né maschio, né femmina'. Il motivo è che 'tutti siamo uno solo in Cristo Gesù' (Gal 3,28), cioè tutti accomunati nella stessa dignità di fondo, benché ciascuno con funzioni specifiche (cfr 1 Cor 12,27-30). L'Apostolo ammette come cosa normale che nella comunità cristiana la donna possa 'profetare' (1 Cor 11,5), cioè pronunciarsi apertamente sotto l'influsso dello Spirito, purché ciò sia per l'edificazione della comunità e fatto in modo dignitoso".

  "Pertanto la successiva, ben nota, esortazione a che 'le donne nelle assemblee tacciano' (1 Cor 14,34) va piuttosto relativizzata" - ha rilevato il Santo Padre - "Il conseguente problema, molto discusso, della relazione tra la prima parola - le donne possono profetare nell'assemblea - e l'altra - non possono parlare -, della relazione tra queste due indicazioni, apparentemente contraddittorie, lo lasciamo agli esegeti".

  "La storia del cristianesimo" - ha detto ancora il Papa - "avrebbe avuto uno sviluppo ben diverso se non ci fosse stato il generoso apporto di molte donne. Per questo, come ebbe a scrivere il mio venerato e caro Predecessore Giovanni Paolo Il nella Lettera apostolica 'Mulieris dignitatem', 'la Chiesa rende grazie per tutte le donne e per ciascuna... La Chiesa ringrazia per tutte le manifestazioni del 'genio' femminile apparse nel corso della storia, in mezzo a tutti i popoli e nazioni; ringrazia per tutti i carismi che lo Spirito Santo elargisce alle donne nella storia del Popolo di Dio, per tutte le vittorie che essa deve alla loro fede, speranza e carità: ringrazia per tutti i frutti della santità femminile' (n. 31)".

    "Anche noi ci uniamo a questo apprezzamento ringraziando il Signore" - ha concluso il Pontefice - "perché egli conduce la sua Chiesa, generazione dopo generazione, avvalendosi indistintamente di uomini e donne, che sanno mettere a frutto la loro fede e il loro battesimo per il bene dell'intero Corpo ecclesiale, a maggior gloria di Dio".

  Al termine dell'Udienza i familiari dei soldati israeliani Ehud Goldwaser e Eldad Regev che, dal giugno 2006, sono nelle mani degli Hezbollah in Libano, e di Gilad Shalit, prigioniero di Hamas dal 25 giugno, hanno consegnato al Papa una lettera per chiedere la liberazione immediata e senza condizioni dei militari.
AC/FIGURE FEMMINILI/...                        VIS 20070214 (820)


Copyright © VIS - Vatican Information Service