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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 24 settembre 2007

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 24 SET. 2007 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli mancati nelle ultime settimane:

- Il Vescovo Robert Bell Clune, già Ausiliare di Toronto (Canada), il 7 settembre, all'età di 86 anni.

- Il Vescovo Giovanni Cogoni, emerito di Iglesias (Italia), il 12 settembre, all'età di 91 anni.

- L'Arcivescovo Luigi Dossena, il 9 settembre, all'età di 82 anni.

- Il Vescovo Teresio Ferraroni, emerito di Como (Italia), il 4 settembre, all'età di 93 anni.

- Il Vescovo Bernhard Huhn, già Amministratore Apostolico di Görlitz (Germania), il 14 settembre, all'età di 86 anni.

- Il Vescovo José Melgoza Osorio, emerito di Netzahualcóyotl (Messico), il 4 settembre, all'età di 95 anni.

- L'Arcivescovo José Manuel Santos Ascarza, O.C.D., emerito di Concepción (Cile), il 14 settembre, all'età di 91 anni.
.../DEFUNTI/...                                   VIS 20070924 (140)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 24 SET. 2007 (VIS). Questa mattina nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate dieci Presuli della Conferenza Episcopale dell'Ucraina, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Cardinale Marian Jaworski, Arcivescovo di Lviv dei Latini, con l'Arcivescovo Coadiutore eletto Mieczyslaw Mokrzyckic e con il Vescovo Ausiliare Leon Maly.

    - Il Vescovo Leonid Maksymilian Dubrawski, O.F.M., di Kamyanets-Podilskyi dei Latini, con il Vescovo Ausiliare Jan Niemiec.

    - Il Vescovo Stanislaw Padewski, O.F.M.Cap., di Kharkiv-Zaporizhia, con il Vescovo Coadiutore Marian Buczek.

    - Il Vescovo Jan Purwinski, di Kyiv-Zhytomyr, con i Vescovi Ausiliari Stanislav Szyrokoradiuk, O.F.M.,  e Vitaliy Skomarovskyi.

  Sabato 22 settembre il Santo Padre ha ricevuto nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/.../...                                       VIS 20070924 (140)


UCRAINA: INTENSIFICARE COLLABORAZIONE DI TUTTI I VESCOVI


CITTA' DEL VATICANO, 24 SET. 2007 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi, il Santo Padre ha ricevuto i Presuli della Conferenza Episcopale dell'Ucraina, all'inizio della Visita "ad Limina Apostolorum". Erano presenti i Vescovi di rito latino ed i Vescovi greco-cattolici.

  Il Papa ha ricordato l'impegno dei Presuli "di proclamare e testimoniare il Vangelo nella cara terra d'Ucraina, incontrando talora non poche difficoltà, ma sorretti sempre dalla consapevolezza che Cristo guida con mano salda il suo gregge, quel gregge che Egli stesso ha affidato alle vostre mani di suoi ministri".

  "Nella varietà dei suoi riti e delle sue storiche tradizioni, l'unica Chiesa cattolica annuncia e testimonia in ogni angolo della terra lo stesso Gesù Cristo, Parola di salvezza per ogni uomo e per tutto l'uomo. Per questo il segreto dell'efficacia di ogni nostro progetto pastorale ed apostolico è innanzitutto la fedeltà a Cristo".

  "A noi, Pastori, come a tutti i fedeli" - ha ribadito Benedetto XVI - "è chiesto di vivere un'intima e costante familiarità con Lui nella preghiera e nel docile ascolto della sua parola: è questa la sola strada da percorrere per diventare in ogni ambiente segni del suo amore e strumento della sua pace e della sua concordia".

  "Sono certo che, animati da questo spirito" - ha proseguito il Pontefice - "non è difficile per voi, cari e venerati Fratelli, intensificare una cordiale collaborazione tra Vescovi latini e Vescovi greco-cattolici, per il bene dell'intero popolo cristiano. Avete così modo di coordinare i vostri piani pastorali e le vostre attività apostoliche offrendo sempre la testimonianza di quella comunione ecclesiale, che è anche condizione indispensabile per il dialogo ecumenico con i nostri fratelli ortodossi e delle altre Chiese".

  "Mi permetto di porre alla vostra attenzione" - ha detto ancora il Santo Padre - "la proposta di almeno un incontro annuale, che veda riuniti insieme i Vescovi di rito latino e quelli di rito greco-cattolico, per un'opportuna concertazione fra tutti al fine di rendere sempre più armonica ed efficace l'azione pastorale. Sono persuaso che la fraterna cooperazione fra i Pastori sarà per tutti i fedeli incoraggiamento e stimolo a crescere nell'unità e nell'entusiasmo apostolico e favorirà anche un proficuo dialogo ecumenico".
AL/.../UCRAINA                                   VIS 20070924 (370)


AFFRONTARE SPIRITO SOLIDARIETÀ SFIDE GLOBALIZZAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 24 SET. 2007 (VIS). Questa mattina, nel ricevere in udienza il Signor José Cuadra Chamorro, nuovo Ambasciatore del Nicaragua presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali, il Santo Padre Benedetto XVI ha formulato i suoi migliori auguri alla Nazione "tanto duramente provata dal recente uragano 'Felix'".

  Benedetto XVI ha nuovamente assicurato le sue preghiere per le vittime e la sua vicinanza spirituale alle numerose persone colpite, ed ha auspicato che: "Oltre gli aiuti interni, il Paese riceva generosi contributi dalla comunità internazionale".

  Il Santo Padre ha osservato successivamente che per risolvere "i diversi problemi di ordine economico, sociale e politico" del Nicaragua, è necessario "contare sempre, non soltanto sulla buona disposizione e collaborazione dei cittadini, ma soprattutto sulla collaborazione dei responsabili delle diverse istanze politiche ed economiche. È indispensabile, poi, l'unione degli sforzi e delle volontà per rendere possibile una decisa azione dei governanti di fronte alle sfide del mondo globalizzato, che devono essere affrontate con spirito di autentica solidarietà".

  Al fine di realizzare gli obiettivi del governo nicaraguegno, quali "il traguardo della 'fame zero', la lotta alla droga, l'incremento della alfabetizzazione, l'eliminazione della povertà", come pure "la riduzione delle disuguaglianze fra coloro che hanno tutto e coloro che non hanno neanche i beni di prima necessità", è "fondamentale la trasparenza e l'onestà nella gestione pubblica che, di fronte a qualunque forma di corruzione, favorisca la credibilità delle autorità davanti ai cittadini e sia determinante per un equo sviluppo".

  "Fra questi obiettivi i responsabili delle istituzioni civili" - ha detto il Papa - "troveranno nella Chiesa in Nicaragua, nonostante la scarsità delle sue risorse ma con la fermezza dei principi ispirati dal Vangelo, una sincera collaborazione per la ricerca delle giuste soluzioni. Si devono anche riconoscere gli sforzi della Chiesa di far crescere la consapevolezza e responsabilità dei cittadini promuovendo la loro partecipazione ed impegno nel dedicarsi a quanti soffrono la povertà e l'emarginazione".

  "I Vescovi del Paese (...) fedeli alla loro missione squisitamente pastorale, offrono la loro disponibilità a mantenere un dialogo ed una comunicazione costante e sincera con il Governo, contribuendo perché si creino condizioni essenziali che favoriscano una autentica riconciliazione, instaurando un clima di pace e di autentica giustizia sociale. Tuttavia "il dovere immediato di agire in favore di un ordine giusto nella società è soprattutto dei laici (...) che devono sviluppare la loro attività politica come 'carità sociale'".

  Il Santo Padre ha espresso quindi il riconoscimento della Santa Sede al Nicaragua "per la sua posizione nei forum multilaterali sui temi sociali, specialmente il rispetto della vita, di fronte a non poche pressioni interne e internazionali" e ha considerato "molto positivo che, l'anno passato, l'Assemblea Nazionale abbia approvato la deroga dell'aborto terapeutico". Il Papa ha detto anche che è "imprescindibile incrementare l'aiuto dello Stato e della società alle donne che hanno gravi problemi con la gravidanza".

  Infine Benedetto XVI ha fatto riferimento alla "urgente necessità di riscattare e promuovere i valori umani e morali, fra le tante forme di violenza, anche nel focolare domestico, frutto della disintegrazione della famiglia e della degradazione dei costumi. La Chiesa in Nicaragua è ben consapevole di tale triste realtà e cerca di affrontarla con i suoi insegnamenti e programmi pastorali, ma è anche necessario l'intervento delle istituzioni pubbliche con programmi educativi appropriati per quel che attiene all'organizzazione della vita sociale".
CD/CREDENZIALI/NICARAGUA:CUADRA                   VIS 20070924 (560)


IL DENARO PUÒ CHIUDERE L'UOMO IN UN CIECO EGOISMO


CITTA' DEL VATICANO, 23 SET. 2007 (VIS). Alle ore 12:00 di oggi, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo ed ha recitato l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini presenti.

  Nell'introdurre la preghiera mariana, il Papa ha ricordato la Visita Pastorale compiuta la mattina alla Diocesi di Velletri ed il commento, durante l'omelia, "sul retto uso dei beni terreni, un tema che in queste domeniche l'evangelista Luca, in vari modi, ha riproposto alla nostra attenzione. Raccontando la parabola di un amministratore disonesto ma assai scaltro, Cristo insegna ai suoi discepoli quale è il modo migliore di utilizzare il denaro e le ricchezze materiali, e cioè condividerli con i poveri procurandosi così la loro amicizia, in vista del Regno dei cieli".

  "Il denaro non è 'disonesto' in se stesso, ma più di ogni altra cosa può chiudere l'uomo in un cieco egoismo. Si tratta dunque di operare una sorta di 'conversione' dei beni economici: invece di usarli solo per interesse proprio, occorre pensare anche alle necessità dei poveri, imitando Cristo stesso, il quale - scrive San Paolo - 'da ricco che era si fece povero per arricchire noi con la sua povertà' (2 Cor 8,9)".

 "Sembra un paradosso: Cristo non ci ha arricchiti con la sua ricchezza, ma con la sua povertà, cioè con il suo amore che lo ha spinto a darsi totalmente a noi. Qui potrebbe aprirsi un vasto e complesso campo di riflessione sul tema della ricchezza e della povertà, anche su scala mondiale, in cui si confrontano due logiche economiche: la logica del profitto e quella della equa distribuzione dei beni, che non sono in contraddizione l'una con l'altra, purché il loro rapporto sia bene ordinato".

  "La dottrina sociale cattolica ha sempre sostenuto che l'equa distribuzione dei beni è prioritaria. Il profitto è naturalmente legittimo e, nella giusta misura, necessario allo sviluppo economico. Giovanni Paolo II così scrisse nell'Enciclica 'Centesimus annus': 'la moderna economia d'impresa comporta aspetti positivi, la cui radice è la libertà della persona, che si esprime in campo economico come in tanti altri campi' (n. 32). Tuttavia, egli aggiunse, il capitalismo non va considerato come l'unico modello valido di organizzazione economica (cfr ivi, 35)".

  "L'emergenza della fame e quella ecologica stanno a denunciare" - ha concluso il Pontefice - "con crescente evidenza, che la logica del profitto, se prevalente, incrementa la sproporzione tra ricchi e poveri e un rovinoso sfruttamento del pianeta. Quando invece prevale la logica della condivisione e della solidarietà, è possibile correggere la rotta e orientarla verso uno sviluppo equo e sostenibile".
ANG/RICCHEZZA/...                               VIS 20070924 (450)


CONDIVISIONE E NON PROFITTO COME FINE ULTIMO


CITTA' DEL VATICANO, 23 SET. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha compiuto una Visita Pastorale a Velletri, dove ha presieduto la Celebrazione Eucaristica nella Piazza San Clemente, antistante la Cattedrale. Dal 1993 fino all'elezione al Pontificato, il 19 aprile 2005, Papa Benedetto XVI è stato Cardinale titolare della Chiesa suburbicaria di Velletri-Segni. Suo successore come Cardinale titolare della medesima Chiesa è il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Vescovo della Diocesi di Velletri-Segni è S.E. Monsignor Vincenzo Apicella.

  Commentando la parabola evangelica del fattore infedele, il Papa ha presentato alle migliaia di fedeli presenti alcune riflessioni sui pericoli di un attaccamento eccessivo al denaro ed ai beni materiali.

  "La vita" - ha detto il Santo Padre - "è in verità sempre una scelta: tra onestà e disonestà, tra fedeltà e infedeltà, tra egoismo e altruismo, tra bene e male. Incisiva e perentoria la conclusione del brano evangelico: 'Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro'. In definitiva, dice Gesù, occorre decidersi: 'Non potete servire a Dio e a mammona' (Lc 16,13)".

  "È necessaria quindi una decisione fondamentale tra Dio e mammona" - ha commentato il Pontefice - "è necessaria la scelta tra la logica del profitto come criterio ultimo nel nostro agire e la logica della condivisione e della solidarietà. La logica del profitto, se prevalente, incrementa la sproporzione tra poveri e ricchi, come pure un rovinoso sfruttamento del pianeta. Quando invece prevale la logica della condivisione e della solidarietà, è possibile correggere la rotta e orientarla verso uno sviluppo equo, per il bene comune di tutti. In fondo si tratta della decisione tra l'egoismo e l'amore, tra la giustizia e la disonestà, in definitiva tra Dio e Satana".

  "Se amare Cristo e i fratelli non va considerato come qualcosa di accessorio e di superficiale, ma piuttosto lo scopo vero ed ultimo di tutta la nostra esistenza, occorre saper operare scelte di fondo, essere disposti a radicali rinunce, se necessario sino al martirio. Oggi, come ieri" - ha concluso il Pontefice - "la vita del cristiano esige il coraggio di andare contro corrente, di amare come Gesù, che è giunto sino al sacrificio di sé sulla croce".

  Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Papa ha benedetto una Colonna commemorativa in bronzo, donatagli un anno fa da cento città bavaresi, in occasione del Viaggio Apostolico in Germania e per i Suoi ottanta anni. L'opera è stata prodotta in due esemplari: uno si trova a Marktl am Inn, paese natale del Santo Padre e l'altra - che oggi è stata benedetta - è stata destinata dal Santo Padre come dono alla Diocesi di Velletri-Segni.

 Congedatosi infine dalle Autorità civili e religiose di Velletri, il Santo Padre è rientrato al Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per la recita dell'Angelus.
PV-ITALIA/DENARO:BENI/VELLETRI                       VIS 20070924 (490)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 22 SET. 2007 (VIS).  Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare dell'Arcidiocesi di Szczecin-Kamien (Polonia), presentata dal Vescovo Jan Galecki, per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare della Diocesi di Koszalin-Kolobrzeg (Polonia), presentata dal Vescovo Tadeusz Werno, per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato Membri del Pontificio Comitato di Scienze Storiche i Professori Mario Sensi, Professore di Storia della Chiesa medievale presso la Pontificia Università Lateranense; Giampaolo Romanato, Professore di Storia contemporanea presso l'Università di Padova (Italia) e Werner Maleczek, Professore di Storia medievale presso l'Università di Vienna (Austria).
RE:NA/.../...                                                       VIS 20070924 (110)


I VESCOVI SIANO INNANZITUTTO UOMINI DI PREGHIERA

CITTA' DEL VATICANO, 22 SET. 2007 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti al tradizionale incontro dei Vescovi di recente nomina, e, nel suo discorso, si è soffermato sul carattere apostolico e pastorale della preghiera del Vescovo.

  Ribadendo che "il primo posto nella vita di una successore degli Apostoli deve essere riservato a Dio", il Papa ha affermato: "Nella vostra preghiera, cari Confratelli, un particolare posto devono avere i vostri sacerdoti, affinché siano sempre perseveranti nella vocazione e fedeli alla missione presbiterale loro affidata".

  "È quanto mai edificante per ogni sacerdote" - ha proseguito il Pontefice - "sapere che il Vescovo, dal quale ha ricevuto il dono del sacerdozio o che comunque è il suo padre e amico, gli è vicino nella preghiera, nell'affetto ed è sempre pronto ad accoglierlo, ascoltarlo, sostenerlo e incoraggiarlo. Ugualmente non deve mai mancare nella preghiera del Vescovo la supplica per le nuove vocazioni. Esse devono essere chieste con insistenza a Dio, affinché chiami 'quelli che egli vuole' per il sacro ministero".

  Benedetto XVI ha esortato ancora i Presuli dicendo loro: "Nelle città in cui vivete e operate, spesso convulse e rumorose, dove l'uomo corre e si smarrisce, dove si vive come se Dio non esistesse, sappiate creare luoghi ed occasioni di preghiera, dove nel silenzio, nell'ascolto di Dio mediante la 'lectio divina', nella preghiera personale e comunitaria, l'uomo possa incontrare Dio e fare l'esperienza viva di Gesù Cristo che rivela l'autentico volto del Padre".

  "In modo particolare" - ha detto ancora il Pontefice - "vorrei esortarvi a fare della Cattedrale un esemplare casa di preghiera, soprattutto liturgica, dove la comunità diocesana riunita con il suo Vescovo possa lodare e ringraziare Dio per l'opera della salvezza e intercedere per tutti gli uomini".

  "Siate uomini di preghiera!" - ha esclamato il Santo Padre a conclusione del suo discorso - "Nel rivolgervi a Dio per voi stessi e per i vostri fedeli abbiate la fiducia dei figli, l'audacia dell'amico, la perseveranza di Abramo, che fu instancabile nell'intercessione".
AG/PREGHIERA/VESCOVI                           VIS 20070924 (360)


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