Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

giovedì 14 febbraio 2013

IL PAPA AL CLERO DELLA DIOCESI DI ROMA: SARÒ SEMPRE VICINO A VOI NELLA PREGHIERA

Città del Vaticano, 14 febbraio 2013 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre ha incontrato i parroci e il clero della Diocesi di Roma, accompagnati dal Cardinale Vicario Agostino Vallini e dai Vescovi Ausiliari. Prima dell'ingresso nell'Aula Paolo VI, i sacerdoti sono entrati processionalmente nella Basilica Vaticana per la Professione di Fede all'Altare della Cattedra.

Il Santo Padre Benedetto XVI è stato accolto sulle note del canto "Tu es Petrus". "Grazie per il vostro affetto, il vostro amore per la Chiesa e per il Papa: grazie!", ha detto il Papa prima delle parole di saluto del Cardinale Vallini.

"È per me un dono particolare della Provvidenza - ha continuato il Papa - che, prima di lasciare il ministero petrino, posso ancora vedere il mio clero, il clero di Roma. È sempre una grande gioia vedere come la Chiesa vive, come a Roma la Chiesa è vivente: ci sono pastori che nello spirito del Pastore supremo, guidano il gregge del Signore. È un clero realmente cattolico, universale, e questo risponde all'essenza della Chiesa di Roma in sé, portare l'universalità, la cattolicità di tutte le genti, di tutte le razze, di tutte le culture".

"Oggi avete confessato davanti alla Tomba di San Pietro il Credo: nell'Anno della Fede, mi sembra un atto molto opportuno, necessario, forse, che il clero di Roma si riunisca sulla Tomba dell'Apostolo al quale il Signore ha detto: 'A te confido la mia chiesa. Su di te costruisco la mia Chiesa'. Davanti al Signore, insieme con Pietro, avete confessato. 'Tu sei Cristo, il Figlio del Dio vivo'. Così cresce la Chiesa: insieme con Pietro, confessare Cristo, seguire Cristo. E facciamo questo, sempre. Io sono molto grato per la vostra preghiera che ho sentito - l'ho detto mercoledì - quasi fisicamente. Anche se mi ritiro adesso, in preghiera sono sempre vicino a tutti voi e sono sicuro che anche tutti voi sarete vicini a me, anche se per il mondo rimango nascosto".

Successivamente il Papa, sollecitato della domande dei sacerdoti, ha parlato con i presenti nell'Aula Paolo VI della sua esperienza personale del Concilio Vaticano II.

BENEDETTO XVI: VIVERE LA QUARESIMA IN COMUNIONE ECCLESIALE SUPERANDO INDIVIDUALISMI E RIVALITÀ

Città del Vaticano, 14 febbraio 2013 (VIS). Alle 17:00 di ieri, il Santo Padre ha presieduto il rito della benedizione e imposizione delle ceneri, che, seguendo la tradizione, si sarebbe dovuto celebrare nella basilica romana di Santa Sabina, ma - per la grande affluenza di persone ed il desiderio dei cardinali e vescovi della Curia romana di accompagnare il Papa nelle ultime cerimonie del suo pontificato - si è tenuta nella Basilica di San Pietro. Prima della cerimonia il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, ha rivolto un breve saluto al Pontefice ed ha detto: "con sentimenti di grande commozione e di profondo rispetto non solo la Chiesa, ma tutto il mondo, hanno appreso la notizia della Sua decisione di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore dell'Apostolo Pietro". Pubblichiamo di seguito ampi estratti dell'omelia pronunciata dal Santo Padre.

"Oggi, Mercoledì delle Ceneri (...) seguendo l’antichissima tradizione romana delle 'stationes' quaresimali, ci siamo radunati (...) per la Celebrazione dell’Eucaristia. Tale tradizione prevede che la prima 'statio' abbia luogo nella Basilica di Santa Sabina sul colle Aventino. Le circostanze hanno suggerito di radunarsi nella Basilica Vaticana. Siamo numerosi intorno alla Tomba dell’Apostolo Pietro anche a chiedere la sua intercessione per il cammino della Chiesa in questo particolare momento, rinnovando la nostra fede nel Pastore Supremo, Cristo Signore. Per me è un’occasione propizia per ringraziare tutti, specialmente i fedeli della Diocesi di Roma, mentre mi accingo a concludere il ministero petrino, e per chiedere un particolare ricordo nella preghiera".

"Le Letture che sono state proclamate ci offrono spunti che, con la grazia di Dio, siamo chiamati a far diventare atteggiamenti e comportamenti concreti in questa Quaresima. La Chiesa ci ripropone, anzitutto, il forte richiamo che il profeta Gioele rivolge al popolo di Israele: 'Così dice il Signore: ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti'. (...) Ma è possibile questo ritorno a Dio? Sì, perché c’è una forza che non risiede nel nostro cuore, ma che si sprigiona dal cuore stesso di Dio. È la forza della sua misericordia. (...) Ma Questo ritornare a Dio diventa realtà concreta nella nostra vita solo quando la grazia del Signore penetra nell’intimo e lo scuote donandoci la forza di 'lacerare il cuore'. È ancora il profeta a far risuonare da parte di Dio queste parole: 'Laceratevi il cuore e non le vesti'. In effetti, anche ai nostri giorni, molti sono pronti a 'stracciarsi le vesti' di fronte a scandali e ingiustizie – naturalmente commessi da altri –, ma pochi sembrano disponibili ad agire sul proprio 'cuore', sulla propria coscienza e sulle proprie intenzioni, lasciando che il Signore trasformi, rinnovi e converta".

"Quel 'ritornate a me con tutto il cuore', poi, è un richiamo che coinvolge non solo il singolo, ma la comunità. Abbiamo ascoltato sempre nella prima Lettura: 'Suonate il corno in Sion, proclamate un solenne digiuno, convocate una riunione sacra. (...) La dimensione comunitaria è un elemento essenziale nella fede e nella vita cristiana. (...) E questo è importante ricordarlo e viverlo in questo Tempo della Quaresima: ognuno sia consapevole che il cammino penitenziale non lo affronta da solo, ma insieme con tanti fratelli e sorelle, nella Chiesa".

"Il profeta, infine, si sofferma sulla preghiera dei sacerdoti, i quali, con le lacrime agli occhi, si rivolgono a Dio dicendo: 'Non esporre la tua eredità al ludibrio e alla derisione delle genti. Perché si dovrebbe dire fra i popoli: 'Dov’è il loro Dio?''. Questa preghiera ci fa riflettere sull’importanza della testimonianza di fede e di vita cristiana di ciascuno di noi e delle nostre comunità per manifestare il volto della Chiesa e come questo volto venga, a volte, deturpato. Penso in particolare alle colpe contro l’unità della Chiesa, alle divisioni nel corpo ecclesiale. Vivere la Quaresima in una più intensa ed evidente comunione ecclesiale, superando individualismi e rivalità, è un segno umile e prezioso per coloro che sono lontani dalla fede o indifferenti".

"'Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!'. Le parole dell’apostolo Paolo ai cristiani di Corinto risuonano anche per noi con un’urgenza che non ammette assenze o inerzie. Il termine 'ora' ripetuto più volte dice che questo momento non può essere lasciato sfuggire, esso viene offerto a noi come un’occasione unica e irripetibile. E lo sguardo dell’Apostolo si concentra sulla condivisione con cui Cristo ha voluto caratterizzare la sua esistenza, assumendo tutto l’umano fino a farsi carico dello stesso peccato degli uomini. (...) La riconciliazione che ci viene offerta ha avuto un prezzo altissimo, quello della croce innalzata sul Golgota, su cui è stato appeso il Figlio di Dio fatto uomo. In questa immersione di Dio nella sofferenza umana e nell’abisso del male sta la radice della nostra giustificazione. Il 'ritornare a Dio con tutto il cuore' nel nostro cammino quaresimale passa attraverso la Croce, il seguire Cristo sulla strada che conduce al Calvario, al dono totale di sé".

"Nella pagina del Vangelo di Matteo, che appartiene al cosiddetto Discorso della montagna, Gesù fa riferimento a tre pratiche fondamentali previste dalla Legge mosaica: l’elemosina, la preghiera e il digiuno; sono anche indicazioni tradizionali nel cammino quaresimale per rispondere all’invito di 'ritornare a Dio con tutto il cuore'. Ma Gesù sottolinea come sia la qualità e la verità del rapporto con Dio ciò che qualifica l’autenticità di ogni gesto religioso. Per questo Egli denuncia l’ipocrisia religiosa, il comportamento che vuole apparire, gli atteggiamenti che cercano l’applauso e l’approvazione. Il vero discepolo non serve se stesso o il 'pubblico', ma il suo Signore, nella semplicità e nella generosità: (...) La nostra testimonianza allora sarà sempre più incisiva quanto meno cercheremo la nostra gloria e saremo consapevoli che la ricompensa del giusto è Dio stesso, l’essere uniti a Lui, quaggiù, nel cammino della fede, e, al termine della vita, nella pace e nella luce dell’incontro faccia a faccia con Lui per sempre".


L'ARCIVESCOVO GÄNSWEIN CONTINUERÀ AD ESSERE SEGRETARIO DI BENEDETTO XVI

Città del Vaticano, 14 febbraio 2013 (VIS). L'Arcivescovo Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia e Segretario Particolare di Benedetto XVI, continuerà a ricoprire entrambe le funzioni ed accompagnerà il Papa nel soggiorno a Castel Gandolfo e nel monastero dove il Santo Padre si ritirerà dopo la rinuncia al pontificato. La famiglia pontificia o "memores" che ha servito il Santo Padre in questi otto anni, si trasferirà ugualmente al monastero. Così ha informato Padre Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, nel corso del briefing di oggi, 14 febbraio.

Padre Lombardi ha precisato, inoltre, che i Cardinali che arrivano a Roma prima del 1° marzo, inizio ufficiale della sede vacante, non risiederanno nella Casa Santa Marta fino a questa data. Inoltre Padre Lombardi ha commentato che la caduta del Pontefice nel corso dei Viaggio in Messico dell'anno passato, non è stato un elemento determinante nella sua decisione di rinunciare al ministero petrino, come pure non lo è stato il rapporto della commissione dei tre cardinali (Julian Herranz, Jozef Tomko e Salvatore De Giori) istituita dal Papa l'aprile scorso con l'incarico di compiere una investigazione interna sulla fuga di notizie.

ACCORDO SANTA SEDE-ITALIA PER L'USO DEL PASSETTO DI BORGO

Città del Vaticano, 14 febbraio 2013 (VIS). Il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Repubblica Italiana hanno sottoscritto oggi, presso il detto Ministero, un Protocollo d'intesa per l'utilizzazione del "Passetto di Borgo" (il nome di un parte delle mura che uniscono il Vaticano a Castel Sant'Angelo) e del "Torrino di Avvistamento".

Per la Santa Sede hanno firmato il Cardinale Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e, per la Repubblica Italiana, il Professor Lorenzo Ornaghi, Ministro per i Beni e le Attività Culturali.

Il Protocollo d'intesa - sviluppando lo Scambio di Note del 1991 tra l'Italia e la Santa Sede relativo alla proprietà ed all'uso del "Passetto di Borgo" e considerando il comune interesse ad una collaborazione al fine della tutela e valorizzazione del patrimonio storico ed artistico - definisce l'uso del "Torrino di Avvistamento" al fine di consentire il deflusso del pubblico per il camminamento interno ed esterno al monumento, anche con riguardo alla necessità di predisporre idonee infrastrutture per le persone disabili.

L'accordo si inserisce nel progetto generale di restauro e valorizzazione del "Passetto di Borgo" ad opera del Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Repubblica Italiana, al fine di consentire la riapertura al pubblico del prestigioso camminamento, con accesso dal Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo. Il Protocollo d'intesa, che consiste di un preambolo e di 8 articoli, è entrato in vigore il giorno stesso della firma.

IL NUMERO DI ELETTORI NON DIPENDE DALLA DATA DI INIZIO DEL CONCLAVE

Città del Vaticano, 14 febbraio 2013 (VIS). In una precedente notizia sul futuro conclave che eleggerà il successore di Benedetto XVI, si era erroneamente affermato che il numero dei cardinali elettori avrebbe potuto variare a seconda della data di inizio del conclave.

In realtà il numero è indipendente dal momento in cui inizia il conclave, perché la Costituzione Apostolica di Giovanni Paolo II "Universi Dominici Gregis" che regolerà il conclave, stabilisce al n. 33 che non sono elettori quei cardinali che hanno compiuto 80 anni prima del giorno nel quale la Sede Apostolica è rimasta vacante.

Per questa ragione, il Cardinale Walter Kasper, per esempio, benché compia 80 anni il 5 marzo, sarà elettore, come pure il Cardinale Severino Poletto, che compie 80 anni il 18 marzo.




ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 14 febbraio 2013 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignore Laurent Percerou, Vescovo di Moulins (superficie: 7.381; popolazione: 347.900; cattolici: 346.000; sacerdoti: 102; religiosi: 273; diaconi permanenti: 17), Francia. Il Vescovo eletto è nato nel 1961 a Dreux (Francia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1992. Dal 1993 al 2003 è stato Parroco di Maintenon, di Gallardon e del raggruppamento parrocchiale di Challet, Gallardon, Maintenon e Villiers-le-Mohier; dal 1995 al 2007 è stato Responsabile del servizio diocesano per le vocazioni; dal 2003 al 2005 è stato Vicario generale del Vescovo Bernard-Nicolas Aubertin e Moderatore di Curia. Nel 2005, dopo la promozione di Mons. Aubertin alla sede metropolitana di Tours, è stato eletto Amministratore diocesano. Dal 2006 è Vicario generale dell’attuale Vescovo di Chartres, Mons. Michel Pansard. Inoltre, dal 2005, è Assistente degli Scouts et Guides de France a Chartres, e dal 2009, Responsabile del servizio diocesano per la catechesi.



Copyright © VIS - Vatican Information Service