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lunedì 6 luglio 2009

DEVOZIONE SANGUE DI CRISTO, CONDANNA ATTENTATO FILIPPINE


CITTA' DEL VATICANO, 5 LUG. 2009 (VIS). Questa mattina, prima della recita dell'Angelus, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato che: "In passato la prima domenica di luglio si caratterizzava per la devozione al Preziosissimo Sangue di Cristo. Alcuni miei venerati Predecessori nel secolo scorso la confermarono, e il beato Giovanni XXIII, con la Lettera Apostolica 'Inde a primis' (30 giugno 1960), ne spiegò il significato e ne approvò le Litanie".

  "Il tema del sangue, legato a quello dell'Agnello pasquale" - ha spiegato il Papa ai fedeli convenuti in Piazza San Pietro, - "è di primaria importanza nella Sacra Scrittura. (...) A questa formula si rifà esplicitamente Gesù nell'Ultima Cena, quando, offrendo il calice ai discepoli, dice: 'Questo è il mio sangue dell'alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati'".

  "Cari fratelli, sta scritto nella 'Genesi' che il sangue di Abele, ucciso dal fratello Caino, grida a Dio dalla terra. E purtroppo, oggi come ieri, questo grido non cessa, perché continua a scorrere sangue umano a causa della violenza, dell'ingiustizia e dell'odio. Quando impareranno gli uomini che la vita è sacra e appartiene a Dio solo? Quando comprenderanno che siamo tutti fratelli? Al grido per il sangue versato, che si eleva da tante parti della terra, Dio risponde con il sangue del suo Figlio, che ha donato la vita per noi. Cristo non ha risposto al male con il male, ma con il bene, con il suo amore infinito".

  "Il sangue di Cristo è il pegno dell'amore fedele di Dio per l'umanità. Fissando le piaghe del Crocifisso, ogni uomo, anche in condizioni di estrema miseria morale, può dire: Dio non mi ha abbandonato, mi ama, ha dato la vita per me; e così ritrovare speranza".

  Al termine della recita dell'Angelus, il Santo Padre ha ricordato la tragedia di Viareggio, nella quale hanno perso la vita 22 persone e numerosi sono stati i feriti. "Mi unisco al dolore di quanti hanno perduto persone care, sono rimasti feriti o hanno subito danni materiali anche gravi. Mentre elevo la mia accorata preghiera a Dio per tutte le persone coinvolte nella tragedia, auspico che simili incidenti non abbiano a ripetersi e sia garantita a tutti la sicurezza sul lavoro e nello svolgimento della vita quotidiana".

  "Esprimo inoltre la mia profonda deplorazione per l'attentato compiuto stamani a Cotabato nelle Filippine, dove l'esplosione di una bomba davanti alla Cattedrale, durante la celebrazione della Messa domenicale, ha causato alcuni morti e numerosi feriti, tra cui vi sono donne e bambini. Mentre prego Dio per le vittime dell' ignobile gesto, elevo la mia voce per condannare ancora una volta il ricorso alla violenza, che non costituisce mai una via degna alla soluzione dei problemi esistenti".
ANG/SANGUE CRISTO:VIAREGGIO:COTABATO/...               VIS 20090706 (460)

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