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lunedì 26 maggio 2003

IL RITO DI SAN PIO V NON SI PUÒ CONSIDERARE COME ESTINTO


CITTA' DEL VATICANO, 24 MAG. 2003 (VIS). Il Cardinale Darío Castrillón Hoyos, Presidente della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei", ha celebrato, nel pomeriggio di oggi, nella Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore, la Santa Messa secondo il Messale detto di San Pio V, con la partecipazione di fedeli provenienti da numerosi Paesi. Prima della Celebrazione Eucaristica, i fedeli hanno recitato i Misteri Gloriosi del Santo Rosario.

Iniziando l'omelia, il Cardinale Castrillón Hoyos ha affermato: "Tre figure attirano oggi il nostro sguardo di credenti, in questa Patriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore: Maria Santissima, il Pietro di oggi e San Pio V".

"Ci rivolgiamo a Lei, la Madre di Dio" - ha affermato il Cardinale - "felici per essere stati accolti nella sua casa, nel contesto di quest'anno del Rosario, proclamato dal Santo Padre. (…) È tutta l'esistenza di Maria Santissima, presentata alla contemplazione orante del credente. È il mistero della nostra intera esistenza, che qui viene riprodotto".

Riferendosi successivamente al Santo Padre, il Cardinale Castrillón Hoyos ha detto: "È a Giovanni Paolo II, il nostro amato Papa, che va il nostro pensiero, la nostra preghiera e il nostro profondo ed affettuoso senso di comunione ecclesiale. In questi venticinque anni, la sua vita e il suo supremo ministero apostolico sono caratterizzati dall'instancabile difesa della Verità, dalla totale dedizione alla causa dell'unità della Chiesa e dalla profetica e coraggiosa opera pastorale per la promozione della vera e giusta pace fra i popoli e fra tutti gli uomini".

Il Presidente della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei" ha rimarcato che: "una provvidenziale coincidenza" è stata quella di celebrare "il divino Sacrificio secondo il rito romano che prese forma nel Messale detto di San Pio V" nel medesimo luogo, la Patriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore, dove riposano le sue "spoglie mortali".

"Il rito cosiddetto di San Pio V" - ha sottolineato il Cardinale - "non si può considerare come estinto e l'Autorità del Santo Padre ha espresso la sua benevola accoglienza verso i fedeli che, pur riconoscendo la legittimità del rito romano rinnovato secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II, rimangono legati al precedente rito e trovano in esso valido nutrimento spirituale nel loro cammino di santificazione. (…) L'antico rito romano conserva, quindi, nella Chiesa il suo diritto di cittadinanza nella multiformità dei riti cattolici, sia latini che orientali".

In una Lettera indirizzata al Cardinale Castrillón, il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha trasmesso ai partecipanti alla Celebrazione Eucaristica la gratitudine del Santo Padre per la loro "cordiale adesione al Successore di Pietro" e per la "corale preghiera a Maria nel contesto dell'anno dedicato al Santo Rosario" innalzata per il 25° anniversario del suo Pontificato. Il Cardinale Sodano scrive inoltre che: "Sua Santità, riconoscente per il filiale gesto, si unisce spiritualmente al devoto omaggio a Maria Santissima chiedendole di intercedere presso il suo Figlio Gesù affinché tutti i cristiani siano lievito di santità e di rinnovamento spirituale nel mondo di oggi".
…/CELEBRAZIONE MESSA/SANTA MARIA MAGGIORE VIS 20030526 (500)

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