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lunedì 23 febbraio 2004

SEMINARISTI: FUTURO E SPERANZA DELLA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, nell'Aula Paolo VI, si è svolto un incontro di preghiera, presieduto dal Santo Padre Giovanni Paolo II, con i membri della Comunità del Pontificio Seminario Romano Maggiore in occasione della Festa di Maria Madre della Fiducia, Patrona dell'Istituto. Hanno partecipato gli studenti de Seminari Capranica, Redemptoris Mater e Divino Amore. Il Coro del Pontificio Seminario Romano Maggiore e l'Orchestra e Coro della Diocesi di Roma hanno interpretato un Oratorio ispirato all'opera "Trittico Romano", volume di poesie di Giovanni Paolo II, pubblicato lo scorso anno.

Al termine dell'Incontro, il Santo Padre, parlando a braccio, ha ringraziato i giovani seminaristi per l'esecuzione dell'opera musicale, con queste parole: "Debitor factus sum. Sono debitore del mio Seminario Romano per la bella esecuzione che ci hanno offerto dell'oratorio ispirato al Trittico Romano. Un'opera poetica sulla quale molti hanno scritto. (…) È la prima volta che ho sentito questa interpretazione musicale".

"Voglio dire" - ha detto ancora il Papa - "che questa mattina ho celebrato la Messa per le intenzioni del mio Seminario Romano". Al termine Giovanni Paolo II ha ripetuto: "Debitor factus sum', sono diventato debitore e debbo pagare (…), forse un giusto, piuttosto un dovuto prezzo. Cercherò di farlo".

Nel discorso preparato per l'incontro con i seminaristi, il Papa ha detto che essi "sono, in un modo tutto speciale, il futuro e la speranza della Chiesa; la loro presenza in Seminario attesta la forza di attrazione che Cristo esercita sul cuore dei giovani. Una forza che nulla toglie alla libertà, anzi, le permette di realizzarsi appieno scegliendo il bene più grande: Dio, al cui servizio esclusivo ci si dedica per sempre".

"Per sempre!" - ha esclamato il Pontefice - "In questi tempi si avverte l'impressione di una certa riluttanza da parte della gioventù dinanzi ad impegni definitivi e totali. È come se si avesse paura di assumere decisioni che durino l'intera esistenza. Grazie a Dio, nella Diocesi di Roma sono numerosi i giovani disposti a consacrare la propria vita a Dio e ai fratelli nel ministero sacerdotale. Tuttavia, dobbiamo pregare incessantemente il Padrone della messe, perché mandi sempre nuovi operai nella sua messe, e li sostenga nell'impegno di coerente adesione alle esigenze del Vangelo".

Il Papa ha concluso il suo discorso proponendo il sublime esempio della Vergine ed ha detto: "Senza l'umile abbandono alla volontà di Dio, che fece fiorire il più bel 'sì' nel cuore di Maria, chi potrebbe assumersi la responsabilità del Sacerdozio? Questo vale pure per voi, cari giovani, che vi preparate al Matrimonio cristiano".
AC/…/SEMINARIO ROMANO MAGGIORE VIS 20040223 (440)

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