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mercoledì 4 ottobre 2006

DOCUMENTO LOTTA CORRUZIONE DICASTERO GIUSTIZIA E PACE


CITTA' DEL VATICANO, 4 OTT. 2006 (VIS). Una Nota dal titolo: "La lotta contro la corruzione" è stata pubblicata oggi dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. La nota riprende i punti principali della Conferenza internazionale sulla corruzione organizzata, nel giugno scorso, dal medesimo Dicastero ed alla quale hanno partecipato funzionari internazionali, studiosi, diplomatici ed esperti di numerosi Paesi.

  Nel testo viene ribadito che la corruzione "la quale attraversa tutti i settori sociali e non può essere attribuita solo agli operatori economici o ai funzionari pubblici, è favorita dalla scarsa trasparenza nella finanza internazionale, dall'esistenza di paradisi fiscali e dalla disparità di livello tra le forme di lotta, spesso chiusa nell'ambito del singolo Stato, mentre il campo d'azione degli attori della corruzione stessa solitamente è sovrastatale e internazionale".

  Come si legge nel "Compendio della dottrina sociale della Chiesa" "la corruzione (...), distorce alla radice il ruolo delle istituzioni rappresentative, in quanto le usa come terreno di scambio politico tra richieste clientelari e prestazioni dei governanti. In tal modo, le scelte politiche favoriscono gli obiettivi ristretti di quanti possiedono i mezzi per influenzarle e impediscono la realizzazione del bene comune di tutti i cittadini. La corruzione inoltre va annoverata tra le cause che maggiormente concorrono a determinare il sottosviluppo e la povertà, privando i popoli del fondamentale bene comune che è la legalità".

  Per il superamento della corruzione, si legge nella Nota "è positivo il passaggio da società autoritarie a società democratiche, (...) da società centralistiche a società partecipate. Non senza pericoli" - avverte la Nota - "L'apertura può demolire la solidità delle convinzioni morali" e "può facilitare l'esportazione della corruzione".

  "La Chiesa, presente in tutte le pieghe della società oggi, può svolgere un ruolo sempre più rilevante nella prevenzione della corruzione, contribuendo efficacemente alla educazione e formazione morale dei cittadini, specialmente con i principi orientativi fondamentali della sua dottrina sociale: dignità della persona umana, bene comune, solidarietà, sussidiarietà, opzione preferenziale dei poveri, destinazione universale dei beni".

 "Come affermato nella Conferenza internazionale di giugno, la Nota del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace ripete che la lotta alla corruzione è un valore, ma anche un bisogno; la corruzione è un male, ma anche un costo; il rifiuto della corruzione è un bene, ma anche un vantaggio; l'abbandono delle pratiche corrotte può generare sviluppo e benessere; i comportamenti onesti vanno incentivati, quelli disonesti punti".

"Sul piano internazionale" - si legge infine - "dato che il crimine organizzato non ha frontiere, bisogna aumentare la collaborazione tra i governi, anche con accordi su procedure per la confisca e il recupero di quanto percepito illegalmente".
CON-IP/DOCUMENTO CORRUZIONE/...                   VIS 20061004 (440)


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