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lunedì 6 maggio 2013

IL PAPA NELLA BASILICA LIBERIANA: MARIA CI AIUTA AD AFFRONTARE LA VITA

Città del Vaticano, 4 maggio 2013 (VIS). Questo pomeriggio, alle ore 18;00, nella Basilica di Santa Maria Maggiore, il Santo Padre ha baciato il Crocifisso come atto di "presa di possesso" della Basilica. È la seconda volta, dall'inizio del suo Pontificato, che Papa Francesco si reca nel tempio mariano più antico d'Occidente che custodisce l'Icona della Madonna "Salus Populi Romani", molto venerata a Roma. Il 14 marzo, giorno successivo alla sua elezione, il Pontefice si è recato nella Basilica Liberiana per porre sotto la benedizione di Maria il suo ministero petrino. Nel corso della presente visita, che si svolge il primo sabato del mese di maggio, il Papa ha voluto recitare in questa Basilica, i misteri gaudiosi del Santo Rosario.

Al suo arrivo Papa Francesco è stato accolto dal Cardinale Arciprete Santos Abril y Castelló, il quale nel suo saluto al Santo Padre ha detto: "Desideriamo dare cordiale ascolto a una richiesta che ben sappiamo è frequente sulle labbra del nostro Papa: 'preghi, pregate per me'. Lo faremo anche in futuro perché è una linea pastorale che vogliamo privilegiare in questa Basilica: quella di cercare di risvegliare la fede nel popolo cristiano con un doppio accento: con un tocco mariano e uniti al Papa, facendoci eco frequente dell'insegnamento e delle parole del Santo Padre (...) Esse ci spingeranno a uscire verso le periferie religiose e umane, dove ci sono tanti spazi da riempire e da accompagnare".

Il Papa ha sottolineato nell'omelia tra aspetti della maternità di Maria: Ella ci aiuta a crescere, ad affrontare la vita, ad essere liberi.

"Gesù Cristo, con la sua Passione, Morte e Risurrezione - ha detto il Vescovo di Roma - ci porta la salvezza, ci dona la grazia e la gioia di essere figli di Dio, di chiamarlo in verità con il nome di Padre. Maria è madre, e una madre si preoccupa soprattutto della salute dei suoi figli (...) La Madonna custodisce la nostra salute. Che cosa vuol dire questo, che la Madonna custodisce la nostra salute? Penso soprattutto a tre aspetti: ci aiuta a crescere, ad affrontare la vita, ad essere liberi".

"Una mamma aiuta i figli a crescere e vuole che crescano bene; per questo li educa a non cedere alla pigrizia - che deriva anche da un certo benessere -, a non adagiarsi in una vita comoda che si accontenta di avere solo delle cose. La mamma ha cura dei figli perché (...) crescano forti, capaci di prendersi responsabilità, (...) di tendere a grandi ideali. (...) La Madonna fa proprio questo in noi, ci aiuta a crescere umanamente e nella fede, ad essere forti e non cedere alla tentazione dell’essere uomini e cristiani in modo superficiale, ma a vivere con responsabilità, a tendere sempre più in alto".

"Una mamma poi pensa alla salute dei figli educandoli anche ad affrontare le difficoltà della vita. Non si educa, non si cura la salute evitando i problemi, come se la vita fosse un’autostrada senza ostacoli. La mamma aiuta i figli a guardare con realismo i problemi della vita e a non perdersi in essi, ma ad affrontarli con coraggio, a non essere deboli, e a saperli superare, in un sano equilibrio che una madre 'sente' tra gli ambiti di sicurezza e le zone di rischio. (...) Una vita senza sfide non esiste e un ragazzo o una ragazza che non sa affrontarle mettendosi in gioco, è un ragazzo e una ragazza senza spina dorsale! (...) Maria ha vissuto molti momenti non facili nella sua vita, dalla nascita di Gesù, quando 'per loro non c’era posto nell’alloggio', fino al Calvario. E come una buona madre ci è vicina, perché non perdiamo mai il coraggio di fronte alle avversità della vita, di fronte alla nostra debolezza, di fronte ai nostri peccati: ci dà forza, ci indica il cammino di suo Figlio. Gesù dalla croce dice a Maria, indicando Giovanni: 'Donna, ecco tuo figlio!' e a Giovanni: 'Ecco tua madre!'. In quel discepolo tutti noi siamo rappresentati".

"Un ultimo aspetto: una buona mamma (...) aiuta anche a prendere le decisioni definitive con libertà. (...) Ma che cosa significa libertà? Non è certo fare tutto ciò che si vuole (...), libertà non significa, per così dire, buttare tutto ciò che non piace dalla finestra. No, quella non è libertà! La libertà ci è donata perché sappiamo fare scelte buone nella vita! Maria da buona madre ci educa ad essere, come Lei, capaci di fare scelte definitive; scelte definitive, in questo momento in cui regna, per così dire, la filosofia del provvisorio. È tanto difficile impegnarsi nella vita definitivamente. E lei ci aiuta a fare scelte definitive con quella libertà piena con cui ha risposto 'sì' al piano di Dio sulla sua vita".

"Cari fratelli e sorelle, quanto è difficile, nel nostro tempo, prendere decisioni definitive! Ci seduce il provvisorio. Siamo vittime di una tendenza che ci spinge alla provvisorietà… È un po’ il fascino del rimanere adolescenti, e questo per tutta la vita! Non abbiamo paura degli impegni definitivi, degli impegni che coinvolgono e interessano tutta la vita! In questo modo la vita sarà feconda! E questo è libertà: avere il coraggio di prendere queste decisioni con grandezza".

"Tutta l’esistenza di Maria è un inno alla vita, un inno di amore alla vita (...) La 'Salus Populi Romani' è la mamma che ci dona la salute nella crescita, ci dona la salute nell’affrontare e superare i problemi, ci dona la salute nel renderci liberi per le scelte definitive; la mamma che ci insegna ad essere fecondi, ad essere aperti alla vita (...), a non perdere mai la speranza, a donare vita agli altri, vita fisica e spirituale. Questo ti chiediamo questa sera, O Maria, 'Salus Populi Romani', (...) donaci la salute (...) per essere sempre segni e strumenti di vita".
Dopo la recita del Santo Rosario, all’uscita dalla Basilica, dal Sagrato il Santo Padre ha rivolto le seguenti parole ai numerosi fedeli radunati in Piazza: "Grazie tante per la vostra presenza nella casa della mamma di Roma (...). Viva la Madonna. È la nostra Madre. Affidiamoci a lei, perché lei ci custodisce come una buona mamma. Io prego per voi, ma vi chiedo di pregare per me, perché ne ho bisogno. Tre 'Ave' per me. Vi auguro una buona domenica, domani. Arrivederci. Adesso vi do la benedizione - a voi e a tutta la vostra famiglia. Vi benedica il Padre Onnipotente".

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