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lunedì 6 maggio 2013

IL PAPA ALLE NUOVE GUARDIE SVIZZERE: TESTIMONIATE LA VOSTRA FEDE CON GIOIA E CON GENTILEZZA

Città del Vaticano, 6 maggio 2013 (VIS). Il 6 maggio, in commemorazione dell'eroica morte di 147 soldati svizzeri, caduti in difesa del Sommo Pontefice nel Sacco di Roma (1527), si svolge il giuramento delle nuove reclute del Corpo. Quest'anno le 35 nuove guardie presteranno giuramento alle 17:00, nel Cortile San Damaso, davanti al rappresentante del Santo Padre, Arcivescovo Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato. Saranno presenti alla cerimonia Cardinali, Vescovi, membri della Curia e Rappresentanti delle Delegazioni diplomatiche presso la Santa Sede.

La Delegazione del governo cantonale di Zugo, sarà guidata dal Presidente Beat Villiger. Inoltre è prevista la presenza del Presidente della Confederazione Elvetica Signor Ueli Maurer. La giornata del giuramento sulla bandiera del Corpo si è aperta questa mattina con la celebrazione della Santa Messa all'altare della Cattedra nella Basilica di San Pietro, alla quale, alle 9:30, è seguita la commemorazione dei 147 soldati caduti sulla spianata dei Protomartiri romani.

Papa Francesco, che ha ricevuto questa mattina le 35 nuove reclute e i loro familiari, ha rivolto loro un discorso. "In questa data - ha detto il Santo Padre - voi fate memoria del sacrificio delle Guardie Svizzere impegnate nella strenua difesa del Papa durante il 'sacco di Roma'. Oggi non siete chiamati a questo gesto eroico, ma ad un’altra forma di sacrificio, anch’essa impegnativa: a mettere le vostre energie giovanili al servizio della Chiesa e del Papa. E per fare questo bisogna essere forti, animati dall’amore e sostenuti dalla fede in Cristo. (...) Sono certo che la decisione di mettere anni della vostra vita al servizio del Papa non sia estranea alla vostra fede. Anzi, le motivazioni più profonde che vi hanno spinti qui a Roma hanno origine proprio nella vostra fede. Una fede che avete imparato in famiglia, coltivato nelle vostre parrocchie, e che manifesta anche l’attaccamento dei cattolici svizzeri alla Chiesa".

"Durante la vostra permanenza a Roma - ha proseguito il Pontefice - voi siete chiamati a testimoniare la vostra fede con gioia, e con la gentilezza del tratto. Com’è importante questo per tante persone che passano dalla Città del Vaticano! Ma è importante anche per coloro che lavorano qui per la Santa Sede, e lo è anche per me! La vostra presenza è un segno della forza e della bellezza del Vangelo, che in ogni tempo chiama i giovani a seguirlo. E vorrei anche invitarvi a vivere il periodo che trascorrete nella 'Città eterna' con spirito di sincera fratellanza, aiutandovi gli uni gli altri a condurre una buona vita cristiana, che corrisponda alla vostra fede e alla vostra missione nella Chiesa".

Il Santo Padre ha concluso il suo discorso ricordando alle nuove reclute che la loro specifica esperienza ecclesiale nel Corpo della Guardia Svizzera rappresenta "un’occasione privilegiata per approfondire la conoscenza di Cristo e del suo Vangelo e per camminare alla sua sequela, quasi respirando, qui a Roma, la cattolicità della Chiesa. Quando alcuni di voi oggi giureranno di compiere fedelmente il servizio nella Guardia e altri rinnoveranno questo giuramento nel loro cuore, pensate che anche il vostro servizio è una testimonianza a Cristo, che vi chiama ad essere autentici uomini e veri cristiani, protagonisti della vostra esistenza".


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