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lunedì 23 dicembre 2002

GARANTIRE L'ACCESSO AI FARMACI ESSENZIALI


CITTA' DEL VATICANO, 21 DIC. 2002 (VIS). Lo scorso 20 dicembre, l'Arcivescovo Diarmuid Martin, Osservatore permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio (O.M.C.), è intervenuto durante l'incontro che questo organismo ha dedicato agli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale relativi al commercio (ADPIC).

  L'Arcivescovo ha ricordato che quando è stata approvata, la Dichiarazione di Doha sull'ADPIC e la salute pubblica "è stata considerata un passo significativo per cercare di riconciliare due importanti valori per la comunità mondiale: permettere ai governi di rispondere (…) alle esigenze sanitarie dei loro cittadini, assicurando loro l'accesso ai farmaci essenziali e costosi a prezzi accettabili, e rispettare la creatività e le possibilità innovative di un sistema basato su regole internazionali per la tutela della proprietà intellettuale".

  "Soprattutto, si sperava" - ha proseguito il prelato - "che la Dichiarazione avrebbe rappresentato una vittoria per i più poveri e per quanti sono più esposti ai rischi sanitari e alla sofferenza, specialmente in Africa".

  Dopo aver ricordato questa speranza, l'Arcivescovo ha espresso la preoccupazione della Santa Sede per l'impossibilità di giungere a "una applicazione consensuale della Dichiarazione per quei Paesi che non sono in grado di produrre da sé i farmaci di cui hanno bisogno" entro i termini stabiliti.

  L'Arcivescovo Martin ha ricordato le parole pronunciate da Giovanni Paolo II nel suo Messaggio per la Giornata della Pace 2003: "speciale cura deve essere posta nel dare esecuzione agli impegni assunti verso i poveri" e "il mancato adempimento degli impegni con le nazioni in via di sviluppo costituisce una seria questione morale".

  "La tutela della proprietà privata, inclusa la proprietà intellettuale" - ha proseguito l'Arcivescovo - "è un valore importante che occorre rispettare (…). Lo stesso impulso creativo e innovativo offerto dal sistema di diritto sulla proprietà intellettuale, in modo particolare nell'ambito sanitario, esiste soprattutto per servire il bene comune della comunità umana".

  L'Osservatore permanente ha concluso il suo intervento sottolineando che "una decisione positiva riguardo a tale questione avrebbe rappresentato un segno importante da parte della Organizzazione Mondiale del Commercio, soprattutto in questo periodo natalizio. La mia delegazione auspica che un senso di responsabilità comune spinga tutti noi a adoperarci affinché quanto è stato fatto in questi giorni non vada perso e affinché si giunga al più presto a una decisione positiva per la famiglia umana".
DELSS/PROPRIETÀ INTELLETTUALE/MARTIN          VIS 20021223 (390)

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