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lunedì 31 ottobre 2005

ANGELUS: ATTUALITÀ CONCILIO VATICANO II


CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato le riflessioni dell'Angelus di oggi all'anniversario del Concilio Vaticano II che, il 28 ottobre del 1965, celebrava la settima Sessione, alla quale seguirono l'ottava, la nona e la decima, e, l'8 dicembre dello stesso anno, la sessione conclusiva.

Il Papa ha ricordato che: "Nella fase finale di quello storico evento ecclesiale, che era iniziato tre anni prima, venne approvata la maggior parte dei Documenti conciliari" e ha affermato che tutti i testi "conservano il loro valore e rivelano un'attualità che, per certi aspetti, è addirittura aumentata". Il Papa ha di seguito citato i cinque Documenti firmati a chiusura del Concilio: "il Decreto 'Christus Dominus' sull'ufficio pastorale dei Vescovi; il Decreto 'Perfectae caritatis', sul rinnovamento della vita religiosa; il Decreto 'Optatam totius', sulla formazione sacerdotale; la Dichiarazione 'Gravissimum educationis', sull'educazione cristiana; e infine la Dichiarazione 'Nostra Aetate', sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane".

"I temi della formazione dei sacerdoti, della vita consacrata e del ministero episcopale" - ha proseguito il Pontefice - "sono stati oggetto di tre Assemblee Ordinarie del Sinodo dei Vescovi, svoltesi rispettivamente nel 1990, nel 1995 e nel 2001. (...) Meno conosciuto è invece il documento sull'educazione. Da sempre la Chiesa è impegnata nell'educazione della gioventù. (...) Anche oggi, nell'epoca della comunicazione globale, la Comunità ecclesiale avverte tutta l'importanza di un sistema educativo che riconosca il primato dell'uomo come persona, aperta alla verità e al bene. Primi e principali educatori sono i genitori, aiutati, secondo il principio di sussidiarietà, dalla società civile. Una speciale responsabilità educativa sente di avere la Chiesa, alla quale Cristo ha affidato il compito di annunciare 'la via della vita'".

Successivamente il Papa, facendo riferimento alla Dichiarazione "Nostra Aetate" ha affermato che essa "è di grandissima attualità, perchè riguarda l'atteggiamento della Comunità ecclesiale nei confronti delle religioni non cristiane. Partendo dal principio che 'tutti gli uomini costituiscono una sola comunità' e che la Chiesa 'ha il dovere di promuovere l'unità e l'amore' tra i popoli, il Concilio 'nulla rigetta di quanto è vero e santo' nelle altre religioni e a tutti annuncia Cristo, 'via, verità e vita', in cui gli uomini trovano la 'pienezza della vita religiosa'".

"Con la Dichiarazione 'Nostra Aetate'" - ha ricordato Papa Benedetto - "i Padri del Vaticano II hanno proposto alcune verità fondamentali; (...) lo speciale vincolo che lega i cristiani e gli ebrei, (...) la stima verso i musulmani ed i seguaci delle altre religioni; (...) lo spirito di fraternità universale che bandisce qualsiasi discriminazione o persecuzione religiosa".
ANG/CONCILIO VATICANO II/... VIS 20051031 (440)

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