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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 12 dicembre 2005

RACCOGLIMENTO, SOBRIETÀ, GIOIA, CARATTERIZZANO NATALE


CITTA' DEL VATICANO, 11 DIC. 2005 (VIS). La preparazione al Santo Natale è stato il tema delle riflessioni del Santo Padre Benedetto XVI precedenti la recita dell'Angelus con i fedeli riuniti in Piazza San Pietro.

"Nell'odierna società dei consumi" - ha detto il Santo Padre - "questo periodo subisce purtroppo una sorta di 'inquinamento' commerciale, che rischia di alterarne l'autentico spirito, caratterizzato dal raccoglimento, dalla sobrietà, da una gioia non esteriore ma intima. È dunque provvidenziale che, quasi come una porta d'ingresso al Natale, vi sia la festa di Colei che è la Madre di Gesù, e che meglio di chiunque altro può guidarci a conoscere, amare, adorare il Figlio di Dio fatto uomo. Lasciamo dunque che sia Lei ad accompagnarci (...) perché ci predisponiamo con sincerità di cuore e apertura di spirito a riconoscere nel Bambino di Betlemme il Figlio di Dio venuto sulla terra per la nostra redenzione".

"In tante famiglie" - ha detto ancora il Papa - "subito dopo la festa dell'Immacolata si inizia ad allestire il Presepe, quasi per rivivere insieme a Maria quei giorni pieni di trepidazione che precedettero la nascita di Gesù. Costruire il Presepe in casa può rivelarsi un modo semplice, ma efficace di presentare la fede per trasmetterla ai propri figli. (...) Il Presepe può infatti aiutarci a capire il segreto del vero Natale, perché parla dell'umiltà e della bontà misericordiosa di Cristo, il quale 'da ricco che era, si è fatto povero'".

Al termine, il Santo Padre, seguendo la tradizione, ha benedetto i Bambinelli che i ragazzi di Roma collocheranno nel Presepe delle loro case ed ha detto: "Con questo gesto vorrei invocare l'aiuto del Signore perché tutte le famiglie cristiane si preparino a celebrare con fede le prossime feste natalizie".
ANG/NATALE/... VIS 20051212 (300)

TELEGRAMMA CONGRATULAZIONI VINCITORE PREMIO NOBEL PACE


CITTA' DEL VATICANO, 10 DIC. 2005 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo di un telegramma del Santo Padre Benedetto XVI indirizzato al Signor Mohamed El Baradei, Direttore Generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), al quale è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace 2005, nel corso di una cerimonia svoltasi oggi a Oslo (Norvegia). La Santa Sede è membro dell'AIEA dal 1957.

Nel telegramma Benedetto XVI, rallegrandosi del conferimento del Premio al Signor El Baradei e alla AIEA, scrive: "Anche oggi, sessanta anni dopo i devastanti attacchi di Hiroshima e Nagasaki, è evidente che la pace del mondo continua ad essere minacciata dalla diffusione di armi nucleari. Il servizio che lei rende alla comunità internazionale con la promozione della non-proliferazione nucleare e contribuendo al processo del disarmo nucleare merita grandi elogi. Prego che Dio continui a guidare gli sforzi di tutti coloro che operano per la pace e particolarmente coloro che si adoperano per impedire l'uso delle armi di distruzione di massa".
TGR/PREMIO NOBEL PACE/EL BARADEI VIS 20051212 (180)

PERSONE CONSACRATE: AFFRONTATE CON CORAGGIO PRESENTE


CITTA' DEL VATICANO, 10 DIC. 2005 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto ottomila religiosi, religiose e membri di istituti Secolari e di Società di Vita Apostolica della Diocesi di Roma.

Salutando i partecipanti all'Udienza, il Papa ha rivolto anche "un pensiero particolare (...) a quanti vivono nei monasteri di vita contemplativa e che sono a noi spiritualmente uniti, come pure alle persone di vita consacrata provenienti dall'Africa, dall'America Latina e dall'Asia che studiano a Roma".

"Da sempre" - ha proseguito il Pontefice - "i consacrati e le consacrate costituiscono nella Chiesa di Roma una preziosa presenza, anche perché offrono una peculiare testimonianza dell'unità e dell'universalità del Popolo di Dio. (...) Il complesso contesto sociale e culturale della nostra Città nel quale vi trovate ad agire domanda da parte vostra, oltre una costante attenzione alle problematiche locali, una coraggiosa fedeltà al carisma che vi contraddistingue. Sin dalle origini, in effetti, la vita consacrata si è caratterizzata per la sua sete di Dio. (...) Non abbiate paura di presentarvi anche visibilmente, come persone consacrate, e cercate in ogni modo di manifestare la vostra appartenenza a Cristo".

Successivamente il Papa ha ricordato che le persone consacrate sono ben inserite nei programmi della Diocesi "collaborando nei vari rami dell'azione pastorale, grazie anche al collegamento che svolgono gli organismi di rappresentanza della vita consacrata come la Conferenza Italiana Superiori Maggiori e l'Unione delle Superiore Maggiori d'Italia, il Gruppo Istituti Secolari e l'Ordo Virginum". Benedetto XVI ha invitato i consacrati e le consacrate a proseguire tale collaborazione, consolidando "la vostra fedeltà agli impegni assunti, al carisma di ogni vostro istituto e agli orientamenti della Chiesa locale".

"La Chiesa ha bisogno della vostra testimonianza, ha bisogno di una vita consacrata che affronti con coraggio e creatività le sfide del tempo presente. Di fronte all'avanzata dell'edonismo, a voi è richiesta la coraggiosa testimonianza della castità. (...) Di fronte alla sete di denaro, la vostra vita sobria e pronta al servizio dei più bisognosi ricorda che Dio è la ricchezza vera che non perisce. Di fronte all'individualismo e al relativismo (...) la vostra vita fraterna, capace di lasciarsi coordinare e quindi capace di obbedienza, conferma che voi ponete in Dio la vostra realizzazione".

Il Papa ha concluso il suo discorso ricordando il quarantesimo anniversario della promulgazione del decreto conciliare "Perfectae caritatis", dedicato alle persone consacrate ed ha affermato: "La persona consacrata vive nel tempo, ma il suo cuore è proiettato oltre il tempo e all'uomo contemporaneo spesso assorbito dalle cose del mondo testimonia che il suo vero destino è Dio stesso".
AC/PERSONE CONSACRATE/ROMA VIS 20051210 (440)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 12 DIC. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Undici Presuli della Conferenza Episcopale della Polonia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Cardinale Józef Glemp, Arcivescovo di Warszawa, con gli Ausiliari Vescovo Marian Dus, Vescovo Piotr Jarecki e Vescovo Tadeusz Pikus.

- Il Vescovo Stanislaw Wojciech Wielgus, di Plock, con l'Ausiliare Vescovo Roman Adam Marcinkowski.

- Il Vescovo Slawoj Leszek Glodz, di Warszawa-Praga.

- Il Vescovo Tadeusz Ploski, Ordinario Militare.

- L'Arcivescovo Wojciech Ziemba, di Bialystok, con l'Arcivescovo emerito Stanislaw Szymecki.

- Il Vescovo Antoni Pacyfik Dydycz, O.F.M.Cap., di Drohiczyn.

- Il Cardinale Bernard Panafieu, Arcivescovo di Marseille (Francia).

Sabato 10 dicembre, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Sua Beatitudine Cardinale Ignace Moussa I Daoud, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/.../... VIS 20051212 (150)

TELEGRAMMA DISASTRO AEREO IN NIGERIA


CITTA' DEL VATICANO, 12 DIC. 2005 (VIS). Il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha fatto pervenire, a nome del Santo Padre, un telegramma di cordoglio al Vescovo Alexius Obabu Mazoki, di Port Harcourt (Nigeria), per le vittime, in maggioranza bambini, del disastro aereo di sabato scorso all'aeroporto della medesima città.

"Rattristato dalla notizia della grande perdita di vite umane causata dal disastro aereo avvenuto nei pressi di Port Harcourt, il Santo Padre" - scrive il Cardinale Sodano - "la prega di trasmettere le sue sentite condoglianze alle famiglie delle vittime. Il Papa raccomanda i defunti alla misericordia di Dio Onnipotente ed invoca divine benedizioni di forza e pace su tutti coloro che sono in lutto e su quanti sono impegnati nei soccorsi".
TGR/DISASTRO AEREO NIGERIA/SODANO VIS 20051212 (130)

INVITO DEL PAPA COSTRUZIONE NUOVE CHIESE DIOCESI ROMA


CITTA' DEL VATICANO, 11 DIC. 2005 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus con le migliaia di fedeli in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato che anche quest'anno, nel periodo di Avvento, la Diocesi di Roma propone l'iniziativa "Nuove Chiese per Roma".

Tale iniziativa, ha spiegato il Santo Padre, ha il fine di "sensibilizzare la Comunità ecclesiale sulla necessità di costruire nuovi complessi parrocchiali nei quartieri che ancora ne sono privi".

"Mentre ringrazio" - ha detto il Papa - "quanti con il loro generoso impegno hanno permesso in questi anni di dotare numerose zone di periferia di appropriati centri pastorali, faccio appello alla sensibilità di tutti, perché ancora molto resta da fare per assicurare ai fedeli di questa Città, che continua a crescere, ambienti adeguati per la liturgia, la catechesi e le opere di animazione sociale e culturale".

Infine Papa Benedetto ha ricordato che giovedì 15 dicembre incontrerà gli universitari degli Atenei romani, al termine della Messa che il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale per la Diocesi di Roma, celebrerà alle ore 17:00, nella Basilica Vaticana. "Invito tutti" - ha detto il Santo Padre - "ad unirsi a questo momento di preghiera in preparazione al Natale".
ANG/NUOVE CHIESE ROMA/... VIS 20051212 (210)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 12 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Caracas (Venezuela), presentata dal Vescovo Roberto Antonio Davila Uzcátegui, per raggiunti limiti d'età.

- Ha eretto la Diocesi di Buxar (India), con territorio dismembrato dall'Arcidiocesi di Patna, rendendola suffraganea della medesima Sede Metropolitana.

- Ha nominato il Padre William D'Souza, S.I., primo Vescovo di Buxar (superficie: 11.311; popolazione: 5.781.132; cattolici: 15.745; sacerdoti: 22; religiosi: 72), India. Il Vescovo eletto, già Superiore Provinciale dei Padri Gesuiti e Parroco di Itarhi, è nato nel 1946 a Madanthar (India) ed è stato ordinato sacerdote nel 1976.

Sabato 10 dicembre è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato:

- Il Reverendo Martin Tetsuo Hiraga, Vescovo di Sendai (superficie: 45.951; popolazione: 7.332.000; cattolici: 10.987; sacerdoti: 50; religiosi: 289), Giappone. Il Vescovo eletto, finora Amministratore diocesano e già Vicario Generale della medesima Diocesi, è nato nel 1945 a Hanamaki (Giappone) ed è stato ordinato sacerdote nel 1974.

- Il Monsignor José Guadalupe Torres Campos, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Ciudad Juárez (superficie: 29.639; popolazione: 2.500.000; cattolici: 2.125.000; sacerdoti: 118; religiosi: 216; diaconi permanenti: 14), Messico. Il Vescovo eletto, finora Vicario Generale della Diocesi di Irapuato (Messico), è nato a León (Messico) nel 1960 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1984.

- Il Monsignor Juan Frausto Pallares, Vescovo Ausiliare della Diocesi di León (superficie: 8.016; popolazione: 3.795.967; cattolici: 3.416.000; sacerdoti: 388; religiosi: 1.496), Messico. Il Vescovo eletto, finora Vicario episcopale della medesima Diocesi, è nato a Tomelópez (Messico) nel 1941 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1968.

- L'Arcivescovo Albert Malcolm Ranjith Patabendige Don, finora Nunzio Apostolico in Indonesia e in Timor Orientale, Segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
RE:ECE:NER:NEA:NA/.../... VIS 20051212 (300)

venerdì 9 dicembre 2005

MARIA CI AIUTA A SUPERARE TENTAZIONE DI UNA VITA MEDIOCRE


CITTA' DEL VATICANO, 8 DIC. 2005 (VIS). Al termine della Concelebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio per recitare l'Angelus con le migliaia di fedeli riuniti in Piazza San Pietro ed ha affermato che la Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria "è un giorno di intenso gaudio spirituale".

Rievocando l'immagine della Vergine descritta da Dante nel Canto XXXIII del Paradiso: "Umile e alta più che creatura / termine fisso d'eterno consiglio", il Papa ha proseguito chiedendosi: "Guardando alla Madonna, come non lasciar ridestare in noi, suoi figli, l'aspirazione alla bellezza, alla bontà, alla purezza del cuore? Il suo celeste candore ci attira verso Dio, aiutandoci a superare la tentazione di una vita mediocre, fatta di compromessi con il male, per orientarci decisamente verso l'autentico bene, che è sorgente di gioia".

Ricordando il 40° anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II "l'evento ecclesiale più grande del secolo ventesimo", quando Papa Paolo VI "tra l'esultanza di numerosi fedeli in Piazza San Pietro, affidò l'attuazione dei documenti conciliari alla Vergine Maria, invocandola col dolce titolo di Madre della Chiesa", il Papa ha affermato: "In modo speciale, Maria ha vegliato con materna premura sul Pontificato dei miei venerati Predecessori, ognuno dei quali, con grande saggezza pastorale, ha guidato la barca di Pietro sulla rotta dell'autentico rinnovamento conciliare, lavorando incessantemente per la fedele interpretazione ed attuazione del Concilio Vaticano II".

Al termine della recita dell'Angelus, il Santo Padre ha benedetto la fiaccola olimpica che ieri è transitata da Roma nel suo itinerario verso Torino, sede dei prossimi Giochi Olimpici Invernali e che è stata portata in Piazza San Pietro da una Guardia Svizzera e da un agente della Gendarmeria Vaticana. "Possa questa fiamma" - ha detto il Santo Padre - "ricordare a tutti i valori di pace e di fratellanza che stanno alla base delle Olimpiadi".
ANG/IMMACOLATA:CONCILIO:FIACCOLA OLIMPICA/... VIS 20051209 (330)

COLUI CHE SI ABBANDONA A DIO NON PERDE LA SUA LIBERTÀ


CITTA' DEL VATICANO, 8 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto oggi, Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, una Concelebrazione Eucaristica nella Basilica Vaticana, in occasione del 40° anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II. Hanno concelebrato con il Papa 40 Cardinali e 80 Arcivescovi e Vescovi.

All'inizio dell'omelia, il Papa ha ricordato che Giovanni XXIII inaugurò il Concilio Ecumenico l'11 ottobre 1962, allora festa della Maternità di Maria, e Paolo VI concluse solennemente il Concilio l'8 dicembre 1965.

"Resta indelebile nella mia memoria" - ha detto Papa Benedetto XVI - il momento in cui sentendo le parole di Papa Paolo VI "'dichiariamo Maria Santissima Madre della Chiesa', spontaneamente i Padri si alzarono di scatto dalle loro sedie e applaudirono in piedi rendendo omaggio alla Madre di Dio, a nostra Madre, alla Madre della Chiesa".

Il Santo Padre ha affermato che: "Maria non sta soltanto in un rapporto singolare con Cristo, il Figlio di Dio che, come uomo, ha voluto diventare figlio suo. Essendo totalmente unita a Cristo, ella appartiene anche totalmente a noi".

Riferendosi al titolo di Maria, l'Immacolata, il Papa ha spiegato che: "La liturgia di oggi ci chiarisce il contenuto di questa parola in due grandi immagini. C'è innanzitutto il racconto meraviglioso dell'annuncio a Maria, la Vergine di Nazaret, della venuta del Messia" e "la lotta tra l'uomo e il serpente, cioè tra l'uomo e le potenze del male e della morte. Viene però anche preannunciato che 'la stirpe' della donna un giorno vincerà e schiaccerà la testa al serpente, alla morte".

"Qual è il quadro che in questa pagina ci vien posto davanti? L'uomo non si fida di Dio. Egli cova il sospetto che Dio, in fin dei conti, gli tolga qualcosa della sua vita, che Dio sia un concorrente che limita la nostra libertà e che noi saremo pienamente esseri umani soltanto quando l'avremo accantonato; insomma, che solo in questo modo possiamo realizzare in pienezza la nostra libertà".

L'uomo, ha proseguito il Pontefice, "Vuole attingere egli stesso dall'albero della conoscenza il potere di plasmare il mondo, di farsi dio elevandosi al livello di Lui, e di vincere la morte e le tenebre. Non vuole contare sull'amore che non gli sembra affidabile; egli conta unicamente sulla conoscenza, in quanto essa gli conferisce il potere. Piuttosto che sull'amore punta sul potere col quale vuole prendere in mano in modo autonomo la propria vita. E nel fare questo, egli si fida della menzogna piuttosto che della verità".

Sottolineando che: "L'amore non è dipendenza, ma dono che ci fa vivere", il Papa ha affermato che: "Solo se viviamo nel modo giusto l'uno con l'altro e l'uno per l'altro, la libertà può svilupparsi. (...) Se noi viviamo contro l'amore e contro la verità - contro Dio -, allora ci distruggiamo a vicenda e distruggiamo il mondo".

"Cari fratelli e sorelle! Se riflettiamo sinceramente su di noi e sulla nostra storia, dobbiamo dire che con questo racconto è descritta non solo la storia dell'inizio, ma la storia di tutti i tempi, e che tutti portiamo dentro di noi una goccia di veleno" che chiamiamo peccato originale. "Proprio nella festa dell'Immacolata Concezione emerge in noi il sospetto che una persona che non pecchi affatto sia in fondo noiosa; che manchi qualcosa nella sua vita: la dimensione drammatica dell'essere autonomi".

"Il male" - ha proseguito il Santo Padre - "avvelena sempre, non innalza l'uomo, ma lo abbassa e lo umilia, non lo rende più grande, più puro e più ricco, ma lo danneggia e lo fa diventare più piccolo. Questo dobbiamo piuttosto imparare nel giorno dell'Immacolata: l'uomo che si abbandona totalmente nelle mani di Dio non diventa un burattino di Dio, (...) egli non perde la sua libertà. Solo l'uomo che si affida totalmente a Dio trova la vera libertà, la vastità grande e creativa della libertà del bene".

Il Santo Padre ha affermato ancora che: "Più l'uomo è vicino a Dio, più vicino è agli uomini. Lo vediamo in Maria. Il fatto che ella sia totalmente presso Dio è la ragione per cui è anche così vicina agli uomini. Per questo può essere la Madre di ogni consolazione e di ogni aiuto".

La Vergine, ha concluso il Pontefice, "si rivolge a noi dicendo: 'Abbi il coraggio di osare con Dio! Provaci! Non aver paura di Lui! (...) Compromettiti con Dio, allora vedrai che proprio con ciò la tua vita diventa ampia ed illuminata, non noiosa, ma piena di infinite sorprese, perché la bontà infinita di Dio non si esaurisce mai!".
HML/IMMACOLATA:CONCILIO/... VIS 20051209 (740)

VISITA AL PAPA DELEGAZIONE CONSIGLIO METODISTA MONDIALE


CITTA' DEL VATICANO, 9 DIC. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI, nel ricevere i membri della Delegazione del Consiglio Metodista Mondiale (CMM), accompagnati dal Presidente Vescovo Sunday Mbang, della Chiesa Metodista di Nigeria, ha voluto ringraziarli della loro partecipazione alle esequie di Giovanni Paolo II e alla Messa solenne di inaugurazione del Pontificato.

Ricordando che nel chiudere quaranta anni fa il Concilio Vaticano II Papa Paolo VI "espresse la speranza che le divergenze fra cristiani potessero essere superate, 'lentamente, gradualmente, con lealtà e generosità'", il Santo Padre ha detto: "Ora dobbiamo riflettere sui rapporti amichevoli fra cattolici e metodisti, e sul dialogo paziente e perseverante nel quale ci siamo impegnati. In effetti oggi dobbiamo rendere grazie per i molti progressi compiuti".

"Dal 1967" - ha affermato Papa Benedetto - "il nostro dialogo si è occupato di importanti argomenti teologici quali, la rivelazione e la fede, la tradizione e l'autorità di insegnamento della Chiesa. (...) Il nostro dialogo e i molti modi nei quali i cattolici ed i metodisti sono arrivati ad una migliore conoscenza, ci hanno permesso di riconoscere insieme alcuni 'tesori cristiani di grande valore'. Tale riconoscimento ci ha consentito di parlare all'unisono nel trattare questioni sociali ed etiche in un mondo sempre più secolarizzato".

Benedetto XVI ha espresso la sua soddisfazione per l'iniziativa del Consiglio Metodista Mondiale di associarsi alla Dichiarazione Congiunta sulla Dottrina della Giustificazione, firmata nel 1999 dalla Chiesa Cattolica e dalla Federazione Luterana Mondiale. Ciò, si è detto certo il Papa, "contribuirà alla riconciliazione che ardentemente desideriamo, e sarà un passo significativo verso l'obiettivo della piena e visibile unità nella fede".

Le comunioni metodiste affiliate al Consiglio Metodista Mondiale hanno approvato individualmente il testo della Dichiarazione, che sarà ufficialmente votato e ratificato a Seul (Corea), nel luglio 2006, durante l'Assemblea Generale del Consiglio.
AC/.../CONSIGLIO METODISTA MONDIALE VIS 20051209 (310)

OMAGGIO DEL PAPA ALL'IMMACOLATA IN PIAZZA DI SPAGNA


CITTA' DEL VATICANO, 8 DIC. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, il Santo Padre Benedetto XVI si è recato in Piazza di Spagna per il tradizionale omaggio alla statua dell'Immacolata.

Lungo il percorso il Papa ha sostato presso la Chiesa della Santissima Trinità dove ha ricevuto l'omaggio dei Padri Domenicani e dell'Associazione dei Commercianti in Via Condotti. Al suo arrivo in Piazza di Spagna il Santo Padre ha benedetto un cesto di rose che è stato poi deposto ai piedi della colonna dell'Immacolata, con la partecipazione di migliaia di fedeli.

"In questo giorno dedicato a Maria" - ha detto il Santo Padre - "sono venuto, per la prima volta come Successore di Pietro, ai piedi della statua dell'Immacolata qui, a Piazza di Spagna, ripercorrendo idealmente il pellegrinaggio tante volte fatto dai miei Predecessori. (...) Porto con me le ansie e le speranze dell'umanità di questo nostro tempo, e vengo a deporle ai piedi della celeste Madre del Redentore".

Il Papa ha poi ricordato il 40° anniversario della chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II e la Celebrazione Eucaristica in Piazza San Pietro, quando "Paolo VI ebbe a rivolgere il suo pensiero alla Madonna 'la Madre di Dio e la Madre nostra spirituale ... la creatura nella quale l'immagine di Dio si rispecchia con limpidezza assoluta".

"Memori dei tanti eventi che hanno segnato i quarant'anni trascorsi" - ha detto ancora il Santo Padre - "come non rivivere oggi i vari momenti che hanno contraddistinto il cammino della Chiesa in questo periodo? La Madonna ha sorretto durante questi quattro decenni i Pastori e in primo luogo i Successori di Pietro (...); ha guidato la Chiesa verso la fedele comprensione ed applicazione dei documenti conciliari. Per questo, facendomi voce dell'intera Comunità ecclesiale, vorrei ringraziare la Vergine Santissima e rivolgermi a Lei con gli stessi sentimenti che animarono i Padri conciliari, i quali dedicarono proprio a Maria l'ultimo capitolo della Costituzione dogmatica 'Lumen gentium', sottolineando l'inscindibile rapporto che unisce la Vergine alla Chiesa".

"Vergine Madre di Dio e Madre nostra (...) insegnaci a serbare nel cuore e a meditare in silenzio, come hai fatto Tu, i misteri della vita di Cristo. Tu, che avanzasti sino al Calvario, sempre profondamente unita al Figlio tuo, (...) fa' che ti sentiamo sempre anche noi vicina in ogni istante dell'esistenza, soprattutto nei momenti di oscurità e di prova. Tu, che nella Pentecoste, insieme con gli Apostoli in preghiera, implorasti il dono dello Spirito Santo per la Chiesa nascente, aiutaci a perseverare nella fedele sequela di Cristo. A Te volgiamo fiduciosi lo sguardo, come a 'segno di sicura speranza e di consolazione, fino a quando non verrà il giorno del Signore'".
AC/IMMACOLATA CONCEZIONE/PIAZZA DI SPAGNA VIS 20051209 (460)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 9 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Aleksander Kwasniewski, Presidente della Repubblica di Polonia e Seguito.

- Il Signor Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, Presidente della Repubblica della Guinea Equatoriale, e Seguito.

Nel pomeriggio di oggi è in programma che il Santo Padre riceva l'Arcivescovo William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, con l'Arcivescovo Angelo Amato, Segretario del medesimo Dicastero.
AP/.../... VIS 20051209 (90)

MARTEDÌ PRESENTAZIONE MESSAGGIO GIORNATA MONDIALE PACE


CITTA' DEL VATICANO, 9 DIC. 2005 (VIS). Martedì, 13 dicembre, alle 11:30, presso la Sala Stampa della Santa Sede, avrà luogo la presentazione del Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale della Pace 2006, sul tema: "Nella verità la pace". Alla Conferenza Stampa interverranno il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, il Vescovo Giampaolo Crepaldi, Segretario, ed il Monsignore Frank J. Dewane, Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio.
OP/MESSAGGIO GIORNATA PACE/MARTINO VIS 20051209 (90)

TELEGRAMMA CORDOGLIO MORTE CARDINALE LEO SCHEFFCZYK


CITTA' DEL VATICANO, 9 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire un telegramma di cordoglio al Cardinale Friedrich Wetter, Arcivescovo di München und Freising (Repubblica Federale di Germania), per la scomparsa, ieri a Monaco, all'età di 85 anni, del Cardinale tedesco Leo Scheffczyk. Il Papa ricorda l'impegno sacerdotale e la profonda cultura scientifica del Porporato e la sua infaticabile dedizione alla ricerca teologica ed alla predicazione della verità evangelica.
TGR/MORTE SCHEFFCZYK/WETTER VIS 20051209 (80)

mercoledì 7 dicembre 2005

DIO SI SCHIERA IN DIFESA DEI DEBOLI E CIÒ È RESO NOTO AI RE


CITTA' DEL VATICANO, 7 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha proseguito la catechesi dei Salmi per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro con la partecipazione di 20.000 persone, commentando il Salmo 137: "Rendimento di grazie".

L'orante, ha detto il Papa, "leva la sua voce nella cornice dell'assemblea del tempio o, per lo meno, avendo come riferimento il Santuario di Sion, sede della presenza del Signore e del suo incontro con il popolo dei fedeli".

"Infatti, il Salmista confessa di 'prostrarsi verso il tempio santo' gerosolimitano: là egli canta davanti a Dio che è nei cieli con la sua corte di angeli, ma che è anche in ascolto nello spazio terreno del tempio. L'orante è certo che il 'nome' del Signore, ossia la sua realtà personale viva e operante, e le sue virtù della fedeltà e della misericordia, segni dell'alleanza col suo popolo, sono il sostegno di ogni fiducia e di ogni speranza. Lo sguardo si rivolge, allora, per un istante al passato, al giorno della sofferenza: allora, al grido del fedele angosciato aveva risposto la voce divina. Essa aveva infuso coraggio nell'anima turbata".

"Dopo questa premessa apparentemente personale" - ha proseguito il Pontefice - "il salmista allarga lo sguardo sul mondo e immagina che la sua testimonianza coinvolga tutto l'orizzonte: 'tutti i re della terra' (...) si associano all'orante ebreo in una lode comune in onore della grandezza e potenza sovrana del Signore".

"Il contenuto di questa lode corale" - ha spiegato il Papa - "che sale da tutti i popoli ha come primo tema la 'gloria' e le 'vie del Signore'. (...) Si scopre, così, che Dio è certamente 'eccelso' e trascendente, ma 'guarda verso l'umile' con affetto, mentre allontana dal suo volto il superbo in segno di reiezione e di giudizio. (...) Dio fa, dunque, la scelta di schierarsi in difesa dei deboli, delle vittime, degli ultimi: questo è reso noto a tutti i re, perché sappiano quale debba essere la loro opzione nel governo delle nazioni".

Al termine del Salmo, l'orante "implora un aiuto da Dio anche per le prove che l'esistenza ancora gli riserverà. Si parla in modo sintetico della 'ira dei nemici', una specie di simbolo" - ha spiegato Papa Benedetto - "di tutte le ostilità che possono pararsi innanzi al giusto durante il suo cammino nella storia".

"Dobbiamo essere certi che," - ha concluso il Santo Padre - "per quanto siano pesanti e tempestose le prove che ci attendono, noi non saremo mai abbandonati a noi stessi, non cadremo mai fuori delle mani del Signore, quelle mani che ci hanno creato e che ora ci seguono nell'itinerario della vita. Come confesserà San Paolo, 'Colui che ha iniziato in voi quest'opera buona, la porterà a compimento".
AG/SALMO 137/... VIS 20051207 (480)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 7 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Odon Marie Arsène Razanakolona, finora Vescovo di Ambanja (Madagascar), Arcivescovo Metropolita di Antananarivo (superficie: 12.500; popolazione: 2.816.149; cattolici: 761.962; sacerdoti: 277; religiosi: 2.012), Madagascar. L'Arcivescovo Razanakolona succede al Cardinale Armand Gaétan Razafindratandra, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha eretto la Diocesi di Itanagar (India), con territorio dismembrato dalla Diocesi di Tezpur, rendendola suffraganea della Sede Metropolitana di Guwahati.

- Ha nominato il Vescovo John Tomas Kattrukudiyil, trasferendolo dall'Ufficio di Vescovo della Diocesi di Diphu (India), primo Vescovo di Itanagar (superficie: 52.288; popolazione: 664.895; cattolici: 101.689; sacerdoti: 25; religiosi: 50), India.

- Ha eretto la Diocesi di Miao (India), con territorio dismembrato dalla Diocesi di Dibrugarh, rendendola suffraganea della Sede Metropolitana di Guwahati.

- Ha nominato il Reverendo George Palliparambil, S.D.B., finora Rettore della "Don Bosco School" a Dibrugarh (India), primo Vescovo di Miao (superficie: 31.445; popolazione: 426.239; cattolici: 59.030; sacerdoti: 60; religiosi: 22), India.

- Ha nominato il Sacerdote Paulo Mendes Peixoto, Vescovo di São José do Rio Preto (superficie: 14.423; popolazione: 850.458; cattolici: 637.844; sacerdoti: 119; religiosi: 124; diaconi permanenti: 1), Brasile. Il Vescovo eletto è nato a Imbé (Brasile), nel 1951ed è stato ordinato sacerdote nel 1979. È stato finora Direttore Spirituale del Seminario diocesano di Caratinga.
NER:RE:ECE/.../... VIS 20051207 (220)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 7 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto al termine dell'Udienza Generale di oggi:

- L'Arcivescovo Antonio Lucibello, Nunzio Apostolico in Turchia e in Turkmenistan.

- L'Arcivescovo Adolfo Tito Yllana, Nunzio Apostolico in Papua Nuova Guinea e nelle Isole Salomone.
AP/.../... VIS 20051207 (50)

SACERDOTE AL SERVIZIO DI DIO E DELLA SALVEZZA DELLE ANIME


CITTA' DEL VATICANO, 7 DIC. 2005 (VIS). Nelle parole di saluto ai fedeli al termine dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI si è rivolto ai partecipanti al Convegno promosso dalla Congregazione per il Clero ed ai membri dell'Associazione Italiana Arbitri.

Ai partecipanti al Convegno promosso in occasione del 40° anniversario del decreto "Presbyterorum ordinis", accompagnati dal Cardinale Darío Castrillón Hoyos, Prefetto della Congregazione per il Clero, il Papa ha detto: "Cari fratelli, questo Documento conciliare ha segnato una tappa di fondamentale importanza nella vita della Chiesa per quanto concerne la riflessione sulla natura e sulle caratteristiche del sacerdozio ministeriale, che configura i presbiteri a Gesù Cristo, capo e pastore del suo popolo. A sua immagine e al suo servizio i sacerdoti devono donare la loro vita per la gloria di Dio e la salvezza delle anime".

Rivolgendosi ai componenti delle sezioni di Bolzano e Firenze dell'Associazione Italiana Arbitri, il Papa ha detto: "Carissimi, la vostra presenza mi offre l'opportunità per porre in luce, ancora una volta, il valore dello sport, che se ben praticato può diventare veicolo privilegiato di un impareggiabile messaggio di speranza, promuovendo la cultura del rispetto, della lealtà e della serena convivenza".

Rivolgendosi ai pellegrini polacchi, Benedetto XVI ha ricordato che domani si celebra la solennità dell'Immacolata Concezione della Madre di Dio. "Dio" - ha detto il Papa - "l'ha scelta e l'ha preservata dalla macchia del peccato originale, per prepararLa ad essere degna Madre del suo Figlio".
AG/SALUTI/... VIS 20051207 (260)

martedì 6 dicembre 2005

CONSOLIDAMENTO DELLA PACE E RISPETTO DEI DIRITTI UMANI


CITTA' DEL VATICANO, 6 DIC. 2005 (VIS). L'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati, è intervenuto oggi a Ljubljana (Slovenia), alla XIII Riunione dei Ministri degli Esteri dei 55 Stati Partecipanti all'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE)

All'inizio del suo discorso l'Arcivescovo Lajolo ha ricordato che l'obiettivo perseguito dagli Stati partecipanti alla Riunione è "il consolidamento della pace con la simultanea realizzazione della sicurezza, della stabilità, dello sviluppo e del rispetto dei diritti umani".

"La Santa Sede" - ha affermato l'Arcivescovo - "considera suo dovere distintivo insistere sulla importanza fondamentale della libertà religiosa per la coesistenza pacifica ed il rispetto fra le diverse culture nella società contemporanea multietnica e multiculturale".

Il Segretario per i Rapporti con gli Stati ha ribadito che: "La Santa Sede apprezza grandemente l'intenzione degli Stati partecipanti di dedicare maggiore attenzione al flagello del traffico degli esseri umani e sostiene la volontà di adottare una struttura di sostegno per le vittime".

"Riguardo alla questione della migrazione, l'OSCE può offrire un valido contributo così che le politiche degli Stati partecipanti tengano conto dell'unità della famiglia umana e della famiglia di ciascun migrante, ed offrano garanzie di prosperità e di rispetto per tutti".

L'Arcivescovo Lajolo ha concluso il suo intervento sottolineando che "Nelle aree del traffico degli esseri umani e delle migrazioni, sono necessarie misure concrete di assistenza per alleviare le sofferenze di molti uomini e donne, e per ristabilire il rispetto della loro dignità umana".
DELSS/PACE:DIRITTI UMANI/OSCE:LAJOLO VIS 20051206 (260)

MESSAGGIO V CENTENARIO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI URBINO


CITTA' DEL VATICANO, 6 DIC. 2005 (VIS). Il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha indirizzato una Lettera augurale all'Arcivescovo Francesco Marinelli, di Urbino-Urbania-Sant'Angelo in Vado (Italia), in occasione del quinto centenario della fondazione dell'Università degli Studi di Urbino.

L'Università, recentemente intitolata al Professor Carlo Bo (1911-2001), che ne è stato Magnifico Rettore per 54 anni, conta oggi circa ventimila studenti.

Il Santo Padre, scrive il Cardinale Sodano, "auspica che la formazione culturale delle nuove generazioni sia sempre obiettivo primario dell'Ateneo, che potrà trarre in tale senso un valido apporto dall'Istituto Superiore di Scienze Religiose 'Italo Mancini', in esso operante da oltre un ventennio".

"Nell'ambito della legittima autonomia" - scrive ancora il Segretario di Stato - "che deve contraddistinguere le relazioni tra Chiesa e Stato, esso tiene viva la tradizione urbinate dell'insegnamento teologico, permettendo ai giovani di confrontare la loro ricerca esistenziale, intellettuale e sociale con la suprema sintesi di verità e di vita rivelata da Cristo".
SS/CENTENARIO UNIVERSITÀ URBINO/SODANO VIS 20051206 (170)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 6 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignor John Arnold, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Westminster (superficie: 3.634; popolazione: 4.613.284; cattolici: 465.587; sacerdoti: 743; religiosi: 1.746, diaconi permanenti: 4), Gran Bretagna. Il Vescovo eletto è nato a Sheffield (Gran Bretagna), nel 1953 ed è stato ordinato sacerdote nel 1983. È stato finora Vicario Generale e Cancelliere della medesima Arcidiocesi.

- L'Arcivescovo William Joseph Levada, che è Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Membro del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.
NEA:NA/.../ARNOLD:LEVADA VIS 20051206 (100)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 6 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto, nel pomeriggio di ieri in udienza, il Cardinale Joachim Meisner, Arcivescovo di Köln (Repubblica Federale di Germania).
AP/.../... VIS 20051206 (30)

lunedì 5 dicembre 2005

DICHIARAZIONE DIRETTORE SALA STAMPA SANTA SEDE


CITTA' DEL VATICANO, 3 DIC. 2005 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls ha rilasciato questa mattina la seguente dichiarazione:

"Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza questa mattina il Presidente dell'Autorità Palestinese Mahmud Abbas, e Seguito".

"Nel corso del cordiale colloquio si è passata in rassegna la situazione del Medio Oriente. In particolare è stata sottolineata l'esigenza di integrare nel processo di pace tutte le componenti del popolo palestinese. Si è parlato anche delle difficoltà dei cattolici in Palestina e del loro contributo alla società palestinese".

"Successivamente il Presidente Abbas ha incontrato anche il Segretario di Stato Cardinale Angelo Sodano".
OP/PRESIDENTE AUTORITÀ PALESTINESE/ABBAS VIS 20051205 (120)

ANNUNCIARE VANGELO FAMIGLIA CAMMINO DI REALIZZAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 3 DIC. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i partecipanti all'incontro dei Presidenti delle Commissioni Episcopali per la Famiglia e la Vita dell'America Latina, promosso dal Pontificio Consiglio per la Famiglia, il cui Presidente è il Cardinale Alfonso López Trujillo.

Ricordando la sollecitudine per la famiglia sempre dimostrata da Giovanni Paolo II, Papa Benedetto ha affermato: "Anche io assumo la medesima preoccupazione che riguarda in gran misura il futuro della Chiesa e dei popoli".

"Il vostro dovere di Pastori" - ha proseguito il Pontefice - "è di presentare in tutta la sua ricchezza il valore straordinario del matrimonio che, come istituzione naturale, è 'patrimonio dell'umanità'. D'altra parte, la sua elevazione all'altissima dignità di sacramento deve essere contemplata con gratitudine e stupore, come già ho espresso recentemente nell'affermare che: 'il valore di sacramento che il matrimonio assume in Cristo significa, pertanto, che il dono della creazione fu elevato a grazia di redenzione. La grazia di Cristo non arriva dall'esterno alla natura umana, non le fa violenza, ma la libera e la restaura, precisamente l'eleva molto al di là dei suoi limiti".

"L'amore e l'offerta totale degli sposi, con le sue note peculiari di esclusività, fedeltà, permanenza nel tempo e apertura alla vita, è alla base di questa comunità di vita e di amore che è il matrimonio. Oggi è importante annunciare con rinnovato entusiasmo che il vangelo della famiglia è un cammino di realizzazione umana e spirituale, con la certezza che il Signore è sempre presente con la sua grazia".

Successivamente il Santo Padre Benedetto XVI ha spiegato che "anche nell'ambito della vita stanno sorgendo nuove impostazioni che sottopongono a giudizio questo diritto fondamentale. Di conseguenza, si facilita l'eliminazione dell'embrione o il suo uso arbitrario in nome del progresso della scienza che, nel non riconoscere i suoi limiti e nel non accettare tutti i principi morali che permettono di salvaguardare la dignità della persona, si converte in una minaccia per l'essere umano".

Il Papa ha affermato che: "In America Latina, come in tante parti, i figli hanno il diritto di nascere e crescere in seno ad una famiglia fondata sul matrimonio. (...) Per questo è necessario aiutare tutte le persone a prendere coscienza del male intrinseco del crimine dell'aborto che, nell'attentare contro la vita umana nel suo inizio, è anche un'aggressione contro la stessa società. Per cui i politici e i legislatori, come servitori del bene sociale, hanno il dovere di difendere il diritto fondamentale alla vita, frutto dell'amore di Dio".

"È indubbio che per l'azione pastorale, in una materia tanto delicata e complessa, nella quale intervengono diverse discipline e si trattano questioni tanto fondamentali, si richiede una accurata preparazione degli agenti pastorali nelle Diocesi. (...) In quanto ai laici, soprattutto coloro che dedicano le loro energie a questo servizio delle famiglie, hanno bisogno di una valida ed elevata formazione che li aiuti a testimoniare la grandezza e il valore permanente del matrimonio nella società attuale".

Infine il Papa ha ricordato che il prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie si terrà a Valencia (Spagna), sul tema: "La trasmissione della fede nella famiglia".
AC/FAMIGLIA E VITA/LOPEZ TRUJILLO VIS 20051203 (540)

L'ARCIVESCOVO DZIWISZ INVITA IL PAPA IN POLONIA


CITTA' DEL VATICANO, 3 DIC. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto il secondo gruppo di Vescovi della Conferenza Episcopale di Polonia, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

Nel suo discorso il Papa ha ricordato che "uno dei primi interventi del mio grande Predecessore" Giovanni Paolo II fu il tema della nuova evangelizzazione. "Sotto la sua guida siamo entrati in questo nuovo millennio del cristianesimo, prendendo coscienza della costante attualità della sua esortazione ad una nuova evangelizzazione".

Ribadendo che "il primo responsabile per l'opera dell'evangelizzazione è il Vescovo", il Papa ha sottolineato il suo dovere di prestare "particolare attenzione alla qualità della formazione" nei seminari, tenendo presente "non soltanto la preparazione intellettuale dei futuri sacerdoti per i loro futuri compiti, ma anche la loro formazione spirituale ed emotiva". In merito il Papa ha esortato i Vescovi a porre in atto le indicazioni contenute nel documento della Congregazione per l'Educazione Cattolica riguardo all'ammissione dei candidati agli Ordini sacri, di recente pubblicazione.

"È importante che il processo di formazione intellettuale e spirituale non termini con il seminario. È necessaria una costante formazione sacerdotale. (...) So che nelle diocesi polacche (...) vengono organizzati dei corsi, giorni di ritiro, esercizi spirituali ed altri incontri, durante i quali i sacerdoti possono condividere i loro problemi e i loro successi pastorali".

Invitando i Vescovi ad ascoltare attentamente e ad aiutare nelle difficoltà i presbiteri, Benedetto XVI ha reso grazie a Dio per le numerose vocazioni in Polonia ed ha esortato i Vescovi con queste parole: "Vi prego di incoraggiare i vostri presbiteri ad intraprendere il servizio missionario, oppure l'impegno pastorale nei Paesi dove c'è scarsità di clero".

"La diversità dei carismi e dei servizi" - ha proseguito il Pontefice - "che compiono i religiosi e le religiose, oppure i membri degli istituti laici di vita consacrata, è una grande ricchezza della Chiesa. (...) Vi incoraggio molto, Fratelli, a circondare della vostra premura le comunità religiose femminili, che si trovano nella vostre diocesi. Le suore che assumono svariati servizi nella Chiesa, meritano sommo rispetto, e il loro lavoro deve essere riconosciuto ed opportunamente apprezzato. Non devono essere private di un adeguato sostegno spirituale e di possibilità di sviluppo intellettuale e di crescita nella fede. In modo particolare vi raccomando di prendere a cuore le sorti degli Ordini contemplativi".

Riguardo al laicato, il Papa ha affermato che: "Uno dei principali scopi dell'attività del laicato è il rinnovamento morale della società, che non può essere superficiale, parziale ed immediato. (...) Compito specifico del laicato è la partecipazione alla vita pubblica e a quella politica. (...) La Chiesa non si identifica con nessun partito, con nessuna comunità politica né con un sistema politico, ricorda invece sempre che i laici impegnati nella vita politica devono dare una coraggiosa e leggibile testimonianza dei valori cristiani, che vanno affermati e difesi nel caso che siano minacciati. Lo faranno pubblicamente, sia nei dibattiti di carattere politico che nei mass media".

"Il dialogo condotto dal laicato cattolico a livello di questioni politiche si dimostrerà efficace e servirà il bene comune quando alla base ci saranno: l'amore della verità, lo spirito di servizio e la solidarietà nell'impegno a favore del bene comune".

Nelle parole di saluto rivolte al Papa a nome di tutti i Vescovi, l'Arcivescovo di Cracovia Stanislaw Dziwisz, ha detto: "A nome di tutti i Vescovi qui presenti voglio esprimere sentimenti di rispetto, di filiale devozione e di benevolenza. C'è poi, un altro motivo per il quale vogliamo esprimerLe i nostri ringraziamenti in questa occasione: è la Sua adesione alla persona e all'opera del Servo di Dio Giovanni Paolo II. Prima di tutto vogliamo dirLe grazie per la Sua discreta, competente e fedele collaborazione in tutto lo svolgersi del suo Pontificato, così ricco e significativo. Possiamo solamente immaginarci quanto fosse prezioso per Giovanni Paolo il Suo saggio consiglio sia nelle più difficili questioni teologiche, sia anche in quelle legate alla vita quotidiana della Chiesa universale. La ringraziamo per la delicatezza, con la quale ha accompagnato il Suo caro Predecessore negli ultimi giorni di agonia e per quanto ha testimoniato come Decano del Collegio Cardinalizio durante i solenni funerali. E non possiamo dimenticare il Suo continuo ritornare all'insegnamento e all'esempio di Giovanni Paolo II nei Suoi discorsi e nelle azioni pastorali. E come non ringraziare per la decisione di Vostra Santità di abbreviare i tempi dell'inizio del processo di beatificazione del nostro amato Papa. Grazie, Santità!".

"Questo popolo è ansioso di accoglierLa. Tutti aspettiamo la Sua venuta nel nostro Paese e la visita alla chiesa che La ama e La sostiene con la costante preghiera. Può essere certo di questi sentimenti. Come sa, l'amato Papa Giovanni Paolo II non ha cercato di legare la gente a se stesso, ma sempre al Successore di Pietro. La nostra gente ha colto questo concetto con prontezza. Non cessa di amare il compianto Papa, ma ugualmente ama Colui che Gli succede. Mi sento in dovere di comunicarLe che sono stati soprattutto i giovani a chiederci di dire a Vostra Santità che loro vorrebbero tanto incontrarLa durante il Suo viaggio in Polonia. Sarei onorato se tale incontro potesse svolgersi a Cracovia".
AL/.../POLONIA VIS 20051205 (830)

PROMUOVERE RIFLESSIONE RAPPORTO MUSICA SACRA E LITURGIA


CITTA' DEL VATICANO, 5 DIC. 2005 (VIS). In occasione della giornata di studio sulla musica sacra, promossa dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, che si tiene oggi in Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI ha inviato un Messaggio al Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione.

Nel Messaggio, datato 1° dicembre, il Papa scrive: "Il Convegno intende corrispondere alla volontà del venerato Papa Giovanni Paolo II, il quale, nel Chirografo emanato in occasione del centenario del 'motu proprio' 'Tra le sollecitudini', ha chiesto a codesto Dicastero di intensificare l'attenzione al settore della musica sacra liturgica. Facendo mia l'istanza dell'amato Predecessore, desidero incoraggiare i cultori della musica sacra a proseguire su tale cammino. È importante stimolare, come è intenzione anche del presente Simposio, la riflessione e il confronto sul rapporto tra musica e liturgia, sempre vigilando sulla prassi e sulle sperimentazioni, in costante intesa e collaborazione con le Conferenze Episcopali delle varie Nazioni".

Il Santo Padre conclude il Messaggio con l'invio della Benedizione Apostolica a tutti i partecipanti al Convegno.
MESS/GIORNATA MUSICA SACRA/ARINZE VIS 20051205 (190)

LIBERTÀ RELIGIOSA LONTANA ESSERE OVUNQUE ASSICURATA


CITTA' DEL VATICANO, 4 DIC. 2005 (VIS). Questa mattina il Papa si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico per recitare l'Angelus con le migliaia di persone riunite in Piazza San Pietro.

"In questo tempo di Avvento" - ha detto il Santo Padre - "la Comunità ecclesiale, mentre si prepara a celebrare il grande mistero dell'Incarnazione, è invitata a riscoprire e approfondire la propria relazione personale con Dio. (...) Dio attende una risposta d'amore. In questi giorni la liturgia ci presenta come modello perfetto di tale risposta la Vergine Maria, che giovedì prossimo 8 dicembre contempleremo nel mistero dell'Immacolata Concezione".

"La Vergine" - ha sottolineato il Santo Padre - "è esempio per il credente che vive nella ricerca di Dio. A questo tema, come pure al rapporto tra verità e libertà, il Concilio Vaticano II ha dedicato un'attenta riflessione": la Dichiarazione "Dignitatis humanae", sulla libertà religiosa.

Questo diritto umano fondamentale, ha detto Papa Benedetto, "deriva dalla singolare dignità dell'uomo che, fra tutte le creature di questa terra, è l'unica in grado di stabilire una relazione libera e consapevole con il suo Creatore".

"Il Vaticano II" - ha proseguito il Pontefice - "riafferma così la dottrina tradizionale cattolica per cui l'uomo, in quanto creatura spirituale, può conoscere la verità e, quindi, ha il dovere e il diritto di cercarla. Posto questo fondamento, il Concilio insiste ampiamente sulla libertà religiosa, che deve essere garantita sia ai singoli che alle comunità, nel rispetto delle legittime esigenze dell'ordine pubblico".

Il Papa ha sottolineato che questo insegnamento conciliare, dopo quaranta anni "resta ancora di grande attualità. Infatti la libertà religiosa è ben lontana dall'essere ovunque effettivamente assicurata: in alcuni casi essa è negata per motivi religiosi o ideologici; altre volte, pur riconosciuta sulla carta, viene ostacolata nei fatti dal potere politico oppure, in maniera più subdola, dal predominio culturale dell'agnosticismo e del relativismo"

"Preghiamo" - ha concluso il Papa - "perché ogni uomo possa realizzare pienamente la vocazione religiosa che porta inscritta nel proprio essere".

Al termine della recita dell'Angelus, il Papa Benedetto XVI ha ricordato che il 9 dicembre prossimo ricorre il trentesimo anniversario della Dichiarazione sui diritti delle persone disabili, proclamata dall'Organizzazione delle Nazioni Unite. "In questa occasione" - ha detto il Papa - "invito tutti ad adoperarsi a favore dell'inserimento delle persone disabili nella società, nel mondo del lavoro, ma anche nella comunità cristiana, ricordando che tutta la vita umana è degna di rispetto e deve essere protetta dal momento del concepimento fino alla fine naturale. Assicuro il mio sostegno e la mia preghiera a tutti coloro che si dedicano a questo immenso compito".
ANG/LIBERTÀ RELIGIOSA/... VIS 20051205 (440)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 3 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Paul Kenjiro Koriyama, Vescovo di Kagoshima (superficie: 9.133; popolazione: 1.773.000; cattolici: 9.287; sacerdoti: 46; religiosi: 187), Giappone. Il Vescovo eletto, finora Parroco a Shibushi, è nato nel 1942 ad Amamioshima (Giappone) ed è stato ordinato sacerdote nel 1972. Succede al Vescovo Paul Shinichi Itonaga, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Juan de Dios Hernández Ruiz, S.I., Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di San Cristóbal de La Habana (superficie: 7.542; popolazione: 3.900.000; cattolici: 2.800.000; sacerdoti: 111; religiosi: 427; diaconi permanenti: 23), Cuba. Il Vescovo eletto, finora Direttore del Centro di Spiritualità "Pedro Arrupe" è nato a Holguín (Cuba), nel 1948, ha emesso i voti solenni nella Compagnia di Gesù nel 1985 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1976.
NER:RE/.../KORIYAMA:HERNÁNDEZ VIS 20051203 (160)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 5 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto II di Monaco e Seguito.

- Il Cardinale Alfons Maria Stickler, Archivista e Bibliotecario emerito di Santa Romana Chiesa.

- Sua Eminenza Damaskinos Papandreou, Metropolita di Adrianoupolis.

Sabato 3 dicembre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Signor Mahmud Abbas, Presidente dell'Autorità Palestinese e Seguito.

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale della Polonia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Kazimierz Górny, di Rzeszów, con l'Ausiliare Vescovo Edward Eugeniusz Bialoglowski.

- Il Vescovo Jan Srutwa, di Zamosc-Lubaczów, con l'Ausiliare Vescovo Mariusz Leszczynski.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP:AL/.../... VIS 20051205 (120)

PRESA POSSESSO TITOLO DEL CARDINALE AGUSTONI


CITTA' DEL VATICANO, 5 DIC. 2005 (VIS). L'ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice comunica che il giorno 11 dicembre 2005, III domenica d'Avvento, alle ore 10:00, il Cardinale Gilberto Agustoni, Prefetto emerito del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, prenderà possesso del Titolo dei Santi Urbano e Lorenzo a Prima Porta, Diaconia elevata 'pro hac vice' a Titolo presbiterale, Vicolo di Prima Porta, 6.
OP/POSSESSO CARDINALIZIO/AGUSTONI VIS 20051205 (80)

venerdì 2 dicembre 2005

IL PAPA ASSISTE PRIMA PREDICA PER L'AVVENTO


CITTA' DEL VATICANO, 2 DIC. 2005 (VIS). Questa mattina, nella Cappella "Redemptoris Mater", in Vaticano, il Papa ha assistito alla Prima Predica per l'Avvento, tenuta come di consueto, dal Padre Raniero Cantalamessa, O.F.M.Cap., Predicatore della Casa Pontificia.

Il tema della meditazione di quest'anno è: "Noi predichiamo Cristo Gesù Signore" (2 Corinti 4,5). La fede in Cristo oggi". Le prossime prediche di Avvento si terranno i prossimi venerdì 9, 16 e 23 dicembre.
.../PREDICHE AVVENTO/CANTALAMESSA VIS 20051202 (80)

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 2 DIC. 2005 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli deceduti nelle ultime settimane:

- Il Vescovo Bernard Bududira, di Bururi (Burundi), il 19 novembre, all'età di 71 anni.

- Il Vescovo Luis Gabriel Cuara Méndez, di Veracruz (Messico), il 20 novembre, all'età di 66 anni.

- Il Vescovo Jean-Claude Hertzog, Ausiliare di Bordeaux (Francia), il 24 novembre, all'età di 70 anni.

- Il Vescovo James McLoughlin, emerito di Galway and Kilmacduagh (Irlanda), il 25 novembre, all'età di 76 anni.

- Il Vescovo José Rolando Gustavo Prévost Godard, P.M.E., già Vicario Apostolico di Pucallpa (Perù), il 13 novembre, all'età di 91 anni.
.../DEFUNTI/... VIS 20051202 (110)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 2 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo José Rafael Quirós Quirós, Vescovo di Limón (superficie: 10.835; popolazione: 446.912; cattolici: 348.591; sacerdoti: 36; religiosi: 52), Costa Rica. Il Vescovo eletto, finora Vicario Generale dell'Arcidiocesi di San José de Costa Rica (Costa Rica), è nato a Llano Grande (Colombia), nel 1955 ed è stato ordinato sacerdote nel 1981.
NER/.../QUIRÓS VIS 20051202 (70)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 2 DIC. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate diciotto Presuli della Conferenza Episcopale della Polonia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Alfons Nossol, Vescovo di Opole, con gli Ausiliari Vescovo Jan Kopiec e Vescovo Pawel Stobrawa.

- Il Vescovo Tadeusz Rakoczy, di Bielsko-Zywiec, con l'Ausiliare Vescovo Janusz Edmund Zimniak.

- Il Vescovo Kazimierz Ryczan, di Kielce, con gli Ausiliari Vescovo Marian Florczyk e Vescovo Kazimierz Gurda.

- Il Vescovo Wiktor Skworc, di Tarnów, con l'Ausiliare Vescovo Stanislaw Budzik.

- L'Arcivescovo Wladyslaw Ziólek, di Lódz, con gli Ausiliari Vescovo Adam Lepa e Vescovo Ireneusz Józef Pekalski.

- Il Vescovo Andrzej Dziuba, di Lowicz, con l'Ausiliare Vescovo Józef Zawitkowski e con il Vescovo emerito Alojzy Orszulik, S.A.C.

- L'Arcivescovo Józef Michalik, di Przemysl dei Latini, con l'Ausiliare Vescovo Adam Szal.

Nel pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva l'Arcivescovo William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, con l'Arcivescovo Angelo Amato, Segretario del medesimo Dicastero.
AL:AP/.../... VIS 20051202 (170)

giovedì 1 dicembre 2005

I DIRITTI UMANI SONO UNIVERSALI, INVIOLABILI E INALIENABILI


CITTA' DEL VATICANO, 1 DIC. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Membri della Commissione Teologia Internazionale, presieduta per la prima volta dall'Arcivescovo William Joseph Levada, che in qualità di Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede è anche Presidente della Commissione.

Il Santo Padre ha fatto riferimento ai temi oggetto di studio dalla Sessione Plenaria: "quello della sorte dei bambini morti senza battesimo nel contesto della volontà salvifica universale di Dio, della mediazione unica di Gesù Cristo e della sacramentalità della Chiesa, e quello della legge morale naturale. Quest'ultimo argomento è di speciale rilevanza per comprendere il fondamento dei diritti radicati nella natura della persona e, come tali, derivanti dalla volontà stessa di Dio creatore".

"Anteriori a qualsiasi legge positiva degli Stati" - ha proseguito il Pontefice - "essi sono universali, inviolabili e inalienabili, e da tutti quindi devono essere riconosciuti come tali, specialmente dalle autorità civili, chiamate a promuoverne e garantirne il rispetto. Sebbene nella cultura odierna il concetto di 'natura umana' sembri essersi smarrito, rimane il fatto che i diritti umani non sono comprensibili senza presupporre che l'uomo, nel suo stesso essere, sia portatore di valori e di norme da riscoprire e riaffermare, e non da inventare o imporre in modo soggettivo e arbitrario".

Benedetto XVI ha affermato che: "In questo punto il dialogo col mondo laico è di grande importanza: deve apparire con evidenza, che la negazione di un fondamento ontologico dei valori essenziali della vita umana finisce inevitabilmente nel positivismo e fa dipendere il diritto dalle correnti di pensiero dominanti in una società, pervertendo così il diritto in uno strumento del potere invece di subordinare il potere al diritto".

"Non di minore importanza" - ha commentato il Santo Padre - è "lo statuto e il metodo della teologia cattolica. (...) Il lavoro del teologo deve, pertanto, svolgersi in comunione con il Magistero vivo della Chiesa e sotto la sua autorità. Considerare la teologia un affare privato del teologo significa misconoscerne la stessa natura. Soltanto all'interno della comunità ecclesiale nella comunione con i legittimi Pastori della Chiesa, ha senso il lavoro teologico che richiede certamente la competenza scientifica, ma anche e soprattutto lo spirito di fede e l'umiltà di chi sa che il Dio vivo e vero, oggetto della sua riflessione, oltrepassa infinitamente le capacità umane".

"Qui si potrebbe obiettare" - ha detto infine il Papa - "ma una teologia così definita è ancora scienza, e in conformità con la nostra ragione? Sì - razionalità, scientificità e pensare nella comunione della Chiesa non solo non si escludono, ma vanno insieme. Lo Spirito Santo introduce la Chiesa nella pienezza della verità, la Chiesa è in servizio della verità e la sua guida è educazione alla verità".
AC/LEGGE MORALE NATURALE/LEVADA VIS 20051201 (470)

IL PAPA: ADOPERARSI IN TUTTI MODI PER LA PACE


CITTA' DEL VATICANO, 1 DIC. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto le Lettere Credenziali di undici nuovi Ambasciatori presso la Santa Sede. Dopo aver salutato ogni Ambasciatore singolarmente, il Papa ha consegnato a ciascun diplomatico un Messaggio scritto relativo alla situazione civile e religiosa del Paese rappresentato.

I nuovi Ambasciatori sono: Signor Ali Abeid A. Karume (Tanzania); Signor Madan Kumar Bhattarai (Nepal); Signor Pekka Ojanen (Finlandia); Signor Gilbert Ramez Chagoury (Santa Lucia); Signor Francisco A. Soler (El Salvador); Signor Sten Erik Malmborg Lilholt (Danimarca); Signora Konji Sebati (Sud Africa); Signor Idriss Jazaïry (Algeria); Signor Petros Tseggai Asghedom (Eritrea); Signor Félix Kodjo Sagbo (Togo) e Signor Antoni Morell Mora (Principato di Andorra).

Nel suo discorso in lingua francese al gruppo dei nuovi Ambasciatori, il Santo Padre ha detto: "Da tutte le parti del mondo giungono informazioni riguardanti conflitti. Vorrei questa mattina lanciare un nuovo appello affinché i Responsabili delle Nazioni e tutti gli uomini di buona volontà si diano la mano per far cessare la violenza, che sfigura l'umanità e che ipoteca la crescita dei popoli e la speranza di numerose popolazioni. Senza l'impegno di tutti a fare la pace, a creare un clima di pacificazione ed uno spirito di riconciliazione a tutti i livelli della vita sociale, a cominciare dalla famiglia, non sarà possibile progredire sulla via di una società pacificata".

"In questa prospettiva" - ha proseguito il Pontefice - "per uno sviluppo sempre più armonioso dei popoli, è importante dedicare speciale attenzione ai giovani, dando alle famiglie e alle differenti strutture educative i mezzi per formare ed educare i giovani, trasmettere loro i valori spirituali, morali e sociali essenziali, preparandoli così ad un avvenire migliore ed a una vera consapevolezza del loro ruolo nella società e degli atteggiamenti che essi devono adottare per servire il bene comune e per essere attenti a tutti".

"È una delle vie essenziali" - ha sottolineato il Santo Padre - "perché a lungo termine, il mondo esca dall'ingranaggio della violenza. Da parte sua la Chiesa cattolica, presente in tutti i continenti, non cessa di apportare il suo contributo, promuovendo numerose opere educative e formando il senso religioso degli individui, che non può che far accrescere in ciascuno il senso della fraternità e della solidarietà".

"Formulo voti affinché tutti gli uomini del nostro tempo si impegnino a favore della pace e della riconciliazione in tutti i continenti, poiché non è sufficiente decidere la pace per conseguirla, occorre adoperarsi in tutti i modi sul piano concreto, a tutti i livelli della società, per arrivare alla pace".

Nel discorso all'Ambasciatore di Santa Lucia, il Santo Padre ha ricordato l'impegno della Chiesa Cattolica nella lotta "contro il commercio e l'uso di droghe" ed ha affermato che: "La volontà di sventare la pericolosa minaccia al tessuto della società, che alimenta il crimine e la violenza (...) esige una precisa volontà politica, la cooperazione internazionale ed il sostegno di tutta la comunità".

All'Ambasciatore di El Salvador, il Papa ha detto che la missione religiosa dei pastori della Nazione "non li esime dal promuovere un dialogo nazionale fra i responsabili della vita sociale" e che "i progressi sociali non si perseguono applicando unicamente i necessari mezzi tecnici, ma promuovendo anche riforme che abbiano un fondamento umano e morale e che tengano presente una considerazione etica della persona, della famiglia e della società".

La collaborazione nell'ambito dell'ecumenismo e del dialogo interreligioso sono stati i temi centrali del Messaggio del Papa ai nuovi Ambasciatori di Finlandia e Danimarca. Benedetto XVI ha ricordato l'impegno di promuovere l'ecumenismo assunto all'inizio del suo Pontificato ed ha espresso l'auspicio che il dialogo con la Chiesa Luterana sia proficuo.

Nel Messaggio all'Ambasciatore di Algeria, il quale, nel suo indirizzo rivolto al Papa, aveva fatto riferimento alle gravi violenze che hanno colpito la Nazione negli ultimi anni, Benedetto XVI scrive: "Per difendere il valore sacro della persona umana e promuovere il rispetto dell'altro e la libertà religiosa, è dunque necessario inculcare nelle giovani generazioni lo spirito di riconciliazione e di giustizia".

Il Santo Padre ha assicurato al rappresentante diplomatico dell'Eritrea "la vicinanza della Chiesa ai rifugiati e ai profughi, non solo attraverso la sua presenza pastorale e il suo aiuto materiale, ma anche con il suo impegno nella difesa della dignità umana".
CD/CREDENZIALI/... VIS 20051201 (720)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 1 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Undici Presuli della Conferenza Episcopale della Polonia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Damian Zimon, di Katowice, con gli Ausiliari Vescovo Gerard Bernacki e Vescovo Piotr Libera.

- Il Vescovo Jan Walenty Wieczorek, di Gliwice, con l'Ausiliare Gerard Alfons Kusz.

- L'Arcivescovo Stanislaw Dziwisz, di Kraków, con l'Arcivescovo emerito Cardinale Franciszek Macharski e con gli Ausiliari Vescovo Jan Szkodon, Vescovo Jan Zajac e Vescovo Józef Guzdek.

- Il Vescovo Tadeusz Pieronek, già Ausiliare di Sosnowiec.

Nel pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva il Cardinale Roger Etchégaray, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, e del Pontificio Consiglio "Cor Unum".
AL:AP/.../... VIS 20051201 (120)

8 DICEMBRE SANTA MESSA NELLA BASILICA DI SAN PIETRO


CITTA' DEL VATICANO, 1 DIC. 2005 (VIS). Un Comunicato dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, annuncia che l'8 dicembre prossimo Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria e 40° anniversario della Conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II, il Santo Padre Benedetto XVI celebrerà la Santa Messa alle ore 9:30 nella Basilica Vaticana.
OCL/MESSA IMMACOLATA:CONCILIO/... VIS 20051201 (70)

INTENZIONI APOSTOLATO PREGHIERA MESE DI DICEMBRE


CITTA' DEL VATICANO, 1 DIC. 2005 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI per il mese di dicembre è la seguente: "Perché si diffonda una comprensione sempre più piena della dignità dell'uomo e della donna secondo il progetto del Creatore".

L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perché sulla terra la ricerca di Dio e la sete della Verità conducano ogni essere umano all'incontro con il Signore".
BXVI-INTENZIONI PREGHIERA/DICEMBRE/… VIS 20051201 (80)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 1 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Guarda (Portogallo), presentata dal Vescovo António dos Santos, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede il Vescovo Manuel da Rocha Felício, finora Coadiutore della medesima sede.

- Ha nominato il Sacerdote George J. Rassas, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Chicago (superficie: 3.653; popolazione: 6.104.000; cattolici: 2.442.000; sacerdoti: 1.781; religiosi: 3.953; diaconi permanenti: 632), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato nel 1942, è stato ordinato sacerdote nel 1968 e, dal 2004 era Vicario Generale della medesima Arcidiocesi.

- Ha nominato Teologo della Casa Pontificia il Padre Wojciech Giertych, dell'Ordine dei Frati Predicatori, Membro del Consiglio Generale dell'Ordine, Professore di Teologia morale presso la Pontificia Università San Tommaso d'Aquino in Roma e nello 'Studium' della Provincia domenicana di Polonia in Cracovia.
RE:NEA:NA/.../... VIS 20051201 (160)

mercoledì 30 novembre 2005

DIO ARBITRO ULTIMO DELLA STORIA


CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2005 (VIS). Più di 23.000 persone hanno partecipato questa mattina in Piazza San Pietro all'Udienza Generale del mercoledì, nella quale il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi al Salmo 136,1-6 "Sui fiumi di Babilonia".

"In questo primo mercoledì di Avvento, tempo liturgico di silenzio, vigilanza e preghiera in preparazione al Natale" - ha detto il Santo Padre - "meditiamo il Salmo 136, divenuto celebre nella versione latina del suo avvio 'Super flumina Babylonis'. Il testo evoca la tragedia vissuta dal popolo ebraico durante la distruzione di Gerusalemme, avvenuta nel 586 a.C., e il successivo e conseguente esilio babilonese. Siamo di fronte a un canto nazionale di dolore, segnato da un'asciutta nostalgia per ciò che si è perso".

"Questa accorata invocazione al Signore, perché liberi i suoi fedeli dalla schiavitù babilonese, esprime bene anche i sentimenti di speranza e di attesa della salvezza con i quali abbiamo iniziato il nostro cammino di Avvento. La prima parte del Salmo ha come sfondo la terra d'esilio, coi suoi fiumi e canali, quelli appunto che irrigavano la pianura babilonese, sede dei deportati ebrei. È quasi l'anticipazione simbolica dei campi di sterminio nei quali il popolo ebraico - nel secolo che abbiamo appena lasciato alle spalle - fu avviato attraverso un'operazione infame di morte, che è rimasta come una vergogna indelebile nella storia dell'umanità".

"Dio, che è l'arbitro ultimo della storia" - ha proseguito Papa Benedetto - "saprà comprendere e accogliere secondo la sua giustizia anche il grido delle vittime, al di là degli accenti aspri che a volte esso assume".

Infine il Santo Padre ha citato il commento al Salmo di Sant'Agostino, ed ha detto: "il grande Padre della Chiesa introduce una nota sorprendente: egli sa che anche tra gli abitanti di Babilonia ci sono persone che s'impegnano per la pace e per il benessere, pur non condividendo la fede biblica. Ebbene, Dio alla fine condurrà costoro verso la Gerusalemme celeste, premiandoli per la loro coscienza pura".

"Dio non permetterà che periscano con Babilonia, avendoli predestinati ad essere cittadini di Gerusalemme: a patto però che, vivendo in Babilonia, non ne ambiscano la superbia, il fasto caduco e l'indisponente arroganza".

Al termine dell'Udienza il Papa ha rivolto parole di saluto al Consiglio dei Cappellani delle carceri italiane ed ha detto loro: "Grazie per il prezioso ministero che svolgete con carità evangelica a fianco dei carcerati; assicuro la mia preghiera per ciascuno di voi e per tutti coloro che si trovano negli Istituti di detenzione, ai quali vorrei far giungere il mio affettuoso saluto".
AG/SALMO 136/... VIS 20051130 (430)

MESSAGGIO BARTOLOMEO I FESTA DI SANT'ANDREA

CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2005 (VIS). Come di consueto, in occasione della Festa di Sant'Andrea, Patrono del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, una Delegazione della Santa Sede, guidata dal Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, è giunta ad Istanbul per associarsi alla celebrazione della Festa di Sant'Andrea, che ha luogo in Oriente ed in Occidente. La presenza della Delegazione della Santa Sede ad Istanbul si inserisce nel quadro dello scambio di visite tra Roma e Costantinopoli, il 29 giugno per la celebrazione dei Santi Pietro e Paolo ed il 30 novembre per la celebrazione di Sant'Andrea.

La Delegazione ha assistito questa mattina ad una Liturgia Divina presieduta da Sua Santità Bartolomeo I, nella Chiesa di San Giorgio al Fanar. Al termine della cerimonia, il Cardinale Kasper ha consegnato al Patriarca Ecumenico un Messaggio speciale del Santo Padre Benedetto XVI.

Nel Messaggio, redatto in inglese, il Papa scrive: "Quest'anno commemoriamo il quarantesimo anniversario (7 dicembre 1965) della decisione congiunta di Papa Paolo VI e del Patriarca Atenagora, i quali, riprovando quanto occorso nel 1054, vollero cancellare dalla memoria della Chiesa la sentenza di scomunica reciproca di Roma e di Costantinopoli. Quell'importante avvenimento divenne il fondamento di relazioni rinnovate improntate al rispetto reciproco ed alla riconciliazione".

"Effettivamente, questa cancellazione segnò l'inizio di una nuova stagione di vita ecclesiale, una stagione di dialogo, che ha visto progressi significativi, anche se rappresenta sempre una sfida continuare la ricerca rigorosa di obiettivi che tanto desideriamo realizzare".

"In merito, è per me" - scrive ancora Papa Benedetto - "fonte di grande soddisfazione che dopo una pausa di alcuni anni il nostro dialogo teologico riprenda nuovamente. Prego che esso sia proficuo e confido che non saranno risparmiati gli sforzi per renderlo tale. 'Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio'. Piuttosto, deve perseverare e portare a compimento il suo lavoro, seminando il seme ed aspettando l'abbondante raccolto che Dio nella sua bontà offre".

Benedetto XVI conclude il Messaggio assicurando il Patriarca Bartolomeo, il Santo Sinodo e tutte le Chiese Ortodosse che "la Chiesa Cattolica rimane irrevocabilmente impegnata nella promozione di tutte le iniziative più adatte a rafforzare la carità, la solidarietà ed il dialogo teologico fra di noi".

Secondo quanto annunciato in un Comunicato reso pubblico oggi, i Membri della Delegazione inviata dal Santo Padre si riuniranno con i Membri della Commissione Sinodale incaricata delle relazioni con la Chiesa cattolica. Il Cardinale Kasper farà visita alle autorità delle Comunità cristiane di Turchia, in particolare il Patriarca Armeno ed il Patriarca Siro Ortodosso, i Rappresentanti della Comunità cattolica locale ed il Rabbino Capo di Istanbul.

Le conversazioni di quest'anno, si legge nel Comunicato "sono particolarmente importanti poiché vertono soprattutto sulla preparazione della visita al 'Fanar' di Papa Benedetto XVI. (...) Tra gli altri argomenti delle conversazioni: il progresso delle relazioni cattoliche - ortodosse, i problemi e le questioni che toccano la vita e la pastorale dei fedeli ortodossi in Italia, e sopratutto, dopo una pausa di cinque anni, la riattivazione del dialogo teologico ufficiale stabilita lo scorso settembre al 'Fanar' durante un incontro panortodosso presieduto dal Patriarca Bartolomeo".
DELSS/FESTA SANT'ANDREA/KASPER:BARTOLOME VIS 20051130 (540)

IL PAPA INCORAGGIA INIZIATIVE PROMOSSE DEBELLARE AIDS


CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2005 (VIS). Al termine dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato che domani, 1° dicembre, ricorre la Giornata Mondiale contro l'AIDS.

Il Papa ha precisato che la Giornata Mondiale "è un'iniziativa delle Nazioni Unite che intende richiamare l'attenzione sul flagello dell'Aids, ed invitare la Comunità internazionale ad un rinnovato impegno nell'opera di prevenzione e nell'assistenza solidale verso coloro che ne sono colpiti. Le cifre diffuse in merito sono allarmanti!".

"Seguendo da vicino l'esempio di Cristo, la Chiesa ha sempre considerato la cura degli infermi come parte integrante della sua missione. Incoraggio pertanto le molte iniziative promosse per debellare questa malattia, in modo speciale dalle comunità ecclesiali, e mi sento vicino ai malati di AIDS e alle loro famiglie, invocando per loro l'aiuto e il conforto del Signore".
AG/GIORNATA MONDIALE AIDS/... VIS 20051130 (150)

ASIA: DIALOGO CON LE ALTRE RELIGIONI NONOSTANTE DIFFICOLTÀ


CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2005 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Comunicato relativo alla Nona Riunione del Consiglio Speciale per l'Asia del Sinodo dei Vescovi, tenutasi a Roma il 18 e il 19 novembre.

Nel corso della Riunione, presieduta dall'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, sono stati in modo particolare approfonditi il tema dell'Eucaristia e delle missioni e sono state esaminate le iniziative ecclesiali intraprese durante l'Anno dell'Eucaristia per far conoscere meglio questo sacramento.

Il Comunicato informa inoltre che i membri del Consiglio hanno rilevato che: "la Chiesa Cattolica in Asia svolge spesso la sua attività in un contesto sociale non troppo favorevole in alcune Nazioni, nelle quali non viene rispettata la libertà religiosa. (...) La Chiesa in Asia rimane, poi, aperta al dialogo con le grandi religioni asiatiche nonostante le difficoltà causate da gruppi fondamentalisti in vari Paesi".

La prossima riunione è stata fissata nei giorni 17 e 18 novembre 2006.
SE/SINODO VESCOVI ASIA/ETEROVIC VIS 20051130 (170)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto al termine dell'Udienza Generale l'Arcivescovo Giacinto Berloco, Nunzio Apostolico nella Repubblica Bolivariana del Venezuela.
AP/.../... VIS 20051130 (30)

DICHIARAZIONE VIOLENZA CONTRO RELIGIOSE IN CINA


CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2005 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa presso la Santa Sede, ha rilasciato a fine mattinata la seguente dichiarazione:

"Le agenzie di stampa riferiscono, in questi giorni, di due fatti incresciosi, avvenuti rispettivamente ai danni di Suore Francescane a Xi'an e di sei sacerdoti nella diocesi di Zhengding".

"Si tratta di notizie, che non si è in grado di verificare nell'esatta portata delle circostanze, ma che suscitano dolore e riprovazione".

"La violenza, usata a Xi'an contro alcune Religiose inermi, non può non essere condannata fermamente".

"Anche la detenzione dei sei sacerdoti di Zhengding, come quella precedente di alcuni sacerdoti in altre località, è motivo di grave preoccupazione. Come in precedenti occasioni, non si conoscono le ragioni delle misure coercitive loro inflitte".
OP/VIOLENZA RELIGIOSE CINA/NAVARRO-VALLS VIS 20051130 (140)

ACCORDO SANTA SEDE E CITTÀ LIBERA E ANSEATICA DI AMBURGO


CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2005 (VIS). Alle ore 12:30 di ieri mattina, nel Palazzo Comunale di Amburgo (Repubblica Federale di Germania), è stato firmato un Accordo fra la Santa Sede e la Città Libera e Anseatica di Amburgo, che regola i rapporti fra la Chiesa cattolica e detta Città-Land. Per la Santa Sede ha firmato, come Plenipotenziario, l'Arcivescovo Erwin Josef Ender, Nunzio Apostolico in Germania. Per il Land Amburgo, il Primo Borgomastro, Signor Ole von Buest, Presidente del Senato.

Il presente Accordo, secondo quanto riportato in un Comunicato, "consiste in 23 articoli e in un Protocollo Finale, regola la situazione giuridica della Chiesa cattolica nella Città Libera e Anseatica di Amburgo. Fra l'altro, stabilisce norme circa il riconoscimento statale delle scuole in gestione ecclesiastica, l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, l'attività della Chiesa nei campi pastorale e socio-sanitario-caritativo, l'imposta ecclesiastica, e la cura degli edifici ecclesiastici soggetti a tutela monumentale. In sintesi, viene riconosciuto il ruolo della Chiesa cattolica nella società della Città Libera e Anseatica di Amburgo".
OP/ACCORDO SANTA SEDE:AMBURGO/... VIS 20051130 (190)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Joércio Gonçalves Pereira, C.SS.R., finora Rettore del Santuario Nazionale di "Nossa Senhora Aparecida", nell'Arcidiocesi di Aparecida (Brasile) e Superiore della medesima Comunità, Vescovo Prelato Coadiutore di Coari (superficie: 135.442; popolazione: 195.306; cattolici: 166.076; sacerdoti: 11; religiosi: 24), Brasile. Il Vescovo eletto è nato nel 1953 a Virginia (Brasile), ha emesso la professione solenne nella Congregazione del Santissimo Redentore nel 1982 ed è stato ordinato sacerdote nel 1983.
NEC/.../PEREIRA VIS 20051130 (80)

martedì 29 novembre 2005

INDULGENZA PLENARIA SOLENNITÀ IMMACOLATA


CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2005 (VIS). Un Decreto, reso pubblico oggi, firmato dal Cardinale James Francis Stafford, Penitenziere Maggiore di Santa Romana Chiesa, informa che il Santo Padre Benedetto XVI concederà ai fedeli l'Indulgenza plenaria nella solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, l'8 dicembre prossimo.

"Ora è vicino l'8 dicembre" - si legge nel Decreto - "giorno sacro all'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, nel quale si compiranno quarant'anni da quando il Servo di Dio Paolo VI, Sommo Pontefice, che già aveva proclamato la Vergine Maria Madre della Chiesa, chiudendo il Concilio Ecumenico Vaticano Secondo, dedicava grandi lodi alla Madonna, la quale, in quanto Madre di Cristo, è Madre di Dio ed è Madre spirituale di tutti noi".

"In questa solennità il Sommo Pontefice Benedetto XVI, quando a Roma renderà pubblico omaggio di lode alla Vergine Immacolata, desidera vivamente che tutta la Chiesa si unisca col cuore a Lui affinché i fedeli tutti, uniti nel nome della Madre comune, siano ognor più rafforzati nella Fede, aderiscano con maggiore dedizione a Cristo e amino i fratelli con più fervente carità: da qui provengono, come ha insegnato con grande sapienza il Concilio Vaticano II, le opere di misericordia verso gli indigenti, l'osservanza della giustizia, la tutela e la ricerca della pace".

"Perciò il Beatissimo Padre" - si legge ancora nel Decreto - " (...) ha benevolmente concesso il dono dell'Indulgenza plenaria, ottenibile alle solite condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni dello stesso Sommo Pontefice), con l'animo totalmente distaccato dall'affetto verso qualunque peccato, nella prossima solennità dell'Immacolata Concezione, dai fedeli, se parteciperanno ad un sacro rito in onore della stessa, o almeno offriranno un'aperta testimonianza di devozione mariana davanti ad una immagine della Madonna Immacolata esposta alla pubblica venerazione, aggiungendo la recita del Padre Nostro e del Credo e una qualche invocazione all'Immacolata".

"Infine" - termina il Decreto - "anche i fedeli, impediti per infermità o per altra giusta causa, nel medesimo giorno potranno ottenere lo stesso dono dell'Indulgenza plenaria in casa propria o dovunque si trovino, purché con l'animo distaccato da ogni peccato e con il proposito di compiere le suddette condizioni, appena sarà loro possibile, si uniscano nello spirito e nel desiderio alle intenzioni del Sommo Pontefice in preghiere alla Madonna Immacolata e recitino il Padre nostro e il Credo".
.../DECRETO INDULGENZA/STAFFORD VIS 20051129 (390)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Norbert Trelle, finora Ausiliare di Köln (Repubblica Federale di Germania), Vescovo di Hildesheim (superficie: 30.000; popolazione: 5.700.000; cattolici: 659.500; sacerdoti: 426; religiosi: 484; diaconi permanenti: 81), Repubblica Federale di Germania.
- Il Reverendo Pierre Nguyen Van De, S.D.B., Vescovo Ausiliare della Diocesi di Bui Chu (superficie: 1.350; popolazione: 1.336.400; cattolici: 380.130; sacerdoti: 58; religiosi: 475), Viêt Nam. Il Vescovo eletto, finora Professore nel Seminario Maggiore di Hanoi (Viêt Nam), è nato nel 1946 a Tri Buu (Viêt Nam), ha emesso i voti religiosi nella Società Salesiana di San Giovanni Bosco nel 1965 ed è stato ordinato sacerdote nel 1973.
NER:NEA/.../TRELLE:VAN DE VIS 20051129 (120)

AMMISSIONE AL SACERDOZIO E OMOSESSUALITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2005 (VIS). Oggi è stata pubblicata la "Istruzione circa i criteri di discernimento vocazionale riguardo alle persone con tendenze omosessuali in vista della loro ammissione al seminario e agli Ordini Sacri". Il Documento, datato 4 novembre, memoria di San Carlo Borromeo, Patrono dei Seminari, è firmato dal Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica e dall'Arcivescovo J. Michael Miller, C.S.B., Segretario della medesima Congregazione. Il 31 agosto scorso, il Santo Padre Benedetto XVI ha dato la sua approvazione all'Istruzione e ne ha disposto la pubblicazione.

Di seguito riportiamo estratti del documento che è stato pubblicato in inglese, francese, italiano, spagnolo, tedesco e portoghese.

INTRODUZIONE

"In continuità con l'insegnamento del Concilio Vaticano II e, in particolare, col decreto 'Optatam totius' sulla formazione sacerdotale, la Congregazione per l'Educazione Cattolica ha pubblicato diversi documenti per promuovere un'adeguata formazione integrale dei futuri sacerdoti, offrendo orientamenti e norme precise circa suoi diversi aspetti. Nel frattempo anche il Sinodo dei Vescovi del 1990 ha riflettuto sulla formazione dei sacerdoti nelle circostanze attuali. (...) In seguito a questo Sinodo, Giovanni Paolo II pubblicò l'Esortazione apostolica post-sinodale 'Pastores dabo vobis'".

"La presente Istruzione non intende soffermarsi su tutte le questioni di ordine affettivo o sessuale che richiedono un attento discernimento durante l'intero periodo della formazione. Essa contiene norme circa una questione particolare, resa più urgente dalla situazione attuale, e cioè quella dell'ammissione o meno al Seminario e agli Ordini sacri dei candidati che hanno tendenze omosessuali profondamente radicate".

1. MATURITÀ AFFETTIVA E PATERNITÀ SPIRITUALE

"Secondo la costante Tradizione della Chiesa, riceve validamente la sacra Ordinazione esclusivamente il battezzato di sesso maschile. Per mezzo del sacramento dell'Ordine (...) il sacerdote, (...), rappresenta sacramentalmente Cristo, Capo, Pastore e Sposo della Chiesa. A causa di questa configurazione a Cristo, tutta la vita del ministro sacro deve essere animata dal dono di tutta la sua persona alla Chiesa e da un'autentica carità pastorale".

"Il candidato al ministero ordinato, pertanto, deve raggiungere la maturità affettiva. Tale maturità lo renderà capace di porsi in una corretta relazione con uomini e donne, sviluppando in lui un vero senso della paternità spirituale nei confronti della comunità ecclesiale che gli sarà affidata".

2. L'OMOSESSUALITÀ E IL MINISTERO ORDINATO

"Il 'Catechismo della Chiesa Cattolica' (...) distingue fra gli atti omosessuali e le tendenze omosessuali. Riguardo agli 'atti', insegna che, nella Sacra Scrittura, essi vengono presentati come peccati gravi. La Tradizione li ha costantemente considerati come intrinsecamente immorali e contrari alla legge naturale. Essi, di conseguenza, non possono essere approvati in nessun caso".

"Per quanto concerne le 'tendenze' omosessuali profondamente radicate, che si riscontrano in un certo numero di uomini e donne, sono anch'esse oggettivamente disordinate e sovente costituiscono, anche per loro, una prova. Tali persone devono essere accolte con rispetto e delicatezza; a loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione".

"Alla luce di tale insegnamento, questo Dicastero, d'intesa con la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ritiene necessario affermare chiaramente che la Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione, non può ammettere al Seminario e agli Ordini sacri coloro che praticano l'omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta 'cultura gay'".

"Non sono affatto da trascurare le conseguenze negative che possono derivare dall'Ordinazione di persone con tendenze omosessuali profondamente radicate".

"Qualora, invece, si trattasse di tendenze omosessuali che fossero solo l'espressione di un problema transitorio, come, ad esempio, quello di un'adolescenza non ancora compiuta, esse devono comunque essere chiaramente superate almeno tre anni prima dell'Ordinazione diaconale".

3. IL DISCERNIMENTO DELL'IDONEITÀ DEI CANDIDATI DA PARTE DELLA CHIESA

"Il solo desiderio di diventare sacerdote non è sufficiente e non esiste un diritto a ricevere la sacra Ordinazione. Compete alla Chiesa - nella sua responsabilità di definire i requisiti necessari per la ricezione dei Sacramenti istituiti da Cristo - discernere l'idoneità di colui che desidera entrare nel Seminario, accompagnarlo durante gli anni della formazione e chiamarlo agli Ordini sacri, se sia giudicato in possesso delle qualità richieste".

"La formazione del futuro sacerdote deve articolare, in una complementarità essenziale, le quattro dimensioni della formazione: umana, spirituale, intellettuale e pastorale. In questo contesto, bisogna rilevare la particolare importanza della formazione umana, fondamento necessario di tutta la formazione".

"Tenendo presente il parere di coloro ai quali hanno affidato la responsabilità della formazione, il Vescovo o il Superiore Maggiore, prima di ammettere all'Ordinazione il candidato, devono pervenire ad un giudizio moralmente certo sulle sue qualità. Nel caso di un dubbio serio al riguardo, non devono ammetterlo all'Ordinazione".

"Il discernimento della vocazione e della maturità del candidato è anche un grave compito del rettore e degli altri formatori del Seminario. Prima di ogni Ordinazione, il rettore deve esprimere un suo giudizio sulle qualità del candidato richieste dalla Chiesa".

Il direttore spirituale "pur essendo vincolato dal segreto, (...) rappresenta la Chiesa nel foro interno. Nei colloqui con il candidato, il direttore spirituale deve segnatamente ricordare le esigenze della Chiesa circa la castità sacerdotale e la maturità affettiva specifica del sacerdote, nonché aiutarlo a discernere se abbia le qualità necessarie. Egli ha l'obbligo di valutare tutte le qualità della personalità ed accertarsi che il candidato non presenti disturbi sessuali incompatibili col sacerdozio. Se un candidato pratica l'omosessualità o presenta tendenze omosessuali profondamente radicate, il suo direttore spirituale, così come il suo confessore, hanno il dovere di dissuaderlo, in coscienza, dal procedere verso l'Ordinazione".

"Rimane inteso che il candidato stesso è il primo responsabile della propria formazione. (...) Sarebbe gravemente disonesto che un candidato occultasse la propria omosessualità per accedere, nonostante tutto, all'Ordinazione. Un atteggiamento così inautentico non corrisponde allo spirito di verità, di lealtà e di disponibilità che deve caratterizzare la personalità di colui che ritiene di essere chiamato a servire Cristo e la sua Chiesa nel ministero sacerdotale".

CONCLUSIONE

"Questa Congregazione ribadisce la necessità che i Vescovi, i Superiori Maggiori e tutti i responsabili interessati compiano un attento discernimento circa l'idoneità dei candidati agli Ordini sacri, dall'ammissione nel Seminario fino all'Ordinazione. Questo discernimento deve essere fatto alla luce di una concezione del sacerdozio ministeriale in concordanza con l'insegnamento della Chiesa".

"I Vescovi, le Conferenze Episcopali e i Superiori Maggiori vigilino perché le norme di questa Istruzione siano osservate fedelmente per il bene dei candidati stessi e per garantire sempre alla Chiesa dei sacerdoti idonei, veri pastori secondo il cuore di Cristo".
CIC/SACERDOZIO PERSONE OMOSESSUALI/... VIS 20051129 (1060)

lunedì 28 novembre 2005

INVIATO SPECIALE CELEBRAZIONI SANTUARIO MARIAPÓCS


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2005 (VIS). Oggi è stata resa pubblica una Lettera Pontificia, redatta in latino e datata 8 novembre, con la quale il Santo Padre Benedetto XVI nomina il Cardinale Peter Erdö, Arcivescovo di Esztergom-Budapest, Suo Inviato Speciale alle solenni celebrazioni giubilari che avranno luogo nel Santuario di Mariapócs (Ungheria), il 3 dicembre 2005.

La missione che accompagnerà il Cardinale Erdö, è composta dal Monsignore István Pregun, Protosincello dell'Eparchia di Hajdúdorog e dal Monsignore Miklós Béres, Protosincello dell'Esarcato Apostolico di Miskolc.
BXVI-LETTERA/INVIATO SPECIALE/ERDO VIS 20051128 (90)

ASSICURARE ACCESSO RISORSE AGRICOLE E ALIMENTARI


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2005 (VIS). Oggi è stato reso pubblico l'intervento del Monsignore Renato Volante, Capo della Delegazione della Santa Sede alla XXXIII Conferenza Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (F.A.O.), tenutasi a Roma dal 19 al 26 novembre.

Nel suo intervento pronunciato il 22 novembre scorso, il Capo della Delegazione della Santa Sede ha affermato che la sua Delegazione "è convinta che la sicurezza alimentare resta il frutto di azioni ispirate da una forte solidarietà, piuttosto che limitata a forme di assistenza o ad interventi che spesso non raggiungono lo scopo per il quale erano stati decisi pur avendo accurate e precise componenti".

Garantire un'adeguata alimentazione è "una componente essenziale di quel diritto allo sviluppo proprio di ogni persona, popolo, nazione, proclamato dalla Comunità internazionale, ma spesso disatteso negli impegni volti a realizzarlo, come confermano i dati offerti a questa Conferenza".

Il Monsignor Volante ha ribadito che: "Assicurare l'accesso alle risorse agricole ed alimentari rappresenta una modalità importante per l'eliminazione della povertà e quindi per attuare le strategie sin qui programmate".

"La Delegazione della Santa Sede" - ha proseguito il Capo della Delegazione - "auspica vivamente che si possa provvedere in forme adeguate a dare sostegno alle attività pratiche proprie delle popolazioni rurali - nel cui ambito non verrà mai sufficientemente sottolineata l'importanza della famiglia - che costituiscono la realtà economica di base per la maggior parte dei Paesi in via di sviluppo che hanno in particolare nelle monocolture, nelle risorse forestali o marine un riferimento essenziale, e molte volte purtroppo unico, per la loro sopravvivenza". In merito il Monsignor Volante ha auspicato che la prossima Conferenza sulla riforma agraria e lo sviluppo rurale, in programma in Brasile nel marzo prossimo "possa dare 'voce' e sostegno a quanti praticano quotidianamente l'agricoltura in piccola scala".

Monsignor Volante ha concluso il suo intervento sottolineando che: "Assumono una notevole importanza per lo sviluppo agricolo ed alimentare le questioni riguardanti il commercio dei prodotti dall'agricoltura, dalle foreste e dalla pesca".
DELSS/ALIMENTAZIONE/FAO:VOLANTE VIS 20051128 (340)

EDUCAZIONE CRISTIANA: TEMA CHIAVE PER LA POLONIA


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto oggi in udienza il primo gruppo di Presuli della Polonia al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

"Ricordo con commozione" - ha detto il Papa all'inizio del suo discorso - "la grande preghiera con cui i polacchi hanno accompagnato Giovanni Paolo II, durante tutto il Pontificato e in modo particolare nei giorni del passaggio alla gloria del Signore. Sono grato di poter contare sullo stesso sostegno orante. È un dono che apprezzo molto e che chiedo continuamente".

Fra i temi affrontati con l'Episcopato polacco, il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto particolare attenzione alla questione dell'educazione cristiana alla luce dell'Esortazione Apostolica "Ecclesia in Europa" dove Giovanni Paolo II "sollecitava con ardore la Chiesa nel nostro continente a dedicare un'attenzione sempre maggiore all'educazione dei giovani alla fede".

"Il fedele e fruttuoso compimento della missione dell'educazione dinanzi a cui la Chiesa si trova oggi" - ha detto il Santo Padre - "richiede un'adeguata valutazione della situazione dei giovani che sono oggetto di tale missione. (...) Sono consapevole che le difficoltà economiche, l'indice di disoccupazione che si mantiene alto e la sollecitudine per garantire l'esistenza materiale incidono sulla forma di vita di numerose famiglie polacche. Non è possibile formare degli atteggiamenti veramente autentici, senza tener conto di questi problemi, di cui vive anche l'uomo giovane".

Benedetto XVI ha detto successivamente: "Bisogna anche vedere molti fenomeni positivi che sostengono ed aiutano l'educazione alle fede. Sono numerosissimi i giovani che manifestano una profonda sensibilità alle necessità altrui, specialmente a quelle dei poveri (...). Esiste anche un autentico interesse per le questioni di fede e di religione".

"L'educazione alla fede" - ha spiegato il Santo Padre - "deve consistere prima di tutto nello sviluppare ciò che nell'uomo è buono. (...) Nelle iniziative educative della Chiesa sarebbe anche opportuno (...) abituare i bambini e i giovani al gusto della preghiera. (...) Tra le varie forme di preghiera, un posto particolare spetta alla Liturgia. In Polonia i giovani partecipano numerosi e attivamente alla Santa Messa domenicale".

Nel contesto della nutrita partecipazione dei giovani polacchi ai movimenti cattolici, Benedetto XVI ha ricordato in particolare il movimento "Luce e Vita", la cui spiritualità è incentrata sull'incontro con Dio nella Sacra Scrittura e nell'Eucaristia ed ha esortato i Vescovi con queste parole: "Vi prego di sostenere questo movimento come particolarmente efficace nell'opera dell'educazione alla fede, senza, naturalmente, trascurare gli altri movimenti".

In merito alla collaborazione con la famiglia e con gli ambienti dei laici nel campo dell'educazione, il Papa ha riaffermato che: "La formazione delle giovani generazioni è un compito che spetta ai genitori, alla Chiesa e allo Stato. Perciò, rispettando un'opportuna autonomia, è necessaria una strettissima collaborazione della Chiesa con la scuola, con gli atenei e con altre istituzioni laiche".

"Quanto all'insegnamento della religione e alla catechesi nella scuola", essa "deve conservare la sua autentica dimensione evangelica di trasmissione e di testimonianza di fede", ha sottolineato Benedetto XVI. Per quanto attiene alla catechesi degli adulti, il Papa ha esortato i Vescovi a intensificare "gli sforzi per organizzare la catechesi degli adulti ove essa manchi e per sostenere gli ambienti, che già intraprendono un insegnamento di questo tipo".

La pastorale universitaria, del mondo della cultura e dei mezzi di comunicazione di massa sono stati gli ultimi argomenti trattati dal Papa nel suo discorso all'Episcopato polacco.

"Dopo anni di mancanza di libertà" - ha detto il Papa in merito alla pastorale universitaria - "la Chiesa ha potuto istituire in Polonia nuove proprie università e facoltà teologiche, la maggior parte delle quali è entrata nelle strutture delle università statali".

Successivamente il Papa ha affermato che la Polonia è entrata a far parte dell'Unione Europea con il suo "ricco patrimonio culturale basato sui valori cristiani" ed ha esortato la Nazione a non perdere questo patrimonio. Il Papa ha sottolineato parimenti il ruolo particolare dei mezzi di comunicazione di massa nel mondo della cultura ed ha affermato che essi "possono costituire un prezioso strumento di evangelizzazione" ed ha incoraggiato i Presuli "a stabilire un benevolo contatto con gli ambienti dei giornalisti e di altri operatori dei media. Potrebbe essere opportuno organizzare per loro un apposito settore della pastorale".

Benedetto XVI ha concluso il suo discorso citando la Dichiarazione del Concilio Vaticano II "Gravissimum educationis", nella quale i Padri Conciliari ricordavano "il dovere gravissimo di provvedere a che tutti i fedeli ricevano questa educazione cristiana, specialmente i giovani che sono la speranza della Chiesa".

"Questa esortazione è sempre attuale" - ha concluso il Santo Padre - "può darsi che sia più impegnativa oggi, di fronte alle nuove sfide che vengono poste dai fenomeni sociali attuali".
AL/POLONIA/... VIS 20051128 (780)
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