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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 26 gennaio 2004

"I MEDIA IN FAMIGLIA: UN RISCHIO E UNA RICCHEZZA"

CITTA' DEL VATICANO, 24 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina, memoria di San Francesco di Sales, Patrono della stampa cattolica, è stato reso pubblico il testo del Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la XXXVIII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, in programma il 23 maggio prossimo, sul tema: "I media in famiglia: un rischio e una ricchezza".

Di seguito riportiamo alcuni estratti del Messaggio, pubblicato in lingua inglese, francese, italiana, portoghese, spagnola e tedesca.

"La straordinaria crescita dei mezzi di comunicazione sociale e la loro maggiore disponibilità, ha offerto opportunità eccezionali per arricchire la vita degli individui e delle famiglie. Oggi le famiglie si trovano di fronte a nuove sfide che nascono da vari e spesso contraddittori messaggi proposti dai mezzi di comunicazione sociale. Il tema scelto per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali del 2004, ovvero "I media in famiglia: un rischio e una ricchezza", è assai opportuno, poiché invita a una sobria riflessione sull'uso che le famiglie fanno dei mezzi di comunicazione e, a sua volta, del modo in cui la famiglia e le preoccupazioni della famiglia vengono trattati dai mezzi di comunicazione".

"Il tema di quest'anno serve anche a ricordare a tutti, agli operatori dei mezzi di comunicazione sociale come pure alle persone a cui essi si rivolgono, che ogni comunicazione ha una dimensione morale. (…) La statura morale delle persone cresce o si riduce a seconda delle parole che esse pronunciano e dei messaggi che scelgono di ascoltare".

"Grazie all'espansione senza precedenti del mercato delle comunicazioni sociali negli ultimi decenni, molte famiglie in tutto il mondo, anche quelle che dispongono di mezzi piuttosto modesti, ora possono accedere dalla loro casa alle immense e varie risorse dei mezzi di comunicazione sociale".

"Tuttavia, questi stessi mezzi di comunicazione hanno la capacità di arrecare grande danno alle famiglie, presentando loro una visione inadeguata o perfino distorta della vita, della famiglia, della religione e della moralità. Questo potere di rafforzare o di calpestare i valori tradizionali come la religione, la cultura e la famiglia è stato chiaramente percepito dal Concilio Vaticano II, il quale riteneva che 'per usare rettamente questi strumenti è assolutamente necessario che tutti coloro che se ne servono conoscano le norme dell'ordine morale e le applichino fedelmente'. La comunicazione, in ogni sua forma, deve sempre ispirarsi al criterio etico del rispetto della verità e della dignità della persona umana".

"Queste considerazioni valgono, in modo particolare, per il modo in cui viene trattata la famiglia nei mezzi di comunicazione sociale. Da una parte, il matrimonio e la vita familiare sono spesso ritratti in modo sensibile, realistico ma anche tollerante, che celebra le virtù quali l'amore, la fedeltà, il perdono e il dono generoso di sé agli altri. Questo vale anche per le presentazioni dei mezzi di comunicazione sociale, che riconoscono il fallimento e la delusione inevitabilmente sperimentati dalle coppie sposate e dalle famiglie (…) che però si sforzano di separare ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, di distinguere l'amore autentico dalle sue imitazioni, e di mostrare l'importanza insostituibile della famiglia come unità fondamentale della società".

"Dall'altra parte, la famiglia e la vita familiare troppo spesso vengono rappresentate in modo inadeguato dai mezzi di comunicazione. L'infedeltà, l'attività sessuale al di fuori del matrimonio e l'assenza di una visione morale e spirituale del contratto matrimoniale vengono ritratti in modo acritico, sostenendo, talvolta, al tempo stesso il divorzio, la contraccezione, l'aborto e l'omosessualità".

"Una riflessione coscienziosa sulla dimensione etica delle comunicazioni sociali deve (…) assicurare che questi potenti strumenti di comunicazione rimangano fonti autentiche di arricchimento".
"Non è tanto facile resistere alle pressioni commerciali o alle esigenze di conformarsi alle ideologie secolari, ma è proprio ciò che gli operatori responsabili devono fare".

"Le stesse autorità pubbliche hanno l'importante dovere di sostenere il matrimonio e la famiglia per il bene della società stessa. Tuttavia, molti ora accettano e agiscono in base alle argomentazioni libertarie, basate su deboli fondamenta, di alcuni gruppi che appoggiano pratiche che contribuiscono al grave fenomeno della crisi della famiglia e all'indebolimento del concetto stesso di famiglia. Senza ricorrere alla censura, è fondamentale che le autorità pubbliche attuino delle politiche e delle procedure di regolamentazione per assicurare che i mezzi di comunicazione sociale non agiscano contro il bene della famiglia. I rappresentanti delle famiglie devono poter partecipare alla realizzazione di queste politiche".

"I mezzi di comunicazione non devono dare l'impressione di avere un programma ostile ai solidi valori familiari delle culture tradizionali, o di avere come fine quello di sostituire tali valori, come parte di un processo di globalizzazione, con i valori secolarizzati della società consumistica".

"I genitori, come primi e più importanti educatori dei loro figli, sono anche i primi a spiegare loro i mezzi di comunicazione. Sono chiamati a formare i loro figli 'nell'uso moderato, critico, vigile e prudente di essi'. Quando i genitori lo fanno bene e con continuità, la vita familiare si arricchisce notevolmente".

"In considerazione della loro grande capacità di modellare le idee e di influenzare il comportamento, gli operatori delle comunicazioni sociali devono riconoscere di avere la responsabilità non solo di dare alle famiglie ogni incoraggiamento, aiuto e sostegno possibile a tal fine, ma anche di dare prova di saggezza, buon giudizio e correttezza nel presentare le questioni concernenti la sessualità, il matrimonio e la vita familiare".

"I mezzi di comunicazione sociale ogni giorno vengono accolti come ospiti abituali in molte case e famiglie. In questa Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, incoraggio sia i responsabili della comunicazione sia le famiglie a riconoscere questo privilegio unico, come pure la responsabilità che esso comporta".
MESS/GIORNATA COMUNICAZIONI SOCIALI VIS 20040126 (960)

"PREOCCUPANTE" PENURIA NUMERO SACERDOTI IN FRANCIA


CITTA' DEL VATICANO, 24 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Vescovi delle Provincie Ecclesiastiche di Toulouse e Montpellier, a conclusione della Visita "ad Limina Apostolorum", ed ha dedicato il suo discorso alla preoccupazione per il futuro del clero in Francia ed alla "situazione particolarmente allarmante che il vostro Paese attraversa, a causa dello scarso numero di sacerdoti e di vocazioni al sacerdozio".

Il Papa ha detto ai Presuli che è facile "comprendere il vostro sconforto di fronte a questa situazione, (…) ma vi invito a sperare e vi esorto ad un ancor più risoluto impegno a favore del sacerdozio". Il Santo Padre ha rilevato che "la crisi attraversata dalla Chiesa è in gran parte dovuta alle ripercussioni (…) dei mutamenti sociali, alle nuove forme di comportamento, alla mancanza di valori religiosi e morali e ad un diffuso atteggiamento consumistico".

Giovanni Paolo II ha esortato i Vescovi a riaffermare l'identità sacerdotale, adoperandosi nel trasmettere l'immagine del sacerdote quale uomo che considera il sacerdozio "grande e bello" e dimostra "entusiasmo per la missione della Chiesa". La vocazione del sacerdote è quella di servire il suo prossimo ed è in ciò che egli trova "gioia ed equilibrio".

Un rischio per i sacerdoti della società moderna, ha detto ancora il Santo Padre, risiede "nel trascurare la loro vita spirituale o nel permettere che essa si indebolisca. (…) Più pesante è il fardello, più è importante essere vicini al Signore per trovare in Lui le grazie necessarie al servizio pastorale e all'accoglienza dei fedeli".

Il Santo Padre ha esortato i Vescovi ad essere vicini ai loro sacerdoti ed i sacerdoti ad essere vicini l'uno all'altro "allo scopo di sviluppare la loro fraternità sacerdotale e le collaborazioni pastorali". I sacerdoti devono condurre una sana ed attiva vita comunitaria allo scopo di sostenersi reciprocamente nel loro ministero e nella soluzione dei problemi. In merito il Papa ha ricordato che: "La partecipazione ad un'associazione sacerdotale costituisce un aiuto prezioso".

Successivamente il Papa si è riferito alla "dimensione essenziale" della vita sacerdotale, "il celibato e la castità", affermando che questi sono concetti molto fraintesi e troppo spesso considerati come un "impedimento" al servizio. "Invito i sacerdoti ad essere vigili di fronte alle seduzioni ed a fare regolarmente un esame di coscienza per vivere sempre più profondamente nella fedeltà al loro impegno che li conforma a Cristo, nella castità e nel totale dono di sé al Padre". I giovani sacerdoti devono essere accompagnati, ha suggerito ancora il Pontefice, da sacerdoti più anziani e più saggi, ed anche talvolta devono poter usufruire di "appropriati ausili psicologici e spirituali".

"La crescente scristianizzazione è la più grande sfida del momento attuale" - ha concluso il Papa - "e vi chiedo di porvi riparo, mobilitando tutti i sacerdoti della vostra Diocesi". Urgente "è l'evangelizzazione di un mondo che non solo non conosce gli aspetti fondamentali del dogma cristiano, (…) ma ha in gran parte perso la stessa memoria degli elementi culturali del Cristianesimo".
AL/SACERDOZIO/FRANCIA VIS 20040126 (510)

CONFERITO PREMIO INTERNAZIONALE CARLO MAGNO SANTO PADRE


CITTA' DEL VATICANO, 24 GEN. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato la dichiarazione che segue: "La Città di Aquisgrana ha conferito a Sua Santità Giovanni Paolo II, in modo straordinario ed unico, il Premio Internazionale 'Carlo Magno', come riconoscimento dell'impegno personale Suo e della Santa Sede in favore dell'unità tra i Popoli dell'Europa sulla base dei valori radicati nella comune natura umana ed efficacemente promossi dal Cristianesimo. Il Santo Padre si sente onorato di accettare tale premio che Gli sarà consegnato il 25 marzo 2004 in Vaticano".
OP/PREMIO PAPA/NAVARRO-VALLS VIS 20040126 (110)

venerdì 23 gennaio 2004

UDIENZE

Giustifica
CITTA' DEL VATICANO, 23 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Signor José María Aznar, Presidente del Governo di Spagna, con la Consorte e Seguito.

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale di Francia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Maurice Gaidon, di Cahors.

- Il Vescovo Bernard Housset, di Montauban.

- Il Vescovo Marcel Perrier, di Pamiers.

- Il Vescovo Bellino Ghirard, di Rodez.

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

- L'Arcivescovo Józef Kowalczyk, Nunzio Apostolico in Polonia.

In serata è in programma che il Santo Padre riceva il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP:AL/…/… VIS 20040123 (120)

ELOGIO DEL PAPA PROFONDE RADICI CRISTIANE POPOLO SPAGNOLO


CITTA' DEL VATICANO, 23 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto il Signor José María Aznar, Presidente del Governo di Spagna, accompagnato dalla Consorte e seguito.

Nelle parole di saluto al Presidente Aznar, il Papa ha espresso la gioia di averlo potuto ricevere insieme alla famiglia, poiché l'attuale è l'ultima visita come Presidente del Governo, dopo otto anni di mandato. "In questi anni" - ha affermato il Papa - "abbiamo avuto l'opportunità di incontrarci in diverse occasioni, l'ultima delle quali nel corso del mio quinto Viaggio Apostolico in Spagna, nel maggio 2003. In questa memorabile occasione ho potuto apprezzare, ancora una volta, le profonde radici cristiane del popolo spagnolo ed il dinamismo della Chiesa nel suo nobile Paese. Queste due ultime caratteristiche hanno contraddistinto i momenti più brillanti della storia del Paese e, grazie ad esse, le nuove generazioni potranno sperare in un futuro sempre più promettente".

"Mentre mi compiaccio per la sincera e leale collaborazione fra la Chiesa e le Autorità al servizio del popolo spagnolo, servizio improntato al rispetto e all'indipendenza, la ringrazio della sua visita" - ha concluso il Pontefice - "e rinnovo l'auspicio per il progresso spirituale e materiale del popolo spagnolo, per la sua convivenza pacifica in concordia e libertà, ed invoco dall'Altissimo ogni benedizione sugli amatissimi figli e figlie di Spagna".

Nella dichiarazione rilasciata a fine mattinata, il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha precisato che dopo l'Udienza con Giovanni Paolo II, il Presidente Aznar è stato ricevuto dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato.

"In una conversazione molto cordiale il Papa e il Presidente Aznar hanno parlato dell'Europa. Il Santo Padre ha apprezzato la posizione del Presidente del Governo Spagnolo particolarmente sulla questione del riconoscimento delle radici storiche cristiane dell'Europa".

"Il colloquio si è esteso poi ai temi della situazione attuale del mondo, soprattutto dell'area mediterranea e del Medio Oriente".

"Il Santo Padre ha poi ricevuto la Consorte ed i Figli del Presidente del Governo Spagnolo ed il Seguito".

"Durante l'incontro con il Segretario di Stato, Sua Eminenza il Cardinale Angelo Sodano ha imposto le insegne di Dama dell'Ordine Piano di Pio IX, alla consorte del Presidente Aznar, Signora Ana Botella, in riconoscimento delle sue iniziative assistenziali e sociali".
AC/PRESIDENTE SPAGNA/NAVARRO-VALLS VIS 20040123 (390)

giovedì 22 gennaio 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 22 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignore Paul Richard Gallagher, Nunzio Apostolico in Burundi, elevandolo in parti tempo alla dignità di Arcivescovo. L'Arcivescovo eletto, nato a Liverpool (Gran Bretagna), nel 1954 ed ordinato sacerdote nel 1977, è stato finora Inviato Speciale, Osservatore Permanente presso il Consiglio d'Europa a Strasburgo (Francia).
NN/…/GALLAGHER VIS 20040122 (70)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 22 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Signor Guido De Marco, Presidente di Malta, con la Consorte e Seguito.

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale di Francia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Emile Marcus, P.S.S., di Toulouse.

- L'Arcivescovo Pierre-Marie Carré, di Albi.

- L'Arcivescovo Maurice Fréchard, C.S.Sp., di Auch.

- Il Cardinale Alfonso López Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, con il Vescovo Karl Josef Romer, Segretario ed il Monsignore Francesco Di Felice, Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio.
AP:AL/…/… VIS 20040122 (70)

A FEBBRAIO CARDINALE KASPER SI RECHERÀ IN VISITA A MOSCA


CITTA' DEL VATICANO, 22 GEN. 2004 (VIS). Nella tarda mattina di oggi, il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, accogliendo l'invito della Conferenza dei Vescovi Cattolici della Federazione Russa, si recherà in visita a Mosca il prossimo 16 febbraio".

"Durante il suo soggiorno, che si protrarrà al 20 febbraio, il Cardinale Kasper incontrerà i Vescovi cattolici presenti nella Federazione Russa e la comunità cattolica a Mosca. Durante questa visita, animata anche da sentimenti di stima verso la Chiesa Ortodossa Russa, il Cardinale Walter Kasper sarà ricevuto in udienza da Sua Santità Alessio II, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, e avrà un colloquio con il Metropolita di Smolensk e Kaliningrad, Kirill, Presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche estere del Patriarcato di Mosca, in vista del dialogo ecumenico tra le due Chiese".

"Il Cardinale Walter Kasper sarà accompagnato da Sua Eccellenza Monsignor Brian Farrell, Segretario dello stesso Pontificio Consiglio, e dal Rev. Padre Jozef M. Maj, Officiale della sezione orientale del medesimo Dicastero".
OP/VISITA MOSCA KASPER/NAVARRO-VALLS VIS 20040122 (210)

IL PAPA VEDE FILM "THE PASSION OF THE CHRIST" DI MEL GIBSON


CITTA' DEL VATICANO, 22 GEN. 2004 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato questa mattina la seguente dichiarazione:

"Dopo essermi consultato con il Segretario personale del Santo Padre Sua Eccellenza Monsignor Stanislaw Dziwisz, confermo che il Santo Padre ha avuto l'opportunità di visionare il film 'The Passion of the Christ'. Il film è una trasposizione cinematografica del fatto storico della Passione di Gesù Cristo secondo il racconto evangelico".

"È abitudine del Santo Padre non esprimere giudizi pubblici su opere artistiche, giudizi che sono sempre aperti a diverse valutazioni di carattere estetico".
OP/FILM PASSIONE CRISTO/NAVARRO-VALLS VIS 20040122 (120)

IL PRESIDENTE DI MALTA IN VISITA DAL SANTO PADRE

CITTA' DEL VATICANO, 22 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto in Vaticano il Signor Guido De Marco, Presidente di Malta, e nel suo discorso ha affermato: "Sono lieto di ricevere lei e la sua famiglia in Vaticano. La sua visita riporta alla memoria vividi ricordi del mio viaggio a Malta tre anni fa e della calorosa accoglienza riservatami".

Il Papa ha proseguito dicendo che il "Pellegrinaggio Giubilare sulle orme di San Paolo è stato per me occasione di apprezzare ancora una volta l'antico patrimonio cristiano del Paese ed incoraggiare i suoi compatrioti nell'impegno di edificare una società degna delle sue nobili tradizioni culturali. La forza di Malta è sempre riposta nelle famiglie che non solo hanno arricchito il tessuto sociale ma hanno contribuito in modo significativo alla missione universale della Chiesa, soprattutto con l'abbondante messe di vocazioni sacerdotali e religiose. Che le famiglie trovino sempre incoraggiamento e sostegno nella loro opera di educazione dei giovani che rappresentano il futuro di Malta".
AC/PRESIDENTE MALTA/DE MARCO VIS 20040122 (190)

mercoledì 21 gennaio 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 28 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Raymundo Damasceno Assis, finora Ausiliare di Brasilia (Brasile), Arcivescovo Metropolita di Aparecida (superficie: 1.300; popolazione: 220.000; cattolici: 198.000; sacerdoti: 94; religiosi: 301; diaconi permanenti: 2), Brasile. L'Arcivescovo eletto è nato a Capela Nova (Brasile), nel 1937, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1968 ed l'ordinazione episcopale nel 1986. Succede al Cardinale Aloisio Lorscheider, O.F.M., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Walmor Oliveira de Azevedo, finora Ausiliare di São Salvador da Bahia (Brasile), Arcivescovo Metropolita di Belo Horizonte (superficie: 7.240; popolazione: 4.325.642; cattolici: 3.244.231; sacerdoti: 548; religiosi: 2.303), Brasile. L'Arcivescovo eletto è nato a Cocos (Brasile), nel 1954, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1977 e la consacrazione episcopale nel 1998. Succede al Cardinale Serafim Fernades de Araújo, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato l'Arcivescovo João Braz De Aviz, finora Arcivescovo di Maringá (Brasile), Arcivescovo Metropolita di Brasilia (superficie: 5.814; popolazione: 2.043.169; cattolici: 1.573.240; sacerdoti: 239; religiosi: 668; diaconi permanenti: 22), Brasile. Succede al Cardinale José Freire Falcão, del quale il Santo padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/…/… VIS 20040128 (230)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 21 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Sacerdote Armando Bucciol, finora Sacerdote "fidei donum" in Brasile a servizio della Diocesi di Caetité, Vescovo di Livramento de Nossa Senhora (superficie: 24.890; popolazione: 304.102; cattolici: 243.281; sacerdoti: 14; religiosi: 18), Brasile. Il Vescovo eletto è nato a Motta di Livenza (Treviso, Italia), nel 1946 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1971. Succede al Vescovo Hélio Paschoal, C.S.S., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/…/BUCCIOL:PASCHOAL VIS 20040121 (100)

UDIENZA GENERALE: IL MONDO ANELA PACE, HA BISOGNO DI PACE


CITTA' DEL VATICANO, 21 GEN. 2004 (VIS). Nella catechesi per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato che la Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani di quest'anno, sul tema: "Io vi lascio la mia pace", "è incentrata sulle parole pronunciate da Gesù nell'Ultima Cena. Si tratta, in un certo senso, del suo testamento spirituale".

Giovanni Paolo II ha proseguito sottolineando che: "Il mondo anela alla pace, ha bisogno di pace - oggi come ieri -, ma spesso la cerca con mezzi impropri, talora persino con il ricorso alla forza o con l'equilibrio di potenze contrapposte. In tali situazioni l'uomo vive con il cuore turbato nella paura e nell'incertezza. La pace di Cristo, invece, riconcilia gli animi, purifica i cuori, converte le menti".

Precisando che il tema della "Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani" è stato proposto quest'anno da un gruppo ecumenico della città di Aleppo, in Siria, il Santo Padre ha detto: "Ciò mi spinge a ritornare col pensiero al pellegrinaggio che ho avuto la gioia di compiere a Damasco. (…) Quell'incontro rappresenta tuttora un segno di speranza per il cammino ecumenico".

"Si avverte sempre più l'esigenza di una profonda spiritualità di pace e di pacificazione" - ha proseguito il Pontefice - "non soltanto in quanti sono direttamente impegnati nel lavoro ecumenico, ma in tutti i cristiani. La causa dell'unità, infatti, riguarda ogni credente, chiamato a far parte dell'unico popolo dei redenti dal sangue di Cristo sulla Croce".

"È incoraggiante costatare come la ricerca dell'unità tra i cristiani" - ha detto ancora il Papa - "si stia sempre più estendendo grazie ad opportune iniziative, che interessano i diversi ambiti dell'impegno ecumenico. Fra questi segni di speranza, mi piace annoverare l'accrescersi della carità fraterna e il progresso registrato nei dialoghi teologici con le varie Chiese e Comunità ecclesiali" grazie ai quali è stato possibile raggiungere "importanti convergenze su tematiche fortemente controverse nel passato. Tenendo conto di questi segni positivi, occorre non scoraggiarsi dinanzi alle difficoltà vecchie e nuove che si incontrano, ma affrontarle con pazienza e comprensione contando sempre sull'aiuto divino".

Il Papa ha concluso la catechesi ribadendo che: "Dalla carità e dall'amore vicendevole sgorgano la pace e l'unità di tutti i cristiani, che possono offrire un contributo decisivo perché l'umanità superi le ragioni delle divisioni e dei conflitti. Accanto alla preghiera, carissimi Fratelli e Sorelle, sentiamoci inoltre fortemente stimolati a fare nostro lo sforzo di essere autentici 'operatori di pace' negli ambienti nei quali viviamo".

Al termine dell'Udienza Generale si è svolta una breve celebrazione liturgica nella quale si è pregato per la Chiesa di Cristo in Oriente ed Occidente, per il Santo Padre e per i pastori di tutte le comunità cristiane, per la pace e perché i responsabili delle Nazioni e degli Organismi Internazionali orientino le loro attività nella solidarietà, nella promozione della giustizia e nel rispetto della creazione, in favore di tutti coloro che soffrono a causa della guerra, dell'ingiustizia e dell'oppressione.

In occasione della Memoria liturgica di Santa Agnese, il Papa ha benedetto gli agnelli, la cui lana servirà a confezione il Sacro Pallio imposto ai nuovi Arcivescovi Metropoliti, nella Solennità dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli Patroni dell'Alma Città di Roma, il 29 giugno di ogni anno.
AG/UNITÀ CRISTIANI/… VIS 20040121 (570)

UDIENZA GENERALE: IL MONDO ANELA PACE, HA BISOGNO DI PACE


CITTA' DEL VATICANO, 21 GEN. 2004 (VIS). Nella catechesi per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato che la Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani di quest'anno, sul tema: "Io vi lascio la mia pace", "è incentrata sulle parole pronunciate da Gesù nell'Ultima Cena. Si tratta, in un certo senso, del suo testamento spirituale".

Giovanni Paolo II ha proseguito sottolineando che: "Il mondo anela alla pace, ha bisogno di pace - oggi come ieri -, ma spesso la cerca con mezzi impropri, talora persino con il ricorso alla forza o con l'equilibrio di potenze contrapposte. In tali situazioni l'uomo vive con il cuore turbato nella paura e nell'incertezza. La pace di Cristo, invece, riconcilia gli animi, purifica i cuori, converte le menti".

Precisando che il tema della "Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani" è stato proposto quest'anno da un gruppo ecumenico della città di Aleppo, in Siria, il Santo Padre ha detto: "Ciò mi spinge a ritornare col pensiero al pellegrinaggio che ho avuto la gioia di compiere a Damasco. (…) Quell'incontro rappresenta tuttora un segno di speranza per il cammino ecumenico".

"Si avverte sempre più l'esigenza di una profonda spiritualità di pace e di pacificazione" - ha proseguito il Pontefice - "non soltanto in quanti sono direttamente impegnati nel lavoro ecumenico, ma in tutti i cristiani. La causa dell'unità, infatti, riguarda ogni credente, chiamato a far parte dell'unico popolo dei redenti dal sangue di Cristo sulla Croce".

"È incoraggiante costatare come la ricerca dell'unità tra i cristiani" - ha detto ancora il Papa - "si stia sempre più estendendo grazie ad opportune iniziative, che interessano i diversi ambiti dell'impegno ecumenico. Fra questi segni di speranza, mi piace annoverare l'accrescersi della carità fraterna e il progresso registrato nei dialoghi teologici con le varie Chiese e Comunità ecclesiali" grazie ai quali è stato possibile raggiungere "importanti convergenze su tematiche fortemente controverse nel passato. Tenendo conto di questi segni positivi, occorre non scoraggiarsi dinanzi alle difficoltà vecchie e nuove che si incontrano, ma affrontarle con pazienza e comprensione contando sempre sull'aiuto divino".

Il Papa ha concluso la catechesi ribadendo che: "Dalla carità e dall'amore vicendevole sgorgano la pace e l'unità di tutti i cristiani, che possono offrire un contributo decisivo perché l'umanità superi le ragioni delle divisioni e dei conflitti. Accanto alla preghiera, carissimi Fratelli e Sorelle, sentiamoci inoltre fortemente stimolati a fare nostro lo sforzo di essere autentici 'operatori di pace' negli ambienti nei quali viviamo".

Al termine dell'Udienza Generale si è svolta una breve celebrazione liturgica nella quale si è pregato per la Chiesa di Cristo in Oriente ed Occidente, per il Santo Padre e per i pastori di tutte le comunità cristiane, per la pace e perché i responsabili delle Nazioni e degli Organismi Internazionali orientino le loro attività nella solidarietà, nella promozione della giustizia e nel rispetto della creazione, in favore di tutti coloro che soffrono a causa della guerra, dell'ingiustizia e dell'oppressione.

In occasione della Memoria liturgica di Santa Agnese, il Papa ha benedetto gli agnelli, la cui lana servirà a confezione il Sacro Pallio imposto ai nuovi Arcivescovi Metropoliti, nella Solennità dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli Patroni dell'Alma Città di Roma, il 29 giugno di ogni anno.
AG/UNITÀ CRISTIANI/… VIS 20040121 (570)

martedì 20 gennaio 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 20 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare dell'Arcidiocesi di Shkodrë (Albania), presentata dal Vescovo Zef Simoni, per raggiunti limiti d'età.
RE/…/SIMONI VIS 20040120 (40)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 20 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- L'Arcivescovo Giovanni Battista Morandini, Nunzio Apostolico in Corea e in Mongolia.

- Il Maestro Gilbert Levine, con la Consorte e i Figli.
AP/…/… VIS 20040120 (40)

LEADERS RELIGIOSI: PROMUOVERE CULTURA DIALOGO E RISPETTO


CITTA' DEL VATICANO, 20 GEN. 2004 (VIS). "La pace sia con voi!", sono state le prime parole pronunciate dal Santo Padre Giovanni Paolo II, questa mattina, nel ricevere, nella Sala del Concistoro, l'Arcivescovo Michael Fitzgerald, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso ed i partecipanti al IX Congresso del Comitato di Coordinazione Islamico-Cattolico.

"Il vostro Comitato" - ha detto il Papa esprimendosi in inglese - "che promuove la comunicazione fra Cristiani e Musulmani, è stato istituito in un'epoca di grandi speranze per la pace mondiale. Purtroppo, tali speranze non si sono realizzate. Di fronte alle tragedie che continuano ad affliggere l'umanità, è sempre più indispensabile convincere le persone che la pace è possibile. Anzi la pace è un dovere", ha ribadito il Pontefice, citando il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2004 ed ha proseguito dicendo: "Vi incoraggio, insieme a tutti i leader religiosi, a promuovere una cultura del dialogo, della comprensione reciproca e del rispetto. Invoco su tutti voi l'abbondanza delle benedizioni di Dio Onnipotente!".

Il Comitato, creato nel 1998, riunisce i Rappresentanti del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso e del Comitato Permanente Al-Azhar per il Dialogo con le Religioni Monoteiste.
AC/DIALOGO MUSULMANI CATTOLICI/… VIS 20040120 (210)

OGNI GIORNO PIÙ URGENTE IMPEGNO DI EDUCARE ALLA PACE


CITTA' DEL VATICANO, 20 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Funzionari e gli Agenti dell'Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano, per il tradizionale incontro di inizio d'anno, ed ha espresso il suo apprezzamento per il servizio svolto quotidianamente che "da oltre venticinque anni seguo con attenzione".

"Il vostro compito è diventato più complesso negli ultimi anni" - ha affermato il Papa - "perché episodi di efferata violenza terroristica hanno fortemente scosso la sicurezza delle nostre città. Mentre viene intensificata con ogni mezzo l'azione di vigilanza, appare ogni giorno più urgente l'impegno di educare alla pace".

Il Santo Padre ha detto ancora: "Dinanzi alle non poche situazioni drammatiche del nostro tempo, il rischio è quello di cedere al fatalismo come se la pace fosse un traguardo quasi impossibile da raggiungere. Non bisogna soccombere a tale tentazione! L'educazione alla pace, con tutte le sue concrete esigenze, deve continuare ad essere oggetto dell'impegno incessante di tutti".
AC/…/SICUREZZA VATICANO VIS 20040120 (180)

lunedì 19 gennaio 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 19 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate cinque Presuli della Conferenza Episcopale di Francia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Guy Thomazeau, di Montpellier, con l'Ausiliare Vescovo Claude-Joseph Azéma.

- Il Vescovo Jacques Despierre, di Carcassonne.

- Il Vescovo Robert Le Gall, O.S.B., di Mende.

- Il Vescovo Robert Wattebled, di Nîmes.

Sabato 17 gennaio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- La Signora Filiz Dinçmen, Ambasciatore di Turchia, con il Consorte, in visita di congedo.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/…/… VIS 20040119 (100)

PRESA DI POSSESSO DIACONIE DEI CARDINALI NAGY E MARTINO


CITTA' DEL VATICANO, 19 GEN. 2004 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha comunicato oggi che domenica prossima 25 gennaio, il Cardinale Stanislas Nagy, S.C.I. prenderà possesso della Diaconia di Santa Maria della Scala, Piazza della Scala, 23, alle ore 11:30. Lo stesso giorno, il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, prenderà possesso della Diaconia di San Francesco di Paola ai Monti, in Piazza San Francesco di Paola, 10, alle ore 17:00.
OCL/DIACONIE/NAGY:MARTINO VIS 20040119 (90)

ELOGIO PROGRESSO DIALOGO ECUMENICO CATTOLICI E LUTERANI


CITTA' DEL VATICANO, 19 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto in Vaticano i membri della Delegazione Ecumenica della Finlandia, ai quali ha detto: "Ancora una volta mi rallegro di ricevere la vostra Delegazione Ecumenica in visita a Roma in occasione della festa di San Enrico, Patrono della Finlandia".

"Durante la Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani," - ha detto il Santo Padre - "desidero esprimere la mia gioia per il progresso ecumenico dei Cattolici e Luterani negli ultimi cinque anni dopo la firma della Dichiarazione Congiunta sulla Dottrina della Giustificazione. Segno promettente di tale progresso sulla via della piena e visibile unità, è stato l'instaurarsi di un nuovo gruppo di dialogo fra Luterani e Cattolici in Finlandia e Svezia. Auspico che i luterani e i cattolici pratichino sempre più una spiritualità di comunione, ispirata a quegli elementi della vita ecclesiale che essi già condividono, e rafforzi la loro unità nella preghiera e nella testimonianza del Vangelo di Gesù Cristo. Invoco su tutti voi le abbondanti benedizioni di Dio".
AC/DELEGAZIONE ECUMENICA/… VIS 20040119 (180)

ANGELUS: APPELLO DEL PAPA UNITÀ CRISTIANI E PACE NEL MONDO


CITTA' DEL VATICANO, 18 GEN. 2004 (VIS). Prima della recita dell'Angelus alle 12:00 di questa mattina, con i fedeli riuniti in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha dedicato le sue riflessioni alla celebrazione della Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani, che ha inizio oggi e si conclude il 25 gennaio, ed alla esigenza della pace nel mondo.

Il Santo Padre ha ricordato che le parole di Gesù: "'Io vi lascio la mia pace' (…) costituiscono il tema della annuale Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani" ed ha affermato: "È significativo che il tema sia stato proposto dalle Chiese del Medio Oriente, dove l'unità e la pace sono le priorità più sentite. Durante i prossimi otto giorni, in ogni parte del mondo, i cristiani delle diverse confessioni e tradizioni si riuniranno per pregare intensamente il Signore, affinché rafforzi il comune impegno per la loro piena unità".

"Nel promettere la sua pace" - ha detto ancora il Pontefice - "Cristo ha assicurato ai discepoli il sostegno nelle prove. E non è forse una prova dolorosa la perdurante divisione tra i cristiani? Ecco perché essi sentono vivo il bisogno di rivolgersi al loro unico Signore, perché li aiuti a vincere la tentazione dello scoraggiamento lungo il difficile cammino che conduce alla piena comunione. In un mondo assetato di pace, è infatti urgente che le comunità cristiane annuncino il Vangelo in modo concorde. È indispensabile che testimonino l'Amore divino che le unisce, e si facciano portatici di gioia, di speranza e di pace, divenendo lievito di nuova umanità. Auspico di cuore che questa Settimana di Preghiera rechi copiosi frutti per la causa dell'unità dei cristiani".

Al termine della recita dell'Angelus, il Santo Padre ha augurato: "Ai grandi popoli dell'Oriente (…) che nei prossimi giorni celebreranno con gioia il capodanno lunare (…) serenità e prosperità" ed ha ricordato che: "Si celebra oggi a Roma la Giornata della Scuola Cattolica, che ben si inserisce nella linea pastorale diocesana di questi anni", sul tema: "Insieme alla famiglia costruiamo una società migliore". Infine, Giovanni Paolo II ha rivolto parole di saluto alle Suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, in occasione del 75° anniversario di fondazione del loro Istituto.
ANG/UNITÀ CRISTIANI:PACE/… VIS 20040119 (380)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Padre Thomas Msusa, S.M.M., Superiore Regionale della Delegazione Monfortana in Kenya, Malawi, Congo e Uganda, Vescovo di Zomba (superficie: 3.232; popolazione: 672.114; cattolici: 220.000; sacerdoti: 40; religiosi: 69), Malawi. Il Vescovo eletto è nato nel 1962 a Iba (Malawi), ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1996. Succede al Vescovo Allan Chamgwera, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato l'Arcivescovo Ramiro Moliner Inglés, finora Nunzio Apostolico in Guatemala, Nunzio Apostolico in Etiopia e in Gibuti e Delegato Apostolico in Somalia.
NER:RE:NN/MSUSA:CHAMGWERA:MOLINER/…/ VIS 20040119 (120)

EBREI, CRISTIANI, MUSULMANI: TROVARE IN NOI CORAGGIO PACE

CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha assistito ad un Concerto dedicato alla Riconciliazione tra Ebrei, Cristiani e Musulmani, promosso dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, dalla Commissione per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo e dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso. Erano presenti i Rappresentanti di varie Organizzazioni Ebraiche Internazionali e delle Chiese e Comunità ecclesiali e dell'Islam.

Prima del concerto, il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ha rivolto al Santo Padre, a nome di tutti presenti, parole di saluto ringraziandolo "per il suo esempio coraggioso di fronte al disprezzo, all'odio e alla violenza; grazie" - ha detto il Cardinale - "per questo suo messaggio che esorta al rispetto reciproco fra tutti gli uomini e tutte le religioni; grazie per il suo contributo alla pace nel mondo".
Al termine dell'esecuzione, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha rivolto il suo saluto al Maestro Gilbert Levine, Direttore della "Pittsburgh Symphony Orchestra" ed ai componenti dell'Orchestra e dei Cori di Ankara, Cracovia, Londra e Pittsburgh.

Riferendosi ai due temi musicali, "la venerazione per il Patriarca Abramo e la resurrezione dei morti", il Santo Padre ha detto: "La storia dei rapporti tra Ebrei, Cristiani e Musulmani è segnata da luci e da ombre e, purtroppo, ha conosciuto momenti dolorosi. Oggi, si sente il bisogno pressante di una sincera riconciliazione tra i credenti nell'unico Dio. Questa sera, siamo qui riuniti per dare concreta espressione a questo impegno di riconciliazione, affidandoci all'universale messaggio della musica".

"L'auspicio che insieme esprimiamo è che gli uomini siano purificati dall'odio e dal male che minacciano continuamente la pace, e sappiano tendersi reciprocamente mani ignare della violenza, ma pronte ad offrire aiuto e conforto a chi è nel bisogno".

Il Papa ha sottolineato che "Ebrei, Cristiani e Musulmani non possono accettare che la terra sia afflitta dall'odio, che l'umanità risulti sconvolta da guerre senza fine. Sì! Dobbiamo trovare in noi il coraggio della pace. Dobbiamo implorare dall'Alto il dono della pace. E questa pace si spanderà come olio che lenisce, se percorreremo senza sosta la strada della riconciliazione. Allora il deserto diventerà un giardino dove regnerà la giustizia, ed effetto della giustizia sarà la pace. Omnia vincit amor!".
AC/CONCERTO RICONCILIAZIONE/KASPER VIS 20040119 (380)

DEDICAZIONE CAPPELLA DOMUS GALILAEAE MONTE BEATITUDINI


CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II, datato 6 gennaio 2004, a Sua Beatitudine Michel Sabbah, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, in occasione, l'11 gennaio scorso, della Dedicazione della Cappella della "Domus Galilaeae", sul Monte delle Beatitudini a Korazim, 135 chilometri a nord di Gerusalemme.

Il Papa ricorda il pellegrinaggio apostolico compiuto al Monte delle Beatitudini, il 24 marzo 2000, quando si recò in visita e benedisse il Santuario della Parola e la Domus Galilaeae, centro di formazione, studi e ritiro per seminaristi e sacerdoti provenienti da tutto il mondo, edificato per iniziativa del Cammino Neocatecumenale su un terreno donato dalla Custodia di Terra Santa. In quell'occasione, il Santo Padre celebrò l'Eucaristia con la partecipazione di quasi 100.000 fedeli, 45.000 dei quali provenienti dal Medio Oriente e da altri paesi, e numerosi giovani del Cammino Neocatecumenale. Il Centro, la cui realizzazione, ancora in via di completamento, ebbe inizio nel 1999, è situato sopra il Santuario delle Beatitudini, quasi in cima al Monte delle Beatitudini e si affaccia sul Lago di Tiberiade.

Nel Messaggio al Patriarca, il Santo Padre scrive: "La Cappella, che ora viene solennemente dedicata, offre la possibilità di contemplare il sommo mistero di Cristo nel Sacramento dell'Eucaristia, e l'affresco del Giudizio universale, che ne arricchisce l'abside, invita a volgere lo sguardo a quelle realtà ultime della fede che illuminano il nostro quotidiano pellegrinaggio sulla terra".

"Mi unisco volentieri" - scrive ancora il Pontefice rivolgendosi ai presuli, al clero, ai religiosi ed ai membri del Cammino Neocatecumenale, "all'intenso momento spirituale, che codesta comunità cristiana si appresta a vivere e ad essa invio il mio affettuoso saluto. (…) Auspico che l'importante evento sia di incoraggiamento per tutti a rinnovare la propria adesione a Cristo, Redentore del mondo".
MESS/DEDICAZIONE CAPPELLA/SABBAH VIS 20040119 (310)

AI FUTURI SACERDOTI: SANTITÀ VOSTRO PRINCIPALE DOVERE


CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina, in occasione della prossima Festa di Santa Agnese, Patrona del Collegio, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Superiori e gli alunni dello "Almo Collegio Capranica", dove studiano i candidati al sacerdozio della Diocesi di Roma, di altre diocesi italiane e del mondo.

"Il vostro Collegio" - ha detto il Papa - "si caratterizza per una spiccata attenzione alla 'vita di famiglia' (…), fondata su saldi riferimenti umani, teologici e spirituali. So quanto voi insistiate su tale spirito di fraterna comunione, che vi prepari al futuro ministero pastorale che vi verrà affidato".

Rivolgendosi agli alunni del Collegio, Giovanni Paolo II ha affermato: "Questo spirito - voi ben lo sapete - deve nutrirsi anzitutto d'intensa e incessante preghiera, essendo Dio la sorgente della nostra unità. Esige inoltre che si condividano gli stessi obbiettivi e ideali tendendo all'unione delle menti e dei cuori. Mai può mancare il cemento dell'unità, e cioè la carità vera 'vis unitiva', insieme all'esercizio delle virtù, specialmente dell'obbedienza e dell'umiltà, ricercando senza sosta la perfezione evangelica".

"Il Signore" - ha concluso il Pontefice - "che vi ha scelto come suoi ministri, vi desidera santi, consacrati cioè totalmente a Lui e alla sua Chiesa. Sia questa la vostra occupazione principale, a cui è doveroso unire l'impegno quotidiano per una solida formazione umana e dottrinale".
AC/…/ALMO COLLEGIO CAPRANICA VIS 20040119 (250)

venerdì 16 gennaio 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 16 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Filipe Neri Antônio Sebastião do Rosário Ferrão, Arcivescovo di Goa e Damão (superficie: 4.194; popolazione: 1.502.057; cattolici: 450.130; sacerdoti: 619; religiosi: 1.391), India, con il titolo di Patriarca ad honorem delle Indie Orientali. L'Arcivescovo eletto, finora Ausiliare della medesima Arcidiocesi, succede all'Arcivescovo Raul Nicolau Gonsalves, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Daniel N. DiNardo, finora Vescovo di Sioux City (Iowa, Stati Uniti d'America), Vescovo Coadiutore della Diocesi di Galveston-Houston (superficie: 23.257; popolazione: 4.704.532; cattolici: 974.312; sacerdoti: 443; religiosi: 760; diaconi permanenti: 300), Texas, Stati Uniti d'America.
NER:RE:NEC/…/FERRÃO:GONSALVES:DINARDO… VIS 20040116 (130)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 16 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, con il Vescovo Brian Farrell, L.C., Segretario del medesimo Pontificio Consiglio.
AP/…/… VIS 20040116 (50)

LA DONNA MANTENGA VIVA COSCIENZA SUA VOCAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 16 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto le partecipanti al Congresso Nazionale del Centro Italiano Femminile, in corso in questi giorni a Roma, sul tema: "Le donne di fronte alle attese del mondo".

Il Papa ha ricordato che il Centro Italiano Femminile "ispirandosi ai principi cristiani, si sforza di aiutare le donne a svolgere sempre più responsabilmente il proprio ruolo nella società. L'umanità avverte con crescente intensità il bisogno di offrire un senso e uno scopo a un mondo nel quale si presentano ogni giorno nuovi problemi che generano insicurezza e confusione".

"L'epoca attuale" - ha detto ancora il Pontefice - "contrassegnata dal rapido susseguirsi degli eventi, ha visto crescere la partecipazione femminile in ogni ambito della vita civile, economica e religiosa, a partire dalla famiglia, prima e vitale cellula dell'umana società. Ciò richiede da parte vostra costante attenzione verso le problematiche emergenti e generosa lungimiranza nell'affrontarle".

"È importante" - ha ribadito il Pontefice - "che la donna mantenga viva la coscienza di questa sua fondamentale vocazione: essa realizza se stessa soltanto donando amore. (…) La sua forza morale e spirituale scaturisce dalla consapevolezza che 'Dio le affida in un modo speciale l'uomo, l'essere umano'".

Giovanni Paolo II ha concluso il suo discorso sottolineando: "È questa anzitutto la missione di ogni donna anche nel terzo millennio. Vivetela appieno e non lasciatevi scoraggiare dalle difficoltà e dagli ostacoli, nei quali potete imbattervi durante il cammino. Al contrario, fiduciose sempre nell'aiuto divino, portatela a compimento con gioia esprimendo il 'genio' femminile che vi contraddistingue".
AC/…/CENTRO ITALIANO FEMMINILE VIS 20040116 (280)

DIALOGO CHIESA CATTOLICA E GRAN RABBINATO SEGNO SPERANZA


CITTA' DEL VATICANO, 16 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto in Vaticano, il Signor Jona Metzgher, Rabbino Capo di Israele, il Signor Slomo Amar, Rabbino Capo di Israele, ed il Signor Oded Wiener, Direttore Generale del Gran Rabbinato, a Roma in occasione del Concerto della "Riconciliazione", che verrà eseguito domani sera dalla Pittsburgh Symphony Orchestra, nell'Aula Paolo VI.

Il Papa ha affermato che: "Nei venticinque anni del mio Pontificato mi sono adoperato per promuovere il dialogo fra Ebrei e Cattolici e per favorire maggiore comprensione, rispetto e collaborazione fra noi. Anzi uno dei momenti memorabili del mio Pontificato sarà sempre il mio Pellegrinaggio Giubilare in Terra Santa, durante il quale ho vissuto intensi momenti dedicati alla memoria, alla riflessione ed alla preghiera, al Memoriale 'Yad Vashem' ed al Muro del Pianto".

"Il dialogo ufficiale instaurato tra la Chiesa Cattolica ed il Gran Rabbinato di Israele è segno di grande speranza" - ha proseguito il Pontefice - "Non dobbiamo risparmiare alcuno sforzo per operare insieme al fine di edificare un mondo di giustizia, pace e riconciliazione per tutti i popoli. Che la Divina Provvidenza benedica il nostro lavoro e che esso sia coronato dal successo!"

Il concerto di domani sera, dedicato al tema della "Riconciliazione" tra Ebrei, Cristiani e Musulmani, è stato organizzato dalla Commissione della Santa Sede per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo, dal Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani e dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso, con il sostegno dei Cavalieri di Colombo. Il Maestro Gilbert Levine dirigerà la Pittsburgh Symphony Orchestra nell'esecuzione di "Abraham" di John Harbison, della Sinfonia n. 2 "Risurrezione", Movimenti I, IV, V, di Gustav Mahler. Si esibiranno inoltre i Cori: "Ankara State Polyphonic Choir", "Krakow Philharmonic Choir", il "London Philharmonic Choir" e Membri del "Mendelssohn Choir of Pittsburgh".
AC/RABBINI ISRAELE/… VIS 20040116 (310)

giovedì 15 gennaio 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 15 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignore José Manuel Lorca Planes, finora Vicario Generale della Diocesi di Cartagena e Parroco nella medesima circoscrizione, Vescovo di Teruel y Albarracín (superficie: 11.867; popolazione: 90.625; cattolici: 89.631; sacerdoti: 148; religiosi: 221), Spagna. Il Vescovo eletto è nato a Espinardo (Spagna), nel 1949 ed è stato ordinato sacerdote nel 1975.
NER/…/LORCA PLANES VIS 20040115 (70)

APPORTO DI TUTTI PER COSTRUIRE SOCIETÀ GIUSTA E FRATERNA

CITTA' DEL VATICANO, 15 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto in Vaticano gli Amministratori della Regione Lazio, del Comune e della Provincia di Roma, accompagnati dal Presidente della Regione Lazio, Onorevole Francesco Storace, dal Sindaco di Roma, Onorevole Walter Veltroni e dal Presidente della Provincia, Onorevole Enrico Gasbarra, per il tradizionale scambio di auguri all'inizio del nuovo anno.

Nel suo discorso il Papa ha affermato: "Le difficoltà che segnano l'attuale situazione del mondo, si avvertono anche in questa nostra terra. I momenti non facili sono però quelli nei quali possono e devono più chiaramente emergere le energie positive di una popolazione e dei suoi rappresentanti. (…) È indispensabile l'apporto di ciascuno per costruire una società più giusta e fraterna. Occorre insieme superare le tensioni e i conflitti; è necessario lottare compatti contro il terrorismo, che purtroppo, non ha mancato di interessare anche questa nostra amata Città".

"La strada per sconfiggere e prevenire ogni forma di violenza" - ha proseguito il Pontefice - "è quella di impegnarsi a costruire la 'Civiltà dell'amore'. (…) Come non pensare alla famiglia quale luogo prioritario per realizzare la 'Civiltà dell'amore'? La famiglia rappresenta lo spazio umano, nel quale la persona, fin dall'inizio della sua esistenza, può sperimentare il calore dell'affetto e crescere in modo armonico. Proprio per questo vengono salutate con favore scelte politiche e amministrative idonee a sostenere il nucleo familiare, visto come 'società naturale fondata sul matrimonio' secondo il dettato della Costituzione Italiana".

Il Santo Padre ha sottolineato infine che: "Diversi altri settori della vita sociale richiedono concreti interventi. Penso a chi si trova in situazioni di più acuto bisogno, agli anziani che vivono soli, ai minori in stato di abbandono, alle fasce sociali più deboli come quelle di molti immigrati. (…) Le parrocchie, le comunità religiose, le istituzioni cattoliche e il volontariato continueranno ad offrire a Roma, nella Provincia e in tutto il territorio regionale, il loro capillare contributo".
AC/AUTORITÀ ROMA/… VIS 20040115 (330)

mercoledì 14 gennaio 2004

UDIENZE: CRISTO MODELLO DA CONTEMPLARE ED IMITARE

CITTA' DEL VATICANO, 14 GEN. 2004 (VIS). Nell'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ripreso la catechesi sulla Liturgia dei Vespri. Il tema di oggi è stato il Cantico della Prima Lettera di Pietro che "si sofferma sulla Passione redentrice di Cristo, già preannunciata al momento del Battesimo al Giordano".

"Gesù" - ha detto il Santo Padre - "si rivela fin dall'inizio dell'attività pubblica il 'Figlio prediletto', nel quale il Padre si è compiaciuto, e il vero 'Servo di Jahweh', che libera l'uomo dal peccato attraverso la sua Passione e la morte sulla Croce".

Giovanni Paolo II ha sottolineato che Cristo "ci appare come il modello da contemplare e imitare, il 'programma', (…) da realizzare, l'esempio da seguire senza esitazione, conformandoci alle sue scelte. (…) L'inno petrino delinea una sintesi mirabile della passione di Cristo, modulata sulle parole e le immagini isaiane applicate alla figura del Servo sofferente, riletta in chiave messianica dalla tradizione cristiana antica".

"Il silenzio paziente del Signore" - ha proseguito il Pontefice - "non è solo un atto di coraggio e di generosità. È anche un gesto di fiducia nei confronti del Padre. (…) La sua è una fiducia totale e perfetta nella giustizia divina che guida la storia verso il trionfo dell'innocente".

Il Papa ha affermato ancora: "Si giunge al vertice del racconto della Passione che evidenzia il valore salvifico dell'atto supremo della donazione di Cristo: 'Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia".

"Per questa via anche noi" - ha concluso il Papa - "liberati dall'uomo vecchio, col suo male e la sua miseria, possiamo 'vivere per la giustizia', cioè in santità".
AG/CANTICO SAN PIETRO/… VIS 20040114 (300)

martedì 13 gennaio 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 13 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo André Marceau, finora Parroco e Vicario Episcopale della zona di "Bazas et la Côte", Vescovo di Perpignan-Elne (superficie: 4.143; popolazione: 392.803; cattolici: 302.500; sacerdoti: 107; religiosi: 161; diaconi permanenti: 12), Francia. Il Vescovo eletto è nato a Cérons (Francia), nel 1946 ed è stato ordinato sacerdote nel 1972.
NER/…/MARCEAU VIS 20040113 (70)

75° ANNO GIUDIZIARIO DEL TRIBUNALE STATO CITTÀ DEL VATICANO


CITTA' DEL VATICANO, 13 GEN. 2004 (VIS). Un Comunicato del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, reso pubblico oggi, annuncia che venerdì 16 gennaio 2004 si terrà l'inaugurazione del settantacinquesimo anno giudiziario del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano.

Dopo la Santa Messa, alle ore 9:00, nella Cappella del Governatorato, officiata dal Cardinale Edmund Szoka, Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente del Governatorato, presente il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, la cerimonia proseguirà nell'Aula delle Udienze del Palazzo dei Tribunali, con la relazione del Promotore di Giustizia, Prof. Avv. Nicola Picardi, sull'attività dei diversi organi giudiziari.

Saranno presenti, oltre che le massime autorità ed i magistrati dello Stato della Città del Vaticano, autorevoli rappresentanti della magistratura dello Stato italiano.
…/INAUGURAZIONE TRIBUNALE/SZOKA VIS 20040113 (140)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 13 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L'Arcivescovo Paul Fouad Tabet, Nunzio Apostolico in Grecia.

- L'Arcivescovo Luigi Travaglino, Nunzio Apostolico.
AP/…/… VIS 20040113 (40)

160° TRATTATO DEVOZIONE S. VERGINE GRIGNION DE MONTFORT


CITTA' DEL VATICANO, 13 GEN. 2004 (VIS). In occasione del 160° anniversario della pubblicazione del "Trattato della vera devozione alla Santa Vergine" di San Luigi Maria Grignion de Montfort, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha diretto alle Famiglie "monfortane" una Lettera sulla dottrina mariana del Santo Fondatore.

Nella Lettera, datata 8 dicembre, Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, il Santo Padre scrive di voler condividere con i Religiosi e le Religiose delle Famiglie monfortane "la meditazione di alcuni brani degli scritti di San Luigi Maria, che ci aiutino in questi momenti difficili ad alimentare la nostra fiducia nella mediazione materna della Madre del Signore".

"Centosessanta anni or sono" - ricorda il Pontefice - "veniva resa pubblica un'opera destinata a diventare un classico della spiritualità mariana". San Luigi Maria Grignion de Montfort compose il Trattato agli inizi del 1700, ma "il manoscritto rimase praticamente sconosciuto per oltre un secolo", fin quando, "quasi per caso, nel 1842 fu scoperto e nel 1843 pubblicato".

"Io stesso" - scrive ancora il Papa - "negli anni della mia giovinezza, trassi un grande aiuto dalla lettura di questo libro, nel quale 'trovai la risposta alle mie perplessità' dovute al timore che il culto per Maria, 'dilatandosi eccessivamente, finisse per compromettere la supremazia del culto dovuto a Cristo'". "Il mio stemma episcopale 'Totus tuus'" - precisa il Pontefice - "è ispirato alla dottrina di San Luigi Maria Grignion de Montfort. Queste due parole esprimono l'appartenenza totale a Gesù per mezzo di Maria".

San Luigi Maria, afferma il Papa, "contempla tutti i misteri a partire dall'Incarnazione che si è compiuta al momento dell'Annunciazione" e precisa successivamente che: "Nella spiritualità monfortana, il dinamismo della carità viene specialmente espresso attraverso il simbolo della schiavitù d'amore a Gesù sull'esempio e con l'aiuto materno di Maria".

"Come San Giovanni della Croce, San Luigi Maria insiste soprattutto sulla purezza della fede e sulla sua essenziale e spesso dolorosa oscurità". Infine, riferendosi alla Vergine come segno di sicura speranza, Giovanni Paolo II conclude: "La Chiesa attende la venuta gloriosa di Gesù alla fine dei tempi. Come Maria e con Maria, i santi sono nella Chiesa e per la Chiesa, per far risplendere la sua santità, per estendere fino ai confini del mondo e fino alla fine dei tempi l'opera di Cristo, unico Salvatore".
GPII-LETTERA/VERGINE/GRIGNION MONTFORT VIS 20040113 (390)

GRAZIE DEL PAPA 31° STORMO AERONAUTICA MILITARE ITALIANA


CITTA' DEL VATICANO, 13 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II nel ricevere questa mattina in Vaticano i rappresentanti del Trentunesimo Stormo dell'Aeronautica Militare Italiana, le cui unità garantiscono la sicurezza del Pontefice quando è in volo, ha voluto porgere i suoi auguri per il nuovo anno e ringraziarli della "dedizione e dell'impegno con cui da anni facilitate al Successore di Pietro l'adempimento del suo ministero pastorale".

"Nei giorni scorsi la liturgia" - ha detto il Papa - "ci ha invitato a contemplare Dio che si è fatto uomo ed è venuto tra noi. Egli è la luce che illumina e dà senso alla nostra esistenza; è il Redentore che reca al mondo la pace. Accogliamolo con fiducia e gioia! Ce lo presenta la Vergine Santissima che, quale Madre premurosa, vegli anche su di noi. A Lei vi invito a ricorrere in ogni momento e ad affidarLe il 2004 da poco iniziato".
AC/AERONAUTICA MILITARE ITALIANA/… VIS 20040113 (170)

SERVIRE LA VERITÀ TRATTO DISTINTIVO VITA NUOVO ARCIVESCOVO

CITTA' DEL VATICANO, 13 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto questa mattina l'Arcivescovo Michael Miller, accompagnato dai fratelli Basiliani, dai familiari ed amici, a Roma per assistere alla sua consacrazione episcopale nella Basilica di San Pietro, ieri pomeriggio.

Il Santo Padre ha sottolineato che: "Il motto episcopale dell'Arcivescovo Miller, 'Veritate Servire', è sintesi eloquente dell'impegno che ha contraddistinto la sua vita sacerdotale, all'Università di San Tommaso a Houston, Texas, (Stati Uniti d'America), e nei cinque anni di servizio in Vaticano. Sono certo" - ha affermato il Papa - "che la stessa dedizione continuerà ad ispirarlo e sostenerlo, ora, che ritorna a Roma per assumere la carica di Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica. Con gli auguri più sentiti per il suo nuovo ministero, cordialmente impartisco la Benedizione Apostolica a lui e a tutti i presenti".
AC/ARCIVESCOVO MILLER/… VIS 20040113 (150)

lunedì 12 gennaio 2004

IL MONDO NECESSITA MESSAGGIO DI BETLEMME: PACE SULLA TERRA


CITTA' DEL VATICANO, 12 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina, nella Sala Regia in Vaticano, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Membri del Corpo Diplomatico accreditati presso la Santa Sede per il tradizionale scambio di auguri per il nuovo anno. Il Decano del Corpo Diplomatico, Signor Giovanni Galassi, Ambasciatore della Repubblica di San Marino, ha presentato al Papa gli auguri per il nuovo Anno, a nome di tutti gli Ambasciatori e, successivamente, il Santo Padre ha pronunciato il suo discorso in lingua francese. La Santa Sede intrattiene rapporti diplomatici con 174 Nazioni, ai quali vanno aggiunti l'Unione Europea ed il Sovrano Militare Ordine di Malta e due Missioni a carattere speciale: la Missione della Federazione Russa e l'Ufficio dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP).

All'inizio del suo discorso, il Santo Padre ha passato in rassegna gli avvenimenti della scena mondiale, contraddistinti da luci ed ombre, ed ha affermato: "La celebrazione del Natale ci ricorda la tenerezza di Dio per l'umanità, manifestata in Gesù, e fa risuonare ancora una volta il messaggio sempre nuovo di Betlemme: 'Pace sulla terra agli uomini che Dio ama'! Questo messaggio ci raggiunge anche quest'anno durante il quale molti popoli conoscono le conseguenze dei conflitti armati, soffrono la povertà, sono vittime di ingiustizie eclatanti e di pandemie difficili da vincere".

Di seguito riportiamo estratti del discorso pronunciato dal Papa:

"LA PACE SEMPRE MINACCIATA. Questi ultimi mesi, la pace è stata gravemente minacciata dagli avvenimenti che si sono succeduti in Medio Oriente. (…) Le numerose iniziative intraprese dalla Santa Sede per evitare il doloroso conflitto sopraggiunto in Iraq sono già note. Ciò che è importante oggi è che la comunità internazionale aiuti gli iracheni, liberati da un regime oppressivo, ad essere messi in condizione di riprendere il controllo del loro paese, di consolidarne la sovranità, di determinare democraticamente un sistema politico ed economico conforme alle aspirazioni e che l'Iraq ridiventi così partner affidabile della comunità internazionale".

"La mancata risoluzione del problema israelo-palestinese continua ad essere un fattore di destabilizzazione permanente per tutta la regione. (…) La scelta delle armi, il ricorso, da una parte, al terrorismo e dall'altra parte, alle rappresaglie, l'umiliazione dell'avversario, l'odiosa propaganda, non portano da nessuna parte. Solo il rispetto delle legittime aspirazioni degli uni e degli altri, il ritorno al tavolo dei negoziati e l'impegno concreto della comunità internazionale possono condurre ad un inizio di soluzione".

"Possono essere menzionate altre tensioni e conflitti, soprattutto in Africa. Il loro impatto sulle popolazioni è drammatico. Agli effetti della violenza si aggiungono l'impoverimento ed il deterioramento del tessuto istituzionale che inabissano interi popoli nella disperazione".

"Vorrei rendere omaggio in particolare, questa mattina, all'Arcivescovo Michael Aidan Courtney, Nunzio Apostolico in Burundi, recentemente assassinato. Come tutti i Nunzi e tutti i diplomatici, egli ha voluto prima di tutto servire la causa della pace e del dialogo. Rendo omaggio al suo coraggio ed alla sua preoccupazione di sostenere il popolo del Burundi nel suo cammino verso la pace. (…) Tengo anche a ricordare la memoria del Signor Sergio Veira de Mello, Rappresentante Speciale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite in Iraq, ucciso in un attentato durante la sua missione".

"E come non menzionare il terrorismo internazionale che, seminando paura, odio e fanatismo, disonora tutte le cause che pretende servire? Vorrei semplicemente ricordare che ogni civiltà degna di questo nome presuppone il rifiuto assoluto del ricorso alla violenza".

"Più che mai urgente è ritornare ad una sicurezza collettiva più efficace, che assegni all'Organizzazione delle Nazioni Unite il posto ed il ruolo che le competono. (…) Una cosa è certa: la guerra non risolve i conflitti fra i popoli!".

"LA FEDE: UNA FORZA PER EDIFICARE LA PACE. Anche se parlo a nome della Chiesa cattolica, so che le diverse confessioni cristiane ed i fedeli di altre religioni si considerano testimoni di un Dio di giustizia e di pace".

"Quando si crede che ogni persona umana ha ricevuto dal Creatore una dignità unica, che ciascuno di noi è soggetto di diritti e di libertà inalienabili, che servire l'altro è crescere in umanità, (…) si può facilmente comprendere il capitale che le comunità di credenti rappresentano nell'edificazione di un mondo pacificato e pacifico".

"Dovunque la pace è in causa, ci sono cristiani per testimoniare in parole ed azioni che la pace è possibile. Tale è il senso, lo sapete bene, degli interventi della Santa Sede nei dibattiti internazionali".

"LA RELIGIONE NELLA SOCIETÀ: PRESENZA E DIALOGO. Le comunità di credenti sono presenti in tutte le società, espressione della dimensione religiosa della persona umana. I credenti si aspettano legittimamente di partecipare al dialogo pubblico. Purtroppo, si deve constatare che non è sempre così. (…) Si invoca spesso il principio della laicità, in sé legittimo, se inteso come distinzione fra la comunità politica e le religioni. Ma distinzione non vuole dire ignoranza! La laicità non è laicismo! (…) I rapporti fra Chiesa e Stato possono e devono dar luogo, al contrario, ad un dialogo rispettoso, portatore di esperienze e di valori fecondi per l'avvenire di una nazione. Un sano dialogo fra lo Stato e le Chiese - che non sono concorrenti ma collaboratori - può senza alcun dubbio favorire lo sviluppo integrale della persona umana e l'armonia della società".

"La difficoltà ad accettare il fatto religioso nello spazio pubblico si è manifestata in maniera emblematica in occasione del recente dibattito sulle radici cristiane dell'Europa. (…) Senza sottovalutare le altre tradizioni religiose, è certo che l'Europa si è affermata contemporaneamente alla sua evangelizzazione. Ed è doveroso ricordare che, non molto lontano nel tempo, i cristiani, promuovendo la libertà e i diritti dell'uomo, hanno contribuito alla trasformazione pacifica dei regimi autoritari ed alla restaurazione della democrazia in Europa centrale ed orientale".

"CRISTIANI, TUTTI UNITI, NOI SIAMO RESPONSABILI DELLA PACE E DELL'UNITÀ DELLA FAMIGLIA UMANA. Voi lo sapete, l'impegno ecumenico è uno dei capisaldi del mio pontificato. Infatti sono convinto che se i cristiani fossero in grado di superare le loro divisioni, il mondo sarebbe più solidale".

"Tutti insieme, noi possiamo contribuire efficacemente al rispetto della vita, alla salvaguardia della dignità della persona umana e dei suoi diritti inalienabili, alla giustizia sociale ed alla protezione dell'ambiente. (…) Non si misura mai abbastanza l'influenza pacificatrice che i cristiani uniti potrebbero avere nella propria comunità e nella società civile".

"Se dico questo, non è solo per ricordare a tutti coloro che si dicono seguaci di Cristo l'imperiosa necessità di prendere risolutamente la via che conduce all'unità come Cristo l'ha intesa, ma anche per indicare ai responsabili delle società le risorse che essi possono attingere dal patrimonio cristiano e da coloro che vivono la testimonianza cristiana. A tale riguardo si può citare un esempio: l'educazione alla pace. (…) Alla luce della ragione e della fede, la Chiesa propone una pedagogia della pace, al fine di preparare tempi migliori".
AC/CORPO DIPLOMATICO/… VIS 20040112 (1140)

BATTESIMO ED IDENTITÀ MESSIANICA DI GESÙ


CITTA' DEL VATICANO, 11 GEN. 2004 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II, affacciandosi alla finestra del suo studio privato nel Palazzo Apostolico per recitare l'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro, ha ricordato la celebrazione oggi della Festa del Battesimo del Signore, ed ha detto: "I Vangeli riferiscono che Gesù si recò da Giovanni Battista presso il fiume Giordano e volle ricevere da lui il battesimo di penitenza".

"È la prima manifestazione pubblica dell'identità messianica di Gesù, dopo l'adorazione dei Magi. Per questo la liturgia accosta il Battesimo all'Epifania, con un salto cronologico di circa trent'anni: quel Bambino, che i Magi adorarono quale Re messianico, lo vediamo oggi consacrato dal Padre nello Spirito Santo".

Il Santo Padre ha detto ancora: "Nel battesimo al Giordano si delinea già chiaramente lo 'stile' messianico di Gesù: Egli viene come 'Agnello di Dio', per prendere su di sé e togliere il peccato del mondo. Così il Battista lo indica ai discepoli. Anche noi, che nel Natale abbiamo celebrato il grande evento dell'Incarnazione, siamo invitati a mantenere fisso lo sguardo su Gesù, volto umano di Dio e volto divino dell'uomo".

"Maestra insuperabile di contemplazione è Maria Santissima." - ha concluso il Pontefice - "Il Battesimo di Cristo costituisce il primo mistero della luce per Maria e per tutta la Chiesa. Possa esso illuminare il cammino di ogni cristiano!".
ANG/BATTESIMO GESÙ/… VIS 20040112 (240)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 10 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato l'Arcivescovo Diego Causero, finora Nunzio Apostolico nella Repubblica Araba di Siria, Nunzio Apostolico nella Repubblica Ceca.

- Ha nominato il Corepiscopo Gregory John Mansour, sinora Protosincello dell'Eparchia di Our Lady of Lebanon of Los Angeles (Stati Uniti d'America), Vescovo dell'Eparchia di Saint Maron of Brooklyn dei Maroniti (cattolici: 30.000; sacerdoti: 55; religiosi: 16; diaconi permanenti: 12), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato a Flint (Michigan, Stati Uniti d'America) ed è stato ordinato sacerdote nel 1982. Succede al Vescovo Hector Stephen Y. Doueihi, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Eparchia, presentata in conformità al canone 210, paragrafo 2, del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali.

- Ha eretto la Diocesi di Timika (Indonesia), dismembrandola dalla Diocesi di Jaypura e rendendola suffraganea della Sede Metropolitana di Merauke.

- Ha nominato il Reverendo John Philip Saklil, primo Vescovo di Timika (superficie: 81.810; popolazione: 518.884; cattolici: 72.072; sacerdoti: 21; religiosi: 27), Indonesia. Il Vescovo eletto è nato nel 1960 a Kokonao (Indonesia), ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1988 e finora è stato Vicario Episcopale della parte occidentale della Diocesi con sede a Timika.

- Ha nominato il Vescovo Gennaro Pascarella, finora Vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia (Italia), Vescovo Coadiutore di Pozzuoli (superficie: 105, popolazione: 508.500; cattolici: 499.500; sacerdoti: 139; religiosi: 218; diaconi permanenti: 19), (Napoli, Italia).

- Ha nominato il Vescovo Raymond Roussin, S.M., finora Vescovo di Victoria (Canada), Arcivescovo Metropolita di Vancouver (superficie: 119.439; popolazione: 2.032.024; cattolici: 376.511; sacerdoti: 185; religiosi: 234; diaconi permanenti: 1), Canada. L'Arcivescovo eletto è nato a Saint-Vital (Manitoba, Canada), ha fatto la professione solenne nella Società di Maria nel 1966, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1970 e la consacrazione episcopale nel 1995. Succede all'Arcivescovo Adam Joseph Exner, O.M.I., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NN:NER:ECE:NEC/…/… VIS 20040112 (330)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 10 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L'Arcivescovo Luis Robles Diaz, Vice Presidente della Pontificia Commissione per l'America Latina.

- Il Vescovo Carlo Liberati, Vescovo Prelato eletto di Pompei e Delegato Pontificio per il Santuario della Beata Maria Vergine del Santo Rosario, con i Familiari.

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP/…/… VIS 20040112 (70)

MERCOLEDÌ DELLE CENERI: CELEBRAZIONE AULA PAOLO VI


CITTA' DEL VATICANO, 10 GEN. 2004 (VIS). La Prefettura della Casa Pontificia ha comunicato oggi che il 25 febbraio prossimo, Mercoledì delle Ceneri, il Santo Padre Giovanni Paolo II presiederà la Celebrazione della Parola con il rito della benedizione ed imposizione delle ceneri, nell'Aula Paolo VI, alle ore 10:30. Alla Celebrazione, che sostituisce l'Udienza Generale, possono partecipare tutti coloro che lo desiderano. Quest'anno non è prevista la tradizionale celebrazione pomeridiana nella Basilica di Santa Sabina all'Aventino.
…/MERCOLEDÌ CENERI/… VIS 20040112 (90)

SALVAGUARDARE EQUILIBRATO RAPPORTO FRA PARROCI E LAICI


CITTA' DEL VATICANO, 10 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti all'Assemblea Plenaria della Congregazione per il Clero, svoltasi dall'8 al 10 gennaio in Vaticano, sul tema: "Gli organismi consultivi secundum legem e praeter legem" e "La pastorale dei Santuari".

Ribadendo la distinzione fra sacerdozio ministeriale e sacerdozio che accomuna tutti i fedeli, il Santo Padre ha sottolineato che: "I Pastori hanno il compito di formare, reggere e santificare il Popolo di Dio, mentre i fedeli laici, insieme a loro, prendono parte attiva alla missione della Chiesa, in una costante sinergia di sforzi, e nel rispetto delle vocazioni e dei carismi specifici".

"Quest'utile collaborazione da parte dei laici," - ha proseguito il Pontefice - "si articola anche nei diversi Consigli previsti dall'ordinamento canonico a livello diocesano e parrocchiale. (…) Occorre salvaguardare un equilibrato rapporto tra il ruolo dei laici e quello che propriamente compete all'Ordinario diocesano o al parroco".

Giovanni Paolo II ha inoltre affermato che: "I legittimi Pastori, (…), non vanno considerati come semplici esecutori di decisioni derivanti da opinioni maggioritarie emerse nell'assemblea ecclesiale. La struttura della Chiesa non può essere concepita su modelli politici semplicemente umani. La sua costituzione gerarchica poggia sul volere di Cristo e, come tale, fa parte del 'depositum fidei', che deve essere conservato e trasmesso integralmente nel corso dei secoli".

Riferendosi al secondo tema affrontato dalla Plenaria, riguardante la pastorale dei Santuari, il Papa ha sottolineato quanto sia importante che vi operino "sacerdoti con spiccata sensibilità pastorale", provvisti di "un'adeguata formazione dottrinale e pastorale". Parimenti il Papa ha sottolineato che: "Al centro di ogni pellegrinaggio ci sono le celebrazioni liturgiche, in primo luogo la Santa Messa. Esse vanno sempre preparate con cura e animate da grande devozione, suscitando l'attiva partecipazione dei fedeli. Il vostro Dicastero", - ha concluso il Santo Padre - "non mancherà di elaborare opportuni suggerimenti per aiutare la pastorale dei Santuari ad essere sempre più rinnovata e rispondente alle esigenze dei tempi".
AC/ORGANISMI CONSULTIVI:SANTUARI/... VIS 20040112 (340)

LETTERE CREDENZIALI AMBASCIATORE INDONESIA SANTA SEDE


CITTA' DEL VATICANO, 10 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto il Signor Bambang Prayitno, nuovo Ambasciatore di Indonesia presso la Santa Sede, in occasione della presentazione della Lettere Credenziali. Nel suo discorso in lingua inglese il Papa ha ricordato il Viaggio compiuto nel Paese nel 1989 ed ha espresso il suo apprezzamento per "l'ospitalità, la cordialità e la ricchezza delle tradizioni culturali del popolo indonesiano".

Il Papa ha sottolineato "il reciproco impegno a favore della pace e del benessere di tutti i popoli in ogni strato sociale. È una impresa che coinvolge tutti gli uomini e le donne di buona volontà, ed è oggi compito di notevole importanza, mentre tutta la famiglia umana è alla ricerca di mezzi efficaci per contrastare il terrorismo internazionale. Non c'è dubbio che tale pernicioso flagello sia diventato sempre più virulento negli ultimi anni, all'origine di brutali massacri che servono solo ad esacerbare situazioni difficili, ad aumentare le tensioni e a distruggere ogni possibilità di pace fra i popoli e le nazioni". Il Papa ha anche ricordato l'esperienza diretta del terrorismo subita dall'Indonesia quando una bomba esplose a Bali quindici mesi fa.

"Nonostante il disprezzo per la vita umana che tali attacchi terroristici rappresentano", il Santo Padre ha ribadito che "non dobbiamo mai rispondere con sentimenti di odio e di vendetta. Né sono sufficienti misure meramente punitive o repressive. (…) È necessaria la mobilitazione politica per eliminare le cause derivanti da situazioni di ingiustizia che possono portare le persone ad azioni disperate e ad atti di violenza".

Sottolineando il ruolo delle grandi religioni del mondo a tale riguardo, il Papa ha affermato che: "La comprensione e la cooperazione interreligiosa contribuiranno a promuovere un più chiaro senso di unicità di tutta l'umanità, sradicando le cause sociali e culturali del terrorismo. Sono convinto inoltre che i responsabili religiosi islamici, cristiani ed ebraici devono essere in prima linea nella condanna del terrorismo e nel negare ai terroristi ogni forma di legittimità religiosa o morale".

"Mi rallegro nel constatare," - ha affermato il Papa - "l'attivo impegno del suo governo nel mantenere l'accordo fra i seguaci delle diverse religioni presenti in Indonesia. In effetti il motto dello stemma nazionale - 'Bihneka Tungal Ika', 'unità nella diversità' - esprime un importante principio guida mentre il Paese si sforza di edificare e rafforzare una società fondata sui principi democratici della libertà e dell'uguaglianza, a prescindere dalla lingua, dall'appartenenza etnica, dal patrimonio culturale o dalla religione".

Nelle osservazioni conclusive del suo discorso, il Santo Padre ha affermato: "Da parte sua, la Chiesa Cattolica è grandemente attiva nella continuazione del programma nazionale di sviluppo delle strutture in grado di rispondere alle aspettative ed aspirazioni di tutti i popoli dell'arcipelago. Il suo ruolo in ambito educativo è di particolare importanza: sebbene i cattolici rappresentino solo una piccola parte della popolazione totale, essi hanno sviluppato un sistema scolastico esteso ed efficace. L'impegno alla tolleranza religiosa e al fondamentale principio della libertà religiosa consente alla Chiesa di offrire un inestimabile contributo alla vita del Paese".
CD/LETTERE CREDENZIALI/INDONESIA VIS 20040112 (520)

AMBASCIATORE COSTA D'AVORIO RICEVUTO DAL SANTO PADRE


CITTA' DEL VATICANO, 10 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto le Lettere Credenziali del nuovo Ambasciatore della Costa d'Avorio, Signor Kouame Benjamin Konan.

Ricordando la "grave crisi" che la Costa d'Avorio attraversa dal settembre 2002, il Papa ha affermato: "Mi auguro vivamente che si persegua ed intensifichi il processo di riconciliazione nazionale e che il dialogo delle armi ceda il posto alle armi del dialogo".

Il Santo Padre ha sottolineato che: "La volontà di portare a compimento il disarmo delle diverse parti coinvolte nel conflitto, è un passo importante sulla via della pace e dimostra il nobile desiderio di dire sì all'accordo e alla non violenza. (…) Non dubito che questo disarmo interesserà tutte le armi detenute dalle popolazioni, contribuendo così alla stabilità interna del Paese. La prospettiva della libera circolazione delle persone e dei beni deve anche consentire alle Autorità di ridare fiducia alle popolazioni e di dar loro la possibilità di soddisfare le necessità primarie". Il Santo Padre ha affermato che è necessario che le istituzioni e le amministrazioni "siano ripristinate senza indugio, poiché sappiamo tutti che tali infrastrutture (…) sono essenziali al dinamismo di un paese".

"Il consolidamento dei rapporti di fiducia fra le comunità umane e religiose che compongono il paese," - ha proseguito il Pontefice - "è una sfida di grande importanza e condizione essenziale per far sparire la paura dell'altro e ritrovare il gusto di vivere insieme. Mi rivolgo ai responsabili religiosi ed ai membri di tutte le comunità affinché dedichino tutte le loro energie a questo compito fondamentale per la stabilità (…) della Nazione. Parimenti la fiducia reciproca (…) si radica nella promozione dei valori morali universali, quali il rispetto dei diritti umani ed il senso della dignità di ogni individuo".

Il Papa ha espresso il suo compiacimento per i commenti positivi dell'Ambasciatore riguardo alla parte attiva della Chiesa Cattolica in Costa d'Avorio "nell'assicurare, in concerto con le Organizzazioni internazionali, il sostegno materiale, medico, psicologico e spirituale dei profughi e delle vittime traumatizzate dai conflitti".

"L'amore di Cristo, che la Chiesa testimonia a tutta l'umanità" - ha concluso il Pontefice - "la invita a preoccuparsi di tutti gli uomini, privilegiando i più deboli e i sofferenti. Rifiutando tutte le divisioni che mettono in pericolo il perseguimento del bene comune, (…) la Chiesa è chiamata (…) a contribuire allo sviluppo integrale delle
persone e delle popolazioni, conformemente alla loro vocazione".
CD/LETTERE CREDENZIALI/COSTA D'AVORIO VIS 20040112 (420)

venerdì 9 gennaio 2004

VESCOVI OCEANO INDIANO: REALTÀ DIVERSE, GRANDI DISTANZE


CITTA' DEL VATICANO, 9 NOV 2004 (VIS). A conclusione della visita "ad Limina Apostolorum,", i Vescovi della Conferenza Episcopale dell'Oceano Indiano (CEDOI) sono stati ricevuti oggi dal Santo Padre Giovanni Paolo II che ha sottolineato la necessità di "un' autentica comunione spirituale", considerata "la diversità delle situazioni religiose ed umane delle vostre regioni" e "anche le grandi distanze che separano le vostre Diocesi".

Il Vescovo Gilbert Aubry, Presidente della Conferenza Episcopale, ha messo in evidenza nel suo discorso rivolto al Santo Padre che la CEDOI è, infatti, composta da una Repubblica Islamica (le Isole Comores), due Repubbliche che fanno parte del Commonwealth (Seychelles e Mauritius), un Dipartimento Francese D'Oltremare che è anche una regione ultra-periferica d'Europa (La Reunion) ed una comunità territoriale francese (l'Isola di Mayotte).

Il Papa ha iniziato il suo discorso invitando "il popolo cristiano a vivere l'Anno dell'Eucaristia come un tempo forte di incontro con Cristo", un tempo "in cui scoprire, nell'incomparabile tesoro che Gesù ci ha lasciato, la gioia e la bontà dell'amorosa presenza del Salvatore", un tempo "di riscoperta dell'importanza della Domenica e della necessità di santificarla, con la partecipazione regolare alla celebrazione domenicale".

Definendo la formazione dei futuri sacerdoti una "sfida" per la Chiesa, Giovanni Paolo II ha incoraggiato i formatori dei seminaristi "nel loro prezioso servizio" a rendere il seminario "il posto per un serio discernimento della vocazione e un'autentica comunità formativa al ministero sacerdotale". Ha esortato i Vescovi a rivalutare la pastorale ministeriale per le vocazioni e "a farne un essenziale interesse nelle vostre Diocesi". Ha invitato ad avere attenzione per i sacerdoti nella loro vita spirituale e a dare loro un solido fondamento sul quale costruire, specialmente "attraverso una assidua vita di preghiera ed i sacramenti dell'Eucaristia e della Confessione". (...) Essere loro vicini visitando, ascoltando ed avendo in comune l'amicizia così non si sentiranno isolati od incompresi".

Il Papa ha sottolineato l'importanza di contare sui laici con "una solida formazione religiosa" la cui presenza ed il cui contributo alla società, "in presenza di altri credi religiosi", "sapranno comunicare il messaggio cristiano ed incoraggiare altri discepoli di Cristo a dare testimonianza alla loro fede". Giovanni Paolo II ha aggiunto che "la penetrazione culturale del messaggio evangelico è un compito di grande importanza" e che " è anche una necessità affinché un popolo faccia progressi nel dialogo interreligioso".

Il Santo Padre alla fine ha parlato delle famiglie e dei giovani. "L'attenzione alle famiglie ed al loro sviluppo armonico è una delle priorità pastorali" specialmente perché "l'evoluzione sociale oggi contribuisce a creare strutture familiari fragili". Ha invitato i Vescovi ad insistere sul "valore del matrimonio e della famiglia nei piani di Dio", affermando che "le famiglie "sono luoghi privilegiati per formare i giovani e per trasmettere i valori morali e spirituali. La formazione umana e spirituale dei giovani è una risposta urgente alla sfida della testimonianza di oggi del Vangelo".
AL/.../CEDOI VIS 20041109 (470)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 9 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Vescovo Javier Echevarría Rodríguez, Prelato della Prelatura personale dell'Opus Dei.

- Il Vescovo eletto Fabio Duque Jaramillo, di Armenia (Colombia).

- I familiari dell'Arcivescovo Michael Aidan Courtney, Nunzio Apostolico in Burundi, assassinato il 29 dicembre 2003.

- Il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, con i Membri del Dicastero, per la presentazione del volume "Cultura e Fede".

- Il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, son il Vescovo Giampaolo Crepaldi, Segretario ed il Monsignor Frank J. Dewane, Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio.

- Il Signor Jean Vanier, Fondatore della Comunità dell'Arca.
AP/…/… VIS 20040109 (130)

SACRIFICIO ARCIVESCOVO COURTNEY PER POPOLO DEL BURUNDI


CITTA' DEL VATICANO, 9 GEN. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, all'Altare della Cattedra della Basilica Vaticana, il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha celebrato la Santa Messa di suffragio per l'Arcivescovo Michael Aidan Courtney, Nunzio Apostolico in Burundi, assassinato in Burundi il 29 dicembre scorso. I funerali si sono svolti il 31 dicembre nella Cattedrale di Bujumbura.

Nell'omelia, il Cardinale Sodano ha letto parte del messaggio rilasciato dai sette Vescovi del Burundi dopo la morte del Nunzio. "'Giorno e notte, senza sosta, Monsignor Michael Courtney ha aiutato i Burundesi a ristabilire tra loro l'intesa e la concordia attraverso il dialogo. (…) Egli non ha risparmiato nessuno sforzo per ravvicinare tutti i Burundesi, nessuno escluso. In tal modo egli ha voluto mostrare che non esiste altra via per salvare il nostro Paese se non quella del dialogo, della concertazione e del rifiuto definitivo dell'omicidio e degli assassinii come mezzo politico. (…) I Vescovi esprimono l'auspicio che l'eredità di quest'uomo di Dio possa aiutare quanti già lavorano, insieme, per mettere in pratica gli accordi conclusi'".

"In quest'ora di prova" - ha proseguito il Segretario di Stato, - "vorrei ripetervi le parole che sabato scorso il Cardinale Arinze rivolse ai fedeli che gremivano la Chiesa di Nenagh, in Diocesi di Killaloe (Irlanda): 'La nostra fede ci guida, specialmente nei momenti dolorosi come questo'. È la fede nella Risurrezione, è la fede nella Provvidenza Divina, è la fede nel premio eterno che ci attende in Paradiso".

Il Cardinale Sodano ha concluso l'omelia ricordando che il defunto Arcivescovo "ci ha insegnato l'arte del vivere cristiano. Figlio della nobile terra irlandese, egli portò sulle strade del mondo il testimonio della sua fede adamantina. Sulle orme di Cristo, Buon Pastore, si sacrificò per il popolo del Burundi, ove il Papa l'aveva inviato come Apostolo di pace", nell'agosto 2000.
SS/SUFFRAGIO COURTNEY/SODANO VIS 20040109 (310)

RUOLO ITALIA RICONOSCIMENTO RADICI CRISTIANE EUROPA


CITTA' DEL VATICANO, 9 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere questa mattina il Signor Giuseppe Balboni Acqua, nuovo Ambasciatore dell'Italia presso la Santa Sede, in occasione della Presentazione delle Lettere Credenziali, ha ricordato il ricco patrimonio di valori religiosi, spirituali e culturali, lo spirito di altruismo e solidarietà, in campo nazionale ed internazionale, dell'Italia.

Giovanni Paolo II ha sottolineato "i millenari vincoli che uniscono la Sede di Pietro agli abitanti della Penisola, il cui ricco patrimonio di valori cristiani costituisce una vivace sorgente di ispirazione e di identità. Lo stesso Accordo del 18 febbraio 1984 asserisce che la Repubblica Italiana riconosce 'il valore della cultura religiosa', tenendo conto del fatto che 'i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del Popolo italiano'".

"L'Italia, pertanto" - ha precisato il Papa - "ha particolare titolo per operare affinché anche l'Europa, nelle istanze competenti, riconosca le proprie radici cristiane, le quali sono in grado di assicurare ai cittadini del Continente un'identità non effimera o meramente basata su interessi politico-economici, bensì su valori profondi e imperituri. I fondamenti etici e le idealità che furono alla base degli sforzi per l'unità europea sono oggi ancor più necessari, se si vuol offrire una stabilità al profilo istituzionale dell'Unione Europea".

"Desidero incoraggiare il Governo e tutti i rappresentanti politici italiani a proseguire negli sforzi finora compiuti in questo campo. Continui l'Italia a richiamare alle Nazioni sorelle la straordinaria eredità religiosa, culturale e civile che ha permesso all'Europa di essere grande lungo i secoli".

Successivamente Giovanni Paolo II ha ricordato che nel 2004 si celebreranno due importanti anniversari relativi ai rapporti fra la Santa Sede e l'Italia: il 75° anniversario dell'Istituzione dello Stato della Città del Vaticano con la firma dei Patti Lateranensi, l'11 febbraio 1929, ed il 20° anniversario dell'Accordo di Modificazione firmato a Villa Madama nel 1984. "Per quanto ancora manca, o per eventuali sviluppi e completamenti, è sperabile che" - ha continuato il Pontefice - "si possa presto giungere ad una regolamentazione pattizia. La Chiesa non chiede privilegi, né intende sconfinare dall'ambito spirituale proprio della sua missione. Le intese, che scaturiscono da questo dialogo rispettoso, non hanno altro fine che di permetterle di svolgere in piena libertà il suo compito universale e di favorire il bene spirituale del popolo italiano".

Il Santo Padre ha dedicato le osservazioni conclusive del suo discorso al "ruolo della famiglia, insidiata oggi, a parere di molti, da un mal inteso senso dei diritti. La Costituzione italiana richiama e tutela la centralità di questa 'società naturale fondata sul matrimonio' (art. 29). È, perciò, compito dei governanti promuovere leggi che ne favoriscano la vitalità. (…) È importante che lo Stato presti aiuto alla famiglia, senza mai soffocare la libertà di scelta educativa dei genitori e sostenendoli nei loro inalienabili diritti e nei loro sforzi, a consolidamento del nucleo familiare".
CD/LETTERE CREDENZIALI/ITALIA:ACQUA VIS 20040109 (480)

giovedì 8 gennaio 2004

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 8 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Signor Ivo Sanader, Primo Ministro della Repubblica di Croazia, con la Consorte e Seguito.

- L'Arcivescovo Hans-Josef Becker, di Paderborn (Repubblica Federale di Germania).

- Il Signor Raymond R.M. Tai, Ambasciatore di Cina, in visita di congedo.

- Il Vescovo Josef Clemens, Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, con i Familiari.

- Il Cardinale Henryk Roman Gulbinowicz, di Wroclaw (Polonia), e Seguito.
AP/…/… VIS 20040108 (90)

"DIGNITÀ E DIRITTI DELLA PERSONA CON HANDICAP MENTALE"

CITTA' DEL VATICANO, 8 GEN. 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo di un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II ai partecipanti al Simposio Internazionale su: "Dignità e diritti della persona con handicap mentale". L'incontro, organizzato in Vaticano dal 7 al 9 gennaio dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, coincide con la fine dell'Anno Europeo delle persone disabili.

"La persona handicappata" - si legge nel Messaggio - "anche quando risulta ferita nella mente e nelle sue capacità sensoriali e intellettive, è un soggetto pienamente umano, con i diritti sacri e inalienabili propri di ogni creatura umana. (…) Soltanto se vengono riconosciuti i diritti dei più deboli una società può dire di essere fondata sul diritto e sulla giustizia".

Il Santo Padre ribadisce che: "Una società che desse spazio solo ai membri pienamente funzionali, del tutto autonomi ed indipendenti, non sarebbe una società degna dell'uomo. La discriminazione in base all'efficienza non è meno deprecabile di quella compiuta in base alla razza o al sesso o alla religione".

"Al di sopra di qualsiasi altra considerazione o interesse particolare o di gruppo, bisogna cercare di promuovere il bene integrale di queste persone, né si può negare loro il necessario sostegno e la necessaria protezione, anche se ciò comporta un maggior carico economico e sociale. Forse più che altri malati, i soggetti mentalmente ritardati hanno bisogno di attenzione, di affetto, di comprensione, di amore: non li si può lasciare soli, quasi disarmati e inermi, nel difficile compito di affrontare la vita".

Giovanni Paolo II scrive ancora che: "A questo proposito, particolare attenzione merita la cura delle dimensioni affettive e sessuali della persona handicappata. (…) Anch'essa ha bisogno di amare e di essere amata, ha bisogno di tenerezza, di vicinanza, di intimità. La realtà, purtroppo, è che la persona con handicap si trova a vivere queste legittime e naturali esigenze in una situazione di svantaggio, che diventa sempre più evidente col passaggio dall'età infantile a quella adulta. Il soggetto handicappato (…), ricerca relazioni autentiche nelle quali poter essere apprezzato e riconosciuto come persona".

"Senza dubbio" - prosegue il Pontefice - "le persone disabili, svelando la radicale fragilità della condizione umana, sono una espressione del dramma del dolore e, in questo nostro mondo, assetato di edonismo e ammaliato dalla bellezza effimera e fallace, le loro difficoltà sono spesso percepite come uno scandalo e una provocazione e i loro problemi come un fardello da rimuovere o da risolvere sbrigativamente".

Il Papa conclude il Messaggio sottolineando che le persone disabili "possono insegnare a tutti che cosa è l'amore che salva e possono diventare annunciatrici di un mondo nuovo, non più dominato dalla forza, dalla violenza e dall'aggressività, ma dall'amore, dalla solidarietà, dall'accoglienza, un mondo nuovo trasfigurato dalla luce di Cristo, il Figlio di Dio per noi uomini incarnato, crocifisso e risorto".
MESS/DISABILI/… VIS 20040108 (480)

CONFERITO "LAURO AUREO ACCADEMICO" A GIOVANNI PAOLO II

CITTA' DEL VATICANO, 8 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i membri del corpo accademico delle Università di Wroclaw e di Opole (Polonia), accompagnati dal Cardinale Henryk Roman Gulbinowicz, Arcivescovo di Wroclaw (Polonia), che hanno conferito al Papa il "Lauro Aureo Accademico", in occasione del 50° anniversario della sua abilitazione alla cattedra di libera docenza, conseguita nella Facoltà di Teologia presso la Università Jaghellonica.

Ringraziando per l'omaggio, il Papa ha ricordato che la sua abilitazione fu l'ultima conseguita nella Facoltà di Teologia, soppressa poco dopo dalle autorità comuniste. "Fu un atto volto a dividere le istituzioni, ma suo intento era anche quello di contrapporre ragione e fede. Non parlo qui di quella distinzione che nacque nel tardo medioevo sulla base dell'autonomia delle scienze, ma della separazione che fu imposta facendo violenza al patrimonio spirituale della nazione".

"Tuttavia" - ha proseguito il Pontefice - "non mi ha mai abbandonato la convinzione che quei tentativi non avrebbero raggiunto, in definitiva, lo scopo. Questa convinzione si rafforzava in me grazie ai personali incontri con gli uomini di scienza, i professori di diverse discipline, i quali testimoniavano il profondo desiderio di dialogo e di comune ricerca della verità". Riferendosi alla Lettera Enciclica "Fides et ratio", il Papa ha affermato: "Ho espresso questa convinzione anche come Papa, quando ho scritto: 'La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità'".

"La vostra presenza qui" - ha concluso il Papa - "ispira in me la speranza che questo dialogo vivificante durerà e che nessuna delle odierne ideologie riuscirà a interromperlo. Con questa speranza guardo verso tutte le università, le accademie e le scuole superiori".
AC/…/GULBINOWICZ VIS 20040108 (290)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 8 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Edoardo Menichelli, finora Arcivescovo di Chieti-Vasto (Italia), Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo (superficie: 500; popolazione: 207.220; cattolici: 205.682; sacerdoti: 190; religiosi: 288; diaconi permanenti: 15), Italia. L'Arcivescovo Menichelli succede all'Arcivescovo Franco Festorazzi, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Reverendo Michel Méranville, finora Parroco della Cattedrale di Fort-de-France (Martinica), Arcivescovo di Saint Pierre Fort-de-France (superficie: 1.080; popolazione: 400.000; cattolici: 298.000; sacerdoti: 62; religiosi: 183), Martinica. L'Arcivescovo eletto è nato nel 1936 a Vauclin (Martinica) ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1959. Succede all'Arcivescovo Maurice Marie-Sainte, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/…/… VIS 20040108 (140)

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