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lunedì 14 gennaio 2002

QUOTIDIANO TRASFIGURATO DA DIMENSIONE SOPRANNATURALE


CITTA' DEL VATICANO, 12 GEN. 2002 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, Giovanni Paolo II ha ricevuto in udienza i 5.000 partecipanti al Congresso internazionale promosso in occasione del centenario della nascita del Beato Josemaría Escrivá de Balaguer, Fondatore dell'Opus Dei.

Il Santo Padre ha ricordato che il Congresso, tenutosi dall'8 all'11 gennaio, ha cercato di "approfondire gli aspetti più attuali del messaggio del Beato Josemaría Escrivá de Balaguer, specialmente per quanto concerne la grandezza della vita quotidiana come via verso la santità", ed ha affermato che il Beato Escrivá "fin dagli inizi del suo ministero sacerdotale (…) pose al centro della propria predicazione la verità che tutti i battezzati sono chiamati alla pienezza della carità, e che il modo più immediato per raggiungere questo comune traguardo si trova nella normalità quotidiana".

"Per ogni battezzato" - ha proseguito il Pontefice - "che voglia seguire fedelmente Cristo, la fabbrica, l'ufficio, la biblioteca, il laboratorio, l'officina, le pareti domestiche possono trasformarsi in altrettanti luoghi di incontro con il Signore. (…) Anche per noi, pertanto, il quotidiano (…) può acquistare il rilievo di una dimensione soprannaturale ed esserne in tal modo trasfigurato".

Giovanni Paolo II ha sottolineato inoltre che: "Santificando il proprio lavoro nel rispetto delle norme morali oggettive, il fedele laico contribuisce efficacemente ad edificare una società più degna dell'uomo", cooperando così "a plasmare il volto di un'umanità attenta alle esigenze della persona e del bene comune".

"Sulle orme del vostro Fondatore" - ha aggiunto il Papa - "proseguite con zelo e fedeltà la vostra missione. Mostrate con lo sforzo quotidiano che l'amore di Cristo può informare tutto l'arco dell'esistenza, consentendo di raggiungere l'ideale di quell'unità di vita che, come ho ribadito nell'Esortazione Apostolica Post-Sinodale 'Christifideles laici' è fondamentale nell'impegno di evangelizzazione nella società contemporanea".

"La preghiera, il lavoro e l'apostolato, come avete appreso dal Beato Josemaría, si incontrano e si fondono se sono vissuti in questo spirito. Egli vi ha sempre incoraggiati ad 'amare il mondo appassionatamente'. E aggiungeva un'importante precisazione: 'Siate uomini e donne di mondo, ma non siate uomini o donne mondani'. Riuscirete così ad evitare il pericolo del condizionamento di una mentalità mondana, che concepisce l'impegno spirituale come un qualcosa riconducibile alla sfera privata e pertanto irrilevante per l'agire pubblico".

"La terra, ricorda il vostro Beato Fondatore" - ha concluso Giovanni Paolo II - "è un cammino per il Cielo e l'esistenza di ogni credente, pur con i suoi pesi e limiti, deve diventare un vero tempio in cui abita il Figlio di Dio fatto uomo".
AC/…/CONGRESSO CENTENARIO ESCRIVÀ VIS 20020114 (430)

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