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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 21 maggio 2010

CULTURA CONTEMPORANEA E PATRIMONIO FEDE CRISTIANA

CULTURA CONTEMPORANEA E PATRIMONIO FEDE CRISTIANA
CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2010 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, nell’Aula Paolo VI, il Santo Padre Benedetto XVI ha assistito ad un concerto in suo onore in occasione del suo compleanno (16 aprile) e del quinto anniversario della sua elezione al soglio pontificio (19 aprile), offerto da Sua Santità Kirill I, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie. Le opere di Rachmaninov, Rimski-Korsakov, Musorgskij, Bortnjanskij, Caijkovskij, Vavilov, e del Metropolita Hilarion, sono state eseguite dall’Orchestra Nazionale Russa, diretta dal Maestro Carlo Ponti, con la partecipazione del Coro Sinodale di Mosca e della Cappella di Corni di Pietroburgo.
Al termine del concerto che rientra nell’ambito della “Giornate di cultura e spiritualità russa in Vaticano”, dopo il messaggio del Patriarca Kirill e il saluto del Metropolita Hilarion di Volokolamsk, Presidente del Dipartimento per gli Affari Esteri del Patriarcato di Mosca ed autore del Canto dell’Ascensione, Papa Benedetto XVI ha pronunciato un breve discorso. “In queste opere” – ha detto Benedetto XVI – “è presente in modo profondo l’anima del popolo russo e con essa la fede cristiana, che trovano una straordinaria espressione proprio nella Divina Liturgia e nel canto liturgico che sempre l’accompagna. Esiste, infatti, un legame stretto, originario, tra la musica russa e il canto liturgico: è nella liturgia e dalla liturgia che quasi si sprigiona e prende avvio gran parte della creatività artistica dei musicisti russi, per dar vita a capolavori che meriterebbero una maggiore conoscenza nel mondo occidentale”.
“Abbiamo avuto oggi la gioia di ascoltare brani di grandi artisti russi dell’ ‘800 e del‘900, come Musorgskij e Rimski-Korsakov, Čajkovskij e Rachmaninov. Tali compositori, e quest’ultimo in particolare, hanno saputo far tesoro del ricco patrimonio musicale-liturgico della tradizione russa, rielaborandolo e armonizzandolo con motivi ed esperienze musicali dell’Occidente e più vicini alla modernità. (...) Nella musica, dunque, già si anticipa e in qualche modo si realizza il confronto, il dialogo, la sinergia tra Oriente e Occidente, come pure tra tradizione e modernità”.
“Proprio ad un’analoga visione unitaria e armonica dell’Europa pensava il Venerabile Giovanni Paolo II, quando, riproponendo l’immagine, suggerita da Vjačeslav Ivanovič Ivanov, dei ‘due polmoni’ con cui bisogna ritornare a respirare, auspicava una nuova consapevolezza delle profonde e comuni radici culturali e religiose del continente europeo, senza le quali l’Europa di oggi sarebbe come priva di un’anima e comunque segnata da una visione riduttiva e parziale”.
“La cultura contemporanea, e particolarmente quella europea” – ha ammonito il Pontefice – “corre il rischio dell’amnesia, della dimenticanza e dunque dell’abbandono dello straordinario patrimonio suscitato e ispirato dalla fede cristiana, che costituisce l’ossatura essenziale della cultura europea, e non solo di essa. Le radici cristiane dell’Europa sono costituite infatti, oltre che dalla vita religiosa e dalla testimonianza di tante generazioni di credenti, anche dall’inestimabile patrimonio culturale e artistico, vanto e risorsa preziosa dei popoli e dei Paesi in cui la fede cristiana, nelle sue diverse espressioni, ha dialogato con le culture e le arti, le ha animate e ispirate, favorendo e promuovendo come non mai la creatività e il genio umano”.
“Anche oggi tali radici sono vive e feconde, in Oriente e in Occidente, e possono, anzi devono ispirare un nuovo umanesimo, una nuova stagione di autentico progresso umano, per rispondere efficacemente alle numerose e talvolta cruciali sfide che le nostre comunità cristiane e le nostre società si trovano ad affrontare, prima fra tutte quella della secolarizzazione, che non solo spinge a prescindere da Dio e dal suo progetto, ma finisce per negare la stessa dignità umana, in vista di una società regolata solo da interessi egoistici”.
“Torniamo a far respirare l’Europa a pieni polmoni, a ridare anima non solo ai credenti, ma a tutti i popoli del Continente, a promuovere la fiducia e la speranza, radicandole nella millenaria esperienza di fede cristiana!” – ha esclamato il Pontefice – “In questo momento non può mancare la testimonianza coerente, generosa e coraggiosa dei credenti, perché possiamo guardare insieme al futuro comune come ad un avvenire in cui la libertà e la dignità di ogni uomo e di ogni donna siano riconosciute come valore fondamentale e sia valorizzata l’apertura al Trascendente, l’esperienza di fede come dimensione costitutiva della persona”.
BXVI-CONCERTO/ VIS 20100521 (690)

UDIENZA PRESIDENTE REPUBBLICA DOMINICANA


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2010 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi, la Sala Stampa della Santa Sede, ha emesso il seguente Comunicato:
“Nella mattinata di oggi, venerdì 21 maggio 2010, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza il Presidente della Repubblica Dominicana, Sua Eccellenza il Signor Leonel Fernández Reina, il quale successivamente ha incontrato Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da Sua Eccellenza Monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati”.
“Durante i cordiali colloqui, è stato apprezzato il grande contributo che la Chiesa offre allo sviluppo del Paese, specialmente in campo educativo e sanitario, dove presta particolare attenzione ai più bisognosi. Si è quindi sottolineata l’importanza di continuare a promuovere la vita umana, dal concepimento alla morte naturale”.
“In seguito, vi è stato uno scambio di opinioni sull’impegno delle Autorità dominicane ad affrontare i problemi sociali che affliggono il loro Paese”.
“Nel prosieguo della conversazione, ci si è soffermati sulla situazione internazionale e regionale. Al riguardo, è stato evidenziato il ruolo della Repubblica Dominicana nell’organizzazione degli aiuti umanitari ad Haiti”. OP/ VIS 20100521 (190)

C’È BISOGNO POLITICI AUTENTICAMENTE CRISTIANI

CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi i partecipanti alla XXIV Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, che si è svolta sul tema: “Testimoni di Cristo nella comunità politica”.
“Certamente” – ha affermato il Papa – “non rientra nella missione della Chiesa la formazione tecnica dei politici. (...) È sua missione, però, ‘dare il suo giudizio morale anche su cose che riguardano l’ordine politico, quando ciò sia richiesto dai diritti fondamentali della persona e dalla salvezza delle anime”.
“Spetta ai fedeli laici mostrare concretamente nella vita personale e familiare, nella vita sociale, culturale e politica, che la fede permette di leggere in modo nuovo e profondo la realtà e di trasformarla”.
“Compete ancora ai fedeli laici” – ha proseguito il Papa – “partecipare attivamente alla vita politica, in modo sempre coerente con gli insegnamenti della Chiesa, condividendo ragioni ben fondate e grandi ideali nella dialettica democratica e nella ricerca di un largo consenso con tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita e della libertà, la custodia della verità e del bene della famiglia, la solidarietà con i bisognosi e la ricerca necessaria del bene comune”.
“C’è bisogno di politici autenticamente cristiani, ma prima ancora di fedeli laici che siano testimoni di Cristo e del Vangelo nella comunità civile e politica. Questa esigenza dev’essere ben presente negli itinerari educativi delle comunità ecclesiali e richiede nuove forme di accompagnamento e di sostegno da parte dei Pastori. L’appartenenza dei cristiani alle associazioni dei fedeli, ai movimenti ecclesiali e alle nuove comunità, può essere una buona scuola per questi discepoli e testimoni, sostenuti dalla ricchezza carismatica, comunitaria, educativa e missionaria propria di queste realtà”.
“Il diffondersi di un confuso relativismo culturale e di un individualismo utilitaristico ed edonista” – ha sottolineato il Papa – “indebolisce la democrazia e favorisce il dominio dei poteri forti. Bisogna recuperare e rinvigorire un’autentica sapienza politica; essere esigenti in ciò che riguarda la propria competenza; servirsi criticamente delle indagini delle scienze umane; affrontare la realtà in tutti i suoi aspetti, andando oltre ogni riduzionismo ideologico o pretesa utopica; mostrarsi aperti ad ogni vero dialogo e collaborazione, tenendo presente che la politica è anche una complessa arte di equilibrio tra ideali e interessi, ma senza mai dimenticare che il contributo dei cristiani è decisivo solo se l’intelligenza della fede diventa intelligenza della realtà, chiave di giudizio e di trasformazione. È necessaria una vera ‘rivoluzione dell’amore’”.
AC/ VIS 20100521 (410)

INCONTRO CONSIGLIO SUPERIORE PONTIFICIE OPERE MISSIONARIE

CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina i partecipanti all’Assemblea Ordinaria del Consiglio Superiore delle Pontificie Opere Missionarie, che fa parte della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.
“È una missione immensa, quella dell’evangelizzazione, specialmente in questo nostro tempo, in cui l’umanità soffre una certa mancanza di pensiero riflessivo e sapienziale e si diffonde un umanesimo che esclude Dio. Per questo è ancora più urgente e necessario illuminare i nuovi problemi che emergono con la luce del Vangelo che non muta”.
“La predicazione del Vangelo è un inestimabile servizio che la Chiesa può offrire all’umanità intera che cammina nella storia” – ha ribadito il Pontefice rivolgendosi ai rappresentanti delle Pontificie Opere Missionarie – Voi siete un segno eloquente e vivo della cattolicità della Chiesa, che si concretizza nel respiro universale della missione apostolica, ‘fino agli ultimi confini della terra’, ‘sino alla fine del mondo’, perché nessun popolo o ambiente siano privati della luce e della grazia di Cristo. Questo è il senso, la traiettoria storica, la missione e la speranza della Chiesa”.
“La missione di annunziare il Vangelo a tutte le genti è giudizio critico sulle trasformazioni planetarie che stanno cambiando sostanzialmente la cultura dell'umanità. La Chiesa, presente e operante sulle frontiere geografiche e antropologiche, è portatrice di un messaggio che si cala nella storia, dove proclama i valori inalienabili della persona, con l’annuncio e la testimonianza del piano salvifico di Dio, reso visibile e operante in Cristo. La predicazione del Vangelo è la chiamata alla libertà dei figli di Dio, per la costruzione di una società più giusta e solidale”.
“Chi partecipa alla missione di Cristo deve inevitabilmente affrontare tribolazioni, contrasti e sofferenze, perché si scontra con le resistenze e i poteri di questo mondo. E noi, come l’apostolo Paolo, non abbiamo come armi che la parola di Cristo e della sua Croce. La missione ‘ad gentes’ richiede alla Chiesa e ai missionari di accettare le conseguenze del loro ministero: la povertà evangelica, che conferisce loro la libertà di predicare il Vangelo con coraggio e franchezza; la non-violenza, per la quale essi rispondono al male con il bene; la disponibilità a dare la propria vita per il nome di Cristo e per amore degli uomini”.
“È dallo Spirito Santo che la Chiesa riceve l’autorevolezza dell’annuncio e del ministero apostolico. Perciò, desidero riaffermare con forza quanto già ho detto a proposito dello sviluppo, che cioè l’evangelizzazione ha bisogno di cristiani con le braccia alzate verso Dio nel gesto della preghiera, cristiani mossi dalla consapevolezza che la conversione del mondo a Cristo non è da noi prodotta, ma ci viene donata”.
“Cari amici” – ha concluso il Pontefice – “il mio ringraziamento è ancora per tutti voi delle Pontificie Opere Missionarie, che in diversi modi siete impegnati a tenere desta la coscienza missionaria delle Chiese particolari, (...), con la formazione e l’invio di missionari e missionarie e l’aiuto solidale alle giovani Chiese”.
CEP/ VIS 20100521 (490)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2010 (VIS). Il Santo Padre riceverà questo pomeriggio il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/ VIS 20100521 (30)

giovedì 20 maggio 2010

PRIMO AMBASCIATORE EMIRATI ARABI UNITI


CITTA' DEL VATICANO, 20 MAG. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il primo Ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti, Signora Hissa Abdullah Ahmed Al-Otaiba, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.
Nel suo discorso il Santo Padre ha sottolineato che “L’amore di Dio e il rispetto per la dignità del proprio prossimo, muove la diplomazia della Santa Sede e conforma la missione di servizio della Chiesa cattolica nella comunità internazionale. L’azione della Chiesa nell’ambito delle relazioni diplomatiche promuove la pace, i diritti umani e lo sviluppo integrale, e così si adopera per l’autentico progresso di tutti, a prescindere dalla razza, dal colore della pelle e dal credo”.
“La Santa Sede e la Chiesa cattolica” – ha proseguito il Pontefice – “si preoccupano di sottolineare la dignità dell’uomo allo scopo di mantenere una visione chiara ed autentica dell’umanità sulla scena internazionale e per raccogliere nuove energie al servizio di ciò che è meglio per lo sviluppo dei popoli e delle nazioni”.
“Nonostante le difficoltà” – ha detto ancora il Pontefice – “gli Emirati Arabi Uniti hanno sperimentato una notevole crescita economica negli ultimi anni. In tale contesto, il suo Paese ha accolto molte centinaia di migliaia di stranieri venuti a cercare lavoro e un futuro finanziario più sicuro per se stessi e le loro famiglie”.
“L’apertura degli Emirati Arabi Uniti ai lavoratori stranieri richiede costanti sforzi per rafforzare le condizioni necessarie ad una coesistenza pacifica e al progresso sociale, ed è da lodare. Vorrei ricordare con soddisfazione che vi sono molte chiese cattoliche costruite sui territori donati dalle pubbliche autorità”.
“È forte desiderio della Santa Sede” – ha concluso il Papa – “che questa cooperazione continui e anzi fiorisca, secondo le crescenti necessità pastorali della popolazione cattolica che vive nel Paese. La libertà di culto contribuisce significativamente al bene comune e porta armonia sociale a tutte quelle società dove viene praticata. Vi assicuro che i cristiani cattolici presenti nel suo Paese desiderano contribuire al benessere della società, vivere timorati di Dio e nel rispetto della dignità di tutti i popoli e di tutte le religioni”.
CD/ VIS 20100520 (360)

ELOGIO DEL PAPA GARANZIA LIBERTÀ RELIGIOSA IN MONGOLIA


CITTA' DEL VATICANO, 20 MAG. 2010 (VIS). Il nuovo Ambasciatore della Mongolia presso la Santa Sede, Signor Luvsantersen Orgil, ha presentato questa mattina al Santo Padre le Lettere Credenziali. Nel suo discorso il Papa si è detto fiducioso che “i grandi progressi fatti in questi anni continueranno a portare frutto nel consolidamento dell’ordine sociale che promuove il bene comune dei vostri concittadini, mentre incoraggia le loro legittime aspirazioni per il futuro”.
Il Papa ha espresso la sua solidarietà alla popolazione colpita dai rigori dell’inverno e dalle inondazioni dell’anno passato ed ha sottolineato che “i temi ambientali, particolarmente quelli connessi al cambiamento climatico, sono questioni globali e devono essere affrontati a livello globale”.
Successivamente, riferendosi all’instaurazione di relazioni diplomatiche fra la Mongolia e la Santa Sede dopo i grandi mutamenti politici e sociali sperimentati dal Paese due decenni or sono, il Papa ha affermato che essi: “sono un segno dell’impegno della sua Nazione ad arricchire l’interscambio entro la più vasta comunità internazionale. La religione e la cultura, espressioni interconnesse di più profonde aspirazioni spirituali della nostra comune umanità, naturalmente servono ad incentivare il dialogo e la cooperazione fra i popoli al servizio della pace e dell’autentico sviluppo”.
Il Pontefice ha espresso il suo apprezzamento “per il costante sostegno del Governo nel garantire la libertà religiosa. Lo stabilimento di una commissione, incaricata di applicare la legge in modo equo e di salvaguardare i diritti di coscienza e di libero esercizio della religione, è un riconoscimento dell’importanza dei gruppi religiosi nel tessuto sociale e del loro potenziale per la promozione di una futura armonia e prosperità”.
“La primaria missione della Chiesa è quella di predicare il Vangelo di Gesù Cristo. Nella fedeltà al messaggio liberatore del Vangelo, essa cerca anche di contribuire al progresso dell’intera comunità. È questa missione che ispira gli sforzi della comunità cattolica di cooperare con il Governo e con la popolazione di buona volontà, adoperandosi a superare ogni genere di problema sociale”.
“La Chiesa” – ha concluso il Pontefice – “si preoccupa anche di fare la sua parte nell’opera di formazione intellettuale e umana, soprattutto educando i giovani ai valori del rispetto, della solidarietà e della sollecitudine verso i meno fortunati. In tal modo, essa si impegna a servire il Signore dimostrando caritatevole preoccupazione per i bisognosi e per il bene di tutta la famiglia umana”.
CD/ VIS 20100520 (400)

PRIMO MINISTRO DI TONGA DAL SANTO PADRE


CITTA' DEL VATICANO, 20 MAG. 2010 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha emesso, nella tarda mattina di oggi, il seguente Comunicato:
“Oggi 20 maggio 2010, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto il Primo Ministro del Regno di Tonga, Onorevole Dottor Feleti Vaka’uta Sevele, il quale, successivamente, ha incontrato Sua Eminenza il Signor Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da Sua Eccellenza Monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati”.
“Nel corso dei cordiali colloqui ci si è soffermati sul processo di riforma istituzionale a Tonga, su alcuni aspetti della vita sociale ed economica dell’arcipelago, nonché sul significativo contributo della Chiesa cattolica in vari campi della promozione umana. Ha fatto seguito uno scambio di opinioni sulla situazione internazionale, con particolare riferimento ai problemi politici, commerciali ed ambientali che gli Stati insulari del Pacifico stanno affrontando in uno spirito di stretta collaborazione”. OP/ VIS 20100520 (160)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 20 MAG. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.
AP/ VIS 20100520 (30)

mercoledì 19 maggio 2010

BENEDETTO XVI RICORDA RECENTE VIAGGIO PORTOGALLO


CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG. 2010 (VIS). Nella catechesi dell’Udienza Generale di oggi, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato il recente Viaggio Apostolico in Portogallo, compiuto dall’11 al 14 maggio, in occasione del decimo anniversario della Beatificazione dei Pastorelli Giacinta e Francesco.
“Lungo tutto il viaggio” – ha affermato il Santo Padre – “mi sono sentito spiritualmente sostenuto dal mio amato predecessore, il venerabile Giovanni Paolo II, che si è recato per tre volte a Fatima, ringraziando quella ‘mano invisibile’ che lo ha liberato dalla morte nell’attentato del tredici maggio, qui in questa Piazza San Pietro”.
“Nella Capitale” - ha proseguito il Papa – “da dove sono partiti nel corso dei secoli tanti missionari per portare il Vangelo in molti Continenti, ho incoraggiato le varie componenti della Chiesa locale ad una vigorosa azione evangelizzatrice nei diversi ambiti della società, per essere seminatori di speranza in un mondo spesso segnato dalla sfiducia. In particolare, ho esortato i credenti a farsi annunciatori della morte e risurrezione di Cristo, cuore del cristianesimo, fulcro e sostegno della nostra fede e motivo della nostra gioia”.
Nel corso dell’incontro con i rappresentanti del mondo della cultura, nel Centro Culturale di Belém – ha ricordato ancora il Papa – “ho posto in evidenza il patrimonio di valori con cui il cristianesimo ha arricchito la cultura, l’arte e la tradizione del Popolo portoghese. In questa nobile Terra, come in ogni altro Paese segnato profondamente dal cristianesimo, è possibile costruire un futuro di fraterna intesa e di collaborazione con le altre istanze culturali, aprendosi reciprocamente ad un dialogo sincero e rispettoso”.
“Mi sono recato poi a Fatima” – ha proseguito il Pontefice – “cittadina caratterizzata da un’atmosfera di reale misticismo, nella quale si avverte in maniera quasi palpabile la presenza della Madonna. Mi sono fatto pellegrino con i pellegrini (...) nella Cappellina delle Apparizioni nella ‘Cova da Iria’, presentando al Cuore della Vergine Santa le gioie e le attese nonché i problemi e le sofferenze del mondo intero, (...) ho avuto la gioia di presiedere la celebrazione dei Vespri della Beata Vergine Maria.”.
Durante i Vespri della Beata Vergine Maria celebrati nella Chiesa della Santissima Trindade, “ho manifestato” ai sacerdoti, ai religiosi, alle religiose e ai diaconi del Portogallo “il mio vivo apprezzamento (...), ringraziandoli per la loro testimonianza spesso silenziosa e non sempre facile e per la loro fedeltà al Vangelo e alla Chiesa (...) ho incoraggiato i sacerdoti” a seguire in questo Anno Sacerdotale, il “luminoso esempio del Santo Curato d’Ars”.
Nel rievocare la recita del Santo Rosario con migliaia di persone la sera del 12 maggio, vigilia della prima apparizione della Vergine ai Pastorelli, il Santo Padre ha affermato: “Questa preghiera tanto cara al popolo cristiano ha trovato in Fatima un centro propulsore per tutta la Chiesa ed il mondo. (...) Potremmo dire che Fatima e il Rosario siano quasi un sinonimo”.
“La mia visita” – ha sottolineato ancora il Papa – “ha avuto il suo culmine nella solenne Celebrazione eucaristica del 13 maggio”, celebrata sulla Spianata di Fatima, alla quale hanno assistito migliaia di persone. “E proprio di speranza è carico il messaggio impegnativo e al tempo stesso consolante che la Madonna ha lasciato a Fatima” – ha detto il Pontefice. – “È un messaggio incentrato sulla preghiera, sulla penitenza e sulla conversione, che si proietta oltre le minacce, i pericoli e gli orrori della storia, per invitare l’uomo ad avere fiducia nell’azione di Dio, a coltivare la grande Speranza, a fare esperienza della grazia del Signore per innamorarsi di Lui, fonte dell’amore e della pace”.
Alle organizzazioni della pastorale sociale, ha detto ancora il Papa, “ho indicato lo stile del buon samaritano per andare incontro alle necessità dei fratelli più bisognosi e per servire Cristo, promuovendo il bene comune”.
Nell’Eucaristia celebrata a Oporto, “la Città della Vergine”, “ho ricordato l’impegno di testimoniare il Vangelo in ogni ambiente, offrendo al mondo Cristo risorto affinché ogni situazione di difficoltà, di sofferenza, di paura sia trasformata, mediante lo Spirito Santo, in occasione di crescita e di vita”.
“’Sapienza e Missione’ è il motto del mio Viaggio apostolico in Portogallo” – ha concluso Papa Benedetto XVI – “e a Fatima la beata Vergine Maria ci invita a camminare con grande speranza, lasciandoci guidare dalla ‘sapienza dall’alto’, che si è manifestata in Gesù, la sapienza dell’amore, per portare nel mondo la luce e la gioia di Cristo”.
AG/ VIS 20100519 (700)

BENEDIZIONE VERGINE MONTE MARIO E VISITA DOMENICANE


CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG. 2010 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha annunciato in un Comunicato che: “Il Santo Padre Benedetto XVI, il 24 giugno prossimo, alle 10.30 del mattino, salirà al Centro ‘Don Orione’ di Roma - Monte Mario per sostare in preghiera e benedire la grande statua di Maria ‘Salus populi romani’, rivolta sulla città di Roma, restaurata e ricollocata sulla torre”.
“La grande statua della Madonna di 9 metri di altezza, in rame, dorata, era crollata dal suo piedistallo alto 19 metri, in seguito a un forte temporale con vento violento, il 12 ottobre scorso”. “L’evento del crollo ha provocato un vasto moto di affetto e di devozione da parte di autorità e di popolo della Capitale con la richiesta di rivedere quanto prima la Madonnina benedicente al suo posto”.
“Lo stesso Benedetto XVI, in un messaggio al Superiore Generale degli Orionini, aveva auspicato ‘che la statua venga quanto prima ricollocata a devozione di tutti i romani’”.
“Il breve pellegrinaggio del Santo Padre, con la benedizione della Madonnina restaurata, assume un grande significato religioso e civile per tutta la città, essendo la statua memoria di eventi storici incisi nella coscienza popolare”.
“La visita di Benedetto XVI a Monte Mario viene a coincidere anche con la ‘Festa del Papa’ che ogni anno la Famiglia Orionina promuove in tutto il mondo, seguendo la tradizione iniziata da San Luigi Orione”.
“Successivamente, il Santo Padre si recherà a visitare il Monastero Domenicano di Santa Maria del Rosario a Monte Mario (Via Cadlolo, 51), dove incontrerà la comunità delle monache di clausura. Nel monastero sono custodite l’antica icona della Vergine Hagiosorritissa, detta Madonna di San Luca (sec. VII) e preziose reliquie di San Domenico, di Santa Caterina da Siena e altri santi e sante domenicani”.
Il rientro in Vaticano è previsto intorno alle 12:00.
OP/ VIS 20100519 (320)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG. 2010 (VIS). Il Santo Padre:
- Ha nominato il Vescovo Giovanni Santucci, Vescovo di Massa Carrara-Pontremoli (superficie: 1.174; popolazione: 204.110; cattolici: 199.000; sacerdoti: 161; religiosi: 233; diaconi permanenti: 28), Italia. Finora Vescovo di Massa Marittima-Piombino (Italia), succede al Vescovo Eugenio Binini, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.
- Ha nominato il Vescovo Canísio Klaus, Vescovo di Santa Cruz do Sul (superficie: 17.168; popolazione: 555.000; cattolici: 470.000; sacerdoti: 85; religiosi: 255; diaconi permanenti: 22), Brasile. Finora Vescovo di Diamantino (Brasile), succede al Vescovo Aloísio Sinésio Bohn, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.
NER:RE/ VIS 20100519 (140)

martedì 18 maggio 2010

PLENARIA LAICI TESTIMONI CRISTO NELLA COMUNITÀ POLITICA



CITTA' DEL VATICANO, 18 MAG. 2010 (VIS). Dal 20 al 22 maggio prossimo avrà luogo, in Roma, la XXIV Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, sul tema: “Testimoni di Cristo nella comunità politica”.

Un Comunicato del Pontificio Consiglio precisa che “Benedetto XVI ha manifestato in diverse occasioni la necessità e l’urgenza di un rinnovato impegno dei cattolici nella vita politica”.

Dopo l’introduzione del Presidente del Dicastero, Cardinale Stanislaw Rylko, sono in programma tre relazioni che serviranno ad inquadrare e introdurre il tema scelto: la prima “Politica e democrazia oggi: ‘status quaestionis’”, sarà tenuta dal Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano , Professor Lorenzo Ornaghi; la seconda, “Chiesa e comunità politica: alcuni punti fermi”, sarà tenuta dal Cardinale Camillo Ruini; e la terza, “La responsabilità dei fedeli laici nella politica”, sarà sviluppata dall’Arcivescovo Rino Fisichella, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita.

Due relazioni concluderanno l’esame della materia: quella del Professor Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, “Cosa ci dicono oggi le grandi figure di cristiani nella storia della politica”, e quella del Professor Guzmán Carriquiry, Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, “Criteri e modalità per la formazione dei fedeli laici nella politica”.

Venerdì 21 maggio, il Papa riceverà in udienza i partecipanti all’Assemblea Plenaria.

Il pomeriggio di sabato 22 maggio, il Segretario del Dicastero, Arcivescovo Josef Clemens parlerà dei programmi del Pontificio Consiglio per i Laici: un bilancio di quanto fatto e le proposte per il futuro.
CON-L/ VIS 20100518 (240)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAG. 2010 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Padre Kieran O’Reilly, S.M.A., Vescovo di Killaloe (superficie: 4.523; popolazione: 133.201; cattolici: 122.746; sacerdoti: 132; religiosi: 225), Irlanda. Il Vescovo eletto è nato a Cork (Irlanda) nel 1952. Nel 1977 è diventato membro permanente della Società delle Missioni Africane (S.M.A.) ed è stato ordinato sacerdote nel 1978. Finora Superiore Generale della Società delle Missioni Africane, succede al Vescovo William Walsh, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.

- Ha nominato il Monsignor Salvador Cristau Coll, Vescovo Ausiliare di Terrassa (superficie: 1.197; popolazione: 1.241.332; cattolici: 1.218.420; sacerdoti: 186; religiosi: 671; diaconi permanenti: 7), Spagna. Il Vescovo eletto, finora Vicario Generale della medesima Diocesi e Rettore del Seminario Maggiore, è nato a Barcelona (Spagna), nel 1950 ed è stato ordinato sacerdote nel 1980.
NER:RE:NEA/ VIS 20100518 (160)

lunedì 17 maggio 2010

BENEDETTO XVI RICEVE PRESIDENTE DI BOLIVIA


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAG. 2010 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha rilasciato nella tarda mattinata il seguente Comunicato:
“Oggi, lunedì 17 maggio 2010, il Presidente dello Stato Plurinazionale di Bolivia, Sua Eccellenza il Signor Juan Evo Morales Ayma, è stato ricevuto in Udienza da Sua Santità Benedetto XVI e, successivamente, si è incontrato con Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da Sua Eccellenza Mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati”.
“I cordiali colloqui hanno permesso un fruttuoso scambio di opinioni su temi attinenti all’attuale congiuntura internazionale e regionale, e sulla necessità di sviluppare una maggiore sensibilità sociale per la tutela dell’ambiente”.
“Ci si è poi soffermati su alcuni aspetti della situazione del Paese sudamericano, in particolare sulla collaborazione tra la Chiesa e lo Stato in materia di educazione, sanità e politiche sociali a difesa dei diritti dei più deboli”.
OP/ VIS 20100517 (160)

VESAKH: CRISTIANI E BUDDISTI DI FRONTE CRISI AMBIENTALE


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAG. 2010 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il Messaggio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, presieduto dal Cardinale Jean-Louis Tauran, inviato ogni anno ai buddisti di tutto il mondo in occasione della festa di Vesakh.
Vesakh è la più importante festività buddista che ricorda i tre momenti fondamentali della vita di Budda. Secondo la tradizione il Budda storico nacque, ottenne l’illuminazione e disparve raggiungendo il Nirvana durante la luna piena del mese di maggio.
Il Messaggio di quest’anno ha per titolo: “Cristiani e Buddisti onorano la vita umana come base del rispetto per tutti gli esseri umani”.
“Cogliamo quest’occasione” – si legge nel testo – “per riflettere insieme su un tema di particolare importanza oggi, e cioè, la crisi ambientale che ha già suscitato notevoli problemi e sofferenze in tutto il mondo. Gli sforzi delle nostre due comunità per l’impegno nel dialogo interreligioso hanno contribuito a creare una nuova consapevolezza dell’importanza sociale e spirituale delle nostre rispettive tradizioni religiose in questo campo. Riconosciamo di avere in comune una maniera di considerare valori come il rispetto per la natura di tutte le cose, la contemplazione, l’umiltà, la semplicità, la compassione, e la generosità. Questi valori contribuiscono a una vita di non violenza, equilibrio, e sobrietà”.
“La Chiesa Cattolica considera la tutela dell’ambiente come intimamente legata al tema dello sviluppo integrale della persona umana e, da parte sua, non s’impegna solo nella difesa della destinazione universale dei doni della terra, dell’acqua e dell’aria, ma incoraggia gli altri a unire gli sforzi per proteggere l’umanità dall’autodistruzione. La nostra responsabilità nel proteggere la natura scaturisce, infatti, dal nostro rispetto reciproco e proviene dalla legge scritta nei cuori di ogni uomo e donna”.
“Cristiani e Buddisti nutrono un profondo rispetto per la vita umana. È perciò cruciale per noi incoraggiare gli sforzi miranti a creare un senso di responsabilità ecologica, e riaffermare al contempo le nostre convinzioni condivise circa l’inviolabilità della vita umana in ogni stadio e condizione, la dignità della persona e la missione unica della famiglia, nella quale si impara ad amare il prossimo e a rispettare la natura”.
“Promuoviamo insieme un corretto rapporto tra gli esseri umani e l’ambiente! Aumentando i nostri sforzi per la creazione di una coscienza ecologica per una coesistenza serena e pacifica, possiamo dare testimonianza di uno stile di vita rispettoso, che trova senso non nell’avere di più, ma nell’essere di più. Condividendo le prospettive e gli impegni delle nostre rispettive tradizioni religiose, possiamo contribuire al benessere del nostro mondo”.
CON-DIR/ VIS 20100517 (430)

CHIESA UN LUOGO DI SPERANZA


CITTA' DEL VATICANO, 15 MAG. 2010 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Messaggio del Papa ai partecipanti al secondo “Kirchentag” ecumenico, svoltosi dal 12 al 16 maggio a Monaco di Baviera (Germania), e che riunisce cristiani di diverse denominazioni e credenti di altre fedi sul tema della speranza.
Nel ricordare il tema dell’incontro: “Affinché abbiate speranza”, il Santo Padre sottolinea che: “Negli ultimi mesi ci siamo dovuti confrontare ripetutamente con notizie che ci vogliono togliere la gioia nella Chiesa, che la oscurano come luogo di speranza”.
“Se oggi siamo un po’ attenti, se non percepiamo solo il buio, ma anche ciò che è chiaro e buono nel nostro tempo, vediamo come la fede rende gli uomini puri e generosi e li educa all'amore. Di nuovo: La zizzania esiste anche in seno alla Chiesa e tra coloro che il Signore ha accolto al suo servizio in modo particolare. Ma la luce di Dio non è tramontata, il grano buono non è stato soffocato dalla semina del male”.
“La Chiesa è dunque un luogo di speranza? Sì, poiché da essa ci giunge sempre e di nuovo la Parola di Dio, che ci purifica e ci mostra la via della fede. Lo è, poiché in essa il Signore continua a donarci se stesso, nella grazia dei sacramenti, nella parola della riconciliazione, nei molteplici doni della sua consolazione. Nulla può oscurare o distruggere tutto ciò. Di questo dovremmo essere lieti in mezzo a tutte le tribolazioni”.
“Se parliamo della Chiesa come luogo della speranza che viene da Dio, allora ciò comporta, allo stesso tempo, un esame di coscienza: Che cosa faccio io della speranza che il Signore ci ha donato? Davvero mi lascio modellare dalla sua Parola? Mi lascio cambiare e guarire da Lui? Quanta zizzania in realtà cresce dentro di me? Sono disposto a sradicarla? Sono grato del dono del perdono e disposto a perdonare e a guarire a mia volta invece che a condannare?”
“Se riflettiamo su tutto ciò che possiamo e dobbiamo fare, allora notiamo che non possiamo fare le cose più grandi, le quali ci giungono solo come dono: l'amicizia, l'amore, la gioia, la felicità. (...) Quasi nessuno, però, oggi parla ancora della vita eterna, che in passato era il vero oggetto della speranza. Poiché non si osa credere in essa, bisogna sperare di ottenere tutto dalla vita presente. L'accantonare la speranza nella vita eterna porta all'avidità per una vita qui e ora, che diventa quasi inevitabilmente egoistica e, alla fine, rimane irrealizzabile. Proprio quando vogliamo impossessarci della vita come di una sorta di bene, essa ci sfugge”.
“Dio vive. Dio ci ama. In Gesù Cristo è diventato uno di noi. Mi posso rivolgere a lui e lui mi ascolta. Per questo, come Pietro, nella confusione dei nostri tempi, che ci persuadono a credere in tante altre vie, gli diciamo: ‘Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio’”.
Al termine del Messaggio il Santo Padre auspica “di essere di nuovo sopraffatti dalla gioia di poter conoscere Dio, di conoscere Cristo e che Egli ci conosce. È questa la nostra speranza e la nostra gioia in mezzo alle confusioni del tempo presente”.
MESS/ VIS 20100517 (550)

ASCENSIONE: CRISTO RIMANE TRAMA STORIA UMANA


CITTA' DEL VATICANO, 16 MAG. 2010 (VIS). Alle ore 12:00 di questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare il Regina Cæli con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
Il Papa ha spiegato che oggi, in Italia ed in altri paesi, si celebra la solennità dell’Ascensione di Gesù al Cielo quaranta giorni dopo la Pasqua e, nell’odierna domenica, si celebra inoltre, la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, sul tema: “Il sacerdote e la pastorale nel mondo digitale: i nuovi media al servizio della Parola”.
“Nella liturgia” – ha detto il Santo Padre – “si narra l’episodio dell’ultimo distacco del Signore Gesù dai suoi discepoli; ma non si tratta di un abbandono, perché Egli rimane per sempre con loro - con noi - in una forma nuova. (...) Il Signore attira lo sguardo degli Apostoli - il nostro sguardo - verso il cielo per indicare come percorrere la strada del bene durante la vita terrena”.
“Egli, tuttavia” – ha proseguito il Pontefice – “rimane nella trama della storia umana, è vicino a ciascuno di noi e guida il nostro cammino cristiano: è compagno dei perseguitati a causa della fede, è nel cuore di quanti sono emarginati, è presente in coloro a cui è negato il diritto alla vita. Possiamo ascoltare, vedere e toccare il Signore Gesù nella Chiesa, specialmente mediante la parola e i sacramenti”.
A tale proposito il Papa ha esortato i ragazzi e i giovani che in questo tempo pasquale ricevono il sacramento della Cresima, “a restare fedeli alla Parola di Dio e alla dottrina appresa, come pure ad accostarsi assiduamente alla Confessione e all’Eucaristia, consapevoli di essere stati scelti e costituiti per testimoniare la Verità”. “Rinnovo poi il mio particolare invito ai fratelli nel Sacerdozio” – ha concluso il Pontefice - affinché ‘nella loro vita e azione si distinguano per una forte testimonianza evangelica’ e sappiano utilizzare con saggezza anche i mezzi di comunicazione, per far conoscere la vita della Chiesa e aiutare gli uomini di oggi a scoprire il volto di Cristo”.
ANG/ VIS 20100517 (360)

GRAZIE DEL PAPA VICINANZA CHIESA E POPOLO ITALIANO


CITTA' DEL VATICANO, 16 MAG. 2010 (VIS). Dopo la recita del Regina Caeli, il Papa ha ringraziato i 200.000 fedeli presenti in Piazza San Pietro e in Via della Conciliazione, “per questa vostra presenza e fiducia, grazie!”.
“Quest’oggi il mio primo saluto” – ha detto il Papa – “va ai fedeli laici venuti da tutta Italia – la vediamo presente tutta l’Italia - e al Cardinale Angelo Bagnasco che li accompagna come Presidente della Conferenza Episcopale. Vi ringrazio di cuore, cari fratelli e sorelle, per la vostra calorosa e nutrita presenza!”.
“Raccogliendo l’invito della Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali, avete aderito con entusiasmo a questa bella e spontanea manifestazione di fede e di solidarietà, a cui partecipa pure un consistente gruppo di parlamentari e amministratori locali. A tutti vorrei esprimere la mia viva riconoscenza. Saluto anche le migliaia di immigrati, collegati con noi da Piazza San Giovanni, con il Cardinale Vicario Agostino Vallini, in occasione della ‘Festa dei Popoli’".
“Cari amici” – ha proseguito il Pontefice – “voi oggi mostrate il grande affetto e la profonda vicinanza della Chiesa e del popolo italiano al Papa e ai vostri sacerdoti, che quotidianamente si prendono cura di voi, perché, nell’impegno di rinnovamento spirituale e morale possiamo sempre meglio servire la Chiesa, il Popolo di Dio e quanti si rivolgono a noi con fiducia”.
“Il vero nemico da temere e da combattere” – ha affermato il Papa – “è il peccato, il male spirituale, che a volte, purtroppo, contagia anche i membri della Chiesa. Viviamo nel mondo – dice il Signore - ma non siamo del mondo, anche se dobbiamo guardarci dalle sue seduzioni. Dobbiamo invece temere il peccato e per questo essere fortemente radicati in Dio, solidali nel bene, nell’amore, nel servizio. È quello che la Chiesa, i suoi ministri, unitamente ai fedeli, hanno fatto e continuano a fare con fervido impegno per il bene spirituale e materiale delle persone in ogni parte del mondo. È quello che specialmente voi cercate di fare abitualmente nelle parrocchie, nelle associazioni e nei movimenti: servire Dio e l’uomo nel nome di Cristo”.
“Proseguiamo insieme con fiducia questo cammino” – ha esortato infine il Papa – “e le prove, che il Signore permette, ci spingano a maggiore radicalità e coerenza. È bello vedere oggi questa moltitudine in Piazza San Pietro come è stato emozionante per me vedere a Fatima l’immensa moltitudine, che, alla scuola di Maria, ha pregato per la conversione dei cuori. Rinnovo oggi questo appello, confortato dalla vostra presenza così numerosa! Grazie! Ancora una volta, grazie a voi tutti!”.
ANG/ VIS 20100517 (430)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAG. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:
- Il Signor Evo Morales Ayma, Presidente dello Stato Plurinazionale di Bolivia, e Seguito.
- Il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova (Italia), Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
- Il Cardinale Péter Erdö, Arcivescovo di Esztergom-Budapest (Ungheria), Presidente del Consiglio delle Conferenza Episcopali d’Europa (C.C.E.E.); con i Vice Presidenti Cardinale Josip Bozanic, Arcivescovo di Zagreb (Croazia) e Cardinale Jean-Pierre Ricard, Arcivescovo di Bordeaux (Francia).
AP/ VIS 20100517 (90)
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