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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 19 gennaio 2009

APPELLO PER LA TERRA SANTA, SETTIMANA UNITÀ CRISTIANI


CITTA' DEL VATICANO, 18 GEN. 2009 (VIS). Dopo la recita dell'Angelus, il Santo Padre ha nuovamente ricordato il conflitto nella Striscia di Gaza dicendo: "Continuo a seguire con profonda trepidazione il conflitto nella Striscia di Gaza. Ricordiamo anche oggi al Signore le centinaia di bambini, anziani, donne, caduti vittime innocenti dell'inaudita violenza, i feriti, quanti piangono i loro cari e coloro che hanno perduto i loro beni".

  "Vi invito, nello stesso tempo, ad accompagnare con la preghiera gli sforzi che numerose persone di buona volontà stanno compiendo per fermare la tragedia. Spero vivamente che si sappia approfittare, con saggezza, degli spiragli aperti per ripristinare la tregua e avviarsi verso soluzioni pacifiche e durevoli".

  "In questo senso, rinnovo il mio incoraggiamento a quanti, da una parte come dall'altra, credono che in Terrasanta ci sia spazio per tutti, affinché aiutino la loro gente a rialzarsi dalle macerie e dal terrore e, coraggiosamente, riprendere il filo del dialogo nella giustizia e nella verità. E' questo l'unico cammino che può effettivamente schiudere un avvenire di pace per i figli di quella cara regione!".

  "Inizia oggi" - ha continuato il Santo Padre - "la Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani, che si concluderà la prossima domenica 25 gennaio". Il tema biblico è stato suggerito quest'anno "da un gruppo ecumenico della Corea ed è tratto dal Libro del profeta Ezechiele: "Che formino una cosa sola nella tua mano" (Ez 37,17)".

  "Accogliamo anche noi questo invito e preghiamo con maggiore intensità perché i cristiani camminino in modo risoluto verso la piena comunione tra loro. Mi rivolgo particolarmente ai cattolici sparsi nel mondo affinché, uniti nella preghiera, non si stanchino di operare per superare gli ostacoli che ancora impediscono la piena comunione tra tutti i discepoli di Cristo. L'impegno ecumenico è ancora più urgente oggi, per dare alla nostra società, segnata da tragici conflitti e da laceranti divisioni, un segno e un impulso verso la riconciliazione e la pace".
ANG/GAZA:UNITÀ CRISTIANI/...                       VIS 20090119 (330)


MILANO SEDE PROSSIMO INCONTRO MONDIALE FAMIGLIE


CITTA' DEL VATICANO, 18 GEN. 2009 (VIS). Nel corso del Messaggio televisivo, in diretta, rivolto ai pellegrini che partecipavano, questa mattina, sul sagrato della Basilica di Nuestra Señora de Guadalupe, alla Messa di chiusura dell'Incontro delle famiglie, il Santo Padre ha annunciato che Milano sarà la sede del prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie, in programma nella primavera del 2012, sul tema: "La famiglia, il lavoro e la festa".
 
  "La famiglia" - ha detto il Papa - "è un fondamento indispensabile per la società e per i popoli, un bene insostituibile per i figli, degni di venire alla luce come frutto dell'amore, della donazione totale e generosa dei genitori. (...) La famiglia ha un ruolo fondamentale nell'educazione dell'individuo. E' una vera scuola di umanità e di valori perenni. Nessuno si crea da se stesso".

  Il Santo Padre ha sottolineato che "abbiamo ricevuto da altri la vita, che si sviluppa e matura con le verità e i valori che apprendiamo nel rapporto e in comunione con gli altri. In proposito la famiglia fondata sul matrimonio indissolubile fra un uomo e una donna esprime questa dimensione relazionale, filiale e comunitaria, ed è l'ambito dove l'uomo può nascere con dignità, crescere e svilupparsi in modo integrale".

  "Tuttavia, questo lavoro educativo viene messo in difficoltà da un ingannevole concetto di libertà, nel quale il capriccio e gli impulsi soggettivi dell'individuo si esaltano fino al punto di vedere ciascuno chiuso nella prigione del proprio io. La vera libertà dell'essere umano proviene dall'essere stato creato a immagine e somiglianza di Dio, per questo l'uomo deve esercitarlo con responsabilità, scegliendo sempre il bene autentico perché si converta in amore, in dono di se stessi. Più che le teorie, sono necessarie la vicinanza e l'amore, caratteristiche della comunità familiare. Nella famiglia si apprende a vivere davvero, ad apprezzare il valore della vita e della salute, la libertà e la pace, la giustizia e la verità, il lavoro, la concordia e il rispetto".

  Oggi più che mai ha ribadito il Pontefice è necessaria "la testimonianza e l'impegno pubblico di tutti i battezzati per riaffermare la dignità e il valore unico e insostituibile della famiglia fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna e aperto alla vita, come pure la dignità della vita umana in tutte le sue fasi. Occorre promuovere anche strumenti legislativi e amministrativi che sostengano la famiglia nei suoi diritti inalienabili, necessari per portare avanti la sua straordinaria missione".

  Nell'esprimere la sua vicinanza e nell'assicurare la sua preghiera "per tutte le famiglie che danno testimonianza di fedeltà in circostanze particolarmente ardue", Benedetto XVI ha concluso il suo messaggio incoraggiando le famiglie numerose "che vivendo a volte in mezzo a opposizione ed incomprensioni, danno un esempio di generosità e fiducia in Dio, con l'auspicio che non le manchi il necessario sostegno". Il Papa ha ricordato inoltre le famiglie "che soffrono per la povertà, la malattia, l'emarginazione e l'emigrazione e in particolare le famiglie cristiane perseguitate a causa della fede".

  Prima della conclusione, il Papa ha affidato tutte le famiglie del mondo alla protezione della Vergine Santissima "tanto venerata nella nobile terra messicana con il nome di Guadalupe".
AC/FAMIGLIE/MESSICO                               VIS 20090119 (530)


LA CHIESA SEGNO E STRUMENTO DI SALVEZZA


CITTA' DEL VATICANO, 19 GEN. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza una Delegazione Ecumenica della Finlandia in occasione della festa di Sant'Enrico, Patrono del Paese, che si celebra oggi.

  "La Commissione di Dialogo Cattolico-Luterano in Finlandia e Svezia continua a esaminare la 'Dichiarazione Congiunta sulla Giustificazione'" - ha ricordato il Pontefice - "Quest'anno celebriamo il decimo anniversario di questa importante Dichiarazione e la Commissione attualmente studia le sue implicazioni e la possibilità della sua ricezione. Sotto il tema di 'Giustificazione nella Vita della Chiesa', il dialogo tiene conto della natura della Chiesa quale segno e strumento della salvezza portata da Gesù Cristo, e non semplicemente una mera assemblea di credenti o una istituzione con diverse funzioni".

  "Il vostro pellegrinaggio a Roma ha luogo durante l'Anno Paolino" - ha ricordato il Papa  - "in cui ricorrono i duemila anni della nascita dell'Apostolo delle genti, la cui vita ed insegnamenti erano instancabilmente impegnati nell'unità della Chiesa. San Paolo ci ricorda della meravigliosa grazia che abbiamo ricevuto divenendo membri del corpo di Cristo attraverso il Battesimo. La Chiesa è il Copro mistico di Cristo, ed è continuamente guidata dallo Spirito Santo; lo Spirito del Padre e del Figlio".

  "Soltanto fondandosi sulla realtà dell'incarnazione si può comprendere il carattere sacramentale della Chiesa come comunione in Cristo. Un consenso riguardo alle implicazioni profondamente cristologiche e penumatologiche del mistero della Chiesa" - ha concluso il Pontefice - "si dimostrerebbe una base molto promettente per il lavoro della Commissione".
AC/.../DELEGAZIONE ECUMENICA FINLANDIA               VIS 20090119 (250)


IN BREVE

BENEDETTO XVI HA ASSISTITO AD UN CONCERTO NELLA CAPPELLA SISTINA, nel pomeriggio di sabato 17 gennaio, in occasione dell'85° compleanno di Monsignor Georg Ratzinger, che è stato Maestro di Cappella del Duomo di Ratisbona (Germania). E' stata eseguita la Messa in do minore K 427 di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791).

IL CARDINALE PAUL JOSEF CORDES, PRESIDENTE DEL PONTIFICIO CONSIGLIO "COR UNUM", su invito della Conferenza dei Vescovi cattolici delle Filippine (CBCP), si è reato nelle Filippine, dal 19 al 24 gennaio, per partecipare all'Assemblea Plenaria dei Presuli filippini, che si terrà a Manila. Il Porporato rifletterà con i Vescovi sugli insegnamenti riaffermati nella prima Enciclica di Papa Benedetto XVI, "Deus Caritas Est", ed ascolterà le diverse esperienze delle chiese locali. Nel corso della visita, il Cardinale Cordes visiterà i poveri, i malati e i sofferenti. Incontrerà anche il Presidente delle Filippine e riceverà una laurea "honoris causa" della "Pontificia y Real Universidad de Santo Tómas" di Manila, la più antica Università dell'Asia e uno dei più grandi atenei cattolici del mondo.
.../IN BREVE/...                                   VIS 20090119 (180)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 19 GEN. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova (Italia), Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, con il Vescovo Mariano Crociata, Segretario Generale della medesima Conferenza Episcopale.

  Domenica 18 gennaio il Santo Padre ha ricevuto in  udienze separate:

- Il Vescovo Gerhard Ludwig Müller, di Regensburg (Repubblica Federale di Germania), con l'Ausiliare Vescovo Reinhard Pappenberger.

 - Il Vescovo Wilhelm Schraml, di Passau (Repubblica Federale di Germania).

  Sabato 17 gennaio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- L'Arcivescovo Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
AP/.../...                                 VIS 20090119 (90)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 19 GEN. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignore Edward J. Burns, Vescovo di Juneau (superficie: 97.258; popolazione: 74.000; cattolici: 7.350; sacerdoti: 10; religiosi: 8; diaconi permanenti: 5), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto, finora Rettore del Seminario Diocesano "St. Paul" di Pittsburgh (Stati Uniti d'America), è nato a Pittsburgh (Stati Uniti d'America), nel 1957 ed è stato ordinato sacerdote nel 1983.

- Il Vescovo Dionisio Lachovicz, O.S.B.M., Visitatore Apostolico per i fedeli Ucraini di rito bizantino residenti in Italia e Spagna.

  Sabato 17 gennaio il Santo Padre.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Caracas (Venezuela), presentata dal Vescovo Pedro Nicolás Bermudez Villamizar, C.I.M., per raggiunti limiti d'età.

- Ha eretto la Diocesi di Rutana (Burundi), con territorio dismembrato dalle Diocesi di Bururi e Ruyigi, rendendola suffraganea dell'Arcidiocesi di Gitega.

- Ha nominato il Reverendo Bonaventure Nahimana, Primo Vescovo di Rutana (superficie: 2.180; popolazione: 378.387; cattolici: 168.160; sacerdoti: 23; religiosi: 30), Burundi. Il Vescovo eletto è nato nel 1959 a Gisebuzi (Burundi) ed è stato ordinato sacerdote nel 1986. E' stato finora Rettore del Seminario Maggiore Interdiocesano di Burasira e Segretario della Commissione Episcopale per le Vocazioni e i Seminari.

- Ha nominato il Reverendo Franco Mulakkal, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Delhi (superficie. 15.420; popolazione: 19.023.000; cattolici: 107.500; sacerdoti: 247; religiosi: 1.118), India. Il Vescovo eletto è nato nel 1964 a Mattam (India) ed è stato ordinato sacerdote nel 1990. E' stato finora Tesoriere dell'Unione Apostolica del Clero e Consultore del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

- Ha nominato Membri del Pontificio Consiglio della Cultura: il Cardinale Jorge Liberato Urosa Savino, Arcivescovo di Caracas (Venezuela); il Cardinale Telesphore Placidus Toppo, Arcivescovo di Ranchi (India); il Cardinale Jean-Pierre Ricard, Arcivescovo di Bordeaux (Francia); il Cardinale Péter Erdö, Arcivescovo di Esztergom-Budapest (Ungheria); il Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia (Italia); il Cardinale Daniel N. DiNardo, Arcivescovo di Galveston-Houston (Stati Uniti d'America); il Cardinale Théodore-Adrien Sarr, Arcivescovo di Dakar (Senegal); l'Arcivescovo Charles Maung Bo, di Yangon (Myanmar); il Vescovo Gerhard Ludwig Müller, di Regensburg (Repubblica Federale di Germania); l'Arcivescovo Willem Jacobus Eijk, di Utrecht (Paesi Bassi); l'Arcivescovo Héctor Rubén Aguer, di La Plata (Argentina).

- Ha nominato Consultori del Pontificio Consiglio della Cultura: il Padre Sebastian Maria Michael, S.V.D., Direttore dell'Istituto di Cultura Indiana di Andheri, Mumbai (India); il Professor Dominique Jean-Marie Lambert, Professore all'Università Notre Dame de la Paix a Namur (Belgio); il Professor Jean-Dominique Durand, filosofo-economista, Professore di Storia all'Università Statale e Presidente della Fondazione "Fourvière" di Lyon (Francia); Signor Roberto José Méndez Martínez, Fondatore e coordinatore della 'Aula della Poesia' del Centro Culturale de La Habana "Dulce Maira Loynaz" (Cuba); Dottoressa Rita Maria Isabell Naumann, delle Sorelle Mariane di Schönstatt, docente all'Istituto Cattolico e Decano degli Studi al Seminario "Buon Pastore" di Sydney (Australia); Professoressa Giovanna Parravicini, Consigliere culturale della Rappresentanza Pontificia nella Federazione Russa; Dottoressa Marie Louise Kanse Tah in Mbida, Avvocato, Membro fondatore della Commissione "Giustizia e Pace" dell'Arcidiocesi di Douala (Camerun).
NER:RE:ECE:NEA:NA/.../...                                                      VIS 20090119 (50)   


DECRETI DELLA CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI

CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2009 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza privata l'Arcivescovo Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Nel corso dell'Udienza il Santo Padre ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti:

MIRACOLI

- Venerabile Servo di Dio Ciriaco Maria Sancha y Hervás, Arcivescovo di Toledo e Cardinale, Fondatore dell'Istituto delle Religiose di Carità del Cardinale Sancha; spagnolo, (1833-1909);

- Venerabile Servo di Dio Carlo Gnocchi, Sacerdote Diocesano e Fondatore dell'Opera 'Pro Iuventute'; italiano, (1902-1956);

- Venerabile Servo di Dio Bernardo Francisco de Hoyos, Sacerdote professo della Compagnia di Gesù; spagnolo, (1711-1735);

- Venerabile Servo di Dio Raffaele Rafiringa (al secolo: Luigi), Fratello professo dell'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane; Madagascar (1856-1919);

- Venerabile Servo di Dio Eustachio Kugler (al secolo: Giuseppe), Religioso professo dell'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio; tedesco (1867-1946);

VIRTÙ EROICHE

- Servo di Dio Giovanni de Palafox y Mendoza, Vescovo di Osma; spagnolo (1600-1659);

- Servo di Dio Roberto Spiske, Sacerdote Diocesano e Fondatore della Congregazione delle Suore di Sant'Edvige; polacco, (1821-1888).

- Serva di Dio Carolina Beltrami, Fondatrice dell'Istituto delle Suore Immacolatine di Alessandria; italiana (1869-1932);

- Serva di Dio Maria dell'Immacolata Concezione Salvat y Romero (al secolo: Maria Isabella), Superiora Generale dell'Istituto delle Suore della Compagnia della Croce; spagnola (1926-1998);

- Serva di Dio Liberata Ferrarons y Vives, Laica, del Terz'Ordine dei Carmelitani; spagnola (1803-1842).

  Nel corso dell'Udienza privata concessa il 22 dicembre 2008 al Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, il Santo Padre ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio José Tous y Soler, spagnolo (1811-1871). Sacerdote professo dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini e Fondatore delle Suore Cappuccine della Madre del Divino Pastore.
CCS/DECRETI CAUSE SANTI/AMATO                       VIS 20090119 (310)

CELEBRAZIONI ANNIVERSARIO MARTIRIO SAN FRUTTUOSO

CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2009 (VIS). Questa mattina è stata resa pubblica una Lettera del Papa, redatta in lingua latina e datata 10 dicembre 2008, con la quale nomina il Cardinale Julián Herrranz, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, suo inviato Speciale alle celebrazioni del 1750° anniversario del martirio del Vescovo San Fruttuoso e dei Diaconi Sant'Augurio e Sant'Eulogio, conosciuti come i protomartiri di Tarragona (Spagna), che avranno luogo in detta Città il 24 e il 25 gennaio 2009.

  La Missione che accompagnerà il Cardinale Herranz è composta dal Monsignore Miguel Barbará Anglès, Vicario Generale dell'Arcidiocesi e Canonico della Cattedrale di Tarragona ed il Monsignore Joaquim Fortuny Vizcarro, Canonico Penitenziere della Cattedrale di Tarragona ed Economo Diocesano.
BXVI-LETT/INVIATO SPECIALE/TARRAGONA:HERRANZ          VIS 20090119 (130)

AIUTI ALLA POPOLAZIONE DI GAZA

CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2009 (VIS). In un Comunicato reso pubblico oggi si legge: "Davanti all'implacabile conflitto nella Striscia di Gaza, che ha causato una grave crisi umanitaria, Sua Santità Papa Benedetto XVI ha espresso più volte la Sua vicinanza ai nostri fratelli e sorelle, che hanno già tanto sofferto".

  "A nome del Papa, il Pontificio Consiglio 'Cor Unum', il Dicastero della Santa Sede che ha il compito di promuovere le iniziative caritative del Pontefice, ha inviato un concreto segno personale per aiutare la piccola ma fervente presenza cattolica a Gaza a prestare soccorso e aiuto. Gli aiuti sono stati inviati a Padre Manuel Musallam, Parroco della Chiesa della Santa Famiglia, alle Missionarie della Carità e ad altre congregazione religiose, che sono al servizio dei più vulnerabili nella terra natale di Gesù, ora tragicamente colpita dalla morte, dalla sofferenza, dai danni materiali, dalle lacrime versate dalle popolazioni che anelano alla pace".
CON-CU/AIUTI GAZA/...                                                              VIS 090119 (160)


SOLIDARIETÀ POPOLAZIONI PALESTINA E ISRAELE


CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2009 (VIS). L'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto il 16 gennaio scorso, alla Decima Sessione Speciale di emergenza dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sul tema: "Azioni illegali di Israele nella Gerusalemme Est Occupata e nel resto dei Territori Palestinesi Occupati: bozza di risoluzione (A/ES-10/L21)".

  Nell'esprimere la solidarietà della Santa Sede alle popolazione civile della Striscia di Gaza e di alcune regioni di Israele "che sopportano l'urto di un crudele conflitto", il Nunzio ha insistito sulla necessità di "accelerare il cammino degli sforzi diplomatici congiunti e garantire che una assistenza umanitaria urgente raggiunga coloro che ne hanno bisogno".

  "La Santa Sede" - ha proseguito il Presule - "chiede che la risoluzione 1860 del Consiglio di Sicurezza, dell'8 gennaio, che invoca un immediato e permanente cessate il fuoco e una assistenza umanitaria priva di ostacoli, sia realizzata pienamente. Nei giorni scorsi siamo stati testimoni del fallimento, da parte di tutte le parti coinvolte, del rispetto della distinzione fra popolazione civile e obiettivi militari. Nell'ambito di tale risoluzione, noi invitiamo tutte le parti a conformarsi pienamente alle richieste del diritto umanitario internazionale, per assicurare la protezione della popolazione civile".

  Il Nunzio ha ricordato che "nei sessanta anni di coesistenza fra i popoli di Israele e di Palestina sono stati testimoni di una lunga successione di conflitti, ma anche di dialogo, come nel caso degli incontri di Madrid, gli Accordi di Oslo, il "Wye Memorandum", il processo di pace del Quartetto, la "Road map" e la Conferenza di Annapolis (...) Tuttavia i molteplici sforzi per stabilire la pace fra Israele e le popolazioni palestinesi sono falliti. La mia Delegazione constata che il fallimento di tanti sforzi è dovuto ad una volontà politica insufficientemente coraggiosa e coerente per instaurare la pace, da ambo le parti".

  "Le Nazioni Unite" - ha concluso  l'Arcivescovo Migliore - "ha il gravoso compito di fare in modo che le parti rispettino il cessate il fuoco, di facilitare i negoziati e gli accordi fra le due parti e garantire l'assistenza umanitaria. In particolare, l'Assemblea Generale può assistere le parti nel conflitto per scoprire nuovi modelli per l'instaurazione della pace, modelli basati sull'accettazione reciproca e sulla cooperazione nella diversità".
DELSS/CONFLITTO ISRAELE:PALESTINA/MIGLIORE         VIS 20090119 (370)


NECESSARIA UNA CULTURA E UNA POLITICA DELLA FAMIGLIA


CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2009 (VIS). Poco dopo le ore 20:00. locali, è stato trasmesso il videomessaggio registrato dal Santo Padre Benedetto XVI ai partecipanti al momento di festa e di testimonianza offerto da alcune famiglie cristiane di tutto il mondo. La festa si è tenuta nel Santuario di Nostra Signora di Guadalupe a Città del Messico, nell'ambito del VI Incontro Mondiale delle Famiglie (14-18 gennaio), sul tema: "La famiglia, educatrice ai valori umani e cristiani".

Il tema dell'Incontro Mondiale, ha affermato il Papa, ricorda che "l'ambiente familiare è scuola di umanità e di vita cristiana per tutti i suoi membri, di conseguenze benefiche per le persone, per la Chiesa e la società. In effetti, la famiglia è chiamata a vivere e a coltivare l'amore reciproco e la verità, il rispetto e la giustizia, la lealtà e la collaborazione, il servizio e la disponibilità verso il prossimo, specialmente verso i più deboli. La famiglia cristiana (...) deve essere ricolma della presenza di Dio, ponendo nelle sue mani gli avvenimenti quotidiani e chiedendo il suo aiuto per compiere adeguatamente la sua imprescindibile missione".

"Perciò" - ha proseguito il Pontefice - "è di grande importanza la preghiera nella famiglia nei momenti più consoni e significativi. (...) Il Maestro è certamente con la famiglia che ascolta e medita la Parola di Dio, che apprende da Lui le cose più importanti nella vita e pone in pratica i suoi insegnamenti. In tal modo, si trasforma e migliora gradualmente la vita personale e familiare, si arricchisce il dialogo, si trasmette la fede ai figli, si accresce il gusto di essere uniti e la famiglia si unisce e si consolida, come una casa costruita sulla roccia".

Benedetto XVI ha sottolineato che "con la forza che proviene dalla preghiera, la famiglia si trasforma in una comunità di discepoli e missionari di Cristo. (....) Vivendo la fiducia e l'obbedienza filiale a Dio, la fedeltà e l'accoglimento generoso dei figli, la cura dei più deboli, e la prontezza al perdono, la famiglia si converte in Vangelo vivo, che tutti possono leggere". Inoltre la famiglia deve "portare anche la sua testimonianza di vita e la sua esplicita professione di fede ai diversi ambienti che la circondano, come la scuola e le diverse associazioni, deve pure impegnarsi nella formazione catechistica dei propri figli e nelle attività pastorali della sua comunità parrocchiale, specialmente quelle in relazione con la preparazione al matrimonio o rivolte specificatamente alla vita familiare".

"Per la sua funzione sociale essenziale, la famiglia ha il diritto di essere riconosciuta nella sua identità e non deve essere confusa con altre forme di convivenza, deve anche poter contare sulla debita protezione culturale, giuridica, economica, sociale, sanitaria e in modo speciale su di un appoggio che tenga in conto il numero dei figli e le risorse economiche disponibili, sufficienti per permettere la libertà di educazione dei figli e di scelta della scuola".

Il Santo Padre ha concluso sottolineando la necessità di "sviluppare una cultura e una politica della famiglia, che siano promosse anche in maniera organizzata per le famiglie stesse". Al riguardo il Papa ha incoraggiato le famiglie "a unirsi in associazioni che promuovano l'identità e i diritti della famiglia, secondo una visione antropologica coerente con il Vangelo", e ha invitato tali associazioni "a coordinarsi e a collaborare fra loro perché la loro attività sia più incisiva".
MESS/FAMIGLIA/MESSICO VIS 20090119 (570)

FAVORIRE PACIFICA CONVIVENZA ETNIE, CULTURE E RELIGIONI

CITTA' DEL VATICANO, 18 GEN. 2009 (VIS). Oggi, Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato, durante la recita dell'Angelus di mezzogiorno con i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro, la figura di San Paolo "migrante, Apostolo delle genti".

A San Paolo "grande missionario itinerante del Vangelo", ha detto il Papa è dedicata quest'anno la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. "Quando si convertì da persecutore dei cristiani in apostolo del Vangelo" - ha detto il Santo Padre - "Paolo divenne 'ambasciatore' di Cristo risorto per farlo conoscere a tutti, nella convinzione che in Lui tutti i popoli sono chiamati a formare la grande famiglia dei figli di Dio".

"Questa è anche la missione della Chiesa, più che mai in questo nostro tempo di globalizzazione. Come cristiani, non possiamo non avvertire il bisogno di trasmettere il messaggio d'amore di Gesù specialmente a quanti non lo conoscono, oppure si trovano in situazioni difficili e dolorose. Oggi penso particolarmente ai migranti. (...) Vorrei assicurare che la comunità cristiana guarda ad ogni persona e ad ogni famiglia con attenzione, e chiede a San Paolo la forza di un rinnovato slancio per favorire, in ogni parte del mondo, la pacifica convivenza tra uomini e donne di etnie, culture e religioni diverse".

"Ognuno di noi" - ha proseguito il Pontefice - " secondo la propria vocazione e là dove vive e lavora, è chiamato a testimoniare il Vangelo, con una cura più grande per quei fratelli e sorelle che da altri Paesi, per diversi motivi, sono venuti a vivere in mezzo a noi, valorizzando così il fenomeno delle migrazioni come occasione di incontro tra civiltà. Preghiamo ed agiamo perché questo avvenga sempre in modo pacifico e costruttivo, nel rispetto e nel dialogo, prevenendo ogni tentazione di conflitto e di sopraffazione".

"Desidero aggiungere una parola speciale per i marittimi e i pescatori" - ha detto infine il Santo Padre - "che vivono da qualche tempo maggiori disagi. Oltre alle abituali difficoltà, essi subiscono restrizioni per scendere a terra e accogliere a bordo i cappellani, come pure affrontano i rischi della pirateria e i danni della pesca illegale. Esprimo ad essi la mia vicinanza e l'augurio che la loro generosità, nelle attività di soccorso in mare, sia ricompensata da maggiore considerazione".

"Penso infine all'Incontro Mondiale delle Famiglie" - ha detto infine il Pontefice - "che si conclude oggi a Città del Messico, e alla Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani che inizia proprio oggi. Cari fratelli e sorelle, per tutte queste intenzioni vi invito a pregare, invocando la materna intercessione della Vergine Maria".
ANG/MIGRANTI/... VIS 20090119 (430)

FAVORIRE PACIFICA CONVIVENZA ETNIE, CULTURE E RELIGIONI

CITTA' DEL VATICANO, 18 GEN. 2009 (VIS). Oggi, Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato, durante la recita dell'Angelus di mezzogiorno con i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro, la figura di San Paolo "migrante, Apostolo delle genti".

A San Paolo "grande missionario itinerante del Vangelo", ha detto il Papa è dedicata quest'anno la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. "Quando si convertì da persecutore dei cristiani in apostolo del Vangelo" - ha detto il Santo Padre - "Paolo divenne 'ambasciatore' di Cristo risorto per farlo conoscere a tutti, nella convinzione che in Lui tutti i popoli sono chiamati a formare la grande famiglia dei figli di Dio".

"Questa è anche la missione della Chiesa, più che mai in questo nostro tempo di globalizzazione. Come cristiani, non possiamo non avvertire il bisogno di trasmettere il messaggio d'amore di Gesù specialmente a quanti non lo conoscono, oppure si trovano in situazioni difficili e dolorose. Oggi penso particolarmente ai migranti. (...) Vorrei assicurare che la comunità cristiana guarda ad ogni persona e ad ogni famiglia con attenzione, e chiede a San Paolo la forza di un rinnovato slancio per favorire, in ogni parte del mondo, la pacifica convivenza tra uomini e donne di etnie, culture e religioni diverse".

"Ognuno di noi" - ha proseguito il Pontefice - " secondo la propria vocazione e là dove vive e lavora, è chiamato a testimoniare il Vangelo, con una cura più grande per quei fratelli e sorelle che da altri Paesi, per diversi motivi, sono venuti a vivere in mezzo a noi, valorizzando così il fenomeno delle migrazioni come occasione di incontro tra civiltà. Preghiamo ed agiamo perché questo avvenga sempre in modo pacifico e costruttivo, nel rispetto e nel dialogo, prevenendo ogni tentazione di conflitto e di sopraffazione".

"Desidero aggiungere una parola speciale per i marittimi e i pescatori" - ha detto infine il Santo Padre - "che vivono da qualche tempo maggiori disagi. Oltre alle abituali difficoltà, essi subiscono restrizioni per scendere a terra e accogliere a bordo i cappellani, come pure affrontano i rischi della pirateria e i danni della pesca illegale. Esprimo ad essi la mia vicinanza e l'augurio che la loro generosità, nelle attività di soccorso in mare, sia ricompensata da maggiore considerazione".

"Penso infine all'Incontro Mondiale delle Famiglie" - ha detto infine il Pontefice - "che si conclude oggi a Città del Messico, e alla Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani che inizia proprio oggi. Cari fratelli e sorelle, per tutte queste intenzioni vi invito a pregare, invocando la materna intercessione della Vergine Maria".
ANG/MIGRANTI/... VIS 20090119 (430)

venerdì 16 gennaio 2009

CATTOLICI IRAN: FEDELI PROPRIA FEDE E PROPRIO PAESE

CITTA' DEL VATICANO, 16 GEN. 2009 (VIS). Questa mattina, a conclusione della Visita "ad Limina Apostolorum", il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Presuli della Conferenza Episcopale dell'Iran, di cui fanno parte gli Ordinari della Chiesa Armena, della Chiesa Caldea e della Chiesa Latina ed ha affermato: "Voi rappresentate, cari Fratelli, la ricchezza dell'unità nella diversità che esiste in seno alla Chiesa cattolica e di cui voi date testimonianza quotidianamente nella Repubblica Islamica dell'Iran".

  "Oggi come ieri, la Chiesa cattolica non cessa di incoraggiare tutti coloro che hanno a cuore il bene comune e la pace fra le nazioni. Da parte sua, l'Iran, ponte fra il Medio Oriente e l'Asia subcontinentale, non mancherà di realizzare questa vocazione".

  Esprimendo la sua gratitudine per il servizio reso dai Vescovi "in una terra dove la presenza cristiana è antica e dove si è sviluppata e mantenuta nel corso delle diverse vicende della storia iraniana", il Papa ha ringraziato i sacerdoti, i religiosi e le religiose che operano in Iran, per la loro opera ed ha ricordato in particolare la collaborazione della Chiesa Cattolica nella ricostruzione della regione di Bam, dopo il terremoto.

   "Non voglio dimenticare l'insieme dei fedeli cattolici la cui presenza nel Paese dei loro antenati fa pensare all'immagine biblica del lievito nella pasta, che fa lievitare il pane, dandogli sapore e consistenza. Tramite voi, cari Fratelli" - ha detto Benedetto XVI - "vorrei ringraziare tutti della loro costanza e perseveranza ed incoraggiarli a rimanere fedeli alla fede dei loro padri e a restare attaccati alla loro terra per contribuire allo sviluppo della Nazione".

  "Anche se le vostre diverse comunità vivono in variati contesti, hanno in comune alcuni problemi. Occorre che esse sviluppino armoniose relazioni con le istituzioni pubbliche, le quali, con la grazia di Dio, si approfondiranno certamente poco a poco e permetteranno loro di realizzare al meglio la loro missione di Chiesa nel rispetto reciproco e per il bene di tutti. Vi incoraggio a promuovere tutte le iniziative che favoriscono una migliore conoscenza reciproca. Si possono esplorare due vie: quella del dialogo culturale, ricchezza plurimillenaria dell'Iran e quella della carità".

  Il Papa ha successivamente fatto riferimento alla scarsezza di sacerdoti e religiosi e alle loro difficoltà, come ad esempio "la difficile missione dei sacerdoti e dei religiosi che li obbliga ad allontanarsi per raggiungere diverse comunità cristiane disseminate sul territorio. Per superare queste difficoltà concrete è allo studio la costituzione di una Commissione bilaterale con le vostre Autorità per permettere di sviluppare i rapporti e la conoscenza reciproca fra la Repubblica Islamica dell'Iran e la Chiesa Cattolica".

  "Vorrei menzionare un altro aspetto della vostra vita quotidiana" - ha proseguito il Pontefice - "Alle volte i cristiani delle vostre comunità cercano altrove possibilità più favorevoli per la loro vita professionale e l'educazione dei figli. Questa situazione richiede che voi, quali pastori del vostro gregge, aiutiate in particolare i fedeli che rimangono in patria, incoraggiandoli a restare in contatto con i membri delle loro famiglie che hanno scelto un'altra vita. Essi potranno così essere in grado di conservare la propria identità e la fede ancestrale".

  "Il cammino che si apre davanti a voi è lungo. Esso richiede molta costanza e pazienza. L'esempio di Dio che è misericordioso e paziente con il suo popolo, sarà il vostro modello e vi aiuterà a percorrere lo spazio necessario al dialogo".

  "Le vostre Chiese sono eredi di una nobile tradizione e di una lunga presenza cristiana in Iran" - ha concluso il Pontefice - "Esse hanno contribuito, ciascuna a suo modo, alla vita e all'edificazione del Paese. Esse desiderano proseguire la loro missione in Iran mantenendo la propria identità e vivendo liberamente la propria fede".
AL/IRAN/...                                       VIS 20090116 (610)

PROTEGGERE POPOLAZIONE CIVILE NEI CONFLITTI ARMATI


CITTA' DEL VATICANO, 16 GEN. 2009 (VIS). L'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto, il 14 gennaio scorso, al Consiglio di Sicurezza dell'O.N.U., nel dibattito aperto sulla protezione della popolazione civile in caso di conflitti armati.

 Il Nunzio Apostolico ha affermato che nonostante l'argomento sia stato dibattuto per un decennio "tuttavia la sicurezza delle popolazioni civili nei conflitti è sempre più difficile, alle volte drammatica, come abbiamo potuto constatare in questi ultimi mesi, settimane e giorni nella Striscia di Gaza, in Iraq, nel Darfur e nella Repubblica Democratica del Congo".

  "L'accesso agli aiuti umanitari, la protezione speciale dei bambini e delle donne e il disarmo continuano ad essere tre condizioni fondamentali per fornire una maggiore protezione alle popolazioni civili" - ha detto l'Arcivescovo Migliore - "E' triste constatare che le ragioni politiche e militari prevalgono sul rispetto fondamentale della dignità e dei diritti delle persone e delle popolazioni, quando vengono usati metodi o armamenti senza prendere tutte le ragionevoli misure per evitare di colpire i civili; quando donne e bambini sono usati come scudi umani; quando l'accesso agli aiuti umanitari è negato nella Striscia di Gaza; quando le persone vengono deportate e i villaggi distrutti in Darfur e quando la violenza sessuale devasta la vita di donne e bambini nella Repubblica Democratica del Congo".

    "In tale contesto, la protezione dei civili richiede non solo un rinnovato impegno nel diritto umanitario, ma esige prima di tutto la buona volontà e l'azione politica".

  "L'ampio sistema dell'ONU è posto in opera per assicurare che la protezione dei civili sia efficace, e almeno, sia in grado di promuovere una cultura dell'esercizio  della responsabilità politica, e garantisca che ogni membro ed ogni parte del conflitto risponda di tale responsabilità verso gli individui e la comunità, in tutte le parti in conflitto".

  L'Arcivescovo Migliore ha denunciato le conseguenze che hanno sulla popolazione civile lo sviluppo di nuove armi sempre più sofisticate ed ha affermato che "La Santa Sede sostiene pienamente ed incoraggia gli obiettivi della risoluzione della recente Assemblea Generale 'Verso un  Accordo sul Traffico di Armi', che è un primo passo importante verso uno strumento giuridico vincolante sul traffico e il trasferimento di armi".
DELSS/CONFLITTI ARMATI/ONU:MIGLIORE                   VIS 20090116 (380)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 16 GEN. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale James Francis  Stafford, Penitenziere Maggiore, con il Vescovo Gianfranco Girotti, Reggente della Penitenzieria Apostolica.

- Il Cardinale Antonio María Rouco Varala, Arcivescovo di Madrid (Spagna).
AP/.../...                                 VIS 20090116 (50)


giovedì 15 gennaio 2009

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 15 GEN. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Padre Christian Blouin, C.M.M., Vescovo della Diocesi di Lae (superficie: 35.968; popolazione: 534.810; cattolici: 31.000; sacerdoti: 14; religiosi: 5), Papua Nuova Guinea. Il Vescovo eletto, finora Maestro dei Postulanti a Lae (Papua Nuova Guinea), è nato nel 1941 a Saint-Sébastien (Canada), ha emesso la prima professione religiosa nella Congregazione di Mariahill nel 1963 ed è stato ordinato sacerdote nel 1969. Succede al Vescovo Henry Anthony A. van Lieshout, C.M.M., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Reverendo Gervas Rozario, Vescovo di Rajshahi (superficie: 18.063; popolazione: 15.000.000; cattolici: 45.588; sacerdoti: 40; religiosi: 89), Bangladesh. Il Vescovo eletto, è nato nel 1951 a Stiangaccha (Bangladesh), ed è stato ordinato sacerdote nel 1980. È stato finora Amministratore diocesano e Presidente della Fraternità dei Sacerdoti diocesani del Bangladesh.

- Ha nominato il Sacerdote Emigdio Duarte Figueroa, Vescovo Ausiliare di Culiacán (superficie: 37.800; popolazione: 2.383.072; cattolici: 2.287.722; sacerdoti: 150; religiosi: 301; diaconi permanenti: 4), Messico. Il Vescovo eletto, finora Rettore del Seminario Diocesano di Culiacán (Messico), è nato nel 1968 a Guamuchil (Messico), ed è stato ordinato sacerdote nel 1996.
NER:RE:NEA/.../... VIS 20070115 (210)

NON SCORAGGIARSI FRONTE OMBRE CHE PREOCCUPANO UMANITÀ

CITTA' DEL VATICANO, 15 GEN. 2009 (VIS). Questa mattina, come di consueto ad inizio anno, il Santo Padre ha ricevuto i membri dell'Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano.

  "Considerando il lavoro che voi siete chiamati a compiere" - ha detto il Papa - "penso ai sacrifici che il vostro servizio comporta. Sacrifici che voi dovete fare, ma che anche i vostri familiari sono chiamati a condividere a causa dei turni che richiede la continua vigilanza dei luoghi adiacenti alla Piazza San Pietro e al Vaticano".

  "Inizia un nuovo anno e tante sono le nostre attese e speranze. Non possiamo però nasconderci che all'orizzonte si profilano anche non poche ombre che preoccupano l'umanità. Non dobbiamo però scoraggiarci;" - ha esortato il Papa - "anzi dobbiamo tenere sempre accesa in noi la fiamma della speranza. Per noi cristiani, la vera speranza è Cristo, dono del Padre all'umanità (...). Solo Cristo può aiutarci a costruire un mondo dove regni la giustizia e l'amore".

  "Cari funzionari ed agenti" - ha proseguito il Pontefice - "per quanto, (...), concerne la vostra opera di vigilanza, essa può essere vissuta come missione. Un servizio al prossimo, concernente l'ordine e la sicurezza e, in pari tempo, un'ascesi personale, per così dire, una costante vigilanza interiore che esige di ben armonizzare la disciplina e la cordialità, il controllo di sé e la vigile accoglienza dei pellegrini e dei turisti che vengono in Vaticano".

  "E tale servizio fatto con amore diventa preghiera, preghiera ancor più gradita a Dio quando il vostro lavoro risulta poco gratificante, monotono e faticoso, specialmente nelle ore notturne e nei giorni in cui il clima si fa pesante. Ed è compiendo bene il proprio dovere che ogni battezzato realizza la propria vocazione alla santità".
AC/PUBBLICA SICUREZZA VATICANO/...                   VIS 20090115 (300)

CONVOCATO A ROMA SINODO VESCOVI CHIESA SIRO-CATTOLICA

CITTA' DEL VATICANO, 15 GEN. 2009 (VIS). Un Comunicato reso pubblico oggi rende noto che: "Il Santo Padre Benedetto XVI, nella sua sollecitudine per la Chiesa Siro-Cattolica e in considerazione del canone 72, paragrafo 2, del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, ha convocato per il giorni 17-23 gennaio 2009, a Roma, il Sinodo dei Vescovi della Chiesa Siro-Cattolica, per l'elezione del Patriarca di Antiochia dei Siri Cattolici".

 "Il Sinodo" - si legge ancora nel Comunicato - "inizierà con due giorni dedicati alla preghiera ed alla riflessione e sarà presieduto dal Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali".
.../SINODO CHIESA SIRO-CATTOLICA/ROMA:SANDRI       VIS 20090115 (110)

FIRMA ACCORDO SANTA SEDE E LAND SCHLESWIG-HOLSTEIN

CITTA' DEL VATICANO, 15 GEN. 2009 (VIS). Lunedì, 12 gennaio, è stato firmato a Kiel (Repubblica Federale di Germania), un Accordo fra la Santa Sede e il Land Schleswig-Holstein, che regola i rapporti fra la Chiesa cattolica e detto Land.

  Per la Santa Sede ha firmato, come Plenipotenziario, l'Arcivescovo Jean-Claude Périsset, Nunzio Apostolico in Germania e per il Land Schleswig-Holstein, il Ministro-Presidente Signor Peter Harry Carstensen.

  Un Comunicato reso pubblico nel pomeriggio di ieri rende noto che: "Il presente Accordo, che consta di 24 articoli, regola la situazione giuridica della Chiesa cattolica nel Land Schleswig-Holstein. Fra l'altro, stabilisce norme circa l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, il riconoscimento statale delle scuole in gestione ecclesiastica, la formazione universitaria, l'attività della Chiesa nei campi pastorale, socio-sanitario e caritativo, l'imposta ecclesiastica e la cura degli edifici ecclesiastici soggetti a tutela monumentale. In sintesi, viene riconosciuto il ruolo della Chiesa cattolica nella società del Land Schleswig-Holstein".
OP/ACCORDO/LAND SCHLESWIG-HOLSTEIN               VIS 20090115 (170)

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