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venerdì 18 aprile 2008

EDUCAZIONE PARTE INTEGRANTE MISSIONE CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 17 APR. 2008 (VIS). Alle 17:00 (23:00 ora di Roma), ha avuto luogo un incontro del Santo Padre con il mondo universitario cattolico presso la "Catholic University of America" di Washington. Erano presenti 235 Rettori di Università e College cattolici, 195 Responsabili diocesani per l'insegnamento e rappresentanti di docenti e studenti cattolici, circa 600 persone in totale.

  "Il compito educativo" - ha detto il Pontefice nel suo discorso - "è parte integrante della missione che la Chiesa ha di proclamare la Buona Novella".

  "Contro i conflitti personali, la confusione morale e la frammentazione della conoscenza" - ha ribadito Papa Benedetto XVI - "i nobili scopi della formazione accademica e dell'educazione, fondati sull'unità della verità e sul servizio alla persona e alla comunità, diventano uno speciale potente strumento di speranza".

  "E' opportuno, quindi, riflettere su ciò che è specifico della nostre istituzioni cattoliche" - ha detto il Papa - "Come possono esse contribuire al bene della società attraverso la missione primaria della Chiesa che è di evangelizzare?".

  "L'identità di un'Università o di una Scuola cattolica non è semplicemente una questione di numero di studenti cattolici" - ha rilevato il Pontefice - "E' una questione di convinzione - crediamo noi veramente che solo nel mistero del Verbo fatto carne diventa veramente chiaro il mistero dell'uomo (cfr Gaudium et spes', 22)? Siamo noi veramente pronti ad affidare il nostro intero io - intelletto e volontà, mente e cuore - a Dio? Accettiamo noi la verità che Cristo rivela? Nelle nostre università e scuole la fede è 'tangibile'?".

  "La contemporanea 'crisi di verità'" - ha proseguito il Pontefice - "è radicata in una 'crisi di fede'. Solo mediante la fede noi possiamo dare liberamente il nostro assenso alla testimonianza di Dio e riconoscerlo come il trascendente garante della verità che egli rivela. (...) La libertà non è facoltà di disimpegno da; è facoltà di impegno per - una partecipazione all'Essere stesso. Di conseguenza, l'autentica libertà non può mai essere raggiunta nell'allontanamento da Dio".

  La missione della Chiesa di evangelizzare, ha affermato il Pontefice, "la coinvolge nella lotta che l'umanità sostiene per raggiungere la verità. Nell'esprimere la verità rivelata essa serve tutti i membri della società purificando la ragione, assicurando che essa rimanga aperta alla considerazione delle verità ultime".

  "Con fiducia gli educatori cristiani possono liberare i giovani dai limiti del positivismo e risvegliare la loro recettività nei confronti della verità, di Dio e della sua bontà. In questo modo voi aiuterete anche a formare la loro coscienza che, arricchita dalla fede, apre un sicuro cammino verso la pace interiore e il rispetto per gli altri".

  "Quando nulla aldilà dell'individuo è riconosciuto definitivo" - ricorda il Pontefice - "il criterio ultimo di giudizio diventa l'io e la soddisfazione dei desideri immediati dell'individuo".

  Ringraziando le autorità accademiche per la loro "dedizione e generosità" e per i loro "disinteressati contributi" che "servono sia il vostro Paese che la Chiesa", Benedetto XVI ha affermato che"ogni appello al principio della libertà accademica per giustificare posizioni che contraddicono la fede e l'insegnamento della Chiesa ostacolerebbe o addirittura tradirebbe l'identità e la missione dell'Università, una missione che sta al cuore del 'munus docendi' della Chiesa e non è in qualche moto autonoma o indipendente da essa".

  "Insegnanti ed amministratori, sia nelle Università che nelle Scuole" - ha aggiunto il Pontefice - "hanno il dovere e il privilegio di assicurare che gli studenti ricevano un'istruzione nella dottrina e nella pratica cattolica. Questo richiede che la testimonianza pubblica al modo d'essere di Cristo, come risulta dal Vangelo ed è proposto dal Magistero della Chiesa, modelli ogni aspetto della vita istituzionale sia all'interno che all'esterno delle aule scolastiche. Prendere la distanza da questa visione indebolisce l'identità cattolica e, lungi dal far avanzare la libertà, inevitabilmente conduce alla confusione sia morale che intellettuale e spirituale".

  Il Santo Padre ha incoraggiato gli insegnati di catechesi - sia laici sia religiosi - nella loro missione ed ha affermato: "L'educazione religiosa è uno stimolante apostolato e ci sono molti segni di un desiderio tra i giovani di conoscere meglio la fede e di praticarla con determinazione". Rivolgendosi ai religiosi, alle religiose ed ai sacerdoti, il Papa ha detto: "Non abbandonate l'apostolato scolastico; anzi, rinnovate la vostra dedizione alle scuole, specialmente a quelle che sono nelle aree più povere".
PV-USA/MONDO UNIVERSITARIO/WASHINGTON               VIS 20080418 (710)


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