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venerdì 18 aprile 2008

CATTOLICI DATE RAGIONE CONVINCENTE SPERANZA CHE È IN VOI


CITTA' DEL VATICANO, 17 APR. 2008 (VIS). Alle 9:30 di questa mattina, all'arrivo al "National Park Stadium" di Washington, lo stadio più moderno degli Stati Uniti con una capienza interna di circa 45.000 persone, il Santo Padre è stato accolto dall'Arcivescovo di Washington Donald William Wuerl, dal Sindaco Adrian M. Fenty e dal proprietario dello Stadio, il costruttore Theodore Lerner.

  A bordo dell'auto panoramica, il Santo Padre ha compiuto un giro completo dello Stadio. Alle 10:00 ha avuto inizio la Santa Messa "dello Spirito Santo" per i fedeli dell'Arcidiocesi di Washington.

  Il Santo Padre ha ricordato l'anniversario dello smembramento ad opera di Papa Pio VII, della Diocesi originaria di Baltimore e l'instaurazione delle Diocesi di Boston, Bardstown (ora Louisville), New York e Philadelphia. "Duecento anni dopo" - ha detto Benedetto XVI - "la Chiesa in America con buona ragione può lodare la capacità delle generazioni passate di congiungere gruppi di immigranti molto diversi nell'unità della fede cattolica ed in un comune impegno per la diffusione del Vangelo".

  "Prego, poi, affinché questo anniversario" - ha proseguito il Pontefice - "significativo nella vita della Chiesa negli Stati Uniti e la presenza del Successore di Pietro in mezzo a voi siano per tutti i cattolici un'occasione per riaffermare la loro unità nella fede apostolica, per offrire ai loro contemporanei una ragione convincente della speranza che li ispira (cfr 1 Pt 3,15) e per essere rinnovati nello zelo missionario a servizio dell'espansione del Regno di Dio".

  "Il mondo ha bisogno della testimonianza! Chi può negare che il momento presente costituisca una svolta non solo per la Chiesa in America, ma anche per la società nel suo insieme? E' un tempo pieno di grandi promesse, poiché vediamo la famiglia umana in vari modi avvicinarsi di più diventando sempre più interdipendente. Allo stesso tempo, tuttavia, vediamo segni evidenti di un crollo preoccupante negli stessi fondamenti della società: segni di alienazione, rabbia e contrapposizione in molti nostri contemporanei; crescente violenza, indebolimento del senso morale, involgarimento nelle relazioni sociali e accresciuta dimenticanza di Dio".

  "La fedeltà e il coraggio con cui la Chiesa in questo Paese riuscirà ad affrontare le sfide di una cultura sempre più secolarizzata e materialistica dipenderà in gran parte dalla vostra fedeltà personale nel trasmettere il tesoro della nostra fede cattolica. (...) Le sfide che ci vengono incontro richiedono un'istruzione ampia e sana nella verità della fede. Ma richiedono anche di coltivare un modo di pensare, una 'cultura' intellettuale che sia genuinamente cattolica, fiduciosa nell'armonia profonda tra fede e ragione, e preparata a portare le ricchezza della visione della fede a contatto con le questioni urgenti che riguardano il futuro della società americana"-

  "Cari amici, la mia visita negli Stati Uniti" - ha ricordato il Pontefice - "intende essere una testimonianza a 'Cristo nostra speranza'. Gli americani sono sempre stati un popolo della speranza: i vostri antenati sono venuti in questo Paese con l'aspettativa di trovare una nuova libertà e nuove opportunità, mentre la vastità del territorio inesplorato ispirava loro la speranza di essere capaci di cominciare completamente da capo creando una nuova nazione su nuovi fondamenti".

  "Certo, questa attesa non è stata l'esperienza di tutti gli abitanti di questo Paese; basti pensare alle ingiustizie sofferte dalle native popolazioni americane e da quanti dall'Africa furono portati qui forzatamente come schiavi. Ma la speranza, la speranza nel futuro fa profondamente parte del carattere americano. E la virtù cristiana della speranza (...) ha anche caratterizzato, e continua a caratterizzare, la vita della comunità cattolica in questo Paese".

  "E' nel contesto di questa speranza nata dall'amore e dalla fedeltà di Dio che io prendo atto del dolore che la Chiesa in America ha provato come conseguenza dell'abuso sessuale di minorenni. Nessuna mia parola potrebbe descrivere il dolore ed il danno recati da tale abuso. E' importante che a quanti hanno sofferto sia riservata un'amorevole attenzione pastorale. Né posso descrivere in modo adeguato il danno verificatosi all'interno della comunità della Chiesa. Sono già stati fatti grandi sforzi per affrontare in modo onesto e giusto questa tragica situazione e per assicurare che i bambini - che il nostro Signore ama così profondamente (cfr Mc 10,14) e che sono il nostro tesoro più grande - possano crescere in un ambiente sicuro. Queste premure per proteggere i bambini devono continuare".

  "Oggi incoraggio ognuno di voi" - ha detto il Pontefice - "a fare quanto gli è possibile per promuovere il risanamento e la riconciliazione e per aiutare quanti sono stati feriti. Inoltre vi chiedo di amare i vostri sacerdoti e di confermarli nel lavoro eccellente che fanno".

  "Mediante l'invincibile potere della grazia di Cristo, affidato a fragili ministri umani, la Chiesa rinasce continuamente e a ciascuno di noi viene data la speranza di un nuovo inizio. Confidiamo nel potere dello Spirito di ispirare conversione, di risanare ogni ferita, di superare ogni divisione e di suscitare vita e libertà nuove!" - ha detto ancora il Pontefice sottolineando che questi doni si trovano soprattutto nel Sacramento della Penitenza.

  "La forza liberatrice di questo Sacramento (...) ha bisogno di essere riscoperta e fatta propria da ogni cattolico. In gran parte il rinnovamento della Chiesa in America dipende dal rinnovamento della prassi della penitenza e dalla crescita nella santità: ambedue vengono ispirate e realizzate da questo Sacramento".

  "'Nella speranza noi siamo stati salvati! (Rm 8,24)" - ha esclamato il Santo Padre esortando i fedeli  "a continuare ad essere un lievito di speranza evangelica nella società americana" e "mediante la testimonianza della vostra fede, (...), indicare la via verso quel vasto orizzonte di speranza che Dio anche adesso sta aprendo per la sua Chiesa, anzi per l'umanità intera: la visione di un mondo riconciliato e rinnovato in Gesù Cristo".

  Al termine il Papa si è rivolto ai fratelli e sorelle di lingua spagnola dicendo loro: "La Chiesa negli Stati Uniti, accogliendo nel suo grembo tanti suoi figli emigranti, è andata crescendo grazie anche alla vitalità della testimonianza di fede dei fedeli di lingua spagnola. (...) Non lasciatevi vincere dal pessimismo, l'inerzia o i problemi. (...) Per questo il Signore vi chiama a perseverare nel contribuire al futuro della Chiesa in questo Paese e alla diffusione del Vangelo".

  Al termine della Santa Messa, il Papa ha benedetto la prima pietra e il tabernacolo della scuola cattolica "Giovanni Paolo II il Grande" della Diocesi di Arlington (Virginia) e la prima pietra della nuova Cappella del "Thomas Aquinas College" di Santa Paula (California).
PV-USA/OMELIA:SPERANZA/WASHINGTON                VIS 20080418 (1070)


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