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lunedì 6 settembre 2004

UDIENZA NUOVO AMBASCIATORE D'IRLANDA PRESSO SANTA SEDE


CITTA' DEL VATICANO, 4 SET. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Signor Philip McDonagh, nuovo Ambasciatore d'Irlanda presso la Santa Sede, che ha presentato le Lettere Credenziali.

Nel suo discorso in lingua inglese, il Santo Padre ha sottolineato "l'antica tradizione di calorosa ospitalità e di generosa assistenza ai bisognosi" del Paese. "In tale spirito di assistenza ai meno fortunati, l'Irlanda si è molto adoperata, nell'ambito della comunità internazionale, per alleviare le sofferenze, fornendo assistenza finanziaria, opportunità educative, orientamenti professionali, inviando fondi per le situazioni di emergenza e truppe per il mantenimento della pace, quando si è reso necessario".

Giovanni Paolo II ha proseguito il suo discorso sottolineando "la storia non scritta di tanti uomini e donne irlandesi che hanno dedicato la vita al servizio del prossimo" ed ha ricordato "il defunto Arcivescovo Michael Courtney" - Nunzio Apostolico in Burundi - "che ha offerto il supremo sacrificio della vita per portare la pace e il benessere al tanto provato popolo del Burundi".

"L'esperienza di generazioni di emigranti irlandesi" - ha detto ancora il Pontefice - "ha reso il popolo irlandese consapevole delle grandi difficoltà e delle condizioni precarie in cui frequentemente si trovano gli individui e le famiglie alla ricerca di una nuova vita in terra straniera. (...) La piaga rappresentata dai rifugiati e dai profughi a causa della povertà, delle guerre e delle persecuzioni, è particolarmente drammatica e richiede particolare considerazione e generosità. La Santa Sede auspica che l'azione intrapresa durante la Presidenza irlandese dell'Unione Europea in favore di politiche di apertura verso gli altri popoli, continui ad ispirare l'atteggiamento della comunità verso gli immigranti appartenenti ad altri continenti e culture".

Ricordando "la notevole crescita economica" dell'Irlanda, il Papa ha affermato che: "una società più prospera ha maggiori possibilità di divenire una società più giusta ed aperta, ma deve anche affrontare nuove sfide, compreso il pericolo di un certo impoverimento spirituale e dell'indifferenza per la più profonda dimensione morale e religiosa della vita". Infine il Papa ha affermato che: "Le aspirazioni a divenire una società profondamente moderna" devono includere "innanzitutto la riaffermazione della incomparabile dignità e il diritto alla vita di ogni persona umana".

Citando le parole del nuovo Ambasciatore relative "alla speranza dell'Irlanda per la pace", il Papa invita "a non risparmiare nessuno sforzo per profittare delle opportunità offerte dallo 'Accordo del Venerdì Santo', che ha dato nuovo impulso e nuova speranza al popolo dell'Irlanda del Nord. (...) Che le iniziative di tutti coloro che sono alla ricerca della pace e della riconciliazione siano benedette dalla grazia di Dio e portino frutto per i bambini di domani".
CD/LETTERE CREDENZIALI/IRLANDA VIS 20040906 (450)

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