Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 9 dicembre 2002

DIRITTO LIBERTÀ RELIGIOSA LEGATO DIRITTI FONDAMENTALI

CITTA' DEL VATICANO, 7 DIC. 2002 (VIS). L'Arcivescovo Jean-Louis Tauran, Segretario per i Rapporti con gli Stati e Capo della Delegazione della Santa Sede alla X Riunione del Consiglio dei Ministri degli Esteri dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), svoltasi il 6 e 7 dicembre a Oporto (Portogallo), è intervenuto ieri sul tema: "Il rispetto della libertà religiosa: un 'test' per l'osservanza dei diritti fondamentali".

  "Essendo attivamente coinvolti in una riflessione sui temi d'attualità" - ha affermato l'Arcivescovo Tauran all'inizio del suo discorso - "quali il terrorismo, il traffico di esseri umani, la tolleranza e la discriminazione, l'OSCE ha manifestato ancora una volta la sua vocazione a formare uno spazio di libertà, di giustizia e di stabilità, nella prospettiva di una comprensione globale della sicurezza, specifica della nostra Organizzazione".

  "Questi ultimi mesi" - ha detto ancora il Capo della Delegazione della Santa Sede - "nel corso dei loro lavori, le nostre delegazioni hanno spesso osservato che nessuno Stato, nessuna democrazia può funzionare senza un certo consenso sui valori essenziali dell'esistenza umana. Fra di questi, le convinzioni religiose", relativamente alle quali l'Arcivescovo ha detto di voler esprimere alcune gravi preoccupazioni.

  "L'anno che sta per concludersi ha visto deteriorarsi in modo allarmante le condizioni d'esercizio del diritto alla libertà di religione, in violazione degli impegni presi nel quadro di questa Organizzazione." - ha proseguito l'Arcivescovo Tauran. "In alcuni Paesi qui rappresentati, sono state adottate o stanno per esserlo, leggi restrittive in materia di libertà religiosa. I responsabili delle comunità di credenti, fra i quali un Vescovo cattolico, sono stati espulsi dal Paese dove esercitavano il loro apostolato o è stato loro impedito di raggiungere i loro fedeli".

  "Tali atteggiamenti, sovente adottati in modo arbitrario, esprimono diffidenza rispetto al fatto religioso, scarsa conoscenza del ruolo delle religioni nella società civile, disprezzo degli impegni internazionali liberamente sottoscritti e discriminazione verso i credenti". Gli impegni internazionali, ha precisato l'Arcivescovo Tauran, comprendono i Documenti del processo di Helsinki, e in particolare il Documento finale di Vienna (1989).

  "Inoltre, quando, per ragioni storiche, una confessione è maggioritaria, e alcuni diritti e privilegi le sono riconosciuti, ciò non può verificarsi a detrimento delle libertà fondamentali delle altre confessioni presenti sul territorio nazionale".

  Al termine del suo discorso, il Segretario per i Rapporti con gli Stati, ha citato le parole del Santo Padre Giovanni Paolo II ai membri del Corpo Diplomatico accreditati presso la Santa Sede, nel gennaio 1989: "Il diritto alla libertà di religione è così strettamente legato agli altri diritti fondamentali che si può sostenere a giusto titolo che il rispetto della libertà religiosa è come un 'test' per l'osservanza degli altri diritti fondamentali".
DELSS/LIBERTÀ RELIGIOSA/OPORTO                 VIS 20021209 (450)

Nessun commento:

Posta un commento

Copyright © VIS - Vatican Information Service