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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 10 febbraio 2011

MESSAGGIO PONTIFICIO: PROPORRE VOCAZIONI CHIESA LOCALE

CITTA' DEL VATICANO, 10 FEB. 2011 (VIS). “Proporre le vocazioni nella Chiesa locale” è il titolo del Messaggio del Santo Padre per la XLVIII Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che si celebrerà il 15 maggio, IV domenica di Pasqua. Di seguito riportiamo ampi estratti del Documento.

“L’arte di promuovere e di curare le vocazioni trova un luminoso punto di riferimento nelle pagine del Vangelo in cui Gesù chiama i suoi discepoli a seguirlo e li educa con amore e premura. (...) Prima di chiamarli, Gesù passò la notte da solo, in orazione ed in ascolto della volontà del Padre (...) Le vocazioni al ministero sacerdotale e alla vita consacrata sono primariamente frutto di un costante contatto con il Dio vivente e di un'insistente preghiera che si eleva al ‘Padrone della messe’ sia nelle comunità parrocchiali, sia nelle famiglie cristiane, sia nei cenacoli vocazionali”.

“Il Signore, all’inizio della sua vita pubblica, ha chiamato alcuni pescatori, intenti a lavorare sulle rive del lago di Galilea: ‘Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini’ (Mt 4,19). (...) È una proposta, impegnativa ed esaltante, quella che Gesù fa a coloro a cui dice ‘Seguimi!’: li invita ad entrare nella sua amicizia, ad ascoltare da vicino la sua Parola e a vivere con Lui; insegna loro la dedizione totale a Dio e alla diffusione del suo Regno secondo la legge del Vangelo (...); li invita ad uscire dalla loro volontà chiusa, dalla loro idea di autorealizzazione, per immergersi in un’altra volontà, quella di Dio e lasciarsi guidare da essa; fa vivere loro una fraternità, che nasce da questa disponibilità totale a Dio (cfr Mt 12,49-50), e che diventa il tratto distintivo della comunità di Gesù”.

“Anche oggi, la sequela di Cristo è impegnativa; vuol dire imparare a tenere lo sguardo su Gesù, a conoscerlo intimamente, ad ascoltarlo nella Parola e a incontrarlo nei Sacramenti; vuol dire imparare a conformare la propria volontà alla Sua. Si tratta di una vera e propria scuola di formazione per quanti si preparano al ministero sacerdotale ed alla vita consacrata, sotto la guida delle competenti autorità ecclesiali. Il Signore non manca di chiamare, in tutte le stagioni della vita, a condividere la sua missione e a servire la Chiesa nel ministero ordinato e nella vita consacrata”.
“Specialmente in questo nostro tempo in cui la voce del Signore sembra soffocata da ‘altre voci’ e la proposta di seguirlo donando la propria vita può apparire troppo difficile, ogni comunità cristiana, ogni fedele, dovrebbe assumere con consapevolezza l’impegno di promuovere le vocazioni. È importante incoraggiare e sostenere coloro che mostrano chiari segni della chiamata alla vita sacerdotale e alla consacrazione religiosa, perché sentano il calore dell’intera comunità nel dire il loro ‘sì’ a Dio e alla Chiesa. Io stesso li incoraggio come ho fatto con coloro che si sono decisi ad entrare in Seminario”.

“Occorre che ogni Chiesa locale si renda sempre più sensibile e attenta alla pastorale vocazionale, educando ai vari livelli, familiare, parrocchiale, associativo, soprattutto i ragazzi, le ragazze e i giovani - come Gesù fece con i discepoli – a maturare una genuina e affettuosa amicizia con il Signore, coltivata nella preghiera personale e liturgica; ad imparare l’ascolto attento e fruttuoso della Parola di Dio, mediante una crescente familiarità con le Sacre Scritture; a comprendere che entrare nella volontà di Dio non annienta e non distrugge la persona, ma permette di scoprire e seguire la verità più profonda su se stessi; a vivere la gratuità e la fraternità nei rapporti con gli altri, perché è solo aprendosi all’amore di Dio che si trova la vera gioia e la piena realizzazione delle proprie aspirazioni”.

“Mi rivolgo particolarmente a voi, cari Confratelli nell’Episcopato. (...) Il Signore ha bisogno della vostra collaborazione perché le sue chiamate possano raggiungere i cuori di chi ha scelto. Abbiate cura nella scelta degli operatori per il Centro Diocesano Vocazioni, strumento prezioso di promozione e organizzazione della pastorale vocazionale e della preghiera che la sostiene e ne garantisce l’efficacia. (...) La vostra disponibilità verso diocesi con scarsità di vocazioni, diventa una benedizione di Dio per le vostre comunità ed è per i fedeli la testimonianza di un servizio sacerdotale che si apre generosamente alle necessità dell’intera Chiesa”.

“Mi rivolgo a coloro che possono offrire il proprio contributo alla pastorale delle vocazioni: i sacerdoti, le famiglie, i catechisti, gli animatori. Ai sacerdoti raccomando di essere capaci di dare una testimonianza di comunione con il Vescovo e con gli altri confratelli, per garantire l’humus vitale ai nuovi germogli di vocazioni sacerdotali. Le famiglie siano ‘animate da spirito di fede, di carità e di pietà’, capaci di aiutare i figli e le fìglie ad accogliere con generosità la chiamata al sacerdozio ed alla vita consacrata. I catechisti e gli animatori delle associazioni cattoliche e dei movimenti ecclesiali, convinti della loro missione educativa, cerchino ‘di coltivare gli adolescenti a loro affidati in maniera di essere in grado di scoprire la vocazione divina e di seguirla di buon grado’”.

“Cari fratelli e sorelle, il vostro impegno nella promozione e nella cura delle vocazioni acquista pienezza di senso e di efficacia pastorale quando si realizza nell’unità della Chiesa ed è indirizzato al servizio della comunione”.

“La capacità di coltivare le vocazioni è segno caratteristico della vitalità di una Chiesa locale. Invochiamo con fiducia ed insistenza l’aiuto della Vergine Maria, perché, con l’esempio della sua accoglienza del piano divino della salvezza e con la sua efficace intercessione, si possa diffondere all’interno di ogni comunità la disponibilità a dire ‘sì’ al Signore, che chiama sempre nuovi operai per la sua messe”.
MESS/ VIS 20110210 (940)

PRESENTAZIONE BILANCIO DELL’ANNO PAOLINO

CITTA' DEL VATICANO, 10 FEB. 2011 (VIS). Alle 11:30 di giovedì 17 febbraio, presso la Sala Stampa della Santa sede, si terrà una Conferenza Stampa per la presentazione del bilancio dell’Anno Paolino (28 giugno 2008 - 29 giugno 2009). Nel corso della Conferenza Stampa verrà presentato il volume “L’Anno Paolino”, a cura di Graziano Motta.

Alla Conferenza Stampa interverranno il Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, Arciprete emerito della Basilica Papale di San Paolo fuori le mura; il Cardinale Francesco Monterisi, Arciprete della Basilica Papale di San Paolo fuori le mura; l’Arcivescovo Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova Evangelizzazione; il Dottor Gianfranco Marcelli, Vice-Direttore a. p. e Capo della Redazione di Roma di “Avvenire”.
OP/ VIS 20110210 (130)

NUNZIO SLOVENIA CON INCARICO DELEGATO APOSTOLICO KOSOVO

CITTA' DEL VATICANO, 10 FEB. 2011 (VIS). Di seguito riportiamo la Nota della Sala Stampa della Santa Sede relativa alla nomina, oggi, del nuovo Nunzio Apostolico in Slovenia con incarico di Delegato Apostolico in Kosovo:

“Al riguardo, si precisa che la nomina di un Delegato Apostolico rientra tra le funzioni di organizzazione della struttura della Chiesa cattolica e, pertanto, assume carattere prettamente intraecclesiale, restando del tutto distinta da considerazioni riguardanti situazioni giuridiche e territoriali o da ogni altra questione inerente all'attività diplomatica della Santa Sede. La missione di un Delegato Apostolico non è di natura diplomatica, ma risponde all’esigenza di sovvenire in modo adeguato alle esigenze pastorali dei fedeli cattolici”.
OP/ VIS 20110210 (120)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 10 FEB. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Cardinale John Patrick Foley, Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale delle Filippine, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- L’Arcivescovo Jose S. Palma, di Cebu, Amministratore Apostolico di Palo.

- Il Vescovo Emmanuel S. Trance, di Catarman.

- Il Vescovo Jose Corazon T. Tala-oc, di Romblon.

- Il Reverendo Ulysses A. Dalida, Amministratore Diocesano di Kalibo.

- Il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, di Buenos Aires (Argentina), Presidente della Conferenza Episcopale Argentina, con i Vice Presidenti: Arcivescovo Luis Héctor Villalba, di Tucumán ed Arcivescovo José María Arancedo, di Santa Fe de la Vera Cruz e con il Segretario Generale Vescovo Enrique Eguía Seguí, Ausiliare di Buenos Aires.
AP:AL/ VIS 20110210 (140)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 10 FEB. 2011 (VIS). Il Santo Padre

- Ha accettato, a norma del canone 126, paragrafo 2, del Codice dei Canoni della Chiese Orientali, la rinuncia del Cardinale Lubomyr Husar all’ufficio di Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halyč (Ucraina).

- L’Amministratore della Chiesa Arcivescovile Maggiore sarà l’Arcivescovo Igor Vozniak, C.SS.R., di Lviv degli Ucraini, al quale spetterà la convocazione del Sinodo dei Vescovi della Chiesa Greco Cattolica Ucraina per l’elezione dell’Arcivescovo Maggiore.

- Ha nominato Nunzio Apostolico in Slovenia, con incarico di Delegato Apostolico in Kosovo, l’Arcivescovo Juliusz Janusz, finora Nunzio Apostolico in Ungheria.
RE:NA:NN/ VIS 20110210 (310)

AVVISO

CITTA' DEL VATICANO, 10 FEB. 2011 (VIS). Come precedentemente comunicato, domani, venerdì 11 febbraio, LXXXII anniversario della firma dei Patti Lateranensi e dell'istituzione dello Stato della Città del Vaticano, giorno di vacanza in Vaticano, il servizio del V.I.S. non sarà trasmesso. L'invio riprenderà lunedì 14 febbraio.
…/…/… VIS 20110210 (50)

mercoledì 9 febbraio 2011

PIETRO CANISIO: FEDELTÀ AL DOGMA E RISPETTO PERSONA

CITTA' DEL VATICANO, 9 FEB. 2011 (VIS). Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell’Udienza Generale del Mercoledì a San Pietro Canisio (1521-1597), proclamato “secondo Apostolo della Germania” da Papa Leone XIII nel 1897 e canonizzato e proclamato Dottore della Chiesa da Papa Pio XI nel 1925.

Pietro Canisio nacque a Nimega (Paesi Bassi), entrò nella Compagnia di Gesù nel 1543 e fu ordinato sacerdote nel 1546. Nel 1548 Sant’Ignazio di Loyola lo inviò a Roma per completare la formazione spirituale. Nel 1549 partì per il Ducato di Baviera, che per parecchi anni fu il luogo del suo ministero. Come decano, rettore e vicecancelliere dell’Università di Ingolstadt, curò la vita accademica dell’Istituto e la riforma religiosa e morale del popolo. A Vienna, dove per breve tempo fu amministratore della Diocesi, svolse il ministero pastorale negli ospedali e nelle carceri. Nel 1556 fondò il Collegio di Praga e, fino al 1569, fu il primo superiore della provincia gesuita della Germania superiore.

“In questo ufficio” – ha detto il Papa – “stabilì nei Paesi germanici una fitta rete di comunità del suo Ordine, specialmente di Collegi, che furono punti di partenza per la riforma cattolica. In quel tempo partecipò anche al colloquio di Worms con i dirigenti protestanti, tra i quali Filippo Melantone (1557); svolse la funzione di Nunzio pontificio in Polonia (1558); partecipò alle due Diete di Augusta (1559 e 1565); accompagnò il Cardinale Stanislao Hozjusz, legato del Papa Pio IV presso l’Imperatore Ferdinando (1560); intervenne alla Sessione finale del Concilio di Trento dove parlò sulla questione della Comunione sotto le due specie e dell’Indice dei libri proibiti (1562). Nel 1580 si ritirò a Friburgo in Svizzera, tutto dedito alla predicazione e alla composizione delle sue opere, e là morì il 21 dicembre 1597. (...) Fu editore delle opere complete di san Cirillo d’Alessandria e di san Leone Magno, delle Lettere di san Girolamo e delle Orazioni di san Nicola della Fluë”.

“I suoi scritti più diffusi furono i tre Catechismi composti tra il 1555 e il 1558. Il primo era destinato agli studenti in grado di comprendere nozioni elementari di teologia; il secondo ai ragazzi del popolo per una prima istruzione religiosa; il terzo ai ragazzi con una formazione scolastica a livello di scuole medie e superiori”.

“È, questa, una caratteristica di san Pietro Canisio” – ha detto il Papa – “saper comporre armoniosamente la fedeltà ai principi dogmatici con il rispetto dovuto ad ogni persona (...). In un momento storico di forti contrasti confessionali, evitava l’asprezza e la retorica dell’ira - cosa abbastanza rara a quei tempi nelle discussioni tra cristiani, dall’una e dall’altra parte - e mirava soltanto alla presentazione delle radici spirituali e alla rivitalizzazione della fede della Chiesa”.

“Negli scritti destinati all’educazione spirituale del popolo, il nostro Santo insiste sull’importanza della Liturgia con i suoi commenti ai Vangeli, alle feste, al rito della santa Messa e degli altri Sacramenti, ma, nello stesso tempo, ha cura di mostrare ai fedeli la necessità e la bellezza che la preghiera personale quotidiana affianchi e permei la partecipazione al culto pubblico della Chiesa” – ha spiegato il Santo Padre sottolineando che: “Si tratta di un’esortazione e di un metodo che conservano intatto il loro valore, specialmente dopo che sono stati riproposti autorevolmente dal Concilio Vaticano II”.

Pietro Canisio “insegna con chiarezza” – ha concluso il Pontefice – “che il ministero apostolico è incisivo e produce frutti di salvezza nei cuori solo se il predicatore è testimone personale di Gesù e sa essere strumento a sua disposizione, a Lui strettamente unito dalla fede nel suo Vangelo e nella sua Chiesa, da una vita moralmente coerente e da un’orazione incessante come l’amore”.
AG/ VIS 20110209 (940)

TESTIMONIARE VANGELO CARITÀ CON FRATELLI IN DIFFICOLTÀ

CITTA' DEL VATICANO, 9 FEB. 2011 (VIS). Al termine dell’Udienza Generale il Papa ha salutato i Vescovi che partecipano questa settimana a Castel Gandolfo all’incontro promosso dal Movimento dei Focolari.

“Sono lieto” – ha detto Benedetto XVI – “di questa opportunità che vi è offerta per confrontare esperienze ecclesiali di diverse zone del mondo, ed auguro che queste giornate di preghiera e di riflessione possano portare frutti abbondanti per le vostre comunità”.

Il Papa ha salutato anche i membri dell’Associazione “Nuovi Orizzonti” che ha ottenuto il riconoscimento pontificio come associazione internazionale di fedeli. “Vi incoraggio” – ha detto il Santo Padre – “a proseguire nell'attuazione di un coraggioso apostolato in favore dei fratelli in difficoltà, vi esorto a testimoniare il Vangelo della carità, diffondendo la luce, la pace e la gioia di Cristo risorto”.

AG/ VIS 20110209 (140)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 9 FEB. 2011 (VIS). Nel pomeriggio di ieri il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Reinhard Marx, Arcivescovo di München und Freising (Germania).
AP/ VIS 20110209 (30)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 9 FEB. 2011 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha eretto la Provincia Ecclesiastica di Lilongwe (Malawi), elevando a Chiesa Metropolitana la omonima sede vescovile, assegnandole come Chiese suffragenee le Diocesi di Dedza, Mzuzu e Karonga.

- Ha nominato il Vescovo Rémi Joseph Gustave Sainte-Marie, M.Afr., finora Vescovo della medesima Diocesi, primo Arcivescovo Metropolita di Lilongwe (superficie: 24.025; popolazione: 4.660.000; cattolici: 1.056.979; sacerdoti: 87; religiosi: 282), Malawi.

- Ha nominato il Padre Luigi Borriello, O.C.D., Promotore della Fede della Congregazione delle Cause dei Santi, finora Consultore del medesimo Dicastero.
ECE:NER:NA/ VIS 20110209 (100)

martedì 8 febbraio 2011

SECONDA RIUNIONE CONSIGLIO SPECIALE MEDIO ORIENTE

CITTA' DEL VATICANO, 8 FEB. 2011 (VIS). Dal 20 al 21 gennaio 2011, presso la Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, si è svolta la Seconda Riunione del Consiglio Speciale per il Medio Oriente della Segreteria Generale.

Un Comunicato reso pubblico questa mattina, rende noto che il Segretario Generale, Arcivescovo Nikola Eterovic, ha presieduto i lavori che includevano, tra l’altro, lo studio dei documenti del Sinodo - tenutosi nell’ottobre 2010 - in vista di una collaborazione diretta alla preparazione del futuro documento pontificio postsinodale.

“Il Messaggio e gli altri documenti sinodali” – si legge nel Comunicato – “sono stati diffusi e talvolta tradotti per promuovere conferenze, studi, dibattiti da parte di clero, religiosi e laici. Il Messaggio è stato recapitato anche a personalità politiche. In Siria si è svolto un Congresso internazionale sullo stato attuale delle relazioni islamo-cristiane soprattutto nei Paesi arabi. Anche a Gerusalemme ha avuto luogo un incontro organizzato per iniziativa del “Jerusalem Center for Jewish-Christian Relations” e dell’”Interreligious Coordinating Council”, con partecipazione di cristiani ed ebrei, che ha favorito una informazione più oggettiva sull’Assemblea sinodale. In ambito cristiano si sono svolti incontri ecumenici e sessioni di dialogo islamo-cristiano, con notevole partecipazione anche di Ortodossi. Ora si attende con interesse la pubblicazione dell’Esortazione postsindoale”.

“Dai contributi dei singoli Membri si è potuto constatare che le condizioni socio-politiche generali restano tese in vari Paesi del Medio Oriente. Le comunità cristiane soprattutto nei luoghi duramente colpiti da violenze e attentati hanno bisogno di sostegno materiale e morale e hanno diritto di esercitare la loro libertà di culto e di religione. Il rispetto delle comunità cristiane aiuta a spegnere in Medio Oriente eventuali focolai anticristiani, ad arrestare l’emigrazione dei cristiani dalla regione, loro terra nativa, e favorisce il bene comune”.

La prossima riunione del Consiglio avrà luogo nei giorni 30 e 31 marzo 2011.
SE/ VIS 20110208 (300)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 8 FEB. 2011 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Sanctus Lino Wanok, Vescovo di Nebbi (superficie: 5.098; popolazione: 600.177; cattolici: 494.677; sacerdoti: 61; religiosi: 57), Uganda. Il Vescovo eletto, nato nel 1957 a Atyak-Yamo (Uganda), ordinato sacerdote nel 1986, finora Vicario Generale della medesima Diocesi, succede al Vescovo Martin Luluga, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.

- Ha accettato la rinuncia all’ufficio di Ausiliare dell’Arcidiocesi di Bologna (Italia), presentata dal Vescovo Ernesto Vecchi, per raggiunti limiti d’età.
NER:RE/ VIS 20110208 (110)

lunedì 7 febbraio 2011

ORIENTARE STUDENTI E PROFESSORI LUCE DEL MONDO

CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza i partecipanti all’Assemblea Plenaria della Congregazione per l’Educazione Cattolica.

“Le tematiche che affrontate in questi giorni” – ha detto il Papa nel suo discorso – “hanno come denominatore comune l'educazione e la formazione, che costituiscono oggi una delle sfide più urgenti che la Chiesa e le sue istituzioni sono chiamate ad affrontare. L'opera educativa sembra diventata sempre più ardua perché, in una cultura che troppo spesso fa del relativismo il proprio credo, viene a mancare la luce della verità, anzi si considera pericoloso parlare di verità, instillando così il dubbio sui valori di base dell'esistenza personale e comunitaria”.

“La vostra Congregazione, creata nel 1915 da Benedetto XV” – ha ricordato il Pontefice – “da quasi cento anni svolge la sua opera preziosa a servizio delle varie Istituzioni cattoliche di formazione. Tra di esse, senza dubbio, il seminario è una delle più importanti per la vita della Chiesa ed esige pertanto un progetto formativo che tenga conto del contesto sopra accennato”.

“In questi giorni studiate anche la bozza del documento su Internet e la formazione nei seminari. (...) Con il necessario discernimento per un suo uso intelligente e prudente” – ha sottolineato il Pontefice – “è uno strumento che può servire non solo per gli studi, ma anche per l'azione pastorale dei futuri presbiteri nei vari campi ecclesiali, quali l'evangelizzazione, l'azione missionaria, la catechesi, i progetti educativi, la gestione delle istituzioni. Anche in questo campo è di estrema importanza poter contare su formatori adeguatamente preparati perché siano guide fedeli e sempre aggiornate, al fine di accompagnare i candidati al sacerdozio all'uso corretto e positivo dei mezzi informatici”.

“Quest'anno” – ha ricordato ancora il Pontefice – “ricorre il LXX anniversario della Pontificia Opera per le Vocazioni Sacerdotali, istituita dal Venerabile Pio XII per favorire la collaborazione tra la Santa Sede e le Chiese locali nella preziosa opera di promozione delle vocazioni al ministero ordinato. Tale ricorrenza potrà essere l'occasione per conoscere e valorizzare le iniziative vocazionali più significative promosse nelle Chiese locali. Occorre che la pastorale vocazionale, (...) insista più chiaramente sul profilo del sacerdozio ministeriale, caratterizzato dalla sua specifica configurazione a Cristo, che lo distingue essenzialmente dagli altri fedeli e si pone al loro servizio”.

“Avete avviato, inoltre, una revisione di quanto prescrive la Costituzione apostolica ‘Sapientia christiana’ sugli studi ecclesiastici (...). Un settore su cui riflettere particolarmente è quello della teologia. (...) È indispensabile, quindi, tenere strettamente unite la teologia con la preghiera personale e comunitaria, specialmente liturgica”.

“Le Università cattoliche” – ha affermato ancora il Papa – “con la loro identità ben precisa e la loro apertura alla ‘totalità’ dell’essere umano, possono svolgere un’opera preziosa per promuovere l’unità del sapere, orientando studenti ed insegnanti alla Luce del mondo”.

Il Santo Padre ha concluso il suo discorso ponendo in rilievo “Il ruolo educativo dell’insegnamento della Religione cattolica come disciplina scolastica in dialogo interdisciplinare con le altre. Infatti, esso contribuisce largamente non solo allo sviluppo integrale dello studente, ma anche alla conoscenza dell’altro, alla comprensione e al rispetto reciproco. Per raggiungere tali obiettivi dovrà essere prestata particolare cura alla formazione dei dirigenti e dei formatori, non solo da un punto di vista professionale, ma anche religioso e spirituale, perché, con la coerenza della propria vita e con il coinvolgimento personale, la presenza dell’educatore cristiano diventi espressione di amore e testimonianza della verità”.
AC/ VIS 20110207 (560)

PERSEVERANZA, COMUNIONE, EUCARISTIA E PREGHIERA


CITTA' DEL VATICANO, 5 FEB. 2011 (VIS). Questa mattina, Papa Benedetto XVI ha presieduto nella Basilica Vaticana la celebrazione eucaristica nel corso della quale ha conferito l’Ordinazione Episcopale ai Presbiteri: Monsignor Savio Hon Tai-Fai, S.D.B., Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli; Monsignor Marcello Bartolucci, Segretario della Congregazione per le Cause dei Santi; Monsignor Celso Morga Iruzubieta, Segretario della Congregazione per il Clero; Monsignor Antonio Guido Filipazzi, Nunzio Apostolico e Monsignor Edgar Peña Parra, Nunzio Apostolico in Pakistan.

Nel commentare nell’omelia il Vangelo della Messa di oggi: “La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!”, il Papa ha affermato: “Anche se può sembrare che grandi parti del mondo moderno, degli uomini di oggi, volgano le spalle a Dio e ritengano la fede una cosa del passato – esiste tuttavia l’anelito che finalmente vengano stabiliti la giustizia, l’amore, la pace, che povertà e sofferenza vengano superate, che gli uomini trovino la gioia”.

“La liturgia della giornata odierna” – ha proseguito il Pontefice – “ci dà quindi due definizioni della vostra missione di Vescovi, di sacerdoti di Gesù Cristo: essere operai nella messe della storia del mondo con il compito di risanare aprendo le porte del mondo alla signoria di Dio, affinché la volontà di Dio sia fatta sulla terra come in cielo. E poi il nostro ministero viene descritto quale cooperazione alla missione di Gesù Cristo, quale partecipazione al dono dello Spirito Santo, dato a Lui in quanto Messia, il Figlio unto da Dio”.

San Luca, negli Atti degli Apostoli, ha sottolineato Benedetto XVI, illustra “quali sono gli elementi fondamentali dell’esistenza cristiana nella comunione della Chiesa di Gesù Cristo. Si esprime così: ‘Erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere’ (At 2,42). In questi quattro elementi portanti dell’essere Chiesa è descritto al contempo anche il compito essenziale dei suoi Pastori”.

“La perseveranza, l’assiduità, appartiene all’essenza dell’essere cristiani ed è fondamentale per il compito dei Pastori, degli operai nella messe del Signore. (...) L’essere intrepido, il coraggio di opporsi alle correnti del momento appartiene in modo essenziale al compito del Pastore. (...) Solo dove c’è stabilità c’è anche crescita”.

Nel riferirsi al secondo pilastro della Chiesa “la comunione”, il Santo Padre ha sottolineato: “Con lo stare in comunione con gli Apostoli, con lo stare nella loro fede, noi stessi stiamo in contatto con il Dio vivente. Cari amici, a tale scopo serve il ministero dei Vescovi: che questa catena della comunione non si interrompa. È questa l’essenza della Successione apostolica: conservare la comunione con coloro che hanno incontrato il Signore in modo visibile e tangibile”.

“Offrite il vostro aiuto” – ha detto il Papa rivolgendosi ai neo Vescovi – “perché rimanga viva la gioia per la grande unità della Chiesa, per la comunione di tutti i luoghi e i tempi, per la comunione della fede che abbraccia il cielo e la terra”.

“Con ciò siamo già giunti al successivo elemento fondamentale dell’esistenza ecclesiale, menzionato da san Luca: lo spezzare il pane” – ha proseguito il Papa - “Spezzare il pane – la santa Eucaristia è il centro della Chiesa e deve essere il centro del nostro essere cristiani e della nostra vita sacerdotale. Il Signore si dona a noi. Il Risorto entra nel mio intimo e vuole trasformarmi per farmi entrare in una profonda comunione con Lui”.

“Cerchiamo di celebrare l’Eucaristia con una dedizione, un fervore sempre più profondo, cerchiamo di impostare i nostri giorni secondo la sua misura, cerchiamo di lasciarci plasmare da essa. Spezzare il pane – con ciò è espresso insieme anche il condividere, il trasmettere il nostro amore agli altri. La dimensione sociale, il condividere non è un’appendice morale che s’aggiunge all’Eucaristia, ma è parte di essa”.

Nel commentare l’ultimo elemento dell’esistenza ecclesiale, “le preghiere”, il Papa ha detto: “La preghiera, da una parte, deve essere molto personale, un unirmi nel più profondo a Dio. (...) Tuttavia, non è mai soltanto una cosa privata del mio ‘io’ individuale, che non riguarda gli altri. Pregare è essenzialmente anche sempre un pregare nel ‘noi’ dei figli di Dio. Solo in questo ‘noi’ siamo figli del nostro Padre, che il Signore ci ha insegnato a pregare. (...) Così il pregare, in ultima analisi, non è un’attività tra le altre, un certo angolo del mio tempo. Pregare è la risposta all’imperativo che sta all’inizio del Canone nella Celebrazione eucaristica: Sursum corda – in alto i cuori!”.

“Duc in altum – dice il Signore in quest’ora a voi, cari amici” – ha concluso il Pontefice – “Siete stati chiamati per incarichi che riguardano la Chiesa universale. Siete chiamati a gettare la rete del Vangelo nel mare agitato di questo tempo per ottenere l’adesione degli uomini a Cristo; per tirarli fuori, per così dire, dalle acque saline della morte e dal buio nel quale la luce del cielo non penetra. Dovete portarli sulla terra della vita, nella comunione con Gesù Cristo”.
HML/ VIS 20110207 (820)

ESERCIZI SPIRITUALI DEL PAPA E DELLA CURIA ROMANA

CITTA' DEL VATICANO, 5 FEB. 2011 (VIS). Il 13 marzo, prima domenica di Quaresima, avranno inizio gli Esercizi Spirituali del Papa e della Curia Romana. Le meditazioni saranno dettate da Padre François-Marie Léthel, dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, Prelato Segretario della Pontificia Accademia di Teologia.

Tema degli Esercizi Spirituali, che avranno luogo nella Cappella “Redemptoris Mater” in Vaticano, è: "La luce di Cristo nel cuore della Chiesa - Giovanni Paolo II e la teologia dei Santi".

Gli Esercizi si concluderanno sabato 19 marzo. Nel corso degli Esercizi saranno sospese tutte le udienze pontificie, inclusa l’Udienza Generale di mercoledì 16 marzo.
PD/ VIS 20110207 (110)

ANGELUS: MALATI, DIGNITÀ PERSONA E PREGHIERE PER EGITTO

CITTA' DEL VATICANO, 6 FEB. 2011 (VIS). Alle ore 12:00 di questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

“Nel Vangelo di questa domenica il Signore Gesù dice ai suoi discepoli: ‘Voi siete il sale della terra … Voi siete la luce del mondo’ (Mt 5,13.14). Mediante queste immagini ricche di significato” – ha spiegato il Papa – “Egli vuole trasmettere ad essi il senso della loro missione e della loro testimonianza. Il sale, nella cultura mediorientale, evoca diversi valori quali l’alleanza, la solidarietà, la vita e la sapienza. La luce è la prima opera di Dio Creatore ed è fonte della vita; la stessa Parola di Dio è paragonata alla luce”.

“La sapienza” – ha proseguito il Pontefice – “riassume in sé gli effetti benefici del sale e della luce: infatti, i discepoli del Signore sono chiamati a donare nuovo ‘sapore’ al mondo, e a preservarlo dalla corruzione, con la sapienza di Dio, che risplende pienamente sul volto del Figlio, perché Egli è la ‘luce vera che illumina ogni uomo’ (Gv 1,9). Uniti a Lui, i cristiani possono diffondere in mezzo alle tenebre dell’indifferenza e dell’egoismo la luce dell’amore di Dio, vera sapienza che dona significato all’esistenza e all’agire degli uomini”.

“Il prossimo 11 febbraio, memoria della Beata Vergine di Lourdes, celebreremo la Giornata Mondiale del Malato” – ha ricordato il Santo Padre – “Essa è occasione propizia per riflettere, per pregare e per accrescere la sensibilità delle comunità ecclesiali e della società civile verso i fratelli e le sorelle malati. Nel Messaggio per questa Giornata, ispirato ad una espressione della Prima Lettera di Pietro: ‘Dalle sue piaghe siete stati guariti’ (2,24), invito tutti a contemplare Gesù, il Figlio di Dio, il quale ha sofferto, è morto, ma è risorto. Dio si oppone radicalmente alla prepotenza del male. Il Signore si prende cura dell’uomo in ogni situazione, condivide la sofferenza e apre il cuore alla speranza. Esorto, pertanto tutti gli operatori sanitari a riconoscere nell’ammalato non solo un corpo segnato dalla fragilità, ma prima di tutto una persona, alla quale donare tutta la solidarietà e offrire risposte adeguate e competenti”.

“In questo contesto ricordo, inoltre” – ha detto ancora il Papa – “che oggi ricorre in Italia la ‘Giornata per la vita’. Auspico che tutti si impegnino per far crescere la cultura della vita, per mettere al centro, in ogni circostanza, il valore dell’essere umano. Secondo la fede e la ragione la dignità della persona è irriducibile alle sue facoltà o alle capacità che può manifestare, e pertanto non viene meno quando la persona stessa è debole, invalida e bisognosa di aiuto”.

Dopo la recita dell’Angelus, Benedetto XVI ha detto: “In questi giorni, seguo con attenzione la delicata situazione della cara Nazione egiziana. Chiedo a Dio che quella Terra, benedetta dalla presenza della Santa Famiglia, ritrovi la tranquillità e la pacifica convivenza, nell’impegno condiviso per il bene comune”.
ANG/ VIS 20110207 (510)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate quattro Presuli della Conferenza Episcopale delle Filippine, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- L’Arcivescovo Onesimo C. Gordoncillo, di Capiz.

- Il Vescovo Crispin B.Varquez, di Borongan.

- Il Vescovo Isabelo C. Abarquez, di Calbayog.

- Il Vescovo Filomeno G. Bactol, di Naval.

Sabato 5 febbraio il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/ VIS 20110207 (80)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Linus Lee Seong-hyo, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Suwon (superficie: 5.371; popolazione: 7.146.120; cattolici: 718.638; sacerdoti: 417; religiosi: 1.604), Corea. Il Vescovo eletto è nato nel 1957 in Gi-dong Paldal-gu (Corea), ed è stato ordinato sacerdote nel 1992. È stato finora Professore e Direttore del Centro per Ricerche Accademiche di Suwon (Corea).
Sabato 5 febbraio il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Karaganda (Kazakhstan), presentata dal Vescovo Jan Pawel Lenga, M.I.C., in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Vescovo Janusz Kaleta, Vescovo della Diocesi di Karaganda (superficie: 711.300; popolazione: 3.440.500; cattolici: 30.575; sacerdoti: 16; religiosi: 40), Kazakhstan, lasciandogli in pari tempo, ‘donec aliter provideatur’, l’incarico di Amministratore Apostolico di Atyrau (Kazakhstan).

- Ha nominato il Vescovo Athanasius Schneider, O.R.C., Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana (superficie: 576.400; popolazione: 4.000.000; cattolici: 78.000; sacerdoti: 41; religiosi: 92), Kazakhstan. Il Vescovo Schneider è stato finora Ausiliare di Karaganda (Kazakhstan).
NEA:RE:NER/ VIS 20110207 (180)

venerdì 4 febbraio 2011

PLENARIA SUPREMO TRIBUNALE DELLA SEGNATURA APOSTOLICA

CITTA' DEL VATICANO, 4 FEB. 2011 (VIS). Questa mattina Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti alla Plenaria del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. “Questa è la prima opportunità di incontrare il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica dopo la promulgazione della Lex propria” – ha rilevato il Papa – “che ho sottoscritto il 21 giugno 2008. Proprio nel corso della preparazione di tale legge emerse il desiderio dei Membri della Segnatura di poter dedicare - nella forma comune ad ogni Dicastero della Curia Romana (...) una Congregatio plenaria periodica alla promozione della retta amministrazione della giustizia nella Chiesa”.

“La funzione di codesto Tribunale” – ha affermato il Pontefice – “non si esaurisce nell’esercizio supremo della funzione giudiziale, ma conosce anche come suo ufficio, nell’ambito esecutivo, la vigilanza sulla retta amministrazione della giustizia nel Corpo ecclesiale (...). Si tratta di un’opera coordinata e paziente, volta soprattutto a fornire ai fedeli un’amministrazione della giustizia retta, pronta ed efficiente, come chiedevo, in relazione alle cause di nullità matrimoniale, nell’Esortazione Apostolica Postsinodale ‘Sacramentum caritatis’”.

“In quell’occasione non mancavo di riferirmi all’istruzione ‘Dignitas connubii’” – ha ricordato il Papa – “che fornisce ai Moderatori e ai ministri dei tribunali, sotto la forma di vademecum, le norme necessarie perché le cause di nullità matrimoniali siano trattate e definite nel modo più celere e sicuro. Ad assicurare che i tribunali ecclesiastici siano presenti nel territorio e che il loro ministero sia adeguato alle giuste esigenze di celerità e di semplicità cui i fedeli hanno diritto nella trattazione delle loro cause, è volta l’attività di codesta Segnatura Apostolica”.Giustifica

“La vigilanza sulla retta amministrazione della giustizia sarebbe però carente se non comprendesse anche la funzione di tutela della retta giurisprudenza. (...) Incoraggio, pertanto, anche la riflessione, che vi impegnerà in questi giorni, sulla retta giurisprudenza da proporre ai tribunali locali in materia di ‘error iuris’ quale motivo di nullità matrimoniale”.

“Codesto Supremo Tribunale è altresì impegnato in un altro ambito delicato dell’amministrazione della giustizia, che gli fu affidato dal Servo di Dio Paolo VI; la Segnatura conosce, infatti, le controversie sorte per un atto della potestà amministrativa ecclesiastica e ad essa deferite tramite ricorso legittimamente proposto avverso atti amministrativi singolari emanati o approvati da Dicasteri della Curia Romana. È questo un servizio di primaria importanza: la predisposizione di strumenti di giustizia - dalla pacifica composizione delle controversie sino alla trattazione e definizione giudiziale delle medesime - costituisce l’offerta di un luogo di dialogo e di ripristino della comunione nella Chiesa”.

“Se è vero, infatti che l’ingiustizia va affrontata anzitutto con le armi spirituali della preghiera, della carità, del perdono e della penitenza” – ha affermato il Pontefice – “tuttavia non si può escludere, in alcuni casi, l’opportunità e la necessità che essa sia fronteggiata con gli strumenti processuali. Questi costituiscono, anzitutto, luoghi di dialogo, che talvolta conducono alla concordia e alla riconciliazione”.

“Negli altri casi, quando cioè non sia possibile comporre la controversia pacificamente, lo svolgimento del processo contenzioso amministrativo comporterà la definizione giudiziale della controversia: anche in questo caso l’attività del Supremo Tribunale mira alla ricostituzione della comunione ecclesiale, ossia al ristabilimento di un ordine oggettivo conforme al bene della Chiesa”.

“La giustizia, che la Chiesa persegue attraverso il processo contenzioso amministrativo” – ha concluso il Santo Padre – “può essere considerata quale inizio, esigenza minima e insieme aspettativa di carità, indispensabile ed insufficiente nello stesso tempo, se rapportata alla carità di cui la Chiesa vive. Nondimeno il Popolo di Dio pellegrinante sulla terra non potrà realizzare la sua identità di comunità di amore se in esso non si avrà riguardo alle esigenze della giustizia”.
AC/ VIS 20110204 (600)

IN MARZO INIZIO TERZA FASE DIALOGO CATTOLICO-ANGLICANO

CITTA' DEL VATICANO, 4 FEB. 2011 (VIS). Un Comunicato del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani informa che il dialogo ufficiale tra la Chiesa cattolica e la Comunione anglicana, in corso da quarant’anni, ha ultimato le sue due prime fasi.

Il dialogo è condotto dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e dal “Department for Unity, Faith and Order” della Comunione Anglicana, per il tramite della Commissione internazionale anglicana-cattolica (Anglican-Roman Catholic International Commission- ARCIC)

I Co-Presidenti e i Co-Segretari della nuova fase di dialogo – la terza - della Commissione internazionale anglicana-cattolica (ARCIC III) hanno messo a punto un programma per il primo incontro, che sarà ospitato presso il Monastero di Bose, nei pressi di Biella, dal 17 al 27 maggio 2011. La Commissione inizierà i lavori di questa terza fase dietro mandato conferitole da Papa Benedetto XVI e dall’Arcivescovo di Canterbury, il Dottor Rowan Williams, durante l’incontro che essi hanno avuto a Roma nel novembre del 2009.

I Co-Presidenti della Commissione – di cui fanno parte dieci membri anglicani ed otto cattolici - sono l’Arcivescovo cattolico Bernard Longley, di Birmingham (Inghilterra) e l’Arcivescovo anglicano David Moxon delle diocesi della Nuova Zelanda.

Il compito della terza fase del dialogo cattolico-anglicano sarà quello di “studiare questioni fondamentali riguardanti ‘La Chiesa come comunione, locale e universale’ e ‘Come, nella comunione, la Chiesa locale e universale giunge a discernere il giusto insegnamento etico’". Queste tematiche correlate sono emerse dalla Dichiarazione Comune del Papa e dell’Arcivescovo di Canterbury.

Il Comunicato termina segnalando che: “La composizione internazionale di questa nuova fase di dialogo della Commissione Internazionale Anglicana-Cattolica riflette un ampio spettro di backgrounds culturali ed apporta alla Commissione una considerevole varietà di discipline teologiche”.
CON-UC VIS 20110204 (290)
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