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lunedì 19 dicembre 2011

CHI CONFIDA IN DIO ACCOGLIE GESÙ PER OPERA DELLO SPIRITO SANTO

CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2011 (VIS). Di ritorno dalla visita pastorale alla Casa Circondariale Nuovo Complesso di Rebibbia, alle 12:00 di questa mattina, il Santo Padre si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico per la recita dell'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro.

  Il Pontefice ha introdotto la preghiera mariana con una riflessione sull'importanza della verginità di Maria, ed ha ricordato le parole del profeta Isaia: "Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emanuele".  "Questa antica promessa - ha detto Benedetto XVI - ha trovato compimento sovrabbondante nell’Incarnazione del Figlio di Dio. Infatti, non solo la Vergine Maria ha concepito, ma lo ha fatto per opera dello Spirito Santo, cioè di Dio stesso. L’essere umano che comincia a vivere nel suo grembo prende la carne da Maria, ma la sua esistenza deriva totalmente da Dio".

  "Il fatto che Maria concepisca rimanendo vergine è dunque essenziale per la conoscenza di Gesù e per la nostra fede, perché testimonia che l’iniziativa è stata di Dio e soprattutto rivela chi è il concepito. Come dice il Vangelo: 'Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio' In questo senso, la verginità di Maria e la divinità di Gesù si garantiscono reciprocamente".

  "Dio aspetta il 'sì' di questa fanciulla per realizzare il suo disegno. Rispetta la sua dignità e la sua libertà. (...) La verginità di Maria è unica e irripetibile; ma il suo significato spirituale riguarda ogni cristiano. Esso, in sostanza, è legato alla fede: infatti, chi confida profondamente nell’amore di Dio, accoglie in sé Gesù, la sua vita divina, per l’azione dello Spirito Santo. È questo il mistero del Natale! Auguro a tutti voi di viverlo con intima gioia".

Per le vittime nelle Filippine

  Dopo l'Angelus, Benedetto XVI ha espresso la sua vicinanza alle popolazioni del sud delle Filippine, colpite da una violenza tempesta tropicale, che ha causato grandi perdite di vite umane e ingenti danni materiali: "Prego per le vittime, in gran parte bambini, per i senzatetto e per i numerosi dispersi".

  Infine il Papa ha salutato nelle diverse lingue i pellegrini presenti ed in particolare i numerosi fedeli spagnoli ricordando loro che sabato, a Madrid, sono stati proclamati Beati ventidue missionari Oblati di Maria Immacolata ed un laico, uccisi in Spagna nel 1936. "Alla gioia per la loro beatificazione - ha detto Benedetto XVI - si unisce la speranza che il loro sacrificio porti ancora tanti frutti di conversione e di riconciliazione".
ANG/                  VIS 20111219 (430)

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