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lunedì 6 giugno 2011

IL PAPA ESORTA I GIOVANI A CONFIDARE NEL SIGNORE

CITTA' DEL VATICANO, 4 GIU. 2011 (VIS). Alle 19:15, Benedetto XVI si è diretto in papamobile alla Piazza Josip Jelacic, la piazza centrale di Zagabria, che può accogliere fino a 50.000 persone, dove ha avuto luogo la veglia di preghiera con i giovani.

Prima dell’arrivo del Papa, alcuni giovani hanno portato in processione la Madonna della Porta di Pietra, Patrona di Zagabria, e l’hanno collocata sul podio.

Dopo la lettura dei versetti 4, 4-9, della Lettera di San Paolo ai Filippesi, due giovani hanno offerto la propria testimonianza.

Successivamente il Santo Padre ha tenuto il suo discorso e citando la Lettera nella quale San Paolo “ci ha invitato ad essere ‘sempre lieti nel Signore’”, ha detto che l’esperienza dell’Apostolo che scrive mentre si trova in carcere “rivela come sia possibile, nel nostro cammino, custodire la gioia anche nei momenti oscuri”.

“Tutti sappiamo che nel cuore di ognuno dimora un forte desiderio di felicità. Ogni azione, ogni scelta, ogni intenzione porta celata in sé questa intima e naturale esigenza. Ma molto spesso ci si accorge di aver riposto la fiducia in realtà che non appagano quel desiderio, anzi, rivelano tutta la loro precarietà. Ed è in questi momenti che si sperimenta il bisogno di qualcosa che vada ‘oltre’, che doni senso al vivere quotidiano”.

La giovinezza - ha proseguito il Pontefice - “è il tempo dei grandi orizzonti, dei sentimenti vissuti con intensità, ma anche delle paure per le scelte impegnative e durature, delle difficoltà nello studio e nel lavoro, degli interrogativi intorno al mistero del dolore e della sofferenza. Ancora di più, questo tempo stupendo della vostra vita porta in sé un anelito profondo, che non annulla tutto il resto ma lo eleva per dargli pienezza”.

“Gesù vi parla oggi: mediante il Vangelo e lo Spirito Santo, Egli è vostro contemporaneo. È Lui che cerca voi, prima ancora che voi lo cerchiate! Rispettando pienamente la vostra libertà, Egli si avvicina a ciascuno di voi e si propone come la risposta autentica e decisiva a quell’anelito che abita il vostro essere, al desiderio di una vita che valga la pena di essere vissuta. Lasciate che vi prenda per mano! Lasciate che entri sempre di più come amico e compagno del vostro cammino! DateGli fiducia, non vi deluderà mai!”.

“Gesù vi fa conoscere da vicino l’amore di Dio Padre, vi fa comprendere che la vostra felicità si realizza nell’amicizia con Lui, nella comunione con Lui, perché siamo stati creati e salvati per amore, e solo nell’amore, quello che vuole e cerca il bene dell’altro, sperimentiamo veramente il significato della vita e siamo contenti di viverla, anche nelle fatiche, nelle prove, nelle delusioni, anche andando controcorrente”.

“Il Signore Gesù non è un Maestro che illude i suoi discepoli” – ha sottolineato il Papa – “Egli dice chiaramente che il cammino con Lui richiede l’impegno e il sacrificio personale, ma ne vale la pena! Cari giovani amici, non lasciatevi disorientare da promesse allettanti di facili successi, da stili di vita che privilegiano l’apparire a scapito dell’interiorità. Non cedete alla tentazione di riporre fiducia assoluta nell’avere, nelle cose materiali, rinunciando a scorgere la verità che va oltre, come una stella alta nel cielo, dove Cristo vuole condurvi. Lasciatevi guidare alle altezze di Dio!”.

“Nella stagione della vostra giovinezza, vi sostiene la testimonianza di tanti discepoli del Signore (...) Qui, in Croazia, io e voi pensiamo al Beato Ivan Merz” che “scopre la bellezza della fede cattolica e comprende che la vocazione della sua vita è vivere e far vivere l’’amicizia con Cristo. (...) Egli muore il 10 maggio 1928, a soli trentadue anni, dopo alcuni mesi di malattia, offrendo la sua vita per la Chiesa e per i giovani”.

“Questa giovane esistenza, donata per amore, porta il profumo di Cristo, ed è per tutti un invito a non temere di affidare se stessi al Signore, così come contempliamo, in modo particolare nella Vergine Maria, la Madre della Chiesa, qui venerata e amata con il titolo di ‘Majka Božja od Kamenitih vrata’ (‘Madre di Dio della Porta di Pietra’)”, ha concluso il Pontefice.

Al termine del discorso del Papa e delle intenzioni di preghiera, c’è stata l’Adorazione del Santissimo Sacramento rimasto esposto tutta la notte per i fedeli che desideravano rimanere in preghiera e prepararsi alla Santa Messa della domenica.

Il Santo Padre ha preso congedo dai giovani e si è diretto alla Nunziatura Apostolica per la cena in privato.
PV-CROAZIA/ VIS 20110606 (730)

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