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martedì 2 maggio 2006

IL PAPA RECITA ROSARIO SANTUARIO MADONNA DIVINO AMORE


CITTA' DEL VATICANO, 1 MAG. 2006 (VIS). Nel pomeriggio di oggi il Santo Padre Benedetto XVI si è recato in visita al Santuario della Madonna del Divino Amore, a Castel di Leva a sud di Roma, dove ha guidato la recita del Rosario davanti all'immagine della Madonna del Divino Amore del vecchio Santuario. Successivamente ha visitato in forma privata il nuovo Santuario, consacrato da Papa Giovanni Paolo II nel 1999.

Rivolgendosi ai fedeli presenti, il Santo Padre ha espresso la sua gioia nel poter "rinnovare l'esperienza del mio amato Predecessore Giovanni Paolo II, che, esattamente 27 anni or sono, primo giorno del mese di maggio 1979, compì la sua prima visita da Pontefice a questo Santuario".

"Abbiamo recitato il Santo Rosario" - ha detto il Papa - "percorrendo i cinque misteri 'gaudiosi', che fanno passare davanti agli occhi del nostro cuore gli inizi della nostra salvezza, dal concepimento di Gesù per opera dello Spirito Santo nel grembo della Vergine Maria fino al ritrovamento di Lui, ormai dodicenne, nel Tempio".

Ricordando quanto scritto nell'Enciclica "Deus caritas est", che "Maria è una donna che ama", Benedetto XVI ha sottolineato che "Maria è il frutto e il segno dell'amore che Dio ha per noi, della sua tenerezza e della sua misericordia. Per questo, insieme ai nostri fratelli nella fede di ogni tempo e di ogni luogo, ci rivolgiamo a Lei nelle nostre necessità e speranze, nelle vicende liete e dolorose della vita. Il mio pensiero va in questo momento, con profonda partecipazione, alla famiglia dell'isola di Ischia, colpita dalla sciagura avvenuta ieri".

"Da qui, da questo Santuario del Divino Amore" - ha proseguito il Pontefice -"attendiamo dunque un forte aiuto e sostegno spirituale per la Diocesi di Roma per me suo Vescovo e per gli altri Vescovi miei collaboratori, per i sacerdoti, per le famiglie, per le vocazioni, per i poveri, i sofferenti, gli ammalati, per i bambini e per gli anziani, per tutta l'amata nazione italiana".

"Attendiamo specialmente l'energia interiore per adempiere il voto fatto dai romani il 4 giugno 1944, quando chiesero solennemente alla Madonna del Divino Amore che questa Città fosse preservata dagli orrori della guerra e furono esauditi: il voto e la promessa cioè di correggere e migliorare la propria condotta morale, per renderla più conforme a quella del Signore Gesù".

"Anche oggi c'è bisogno di conversione a Dio, a Dio Amore, perché il mondo sia liberato dalle guerre e dal terrorismo. Ce lo ricordano purtroppo le vittime, come i militari caduti giovedì scorso a Nassiriya, in Iraq, che affidiamo alla paterna intercessione di Maria, Regina della pace".

Al termine del discorso il Papa è rientrato in elicottero in Vaticano.
BXVI-VISITA/SANTUARIO DIVINO AMORE/... VIS 20060502 (460)

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