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mercoledì 5 ottobre 2005

LA LITURGIA E' L'ABBRACCIO DI SALVEZZA TRA DIO E L'UOMO


CITTA' DEL VATICANO, 5 OTT. 2005 (VIS). La seconda parte del Salmo 134 "Solo Dio é grande ed eterno" é stato il tema della catechesi dell'udienza generale di questa settimana, celebrata in Piazza San Pietro e alla quale hanno assistito 50.000 persone.

"Il salmista - ha spiegato il Papa - confronta due diverse visioni religiose. Da un lato si leva la figura di Dio vivente e personale (...) che con la forza del suo amore guida e sostiene i suoi fedeli. Dall'altro lato emerge l'idolatria espressione di una religiosità deviata e ingannevole. Un idolo altro non é che un'"opera delle mani dell'uomo" (...) ha una forma umana, ma é inerte".

"Il destino di chi adora queste realtà morte - ha rimarcato il Santo Padre - é quello di diventare simile ad esse: impotente, fragile, inerte" e ha aggiunto che il salmo rappresenta "l'eterna tentazione dell'uomo di cercare la salvezza nell'"opera delle sue mani", mediante la ricchezza, il potere, il successo".

"Dopo questa riflessione sulla vera e sulla falsa religione, il salmo si conclude con una benedizione liturgica (...) La Liturgia é il luogo privilegiato per l'ascolto della Parola divina, che rende presenti gli atti salvifici del Signore, ma é pure l'ambito nel quale sale la preghiera comunitaria che celebra l'amore divino. Dio e l'uomo s'incontrano in un abbraccio di salvezza, che trova il suo compimento nella celebrazione liturgica".

Al termine dell'udienza il Papa ha salutato in diverse lingue i pellegrini. Rivolgendosi a un gruppo di fedeli italiani, provenienti dall'Umbria, ha detto: "voi provenite dalla terra di San Benedetto e San Francesco: anch'essi fecero questo pellegrinaggio a Roma (...) Sono passati molti secoli, ma la loro testimonianza di pace e di amore é ancora attuale: l'Italia, l'Europa e il mondo ne hanno bisogno".

Successivamente ha salutato con queste parole i pellegrini polacchi: "Sono passati sei mesi dalla morte del mio caro predecessore, il Papa Giovanni Paolo II. Il suo magistero e la testimonianza della sua vita rimangono per noi importanti e attuali. Affido alla vostra recita del rosario la causa della sua beatificazione".
AG/SALMO 134/... VIS 20051005 (330)

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