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mercoledì 8 settembre 2004

MONDO HA BISOGNO SPIRITO DI ASSISI, DI PACE E NON DI VIOLENZA


CITTA' DEL VATICANO, 8 SET. 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo del Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II indirizzato al Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ed a tutti i Rappresentanti delle Chiese e Comunità ecclesiali e delle grandi Religioni mondiali, riuniti a Milano per il XVIII Incontro dal titolo: "Religioni e culture: il coraggio di un nuovo umanesimo". Il Papa rivolge parole di saluto anche agli organizzatori, il Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano e la Comunità di Sant'Egidio.

Il Santo Padre esprime "gioia" nel constatare che il pellegrinaggio di pace iniziato ad Assisi nel 1986 "non si sia fermato, ma continui e cresca sia come numero di partecipanti che come frutti" e che lo "spirito di Assisi" riviva nell'incontro odierno di Milano.

Giovanni Paolo II ricorda che: "Nel 1993, i leader religiosi, riuniti per la prima volta a Milano (...) lanciavano un appello al mondo: "'Nessun odio, nessun conflitto, nessuna guerra trovi nelle religioni un incentivo. La guerra non può essere motivata dalle religioni. Che le parole delle religioni siano sempre parole di pace!'. (...) Negli anni trascorsi, tanti hanno recepito questo appello e si sono messi al servizio della pace (...). Purtroppo, nuovi conflitti sono sorti, anzi si è diffusa una mentalità per cui il conflitto tra mondi religiosi e civiltà è considerato quasi un inevitabile lascito della storia".

"Non è così! Sempre la pace è possibile! Sempre si deve cooperare per sradicare dalla cultura e dalla vita i semi di amarezza e incomprensione in essi presenti, come anche la volontà di prevalere sull'altro, l'arroganza del proprio interesse e il disprezzo dell'altrui identità. (...) Il conflitto non è mai inevitabile! E le religioni hanno un particolare compito nel richiamare tutti gli uomini e le donne a questa consapevolezza (...) Questo è quello che ho chiamato lo 'spirito di Assisi'. Il nostro mondo ha bisogno di questo spirito".

"Il mondo ha bisogno di pace. Ogni giorno giungono notizie di violenze, di attentati terroristici, di operazioni militari. Il mondo sta forse abbandonando la speranza di raggiungere la pace?".

Giovanni Paolo II chiede a tutti "di non cedere alla logica della violenza, della vendetta e dell'odio, ma anzi di perseverare nel dialogo. Occorre spezzare quella catena mortale che imprigiona e insanguina troppe parti del pianeta. I credenti di tutte le religioni possono molto a questo fine".

"Fra alcuni giorni ricorderemo quel terribile 11 settembre 2001 che portò la morte nel cuore degli Stati Uniti. Sono ormai passati tre anni e da quel giorno, purtroppo, il terrorismo sembra aumentare le sue minacce di distruzione. Non c'è dubbio che si richiedano fermezza e decisione nel combattere gli operatori di morte. Allo stesso tempo, tuttavia, è necessario adoperarsi in ogni modo per sradicare quanto può favorire l'affermarsi di questa deriva del terrore: in particolare la miseria, la disperazione e il vuoto dei cuori".

"La violenza genera sempre violenza" - conclude il Pontefice. "Per questo, la guerra è da considerarsi sempre una sconfitta: una sconfitta della ragione e dell'umanità. Venga presto, allora, un sussulto spirituale e culturale che porti gli uomini a bandire la guerra. Sì, mai più la guerra!".
MESS/INCONTRO:PACE/MILANO:KASPER VIS 20040908 (550)

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