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lunedì 7 luglio 2003

PROMUOVERE E DIFFONDERE DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 5 LUG. 2003 (VIS). Il Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II in occasione del decimo anniversario di istituzione della Fondazione "Centesimus Annus-Pro Pontifice" è stato reso pubblico oggi e consegnato ai membri della Fondazione nel corso di un incontro in Vaticano.

Il Papa afferma che la Fondazione "rappresenta una risposta singolare all'invito da me rivolto, nell'Enciclica a cui essa si ispira, di promuovere e diffondere la conoscenza e la pratica della dottrina sociale della Chiesa. (…) Ne è derivata questa vostra istituzione che intende intrecciare l'impegno per la diffusione dell'insegnamento della Chiesa in materia sociale (…) con l'aiuto concreto offerto al Papa per gli interventi di carità a cui Egli è continuamente sollecitato da ogni parte del mondo e per il sostegno agli strumenti dei quali si avvale per il suo ministero universale".

Incoraggiando i membri a proseguire in tale impegno, il Santo Padre li esorta ad avere "sempre presenti tre grandi convinzioni: a) La permanente attualità della dottrina sociale della Chiesa. (…) b) La responsabilità propria dei cristiani laici; (…) c) La consapevolezza che soltanto uomini nuovi possono far nuove tutte le cose".

Sulla permanente attualità della dottrina sociale della Chiesa, il Papa scrive: "Le drammatiche vicende che travagliano il mondo contemporaneo e le deplorevoli condizioni di sottosviluppo in cui versano ancora troppi Paesi (…) stanno a dire che occorre davvero ripartire da una giusta prospettiva: la verità dell'uomo quale è scoperta dalla ragione e confermata dal Vangelo di Gesù Cristo, che proclama e promuove la vera dignità e la nativa vocazione sociale della persona".

Successivamente, il Santo Padre, riferendosi al Concilio Vaticano II, alla "Gaudium et Spes", parla della responsabilità dei cristiani laici in questa missione che può essere fonte di "compito, luce, forze, che possono contribuire a costruire e a consolidare la comunità degli uomini secondo la legge divina".

Il Messaggio si conclude con queste parole: "L'impegno sociale dei cristiani laici può essere dunque nutrito e reso coerente, tenace e coraggioso, soltanto da una profonda spiritualità, cioè da una vita di intima unione con Gesù, che li renda capaci di esprimere le grandi virtù teologali - fede, speranza e carità - attraverso l'esercizio della difficile responsabilità di edificare una società meno lontana dal grande disegno provvidente di Dio".
MESS/FONDAZIONE CENTESIMUS ANNUS/… VIS 20030707 (390)

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