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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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martedì 2 ottobre 2007

PROFONDA GRATITUDINE DEL PAPA PROFESSOR MARIO AGNES

CITTA' DEL VATICANO, 2 OTT. 2007 (VIS). Questa mattina è stata resa pubblica la Lettera del Santo Padre Benedetto XVI al Professor Mario Agnes, Direttore emerito de "L'Osservatore Romano", il quale, per raggiunti limiti d'età, lascia l'incarico, che ricopriva dal 1984, di Direttore del quotidiano della Santa Sede.

 Papa Benedetto XVI elogia, come già Papa Giovanni Paolo II, "il coerente impegno cristiano, l'amore alla Chiesa e l'esemplare fedeltà al Magistero (...) che hanno sempre accompagnato" la testimonianza di credente del Professor Agnes, ricordando che il Direttore emerito de "L'Osservatore Romano" ha "sempre mostrato un peculiare interesse per la comunicazione scritta del Messaggio cristiano". Se come Presidente di Azione Cattolica si adoperò "per rendere più incisiva nell'agorà massmediatica la presenza del laicato cattolico", come Presidente della Società editrice Avvenire "si distinse per una particolare incisività nella trattazione di vari temi della vita ecclesiale, culturale e politica italiana".

  Il Santo Padre conclude la Lettera esprimendo al Professor Agnes "sentimenti di sincera considerazione e di profonda gratitudine" e precisando che: "In segno del mio personale apprezzamento, ho voluto annoverarLa  tra i miei Gentiluomini, introducendoLa così stabilmente nella Famiglia Pontificia".
BXVI-LETTERA/RINGRAZIAMENTI/AGNES                   VIS 20071002 (200)


SESSIONE PLENARIA COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE


CITTA' DEL VATICANO, 2 OTT. 2007 (VIS). Dal 1° al 5 ottobre, presso la "Domus Sanctae Marthae" in Vaticano,  è in corso la Sessione Plenaria annuale della Commissione Teologica Internazionale, sotto la presidenza del Cardinale William J. Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

  I lavori dell'Assemblea sono diretti del Padre Luis Ladaria, S.I., Segretario Generale della Commissione. L'Assemblea esaminerà in particolare il progetto di Documento sulla legge morale naturale, che ha lo scopo di riflettere e approfondire la ricerca dei fondamenti di un'etica universale. Si considererà poi il testo di una bozza di Documento circa il tema dell'identità della teologia, del suo senso e del suo metodo.

  Venerdì, 5 ottobre, al termine dei lavori della Sessione Plenaria, i membri della Commissione Teologica Internazionale saranno ricevuti in udienza dal Santo Padre.
.../COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZ./LEVADA          VIS 20071002 (140)


GARANTIRE CHE IL DIRITTO ALLA VITA SIA OVUNQUE RISPETTATO


CITTA' DEL VATICANO, 2 OTT. 2007 (VIS). L'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati, è intervenuto ieri al Dibattito Generale della 62° Sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in corso a New York.

  All'inizio del suo discorso l'Arcivescovo Mamberti ha ribadito che: "Dimenticare, o accettare parzialmente e selettivamente" il principio del rispetto della dignità umana "è all'origine dei conflitti, del degrado ambientale e delle ingiustizie sociali ed economiche".

 "La Santa Sede" - ha proseguito il Segretario per i Rapporti con gli Stati - "accoglie favorevolmente l'iniziativa di tenere il Dialogo ad Alto Livello sulla Comprensione e Cooperazione Interreligiosa e Interculturale per la Pace che si terrà a breve. In effetti, il dialogo fra i popoli di diverse culture e religioni non è una opzione, ma è anzi indispensabile per la pace ed il rinnovamento della vita internazionale".

  Riferendosi alla prevenzione dei conflitti ed al mantenimento e salvaguardia della pace, l'Arcivescovo Mamberti ha assicurato che la Santa Sede "attende con impazienza il giorno in cui gli sforzi per mantenere la pace in Darfur saranno infine pienamente operativi" ed ha ricordato quanto sia indispensabile "un impegno rinnovato che coinvolga tutti i Paesi Membri, nella pacificazione e ricostruzione dell'Iraq che soffre da lungo tempo". Ugualmente necessaria è "la ricerca di una soluzione, mediante il dialogo, del conflitto fra israeliani e palestinesi".

  L'Arcivescovo Mamberti ha parimenti auspicato "un impegno rinnovato nell'assicurare che il Libano continui ad essere un Paese libero e indipendente" ed in merito agli ultimi avvenimenti in Myanmar ha ripetuto l'appello del Santo Padre Benedetto XVI, di domenica scorsa: "Tramite il dialogo, la buona volontà e uno spirito di umanità, si trovi rapidamente una soluzione alla crisi per il bene del Paese ed un futuro migliore per tutti i suoi abitanti".

  Ricordando che nel 2008 ricorre il LX anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, l'Arcivescovo Mamberti ha affermato: "La parte più importante del nostro lavoro in questo contesto è di assicurare che il diritto alla vita sia ovunque rispettato".

  "Dobbiamo adoperarci" - ha concluso l'Arcivescovo Mamberti - "per porre fine e ribaltare la cultura di morte adottata da alcune strutture sociali e giuridiche che cercano di rendere accettabile la soppressione della vita, contraffacendola da servizio medico o sociale. In tal senso, l'abolizione della pena di morte deve essere considerata come una conseguenza del pieno rispetto del diritto alla vita".
SS/PACE:DIRITTI UMANI/O.N.U.:MAMBERTI                   VIS 20071002 (420)


lunedì 1 ottobre 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 1 OTT. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo William D'Souza, S.I., Arcivescovo di Patna (superficie: 28.808; popolazione: 24.982.000; cattolici: 54.718; sacerdoti: 181; religiosi: 684), India. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo di Buxar (India), succede all'Arcivescovo Benedict John Osta, S.I., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Il Monsignor Carlo Mazza, Vescovo di Fidenza (superficie: 451; popolazione: 73.287; cattolici: 72.431; sacerdoti: 68; religiosi: 56; diaconi permanenti: 11), Italia. Il Vescovo eletto, finora Direttore dell'Ufficio Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo, Sport, è nato a Entratico (Bergamo), nel 1942 ed è stato ordinato sacerdote nel 1968.

- L'Arcivescovo Piero Marini, finora Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali.

- Don Guido Marini, del clero dell'Arcidiocesi di Genova, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie.

  Sabato 29 settembre è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha conferito il titolo di Direttore Emerito de "L'Osservatore Romano", al Professore Mario Agnes ed ha chiamato a succedergli nell'incarico di Direttore Responsabile del medesimo giornale il Professore Giovanni Maria Vian.

- Ha nominato il Signor Carlo Di Cicco, giornalista professionista, Vice Direttore dell'Osservatore Romano.

-Ha nominato il Padre Marcel Chappin, S.I., finora Officiale della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, Vice Prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano.
NER:NA/.../...                                       VIS 20071001 (100)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 1 OTT. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L'Arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, di Camerino-San Severino Marche (Italia), con i Familiari.

- L'Arcivescovo Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e delle Pontificie Commissioni per i Beni Culturali della Chiesa e di Archeologia Sacra, con i Familiari.

- L'Arcivescovo Tommaso Caputo, Nunzio Apostolico in Malta e in Libia, con i Familiari.

- Il Vescovo Sergio Pagano, Prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano, con i Familiari.

- Il Vescovo Vincenzo Di Mauro, Segretario della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, con i Familiari.
AP/.../...                                       VIS 20071001 (110)


INTENZIONI DI PREGHIERA DEL PAPA MESE DI OTTOBRE

CITTA' DEL VATICANO, 1 SET. 2007 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI per il mese di ottobre è la seguente: "Perchè i cristiani che si trovano in situazione di minoranza abbiano la forza e il coraggio di vivere la fede e perseverino nel testimoniarla".

  L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perché la Giornata Missionaria Mondiale sia occasione propizia per suscitare una sempre più profonda coscienza missionaria in ogni battezzato".
BXVI-INTENZIONI PREGHIERA/OTTOBRE/…                         VIS 20071001 (90)


MESSAGGIO INTRONIZZAZIONE PATRIARCA ORTODOSSO ROMENO


CITTA' DEL VATICANO, 1 OTT. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha indirizzato un Messaggio al Metropolita Daniel di Moldova e Bucovina, eletto Patriarca della Chiesa ortodossa romena, in occasione delle solenni celebrazioni di intronizzazione, domenica 30 settembre a Bucarest. L'elezione del Patriarca, che succede a Sua Beatitudine Teoctist, ha avuto luogo il 12 settembre scorso.

  Il Santo Padre ha inviato alle celebrazioni di ieri una Delegazione guidata dal Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, al quale il Papa ha affidato un Suo Messaggio indirizzato al Patriarca Daniel e il dono di un prezioso calice.

  Benedetto XVI invoca lo Spirito Santo affinché "aiuti la Chiesa ortodossa rumena nel suo sviluppo, per affrontare, con vitalità rinnovata, i cambiamenti e la riorganizzazione materiale e spirituale necessaria nell'epoca nella quale viviamo, dopo le difficoltà del recente passato come le numerose limitazioni della libertà e talvolta le aperte persecuzioni".

  "Che il Signore vi accompagni" - prosegue il Pontefice - "affinché la vostra Chiesa possa rispondere alle attese del popolo rumeno ed offrire ad esso sempre più la speranza di cui ha bisogno per avanzare sul cammino della vita e per trasmettere alle giovani generazioni i valori morali e spirituali fondamentali, per affrontare le diverse correnti ideologiche che oggi attirano un buon numero di nostri contemporanei".

   Il Santo Padre esprime l'auspicio che le relazioni tra cattolici e ortodossi si rafforzino "per rispondere alle necessità attuali in Europa e nel mondo, sul piano religioso e sul piano sociale. Una testimonianza comune dei cristiani e sempre più necessaria per rispondere alla nostra vocazione comune e alle urgenze del nostro tempo".

  Ponendo in rilievo la volontà di Sua Beatitudine Daniel di intensificare il dialogo tra ortodossi e cattolici per affrontare "questioni cruciali per i nostri rapporti", il Papa afferma che è necessario risolvere "con pazienza, carità reciproca e speranza (...) le questioni senza dubbio minori, ma che, sul piano locale, rappresentano ancora un ostacolo alla comunione fraterna fra cattolici ed ortodossi".
MESS/INTRONIZZAZIONE/BEATITUDINE DANIEL              VIS 20071001 (340)


CONSOLIDARE SPIRITO MISSIONARIO IN TUTTI I CRISTIANI


CITTA' DEL VATICANO, 1 OTT. 2007 (VIS). Questa mattina è stata pubblicata una Lettera del Santo Padre Benedetto XVI al Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, nella festa di Santa Teresa di Lisieux, Patrona delle Missioni, nella quale il Papa precisa che: "Il Pellegrinaggio di Lisieux ed i servizi della Cooperazione Missionaria della Conferenza Episcopale di Francia hanno voluto che a Lisieux l'anno 2007 fosse proclamato Anno della Missione".

  Nella Lettera, datata 12 settembre, il Papa scrive che con l'Anno della Missione si intende ricordare a tutti i fedeli che essi "devono sempre adoperarsi per la missione, affinché il Cristo sia conosciuto e amato in ogni dove", come già cinquanta anni fa, Papa Pio XII, nell'Enciclica "Fidei donum", invitava i cristiani "ad una attenzione rinnovata per le missioni fino ai confini della terra, sottolineando che occorreva il concorso di tutta la Chiesa per la diffusione del Vangelo".

  "Con lo stesso spirito" - scrive ancora Benedetto XVI - "conoscendo la preoccupazione dei servizi missionari della Chiesa in Francia, auguro a mia volta che continuino a svilupparsi vocazioni missionarie di sacerdoti, persone consacrate e laici, sulle orme di tutti coloro che si sono impegnati in tutti i continenti nel corso del secolo passato. Che il Signore ponga nel cuore dei giovani europei il desiderio di spendersi totalmente per annunciare la salvezza portata da Cristo, in particolare in Africa, in America del Sud, in Asia e in Oceania".

  "Santa Teresa di Lisieux" - ricorda ancora il Papa - "senza mai essere uscita dal suo Carmelo (...) ha vissuto, a suo modo, un autentico spirito missionario (...) offrendo al mondo una nuova via spirituale che le ha ottenuto il titolo di Dottore della Chiesa. (...) Da Papa Pio XI fino ai nostri giorni, i Papi non hanno mai mancato di ricordare il legame fra preghiera, carità e azione nella missione della Chiesa".

  "Desidero perciò che le celebrazioni" - conclude il Santo Padre - "che hanno luogo a Lisieux in questo Anno della Missione, consolidino in tutti i battezzati il senso missionario, mediante la preghiera, la testimonianza di vita e l'impegno cristiano in tutte le sue forme, affinché ciascun fedele sia missionario lì dove si trova a vivere e che nascano anche vocazioni per l'annuncio del Vangelo agli uomini che non lo conoscono ancora".
BXVI-LETTERA/MISSIONI/LISIEUX:DIAS                   VIS 20071001 (400)


IL PAPA AUSPICA SOLUZIONE PACIFICA IN MYANMAR


CITTA' DEL VATICANO, 30 SETT. 2007 (VIS). Questa mattina, al termine della recita dell'Angelus dal Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Papa ha espresso l'auspicio che venga trovata una soluzione pacifica in Myanmar ed ha incoraggiato il dialogo fra le due Coree a beneficio della stabilità e della pace dell'intera regione.

  "Seguo con grande trepidazione" - ha detto Papa Benedetto XVI - "i gravissimi eventi di questi giorni in Myanmar e desidero esprimere la mia spirituale vicinanza a quella cara popolazione nel momento della dolorosa prova che sta attraversando. Mentre assicuro la mia solidale ed intensa preghiera e invito la Chiesa intera a fare altrettanto, auspico vivamente che venga trovata una soluzione pacifica, per il bene del Paese".

  "Raccomando alla vostra preghiera" - ha detto il Papa ai fedeli - "anche la situazione della Penisola coreana dove alcuni importanti sviluppi nel dialogo fra le due Coree fanno sperare che gli sforzi di riconciliazione in atto possano consolidarsi a favore del popolo coreano e a beneficio della stabilità e della pace dell'intera regione".

  Infine, rivolgendo parole di saluto ai pellegrini di lingua polacca, il Papa ha ricordato che oggi a Nysa, nella Diocesi Opole, ha avuto luogo "la Beatificazione della Serva di Dio Maria Luisa Merkert della Congregazione delle Suore di Santa Elisabetta (1817-1872). Ella si distinse per la sollecitudine verso i malati, i poveri e gli abbandonati. La testimonianza della vita di Maria Luisa sia per noi un incoraggiamento per vedere nei bisognosi il volto di Cristo. Di cuore, impartisco a tutti la mia benedizione".
ANG/MYANMAR:COREA:BEATIFICAZIONE/...               VIS 20071001 (270)


CHI È DIMENTICATO DA TUTTI, DIO NON LO DIMENTICA


CITTA' DEL VATICANO, 30 SETT. 2007 (VIS). Nell'introdurre la preghiera dell'Angelus, l'ultimo recitato dal Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, dove ha trascorso buona parte della stagione estiva, il Santo Padre Benedetto XVI ha commentato la parabola dell'uomo ricco e del povero Lazzaro, presentata nel Vangelo di Luca.

  "Il ricco impersona l'uso iniquo delle ricchezze da parte di chi le adopera per un lusso sfrenato ed egoistico pensando solamente a soddisfare se stesso, senza curarsi affatto del mendicante che sta alla sua porta" - ha spiegato il Papa - "Il povero, al contrario, rappresenta la persona di cui soltanto Dio si prende cura: a differenza del ricco, egli ha un nome, Lazzaro, abbreviazione di Eleazaro, che significa appunto 'Dio lo aiuta'. Chi è dimenticato da tutti, Dio non lo dimentica; chi non vale nulla agli occhi degli uomini, è prezioso a quelli del Signore. Il racconto mostra come l'iniquità terrena venga ribaltata dalla giustizia divina: dopo la morte, Lazzaro è accolto 'nel seno di Abramo', cioè nella beatitudine eterna; mentre il ricco finisce 'all'inferno tra i tormenti'".

  "Si tratta di un nuovo stato di cose inappellabile e definitivo, per cui è durante la vita che bisogna ravvedersi, farlo dopo non serve a nulla. Questa parabola si presta anche ad una lettura in chiave sociale. Rimane memorabile quella fornita proprio quarant'anni fa dal Papa Paolo VI nell'Enciclica 'Popolorum progressio'. Parlando della lotta contro la fame, egli scrisse: 'Si tratta di costruire un mondo in cui ogni uomo … possa vivere una vita pienamente umana … dove il povero Lazzaro possa assidersi alla stessa mensa del ricco' (n. 47). A causare le numerose situazioni di miseria sono - ricorda l'Enciclica - da una parte 'le servitù che vengono dagli uomini' e dall'altra 'una natura non sufficientemente padroneggiata'".

  Purtroppo certe popolazioni soffrono di entrambi questi fattori sommati" - ha detto il Santo Padre - "Come non pensare, in questo momento, specialmente ai Paesi dell'Africa subsahariana, colpiti nei giorni scorsi da gravi inondazioni? Ma non possiamo dimenticare tante altre situazioni di emergenza umanitaria in diverse regioni del pianeta, nelle quali i conflitti per il potere politico ed economico vengono ad aggravare realtà di disagio ambientale già pesanti".

  "L'appello cui allora diede voce Paolo VI: 'I popoli della fame interpellano in maniera drammatica i popoli dell'opulenza" ('Populorum progressio, 3'), conserva oggi tutta la sua urgenza. Non possiamo dire di non conoscere la via da percorrere: abbiamo la Legge e i Profeti, ci dice Gesù nel Vangelo. Chi non vuole ascoltarli, non cambierebbe nemmeno se qualcuno dai morti tornasse ad ammonirlo".

  "La Vergine Maria" - ha concluso il Pontefice - "ci aiuti ad approfittare del tempo presente per ascoltare e mettere in pratica questa parola di Dio. Ci ottenga di diventare più attenti ai fratelli in necessità, per condividere con loro il tanto o il poco che abbiamo, e contribuire, incominciando da noi stessi, a diffondere la logica e lo stile dell'autentica solidarietà".
ANG/RICCHEZZA/CASTELGANDOLFO                       VIS 20071001 (500)


INVIATI PONTIFICI A FATIMA E A SAINT REMI


CITTA' DEL VATICANO, 29 SET. 2007 (VIS). Questa mattina è stata resa pubblica la Lettera Pontificia con la quale il Santo Padre Benedetto XVI designa il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, Suo Legato Pontificio alle solenni celebrazioni di chiusura del 90° anniversario delle apparizioni della Beata Vergine Maria a Fatima, in programma a Fatima (Portogallo), il 12 e il 13 ottobre 2007.

  La Missione che accompagnerà il Cardinale è composta dal Reverendo Jorge Manuel Faria Garda, Vicario Generale della Diocesi di Leiria-Fatima; dal Reverendo Canonico Luciano Coelho Cristino, Decano del Capitolo dei Canonici; dal Monsignor Luigi Roberto Cona, Segretario della Nunziatura Apostolica in Portogallo e da Don Lech Piechota, Officiale della Segreteria di Stato.

  Parimenti è stata pubblicata oggi la Lettera Pontificia con la quale il Santo Padre Benedetto XVI designa il Cardinale Godfried Danneels, Arcivescovo di Malines-Bruxelles (Belgio), Suo Inviato Speciale alle solenni celebrazioni del millennio della costruzione della Basilica di Saint-Remi, in programma a Reims (Francia), il 7 ottobre prossimo. La Missione che accompagnerà il Cardinale è composta dal Monsignore Jules Massin, Canonico titolare ed Arciprete emerito della Basilica di Saint-Remi e già Cancelliere dell'Arcivescovado e dal Sacerdote André Rousselle, Arciprete emerito della Basilica di Saint-Remi.
BXVI-LETTERA/.../BERTONE:DANNEELS                   VIS 20071001 (130)


ORDINAZIONE EPISCOPALE DI SEI NUOVI VESCOVI

CITTA' DEL VATICANO, 29 SET. 2007 (VIS).Oggi, festa dei Santi Michele, Gabriele e Raffaele, Arcangeli, il Santo Padre ha conferito, nella Basilica Vaticana,  l'ordinazione episcopale al Monsignor Mieczyslaw Mokrzycki, eletto Arcivescovo Coadiutore di Lviv dei Latini (Ucraina); al Monsignor Francesco Brugnaro, eletto Arcivescovo di Camerino-San Severino Marche (Italia); al Monsignor Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura; al Monsignor Tommaso Caputo, Nunzio Apostolico in Malta e in Libia; al Monsignor Sergio Pagano, Prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano ed al Monsignor Vincenzo Di Mauro, Segretario della Prefettura per gli Affari Economici della Santa Sede.

  All'inizio dell'omelia, il Santo Padre ha rivolto speciali parole di saluto al Monsignor Mokrzycki, che "insieme all'attuale Cardinale Stanislaw Dziwisz, per molti anni ha servito come Segretario il Santo Padre Giovanni Paolo II e poi, dopo la mia elezione a Successore di Pietro, ha fatto anche a me da Segretario con grande umiltà, competenza e dedizione".

  Ricordando i tre Arcangeli la cui festa la Chiesa celebra oggi, il Santo Padre ha affermato: "Tutti e tre i nomi degli Arcangeli finiscono con la parola 'El', che significa 'Dio'. Dio è iscritto nei loro nomi, nella loro natura". Gli Angeli "sono messaggeri di Dio. Portano Dio agli uomini, aprono il cielo e così aprono la terra. Proprio perché sono presso Dio, possono essere anche molto vicini all'uomo".

  "Se la Chiesa antica chiama i Vescovi 'angeli' della loro Chiesa, intende dire proprio questo: i Vescovi stessi devono essere uomini di Dio, devono vivere orientati verso Dio".

  "Tutto ciò diventa ancora più chiaro se ora guardiamo le figure dei tre Arcangeli (...). C'è innanzitutto Michele" - ha proseguito il Pontefice - "Lo incontriamo nella Sacra Scrittura (...). Di questo Arcangelo si rendono evidenti in questi testi due funzioni. Egli difende la causa dell'unicità di Dio contro la presunzione del drago, del 'serpente antico', come dice Giovanni. (...) L'altra funzione di Michele, secondo la Scrittura,  è quella di protettore del Popolo di Dio. Cari amici, siate veramente 'angeli custodi' delle Chiese che vi saranno affidate! Aiutate il Popolo di Dio, che dovete precedere nel suo pellegrinaggio, a trovare la gioia nella fede e ad imparare il discernimento degli spiriti: ad accogliere il bene e rifiutare il male, a rimanere e diventare sempre di più, in virtù della speranza della fede, persone che amano in comunione col Dio-Amore".

  "Incontriamo l'Arcangelo Gabriele" - ha detto ancora il Papa - che "è il messaggero dell'incarnazione di Dio. Egli bussa alla porta di Maria e, per suo tramite, Dio stesso chiede a Maria il suo 'sì' alla proposta di diventare la Madre del Redentore: di dare la sua carne umana al Verbo eterno di Dio".

  "Cristo bussa. Anche oggi Egli ha bisogno di persone che, per così dire, gli mettono a disposizione la propria carne" - ha spiegato ancora il Papa ricordando ai Vescovi che è loro compito "bussare in nome di Cristo ai cuori degli uomini. Entrando voi stessi in unione con Cristo, potrete anche assumere la funzione di Gabriele: portare la chiamata di Cristo agli uomini".

  "San Raffaele ci viene presentato soprattutto nel Libro di Tobia come l'Angelo a cui è affidata la mansione di guarire. (...) Annunciare il Vangelo, significa già di per sé guarire, perché l'uomo necessita soprattutto della verità e dell'amore. Dell'Arcangelo Raffaele si riferiscono nel Libro di Tobia due compiti emblematici di guarigione. Egli guarisce la comunione disturbata tra uomo e donna. Guarisce il loro amore. (...) Purifica l'atmosfera tra i due e dona loro la capacità di accogliersi a vicenda per sempre. (...) Nel Nuovo Testamento, l'ordine del matrimonio, (...) viene guarito dal fatto che Cristo lo accoglie nel suo amore redentore. Egli fa del matrimonio un sacramento".

  "In secondo luogo" - ha aggiunto il Santo Padre - "il Libro di Tobia parla della guarigione degli occhi ciechi. Sappiamo tutti quanto oggi siamo minacciati dalla cecità per Dio. Quanto grande è il pericolo che, di fronte a tutto ciò che sulle cose materiali sappiamo e con esse siamo in grado di fare, diventiamo ciechi per la luce di Dio. Guarire questa cecità mediante il messaggio della fede e la testimonianza dell'amore, è il servizio di Raffaele affidato giorno per giorno al sacerdote e in modo speciale al Vescovo. Così, spontaneamente siamo portati a pensare anche al sacramento della Riconciliazione, al sacramento della Penitenza che, nel senso più profondo della parole, è un sacramento di guarigione".
AC/ORDINAZIONE EPISCOPALE/...                       VIS 20071001 (730)


TELEGRAMMA CORDOGLIO SCOMPARSA CARDINALE KOZLOWIECKI


CITTA' DEL VATICANO, 29 SET. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire un telegramma di cordoglio all'Arcivescovo Telesphore George Mpundu, di Lusaka (Zambia), per la morte, avvenuta nella mattinata di ieri, all'età di 96 anni, del Cardinale Adam Kozlowiecki, S.I., missionario in Africa e primo Arcivescovo Metropolita di Lusaka.

  "Nell'apprendere con dolore la notizia della scomparsa del Cardinale Adam Kozlowiecki, S.I., porgo sentite condoglianze a Lei e a tutto il clero, ai religiosi e ai laici dell'Arcidiocesi di Lusaka, ed ai Membri della Compagnia di Gesù. Ricordando con gratitudine gli anni di zelante e generoso servizio episcopale e missionario, di impegno costante nella diffusione del Vangelo e di servizio alla Chiesa universale, mi unisco a Lei nella preghiera affinché Dio, Nostro Padre Misericordioso, gli conceda la ricompensa per le sue fatiche ed accolga la sua nobile anima nella gioia e nella pace del Suo Regno eterno. A tutti coloro che partecipano alla Messa solenne di sepoltura cristiana, di cuore impartisco la Benedizione Apostolica, in segno di consolazione e di fortezza nel Signore".
TGR/MORTE KOZLOWIECKI/MPUNDU                       VIS 20071001 (200)


venerdì 28 settembre 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignore Michael J. Hoeppner, Vescovo di Crookston (superficie: 44.574; popolazione: 250.941; cattolici: 35.780; sacerdoti: 45; religiosi: 123; diaconi permanenti: 13), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato a Winona (Stati Uniti d'America), nel 1949 ed è stato ordinato sacerdote nel 1975. Finora Vicario Generale della Diocesi di Winona (Stati Uniti d'America), succede al Vescovo Victor H. Balke, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.
NER:RE/.../HOEPPNER:BALKE                           VIS 20070928 (110)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2007 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Una Delegazione della "Hochschule für katholische Kirchenmusik und Musikpädagogik", di Regensburg.

- L'Arcivescovo Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.

- Il Signor Giuseppe Balboni Acqua, Ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede, in visita di congedo.
AP/.../...                                         VIS 20070928 (70)


CRISTIANI E MUSULMANI PROMUOVANO CULTURA DI PACE


CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2007 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo del Messaggio annuale a tutti i musulmani per la fine del Ramadan, del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, firmato dal Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Dicastero e dall'Arcivescovo Pier Luigi Celata, Segretario del medesimo Pontificio Consiglio. Tema del Messaggio di quest'anno ('Id al-Fitr E / 2007 A.D.), è: "Cristiani e Musulmani: chiamati a promuovere una cultura di pace".

 Di seguito riportiamo alcuni estratti del documento:

  "Nel travagliato periodo che stiamo attraversando, i membri delle religioni hanno soprattutto il dovere, in quanto servitori dell'Onnipotente, di operare a favore della pace, rispettando sia le convinzioni personali e comunitarie di ciascuno che la libertà della pratica religiosa. La libertà di religione, che non si riduce alla semplice libertà di culto, è infatti uno degli aspetti essenziali della libertà di coscienza, che è propria di ogni persona ed è la pietra angolare dei diritti umani. È prendendo in considerazione questa esigenza che potrà essere edificata una cultura della pace e della solidarietà fra gli uomini, e tutti potranno impegnarsi risolutamente per costruire una società sempre più fraterna, facendo tutto ciò che è in loro potere per rifiutare qualsiasi forma di violenza, per denunciare e respingere ogni ricorso alla violenza, che non può mai avere delle motivazioni religiose, poiché essa offende l'immagine di Dio nell'uomo".

  "Sappiamo tutti che la violenza, in primo luogo il terrorismo che colpisce ciecamente e fa numerose vittime soprattutto tra gli innocenti, è incapace di risolvere i conflitti e non può che mettere in moto l'ingranaggio mortale dell'odio distruttore, a discapito dell'uomo e delle società".

  "Spetta a noi tutti, in quanto persone religiose, essere anzitutto educatori a favore della pace, dei diritti dell'uomo, di una libertà rispettosa di ciascuno, ma anche di una vita sociale sempre più forte, poiché l'uomo deve prendersi cura dei propri fratelli e sorelle in umanità, senza alcuna discriminazione. Nessuno può essere escluso dalla comunità nazionale a motivo della razza, della religione, né di qualunque altra caratteristica personale. (...) Spetta a noi, in particolare, formare in questo spirito le giovani generazioni che avranno la responsabilità del mondo di domani. Prima di tutto le famiglie, poi coloro che hanno responsabilità nel campo dell'educazione e l'insieme delle Autorità civili e religiose, hanno il dovere di curare la diffusione di un insegnamento giusto e di dare a ciascuno un'educazione appropriata nei diversi campi menzionati, in particolare un'educazione civica, che invita ogni giovane a rispettare coloro che lo circondano ed a considerarli come fratelli e sorelle con i quali è chiamato a vivere quotidianamente non nell'indifferenza ma con attenzione fraterna".

  "In questo spirito, bisogna considerare importanti la continuazione e l'intensificazione del dialogo fra cristiani e musulmani, nella sua dimensione educatrice e culturale, perché si mobilitino tutte le forze a servizio dell'uomo e dell'umanità, perché le giovani generazioni non formino dei blocchi culturali o religiosi gli uni contro gli altri, ma siano autentici fratelli e sorelle in umanità. Il dialogo è uno strumento che ci può aiutare ad uscire dalla spirale senza fine dei conflitti e delle molteplici tensioni che attraversano le nostre società, perché tutti i popoli possano vivere nella serenità e nella pace, nel rispetto reciproco e nell'armonia fra le loro diverse componenti. (...) È questo l'ardente auspicio che condivido con voi: che cristiani e musulmani sviluppino sempre più delle relazioni amichevoli e costruttive per condividere le loro specifiche ricchezze, e che essi vigilino in particolare sulla qualità della loro testimonianza di credenti!".
OP/MESSAGGIO RAMADAN/TAURAN:CELATA               VIS 20070928 (590)


BENEDETTO XVI SI CONGEDA DA CASTEL GANDOLFO


CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2007 (VIS). Questa mattina, pochi giorni prima del rientro in Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI ha preso congedo, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, dal Vescovo Marcello Semeraro della Diocesi di Albano, da cui dipende la Residenza Estiva Castel Gandolfo, dalle comunità religiose, le Autorità civili, il personale delle Ville Pontificie, i funzionari e gli agenti delle diverse Forze dell'Ordine italiane e del Corpo della Gendarmeria Vaticana e della Guardia Svizzera, incaricati della sicurezza e della vigilanza durante il soggiorno del Papa.

  "Mi piacerebbe soffermarmi a parlare con ciascuno di voi" - ha detto il Santo Padre - "e ringraziarvi personalmente per l'apporto che, con premura e generosità, date al buon funzionamento dell'attività del Papa qui, a Castel Gandolfo".   

  "Si tratta spesso di prestazioni nascoste che vi obbligano ad orari faticosi, rimanendo lontano da casa per lunghe ore. In questo modo anche le vostre famiglie sono coinvolte nei sacrifici che dovete affrontare. Per questo, mi preme assicurarvi nuovamente della mia più viva riconoscenza, che estendo ai vostri familiari".
AC/CONGEDO/CASTEL GANDOLFO                       VIS 20070928 (170)


giovedì 27 settembre 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 27 SET. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Andrés Stanovnick, O.F.M.Cap., Arcivescovo di Corrientes (superficie: 26.218; popolazione: 946.936; cattolici: 880.649; sacerdoti: 96; religiosi: 87; diaconi permanenti: 21), Argentina. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo di Reconquista (Argentina), è nato a Buenos Aires (Argentina), nel 1949, ha emesso la professione religiosa nell'Ordine Cappuccino ed è stato ordinato sacerdote nel 1978, e nel 2001 ha ricevuto l'ordinazione episcopale. L'Arcivescovo Stanovnick, succede all'Arcivescovo Domingo S. Castagna, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER/.../STANOVNICK                               VIS 20070927 (103)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 27 SET. 2007 (VIS). Questa mattina nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale di Ucraina, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Markiyan Trofym'yak, di Lutsk.

    - Il Vescovo Antal Majnek, O.F.M., di Mukacheve dei Latini.

    - Il Vescovo Bronislaw Bernacki, di Odessa-Simferopol.

- Il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma.
AL:AP/.../...                                         VIS 20070927 (80)


IL TURISMO: PORTA APERTA PER LE DONNE


CITTA' DEL VATICANO, 27 SET. 2007 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo di una Lettera che il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone ha inviato al Segretario Generale dell'Organizzazione Mondiale del Turismo, Dottor Francesco Frangialli, in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale del Turismo, (27 settembre), sul tema: "Il turismo: porta aperta per le donne".

  Il Cardinale Segretario di Stato ricorda che secondo i dati statistici più recenti diffusi dalla O.M.T., circa il 46% della forza lavoro dell'industria turistica mondiale è femminile.

  "Nonostante questa massiccia e funzionale presenza femminile, persiste in molti casi" - scrive il Porporato - "la segregazione verticale della donna dalla gestione dirigenziale e dalla responsabilità manageriale del turismo. La causa di tale fenomeno negativo è da ricercarsi nei forti pregiudizi che fanno ancora persistere stereotipi e tradizionali attribuzioni di ruoli subalterni secondo il genere. E questo vale ovunque, ma particolarmente in quelle parti del mondo dove la considerazione morale, culturale e civile della donna la pone in condizione di minorità e di forte ingiustizia".

  Il Cardinale Bertone sottolinea ancora che dal responsabile impegno "di tutela e di promozione della donna anche ogni turista, a qualsiasi religione, classe sociale o continente appartenga, deve sentirsi in coscienza interpellato: nessuno può considerarsene esonerato! A tal fine, bisogna operare per un'effettiva uguaglianza dei diritti delle donne, garantendone la parità nel lavoro, la libertà religiosa, il rispetto delle esigenze connesse con la maternità, la corresponsione di un salario equamente retributivo".

  "Va favorito concretamente il diritto allo studio e alla qualificazione professionale della giovane e della donna" - ribadisce ancora il Segretario di Stato - "combattendo con una legislazione positiva e concorde ogni forma di ingiusto sfruttamento del suo genere e di indegna mercificazione del suo corpo. È doveroso infatti denunciare lo scandalo intollerabile di certo turismo sessuale che umilia le donne riducendole in una situazione di pratica schiavitù".

  "Nel messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di quest'anno, il Santo Padre" - ricorda il Cardinale Bertone - "ha denunciato la non sufficiente considerazione per la condizione femminile 'come portato di divisioni antropologiche persistenti in alcune culture, che riservano alla donna ancora una collocazione fortemente sottomessa all'arbitrio dell'uomo, con conseguenze lesive per la sua dignità di persona e per l'esercizio delle stesse libertà fondamentali' (n.7). Solo superando queste forme di discriminazione sarà possibile fare del turismo una carta vincente per coniugare opportunamente la gestione della vita del turista con la garanzia della qualità di vita per i residenti".
SS/GIORNATA MONDIALE TURISMO/BERTONE     VIS 20070927 (420)


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