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lunedì 24 marzo 2014

IL PAPA AI MAFIOSI: CONVERTITEVI, IL DENARO E IL POTERE INSANGUINATI NON POTRETE PORTARLI NELL'ALTRA VITA

Città del Vaticano, 22 marzo 2014 (VIS). Nella giornata di ieri, Papa Francesco ha incontrato, nella Chiesa romana di San Gregorio VII, oltre 700 familiari delle vittime innocenti delle mafie in rappresentanza delle 15.000 persone che hanno perso i loro cari a causa della violenza mafiosa. Dal 1996 in tutta Italia, il 21 marzo, primo giorno di primavera, è dedicato al ricordo delle vittime delle mafie e ogni anno la Fondazione "Libera" organizza una manifestazione in una località diversa. Quest'anno la manifestazione si svolgerà a Latina dove oggi si celebra la XIX "Giornata della Memoria e dell'impegno", sul tema: "Radici di memoria, frutti di impegno".

La veglia di preghiera nella Chiesa di San Gregorio VII si è aperta con il saluto di don Luigi Ciotti, fondatore di "Libera" e la lettura dei nomi delle circa 900 vittime delle mafie. Dopo la proclamazione del Vangelo delle Beatitudini, Papa Francesco ha rivolto ai presenti le seguenti parole:

"Il desiderio che sento è di condividere con voi una speranza, ed è questa: che il senso di responsabilità piano piano vinca sulla corruzione, in ogni parte del mondo… E questo deve partire da dentro, dalle coscienze, e da lì risanare, risanare i comportamenti, le relazioni, le scelte, il tessuto sociale, così che la giustizia guadagni spazio, si allarghi, si radichi, e prenda il posto dell’inequità".

"So che voi sentite fortemente questa speranza, e voglio condividerla con voi, dirvi che vi sarò vicino anche questa notte e domani, a Latina – pur se non potrò venire fisicamente, ma sarò con voi in questo cammino, che richiede tenacia, perseveranza. In particolare, voglio esprimere la mia solidarietà a quanti tra voi hanno perso una persona cara, vittima della violenza mafiosa. Grazie per la vostra testimonianza, perché non vi siete chiusi, ma vi siete aperti, siete usciti, per raccontare la vostra storia di dolore e di speranza. Questo è tanto importante, specialmente per i giovani! Vorrei pregare con voi – e lo faccio di cuore – per tutte le vittime delle mafie. Anche pochi giorni fa, vicino a Taranto, c’è stato un delitto che non ha avuto pietà nemmeno di un bambino. Ma nello stesso tempo preghiamo insieme, tutti quanti, per chiedere la forza di andare avanti, di non scoraggiarci, ma di continuare a lottare contro la corruzione".

"E sento - ha improvvisato Papa Francesco - che non posso finire senza dire una parola ai grandi assenti, oggi, ai protagonisti assenti: agli uomini e alle donne mafiosi. Per favore, cambiate vita, convertitevi, fermatevi, smettete di fare il male! E noi preghiamo per voi. Convertitevi, lo chiedo in ginocchio; è per il vostro bene. Questa vita che vivete adesso, non vi darà piacere, non vi darà gioia, non vi darà felicità. Il potere, il denaro che voi avete adesso da tanti affari sporchi, da tanti crimini mafiosi, è denaro insanguinato, è potere insanguinato, e non potrete portarlo nell’altra vita. Convertitevi, ancora c’è tempo, per non finire all’inferno. È quello che vi aspetta se continuate su questa strada. Voi avete avuto un papà e una mamma: pensate a loro. Piangete un po’ e convertitevi".

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