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lunedì 4 luglio 2011

CHIESA: POPOLO DI DIO, CORPO DI CRISTO E COMUNIONE

CITTA' DEL VATICANO, 2 LUG. 2011 (VIS). I Rappresentanti della Diocesi italiana di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, che tiene il Sinodo diocesano, accompagnati dal Vescovo Mario Paciello, sono stati ricevuti questa mattina dal Santo Padre.

“Il Sinodo è un evento che fa vivere concretamente l’esperienza di essere ‘Popolo di Dio’, di essere Chiesa, comunità pellegrina nella storia verso il suo compimento escatologico in Dio. Questo significa riconoscere che la Chiesa non possiede in se stessa il principio vitale, ma dipende da Cristo, di cui è segno e strumento efficace. Nella relazione con il Signore Gesù esso trova la propria identità più profonda: essere dono di Dio all’umanità, prolungando la presenza e l’opera di salvezza del Figlio per mezzo dello Spirito Santo. In quest’orizzonte comprendiamo che la Chiesa è essenzialmente un mistero d’amore a servizio dell’umanità in vista della sua santificazione. (...) L’essere Chiesa trova la sua sorgente e il suo vero significato nella comunione d’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo: la Trinità Santissima non solo è il modello, ma genera e plasma la Chiesa come mistero di comunione”.

“È necessario ripartire sempre e in modo nuovo da questa verità per comprendere e vivere più intensamente l’essere Chiesa, ‘Popolo di Dio’, ‘Corpo di Cristo’, ‘Comunione’. Altrimenti si corre il rischio di ridurre il tutto ad una dimensione orizzontale, che snatura l’identità della Chiesa e l’annuncio della fede. La Chiesa non è un’organizzazione sociale, filantropica, come ve ne sono molte: essa è la Comunità di Dio, è la Comunità che crede, che ama, che adora il Signore Gesù e apre le ‘vele’ al soffio dello Spirito Santo, e per questo è una Comunità capace di evangelizzare”.

“Molti uomini e donne del nostro tempo” – ha sottolineato il Pontefice – “hanno bisogno di incontrare il Signore o di riscoprire la bellezza del Dio vicino, del Dio che in Gesù Cristo ha mostrato il suo volto di Padre e chiama a riconoscere il senso e il valore dell’esistenza. L’attuale momento storico è segnato da luci e ombre. Assistiamo ad atteggiamenti complessi: ripiegamento su se stessi, narcisismo, desiderio di possesso e di consumo, sentimenti e affetti slegati dalla responsabilità. Tante sono le cause di questo disorientamento, che si manifesta in un profondo disagio esistenziale, ma al fondo di tutto si può intravedere la negazione della dimensione trascendente dell’uomo e della relazione fondante con Dio. Per questo è decisivo che le comunità cristiane promuovano percorsi validi e impegnativi di fede”.
AC/ VIS 20110704 (420)

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