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lunedì 20 giugno 2011

ALLE AUTORITÀ CIVILI: SUPERARE CRISI CON CORAGGIO E RESPONSABILITÀ

CITTA' DEL VATICANO, 19 GIU. 2011 (VIS). Alle ore 16:15 il Santo Padre Benedetto XVI ha lasciato in autovettura la Casa San Giuseppe per recarsi in Piazza della Libertà dove è stato accolto dai Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino, Maria Luisa Berti e Filippo Tamagnini.

Dopo gli Onori Militari e l’esecuzione degli Inni Pontificio e della Repubblica di San Marino, il Papa, accompagnato dai Capitani Reggenti, è entrato nel Palazzo Pubblico e quindi nella Sala del Consiglio dei XII, dove ha ricevuto il saluto dei Ministri del Governo ed ha avuto un Colloquio privato con i Capitani Reggenti. Nella Sala del Consiglio Grande e Generale, il Papa ha tenuto un discorso davanti ai Membri del Governo, del Congresso e del Corpo Diplomatico accreditato.

Benedetto XVI ha tracciato le origini della comunità che da diciassette secoli si formò conquistata al Vangelo dal diacono Marino, grande predicatore del Vangelo ed ha sottolineato come i Sammarinesi, lungo i secoli, “sono rimasti sempre fedeli ai valori della fede cristiana, ancorando saldamente ad essi la propria convivenza pacifica, secondo criteri di democrazia e di solidarietà”.

Il Papa ha elogiato l’attaccamento dei Sammarinesi “a questo patrimonio di valori” esortandoli a “conservarlo e a valorizzarlo, perché esso è alla base della vostra identità più profonda, un’identità che chiede alle genti ed alle istituzioni sammarinesi di essere assunta in pienezza. Grazie ad essa, si può costruire una società attenta al vero bene della persona umana, alla sua dignità e libertà, e capace di salvaguardare il diritto di ogni popolo a vivere nella pace. Sono questi i capisaldi della sana laicità, all’interno della quale devono agire le istituzioni civili, nel loro costante impegno a difesa del bene comune”.

“La Chiesa, rispettosa della legittima autonomia di cui il potere civile deve godere, collabora con esso al servizio dell’uomo, nella difesa dei suoi diritti fondamentali, di quelle istanze etiche che sono iscritte nella sua stessa natura. Per questo la Chiesa si impegna affinché le legislazioni civili promuovano e tutelino sempre la vita umana, dal concepimento fino al suo spegnersi naturale. Inoltre, chiede per la famiglia il dovuto riconoscimento e un sostegno fattivo”.

“Ben sappiamo, infatti, come nell’attuale contesto l’istituzione familiare venga messa in discussione, quasi nel tentativo di disconoscerne l’irrinunciabile valore. A subirne le conseguenze sono le fasce sociali più deboli, specialmente le giovani generazioni, più vulnerabili e perciò più facilmente esposte al disorientamento, a situazioni di auto-emarginazione ed alla schiavitù delle dipendenze. Talvolta le realtà educative faticano a dare ai giovani risposte adeguate e, venendo meno il sostegno familiare, spesso essi si vedono precluso un normale inserimento nel tessuto sociale”.

Nel riferirsi alle difficoltà economica in cui versa anche la Comunità di San Marino e ricordando gli anni di prosperità, sulla scia dello sviluppo del commercio e del turismo, il Santo Padre ha ricordato anche la questione dei lavoratori frontalieri, che vedono in pericolo la propria occupazione, auspicando che “si possa risolvere tenendo conto del diritto al lavoro e della tutela delle famiglie. (...) L’attuale situazione di crisi spinge a riprogettare il cammino e diventa occasione di discernimento; essa infatti pone l’intero tessuto sociale di fronte all’impellente esigenza di affrontare i problemi con coraggio e senso di responsabilità, con generosità e dedizione, facendo riferimento a quell’amore per la libertà che distingue il vostro popolo”.

Benedetto XVI ha ricordato alle Autorità presenti che a loro corrisponde “il compito di costituire la città terrena nella dovuta autonomia e nel rispetto di quei principi umani e spirituali a cui ogni singolo cittadino è chiamato ad aderire con tutta la responsabilità della propria coscienza personale; e, allo stesso tempo, il dovere di continuare a operare attivamente per costruire una comunità fondata su valori condivisi”.

Al termine del discorso il Santo Padre, accompagnato dai Capitani Reggenti, ha visitato la Basilica di San Marino, chiusa al pubblico, dove ad accoglierlo era il Rettore Monsignor Lino Tosi. Il Papa si è raccolto in adorazione davanti al Santissimo Sacramento e ha venerato le reliquie del Santo. Infine, alle 18:15, il Santo Padre si è recato all’eliporto di Torraccia, da dove, dopo essersi congedato dai Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino, è partito in elicottero diretto a Pennabilli (Rimini), per l’incontro, alle 19:15, con i giovani della Diocesi di San Marino-Montefeltro riuniti in Piazza Vittorio Emanuele.
PV-SAN MARINO VIS 20110620 (720)

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