CITTA' DEL VATICANO, 3 DIC. 2010 (VIS). Questa mattina, nel ricevere le Lettere Credenziali del Signor Fernando F. Sánchez Campos, nuovo Ambasciatore del Costa Rica presso la Santa Sede, il Santo Padre si è congratulato per l’Anno Giubilare che la Nazione celebra in occasione del 375° anniversario del ritrovamento dell’immagine di “Nuestra Señora de los Angeles”, Patrona del Costa Rica.
Il popolo del Costa Rica, ha affermato il Papa, “da secoli ha accolto il seme del Vangelo che riccamente è germinato in innumerevoli iniziative educative, sanitarie e di promozione umana. In tal modo” – ha aggiunto il Pontefice – “i figli del vostro Paese sanno bene che in Cristo, Figlio di Dio, l’uomo può trovare sempre la forza di lottare contro la povertà, la violenza domestica, la disoccupazione e la corruzione, anteponendovi la giustizia sociale, il bene comune e il progresso integrale della persona. Nessuno deve sentirsi emarginato nel conseguimento di tali alte mete”.
“In merito, l’Autorità pubblica” – ha proseguito il Pontefice – “deve essere la prima a cercare ciò che è di beneficio per tutti, operando principalmente come una forza morale che potenzia la libertà e il senso di responsabilità di ciascuno. E tutto ciò, senza ledere i valori fondamentali che costituiscono il nucleo della inviolabile dignità della persona umana, cominciando dalla risoluta salvaguarda della vita. Al riguardo mi compiaccio di ricordare che fu precisamente nel vostro Paese che si firmò l’Accordo di San José, nel quale si riconosce espressamente il valore della vita umana dal suo concepimento. È auspicabile, perciò, che il Costa Rica non violi i diritti del nascituro con leggi che legittimino la fecondazione in vitro e l’aborto”.
Successivamente riferendosi al progetto di un nuovo accordo giuridico che riaffermi “la lunga traiettoria di reciproca collaborazione, sana indipendenza e rispetto reciproco fra la Santa Sede e il Costa Rica”, il Papa ha osservato che esso servirà per “garantire, in modo stabile e più conforme alle attuali circostanze storiche, tale obiettivo tradizionale e fecondo, volto al bene più grande della vita religiosa e civile della Nazione”.
“Ho ricordato il Costa Rica nella preghiera per le dolorose conseguenze causate dalle piogge torrenziali che hanno colpito il Paese” – ha detto il Santo Padre che ha aggiunto di aver anche “chiesto a Dio” che il Paese “non cessi di dissodare le strade che lo rendono, davanti alla comunità internazionale, un referente di pace. È importante che coloro che stanno davanti ai loro destini non vacillino nel rifiutare con fermezza l’impunità, la delinquenza giovanile, il lavoro minorile, l’ingiustizia e i narcotraffico, promuovendo misure molto importanti quali la sicurezza delle città, un’adeguata formazione dei minori e dei giovani, la debita attenzione ai prigionieri, l’efficace assistenza sanitaria a tutti (...) ed i programmi che portano la popolazione a raggiungere alloggi degni ed impieghi decenti. È di primaria importanza, inoltre, che le nuove generazioni acquisiscano la convinzione che i conflitti non si vincono con la mera forza, ma convertendo i cuori al bene e alla verità, sconfiggendo la miseria e l’analfabetismo, rafforzando lo Stato di diritto e l’indipendenza ed efficacia dei tribunali di giustizia”.
“Molto contribuirà a dilatare questo orizzonte” – ha detto ancora il Pontefice – “il rafforzamento della stabilità, fattore sostanziale e irrinunciabile della società, e l’unione della famiglia, istituzione che soffre, forse come nessun’altra, l’attacco delle ampie e rapide trasformazioni della società e della cultura, e che, tuttavia, non può perdere la sua autentica identità. (...) Di conseguenza, nulla di quanto favorisce, tutela e appoggia la famiglia, fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna, sarà invano”.
“La difesa della pace sarà facilitata nel contempo con la cura dell’ambiente naturale, poiché sono realtà intimamente connesse fra di loro” – ha concluso il Papa – “Al riguardo, il Costa Rica (...) si è distinto nella preservazione dell’ambiente e nella ricerca di un equilibrio fra lo sviluppo umano e la conservazione delle risorse. (...) Incoraggio tutto il popolo del Costa Rica a continuare a sviluppare ciò che promuove un vero sviluppo umano, in armonia con la creazione, evitando interessi spuri e imprevidenti in un tema di tanta trascendenza”.
CD/ VIS 20101203 (690)
Il popolo del Costa Rica, ha affermato il Papa, “da secoli ha accolto il seme del Vangelo che riccamente è germinato in innumerevoli iniziative educative, sanitarie e di promozione umana. In tal modo” – ha aggiunto il Pontefice – “i figli del vostro Paese sanno bene che in Cristo, Figlio di Dio, l’uomo può trovare sempre la forza di lottare contro la povertà, la violenza domestica, la disoccupazione e la corruzione, anteponendovi la giustizia sociale, il bene comune e il progresso integrale della persona. Nessuno deve sentirsi emarginato nel conseguimento di tali alte mete”.
“In merito, l’Autorità pubblica” – ha proseguito il Pontefice – “deve essere la prima a cercare ciò che è di beneficio per tutti, operando principalmente come una forza morale che potenzia la libertà e il senso di responsabilità di ciascuno. E tutto ciò, senza ledere i valori fondamentali che costituiscono il nucleo della inviolabile dignità della persona umana, cominciando dalla risoluta salvaguarda della vita. Al riguardo mi compiaccio di ricordare che fu precisamente nel vostro Paese che si firmò l’Accordo di San José, nel quale si riconosce espressamente il valore della vita umana dal suo concepimento. È auspicabile, perciò, che il Costa Rica non violi i diritti del nascituro con leggi che legittimino la fecondazione in vitro e l’aborto”.
Successivamente riferendosi al progetto di un nuovo accordo giuridico che riaffermi “la lunga traiettoria di reciproca collaborazione, sana indipendenza e rispetto reciproco fra la Santa Sede e il Costa Rica”, il Papa ha osservato che esso servirà per “garantire, in modo stabile e più conforme alle attuali circostanze storiche, tale obiettivo tradizionale e fecondo, volto al bene più grande della vita religiosa e civile della Nazione”.
“Ho ricordato il Costa Rica nella preghiera per le dolorose conseguenze causate dalle piogge torrenziali che hanno colpito il Paese” – ha detto il Santo Padre che ha aggiunto di aver anche “chiesto a Dio” che il Paese “non cessi di dissodare le strade che lo rendono, davanti alla comunità internazionale, un referente di pace. È importante che coloro che stanno davanti ai loro destini non vacillino nel rifiutare con fermezza l’impunità, la delinquenza giovanile, il lavoro minorile, l’ingiustizia e i narcotraffico, promuovendo misure molto importanti quali la sicurezza delle città, un’adeguata formazione dei minori e dei giovani, la debita attenzione ai prigionieri, l’efficace assistenza sanitaria a tutti (...) ed i programmi che portano la popolazione a raggiungere alloggi degni ed impieghi decenti. È di primaria importanza, inoltre, che le nuove generazioni acquisiscano la convinzione che i conflitti non si vincono con la mera forza, ma convertendo i cuori al bene e alla verità, sconfiggendo la miseria e l’analfabetismo, rafforzando lo Stato di diritto e l’indipendenza ed efficacia dei tribunali di giustizia”.
“Molto contribuirà a dilatare questo orizzonte” – ha detto ancora il Pontefice – “il rafforzamento della stabilità, fattore sostanziale e irrinunciabile della società, e l’unione della famiglia, istituzione che soffre, forse come nessun’altra, l’attacco delle ampie e rapide trasformazioni della società e della cultura, e che, tuttavia, non può perdere la sua autentica identità. (...) Di conseguenza, nulla di quanto favorisce, tutela e appoggia la famiglia, fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna, sarà invano”.
“La difesa della pace sarà facilitata nel contempo con la cura dell’ambiente naturale, poiché sono realtà intimamente connesse fra di loro” – ha concluso il Papa – “Al riguardo, il Costa Rica (...) si è distinto nella preservazione dell’ambiente e nella ricerca di un equilibrio fra lo sviluppo umano e la conservazione delle risorse. (...) Incoraggio tutto il popolo del Costa Rica a continuare a sviluppare ciò che promuove un vero sviluppo umano, in armonia con la creazione, evitando interessi spuri e imprevidenti in un tema di tanta trascendenza”.
CD/ VIS 20101203 (690)
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