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lunedì 13 settembre 2010

LETTERE CREDENZIALI NUOVO AMBASCIATORE GERMANIA

CITTA' DEL VATICANO, 13 SET. 2010 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto il nuovo Ambasciatore delle Repubblica Federale di Germania, Signor Walter Jürgen Schmid, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

Benedetto XVI ha ricordato nel suo discorso l’imminente cerimonia di beatificazione – il 19 settembre prossimo a Münster – del Sacerdote martire del regime nazista Gerhard Hirschfelder e, nel corso del 2011, quella di quattro presbiteri ed infine la commemorazione di un pastore evangelico.

“Contemplando queste figure di martiri” – ha detto Benedetto XVI – “appare sempre più chiaro ed esemplare, come certi uomini, a partire dalla loro convinzione cristiana, siano disposti a dare la propria vita per la fede, per il diritto ad esercitare liberamente il proprio credo e per la libertà di parola, per la pace e la dignità umana”.

Al contrario, ha proseguito il Pontefice, “Molti uomini mostrano per lo più un’inclinazione verso concezioni religiose più permissive anche per se stessi. Al posto del Dio personale del cristianesimo, che si rivela nella Bibbia, subentra un essere supremo, misterioso e indeterminato, che ha solo una vaga relazione con la vita personale dell’essere umano”.

“Tali concezioni” – ha sottolineato il Pontefice – “animano sempre di più la discussione all’interno della società, soprattutto circa l’ambito della giustizia e della legislazione. Se però uno abbandona la fede verso un Dio personale, sorge l’alternativa di un ‘dio’ che non conosce, non sente e non parla. (...) Se Dio non ha una propria volontà, il bene e il male alla fine non sono più distinguibili (...). L’uomo perde così la sua forza morale e spirituale, necessaria per uno sviluppo complessivo della persona. L’agire sociale viene dominato sempre di più dall’interesse privato o dal calcolo del potere, a danno della società”.

“La Chiesa vede però con preoccupazione” – ha affermato il Santo Padre – “il crescente tentativo di eliminare il concetto cristiano di matrimonio e famiglia dalla coscienza della società. Il matrimonio si manifesta come unione duratura d’amore tra un uomo e una donna, che è sempre tesa anche alla trasmissione della vita umana. (...) Per questo è necessaria una certa maturità della persona e un fondamentale atteggiamento esistenziale e sociale: una ‘cultura della persona’, come ha detto una volta il mio predecessore Giovanni Paolo II. (...) Il buon esito dei matrimoni dipende da tutti noi e dalla cultura personale di ogni singolo cittadino. In questo senso, la Chiesa non può approvare delle iniziative legislative che implichino una rivalutazione di modelli alternativi della vita di coppia e della famiglia. Esse contribuiscono all’indebolimento dei principi del diritto naturale e così alla relativizzazione di tutta la legislazione e anche alla confusione circa i valori nella società”.

Relativamente alle “nuove possibilità della biotecnologia e della medicina” il Papa ha affermato: “Noi abbiamo il dovere di studiare diligentemente fin dove questi metodi possono fungere d’aiuto per l’uomo e dove invece si tratta di manipolazione dell’uomo, di violazione della sua integrità e dignità. Non possiamo rifiutare questi sviluppi, ma dobbiamo essere molto vigilanti. Quando una volta si incomincia a distinguere – e spesso ciò accade già nel seno materno – tra vita degna e indegna di vivere, non sarà risparmiata nessun altra fase della vita, ancor meno l’anzianità e l’infermità”.

“La costruzione di una società umana richiede la fedeltà alla verità” – ha concluso il Pontefice – “In questo contesto, ultimamente, fanno riflettere certi fenomeni operanti nell’ambito dei media pubblici: essendo in concorrenza sempre più forte, i mezzi di comunicazione si credono spinti a suscitare la massima attenzione possibile. Inoltre, è il contrasto che fa notizia in genere, anche se va a scapito della veracità del racconto. La cosa diventa particolarmente problematica quando personaggi autorevoli prendono pubblicamente posizione al riguardo, senza essere in grado di verificare tutti gli aspetti in modo adeguato. Si accoglie con favore l’intento del Governo Federale di impegnarsi in tali casi, per quanto possibile, in modo compensatore e rappacificante”.
CD/ VIS 20100913 (600)

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