Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 11 maggio 2009

PROCLAMARE CON CHIAREZZA CIÒ CHE ABBIAMO IN COMUNE


CITTA' DEL VATICANO, 11 MAG. 2009 (VIS). Alle 18:45 il Papa ha incontrato i Rappresentanti delle Organizzazioni per il Dialogo Interreligioso presso il "Notre Dame of Jerusalem Centre", che Giovanni Paolo II eresse in Pontificio Istituto nel 1973. All'incontro, tenutosi nell'Auditorium, hanno partecipato 500 persone.

All'inizio del suo discorso, il Santo Padre ha affermato che: "Indubbiamente molto è stato realizzato per creare un senso di vicinanza e di unità all'interno dell'universale famiglia umana. Tuttavia, allo stesso tempo, l'uso illimitato di portali attraverso i quali le persone hanno facile accesso a indiscriminate fonti di informazioni può divenire facilmente uno strumento di crescente frammentazione".

"La domanda che poi sorge naturalmente è quale contributo porti la religione alle culture del mondo che contrasti la ricaduta di una così rapida globalizzazione. (...) Come credenti o persone religiose noi siamo posti di fronte alla sfida di proclamare con chiarezza ciò che noi abbiamo in comune".

"Vite di religiosa fedeltà echeggiano l'irrompente presenza di Dio e formano così una cultura non definita dai limiti del tempo o del luogo ma fondamentalmente plasmate dai principi e dalle azioni che provengono dalla fede".

"La fede religiosa presuppone la verità" - ha sottolineato Benedetto XVI - "Colui che crede è colui che cerca la verità e vive in base ad essa. (...) Insieme" - ha detto il Papa ai presenti - "possiamo proclamare che Dio esiste e che può essere conosciuto, che la terra è sua creazione, che noi siamo sue creature, e che egli chiama ogni uomo e donna ad uno stile di vita che rispetti il suo disegno per il mondo. Amici, se crediamo di avere un criterio di giudizio e di discernimento che è divino nella sua origine e destinato a tutta l'umanità, allora non possiamo stancarci di portare tale conoscenza ad influire sulla vita civile. La verità deve essere offerta a tutti; essa serve a tutti i membri della società".

"Lungi dal minacciare la tolleranza delle differenze o della pluralità culturale" - ha detto ancora il Pontefice - "la verità rende il consenso possibile e mantiene ragionevole, onesto e verificabile il pubblico dibattito e apre la strada alla pace. Promuovendo la volontà di essere obbedienti alla verità, di fatto, allarga il nostro concetto di ragione e il suo ambito di applicazione e rende possibile il dialogo genuino delle culture e delle religioni di cui c'è oggi particolarmente bisogno".

"In un'epoca di accesso immediato all'informazione" - ha rilevato il Pontefice - "e di tendenze sociali che generano una specie di monocultura, la riflessione profonda che contrasti l'allontanamento della presenza di Dio rafforzerà la ragione, stimolerà il genio creativo, faciliterà la valutazione critica delle consuetudini culturali e sosterrà il valore universale della credenza religiosa".

"Qualcuno vorrebbe che noi credessimo che le nostre differenze sono necessariamente causa di divisione e pertanto al più da tollerarsi. Alcuni addirittura sostengono che le nostre voci devono semplicemente essere ridotte al silenzio. Ma noi sappiamo" - ha ribadito il Papa - "che le nostre differenze non devono mai essere mal rappresentate come un'inevitabile sorgente di frizione o di tensione sia tra noi stessi sia, più in largo, nella società. Al contrario, esse offrono una splendida opportunità per persone di diverse religioni di vivere insieme in profondo rispetto, stima e apprezzamento, incoraggiandosi reciprocamente nelle vie di Dio".

"Sospinti dall'Onnipotente e illuminati dalla sua verità" - ha concluso il Pontefice - "possiate voi continuare a camminare con coraggio, rispettando tutto ciò che ci differenzia e promuovendo tutto ciò che ci unisce come creature benedette dal desiderio di portare speranza alle nostre comunità e al mondo".

Concluso l'incontro, il Santo Padre ha benedetto la Prima pietra del nuovo "Istituto Notre Dame" di Magdala che servirà da struttura ricettiva per i pellegrini e centro spirituale con la futura Basilica di Santa Maria Maddalena.
PV-ISRAELE/INCONTRO INTERRELIG./GERUSALEMME VIS 20090512 (630)

Nessun commento:

Posta un commento

Copyright © VIS - Vatican Information Service