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mercoledì 15 aprile 2009

URBI ET ORBI: AFFERMARE VITTORIA PASQUALE DI CRISTO

CITTA' DEL VATICANO, 12 APR. 2009 (VIS). Al termine della Santa Messa, alle ore 12:00, dal sagrato della Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto ai fedeli presenti in Piazza San Pietro il Messaggio pasquale ed ha impartito la Benedizione "Urbi et Orbi".

  "Una delle domande che più angustiano l'esistenza dell'uomo è proprio questa: che cosa c'è dopo la morte?" - ha detto il Papa - "A quest'enigma la solennità odierna ci permette di rispondere che la morte non ha l'ultima parola, perché a trionfare alla fine è la Vita. E questa nostra certezza non si fonda su semplici ragionamenti umani, bensì su uno storico dato di fede: Gesù Cristo, crocifisso e sepolto, è risorto con il suo corpo glorioso. Gesù è risorto perché anche noi, credendo in Lui, possiamo avere la vita eterna. Quest'annuncio sta nel cuore del messaggio evangelico".

  "La risurrezione pertanto non è una teoria, ma una realtà storica rivelata dall'Uomo Gesù Cristo mediante la sua 'pasqua', il suo 'passaggio', che ha aperto una 'nuova via' tra la terra e il Cielo (cfr Eb 10,20). Non è un mito né un sogno, non è una visione né un'utopia, non è una favola, ma un evento unico ed irripetibile".

  "L'annuncio della risurrezione del Signore illumina le zone buie del mondo in cui viviamo. Mi riferisco particolarmente al materialismo e al nichilismo, a quella visione del mondo che non sa trascendere ciò che è sperimentalmente constatabile, e ripiega sconsolata in un sentimento del nulla che sarebbe il definitivo approdo dell'esistenza umana. È un fatto che se Cristo non fosse risorto, il 'vuoto' sarebbe destinato ad avere il sopravvento. Se togliamo Cristo e la sua risurrezione, non c'è scampo per l'uomo e ogni sua speranza rimane un'illusione".

  "Se è vero che la morte non ha più potere sull'uomo e sul mondo, tuttavia rimangono ancora tanti, troppi segni del suo vecchio dominio. Se mediante la Pasqua, Cristo ha estirpato la radice del male, ha però bisogno di uomini e donne che in ogni tempo e luogo lo aiutino ad affermare la sua vittoria con le sue stesse armi: le armi della giustizia e della verità, della misericordia, del perdono e dell'amore. E' questo il messaggio che, in occasione del recente viaggio apostolico in Camerun e in Angola, ho inteso portare a tutto il Continente africano, che mi ha accolto con grande entusiasmo e disponibilità all'ascolto".

  "L'Africa, infatti, soffre in modo smisurato per i crudeli e interminabili conflitti - spesso dimenticati - che lacerano e insanguinano diverse sue Nazioni e per il numero crescente di suoi figli e figlie che finiscono preda della fame, della povertà, della malattia".

  "Il medesimo messaggio ripeterò con forza in Terrasanta, ove avrò la gioia di recarmi fra qualche settimana. La difficile ma indispensabile riconciliazione, che è premessa per un futuro di sicurezza comune e di pacifica convivenza, non potrà diventare realtà che grazie agli sforzi rinnovati, perseveranti e sinceri, per la composizione del conflitto israelo-palestinese. Dalla Terrasanta, poi, lo sguardo si allargherà sui Paesi limitrofi, sul Medio Oriente, sul mondo intero".

  "In un tempo di globale scarsità di cibo, di scompiglio finanziario, di povertà antiche e nuove, di cambiamenti climatici preoccupanti, di violenze e miseria che costringono molti a lasciare la propria terra in cerca di una meno incerta sopravvivenza, di terrorismo sempre minaccioso, di paure crescenti di fronte all'incertezza del domani, è urgente riscoprire prospettive capaci di ridare speranza. Nessuno si tiri indietro in questa pacifica battaglia iniziata dalla Pasqua di Cristo, il Quale - lo ripeto - cerca uomini e donne che lo aiutino ad affermare la sua vittoria con le sue stesse armi, quelle della giustizia e della verità, della misericordia, del perdono e dell'amore".

  Al termine del Messaggio il Santo Padre Benedetto XVI ha pronunciato gli auguri di buona Pasqua in più di 60 lingue, ricordando ancora una volta, in italiano, le persone colpite dal terremoto che lunedì scorso ha sconvolto l'Abruzzo.
BXVI-SETTIMANA SANTA/URBI ET ORBI/...                   VIS 20090415 (660)


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