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mercoledì 26 marzo 2008

TRIDUO PASQUALE ED APPELLO TIBET

CITTA' DEL VATICANO, 19 MAR. 2008 (VIS). l'Udienza Generale di questa mattina, 19 marzo, Onomastico del Santo Padre, si è svolta in due momenti distinti: alle 10:15, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato 3.500 studenti partecipanti all'Incontro Internazionale UNIV 2008; successivamente, nell'Aula Paolo VI, ha tenuto la catechesi e ha salutato i pellegrini e i fedeli provenienti dall'Italia e da ogni parte del mondo.

  Rivolgendosi ai giovani dell'UNIV, Benedetto XVI ha avuto parole di esortazione, invitandoli a non aver paura "di essere anticonformisti, quando necessario, in università, in collegio e dovunque" ed ha ricordato che "essere amici di Cristo e offrire testimonianza di Cristo dove ci troviamo a vivere esige, inoltre, lo sforzi di andare controcorrente".

  Nella catechesi in lingua italiana, il Papa ha incentrato la sua meditazione sul significato del Triduo Pasquale, culmine dell'itinerario quaresimale, durante il quale riviviamo "l'evento centrale della nostra Redenzione".

  Il Giovedì Santo, ha detto il Papa, "la Chiesa fa memoria dell'Ultima Cena durante la quale il Signore, la vigilia della sua passione e morte, ha istituito il Sacramento dell'Eucaristia e quello del Sacerdozio ministeriale. In quella stessa notte Gesù ci ha lasciato il comandamento nuovo, "mandatum novum", il comandamento dell'amore fraterno".

  Il Venerdì Santo, ha proseguito il Santo Padre, "è la giornata che fa memoria della passione, crocifissione e morte di Gesù. In questo giorno (...) l'assemblea cristiana si raccoglie per meditare sul grande mistero del male e del peccato che opprimono l'umanità (...). Dopo aver ascoltato il racconto della passione di Cristo, la comunità prega per tutte le necessità della Chiesa e del mondo, adora la Croce e si accosta all'Eucaristia".

  "Il Sabato Santo è segnato da un profondo silenzio. Le Chiese sono spoglie e non sono previste particolari liturgie. Mentre attendono il grande evento della Risurrezione, i credenti perseverano con Maria nell'attesa pregando e meditando. (...) Questo Sabato di silenzio, di meditazione, di perdono, di riconciliazione sfocia nella 'Veglia Pasquale', che introduce la domenica più importante della storia, la domenica della Pasqua di Cristo. (...). Nel buio della notte viene acceso dal fuoco nuovo il cero pasquale, simbolo di Cristo che risorge glorioso".

  Al termine della catechesi il Santo Padre ha lanciato un appello per la situazione in Tibet ed ha detto: "Seguo con grande trepidazione le notizie, che in questi giorni giungono dal Tibet. Il mio cuore di Padre sente tristezza e dolore di fronte alla sofferenza di tante persone. (...) Con la violenza non si risolvono i problemi, ma solo si aggravano. Vi invito ad unirvi a me nella preghiera. Chiediamo a Dio onnipotente, fonte di luce, che illumini le menti di tutti e dia a ciascuno il coraggio di scegliere la via del dialogo e della tolleranza".
AG/TRIDUO PASQUALE:TIBET                                          VIS 20080326 (460)


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