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venerdì 11 maggio 2007

SENZA VOLTO DEI GIOVANI CHIESA SI PRESENTEREBBE SFIGURATA


CITTA' DEL VATICANO, 10 MAG. 2007 (VIS). Poco prima delle 18:00 (le 23:00, ora di Roma), il Santo Padre Benedetto XVI è giunto allo Stadio Municipale "Paulo Machado de Carvalho" di Pacaembu, accolto da oltre 40.000 giovani, mentre altre decine di migliaia seguivano l'evento da maxi-schermi collocati all'esterno. Il Papa ha presieduto la Liturgia della Parola durante la quale è stata data lettura del Cantico delle Creature con la simultanea proiezione di paesaggi della natura brasiliana.

  Rivolgendosi ai partecipanti all'incontro citando le parole che il Servo di Dio Giovanni Paolo II pronunciò nel corso della sua visita nel Mato Grosso nel 1991:  "I 'giovani sono i primi protagonisti del terzo millennio (...) sono loro che tracceranno il destino di questa nuova tappa dell'umanità'", Papa Benedetto XVI ha soggiunto: "La carità di Dio è infinita e il Signore ci chiede, o meglio, esige che dilatiamo i nostri cuori, affinché in essi ci sia sempre più amore, bontà, comprensione per i nostri simili e per i problemi che coinvolgono non solo la convivenza umana, ma anche l'effettiva preservazione e la custodia dell'ambiente naturale, di cui tutti facciamo parte".

  "'I nostri boschi hanno più vita': non lasciate che si spenga questa fiamma di speranza che il vostro Inno nazionale pone sulle vostre labbra" - ha esclamato il Santo Padre - "La devastazione ambientale dell'Amazzonia e le minacce alla dignità umana delle sue popolazioni esigono un maggior impegno nei più diversi ambiti di azione che la società vien sollecitando".

  Tema centrale dell'omelia del Papa è stato il dialogo fra Gesù e il giovane ricco, episodio evangelico narrato da San Matteo, incentrato sull'interrogativo: "Cosa fare per raggiungere la vita eterna?".

  "La domanda del Vangelo" - ha spiegato il Papa - "non riguarda soltanto il futuro. Non riguarda solo la questione del che cosa accadrà dopo la morte. Al contrario, esiste un impegno con il presente, qui e adesso, che deve garantire autenticità e di conseguenza il futuro. In sintesi, la domanda pone in questione il senso della vita. Perciò può essere formulata così: cosa devo fare affinché la mia vita abbia senso?".

  Gesù è "un maestro che non inganna. (...) Gesù ci assicura che solo Dio è buono. Essere aperto alla bontà significa accogliere Dio. Così Egli ci invita a vedere Dio in tutte le cose e in tutti gli avvenimenti, anche laddove la maggioranza vede soltanto assenza di Dio. (...) Gesù manifesta ciò che per noi è buono, donandoci la sua prima catechesi. 'Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti'. (...) Essi conducono alla vita, il che vuole dire che ci garantiscono autenticità. Sono i grandi indicatori che ci additano la strada giusta. (...) Alla loro base si trovano la grazia e la natura, che non ci lasciano fermi. Dobbiamo camminare. Siamo stimolati a fare qualcosa per realizzarci. Realizzarsi per mezzo dell'azione, in realtà, è rendersi reali".

  "Sentiamo parlare delle paure della gioventù di oggi" - ha proseguito Papa Benedetto - "Esse ci svelano un enorme deficit di speranza: paura di morire (...); paura di fallire, per non aver scoperto il senso della vita; e paura di rimanere staccato, di fronte alla sconcertante rapidità degli eventi e delle comunicazioni. (...) Ma mentre guardo a voi, giovani qui presenti, (...), assumo lo sguardo di Gesù: uno sguardo di amore e fiducia, nella certezza che voi avete trovato la vita vera. Voi siete i giovani della Chiesa. (...) Siate gli apostoli dei giovani".

  "Esiste, in ultima analisi, un immenso panorama di azione" - ha rilevato il Papa - "nel quale le questioni di ordine sociale, economico e politico acquisiscono un rilievo particolare, sempre che la loro fonte d'ispirazione sia il Vangelo e la Dottrina Sociale della Chiesa. La costruzione di una società più giusta e solidale, riconciliata e pacifica; l'impegno a frenare la violenza; le iniziative di promozione della vita piena, dell'ordine democratico e del bene comune e, specialmente quelle che mirano ad eliminare certe discriminazioni esistenti nelle società latinoamericane non sono motivo di esclusione, bensì di arricchimento reciproco".

  Il Santo Padre ha esortato i giovani dicendo: "Abbiate soprattutto grande rispetto per l'istituzione del Sacramento del Matrimonio. (...) Dio vi chiama a rispettarvi gli uni gli altri anche nell'innamoramento e nel fidanzamento, poiché la vita coniugale, (...), sarà fonte di felicità e di pace solo nella misura in cui saprete fare della castità, dentro e fuori del matrimonio, un baluardo delle vostre speranze future. (...) La vita di fede e di preghiera vi condurrà per le vie dell'intimità con Dio e della comprensione della grandezza dei piani che Lui ha per ogni persona. 'Per il regno dei cieli', alcuni sono chiamati ad una donazione totale e definitiva, per consacrarsi a Dio nella vita religiosa (...), testimoniando la speranza nel Regno celeste tra tutti gli uomini".

  "La gioventù si presenta come una ricchezza" - ha detto ancora Benedetto XVI riprendendo il dialogo di Gesù con il giovane ricco- "perché conduce alla riscoperta della vita come dono e come compito. Il giovane del Vangelo comprese la ricchezza della propria giovinezza. Andrò da Gesù, (...), per cercare un orientamento. Nell'ora della grande opzione, tuttavia, non ebbe il coraggio di scommettere tutto su Gesù Cristo. (...) Capì che gli mancava la generosità, e ciò non gli permise una realizzazione piena".

  "Il mio appello odierno a voi, giovani che siete venuti a questo incontro" - ha concluso il Pontefice - "è di 'non sperperare la vostra gioventù'. Non cercate di fuggire da essa. (...) Consacratela agli alti ideali della fede e della solidarietà umana. Voi, giovani, non siete soltanto il futuro della Chiesa e dell'umanità, quasi si trattasse di una specie di fuga dal presente. Al contrario: voi siete il presente giovane della Chiesa e dell'umanità. Siete il suo volto giovane. La Chiesa ha bisogno di voi, come giovani, per manifestare al mondo il volto di Gesù Cristo, che si delinea nella comunità cristiana. Senza questo volto giovane, la Chiesa si presenterebbe sfigurata".
PV-BRASILE/GIOVANI/PACAEMBU                       VIS 20070511 (950)


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