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lunedì 4 settembre 2006

GREGORIO MAGNO: ESEMPIO PUBBLICI AMMINISTRATORI

CITTA' DEL VATICANO, 3 SET. 2006 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato le riflessioni che hanno preceduto la recita dell'Angelus di oggi a San Gregorio Magno, Papa e Dottore della Chiesa (540ca - 604). "La sua figura singolare" - ha detto il Papa ai pellegrini riuniti nel cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo - "è un esempio da additare sia ai Pastori della Chiesa che ai pubblici amministratori".

  "Fu infatti dapprima Prefetto e poi Vescovo di Roma" - ha proseguito il Papa -  "Come funzionario imperiale si distinse per capacità amministrativa ed integrità morale". Alla morte del padre, nel 574, abbracciò la vita monastica e da allora la Regola benedettina divenne "struttura portante della sua esistenza. Anche quando fu inviato dal Papa come suo rappresentante presso l'Imperatore d'Oriente, mantenne uno stile di vita monastico, semplice e povero".

  Stretto collaboratore di Papa Pelagio II, quando questi morì vittima di una epidemia di peste, Gregorio "fu acclamato da tutto come suo successore" e "Con profetica lungimiranza, (...) intuì che una nuova civiltà stava nascendo dall'incontro tra l'eredità romana e i popoli cosiddetti 'barbari', grazie alla forza di coesione e di elevazione morale del Cristianesimo. Il monachesimo si rivelava una ricchezza non solo per la Chiesa, ma per l'intera società".

  A Gregorio si deve anche la riforma del canto liturgico che dal suo nome fu detto "gregoriano", ma la sua opera più celebre - ha ricordato Benedetto XVI - fu senz'altro "la Regola pastorale, che ha avuto per il clero la stessa importanza che ebbe la Regola di San Benedetto per i monaci del Medioevo. La vita del pastore d'anime deve essere una sintesi equilibrata di contemplazione e di azione, animata dall'amore che 'tocca vette altissime quando si piega misericordioso sui mali profondi degli altri. La capacità di piegarsi sulla miseria altrui è la misura della forza di slancio verso l'alto. A questo insegnamento, sempre attuale, si sono ispirati i Padri del Concilio Vaticano II per delineare l'immagine del Pastore di questi nostri tempi".

  Il Papa ha concluso le sue riflessioni pregando la Vergine Maria "perché l'insegnamento di San Gregorio Magno sia seguito dai Pastori della Chiesa e anche dai responsabili delle istituzioni civili".

  Al termine dell'Angelus, Papa Benedetto XVI ha ringraziato quanti lo stanno sostenendo con la preghiera in vista del suo imminente viaggio in Germania. "Grazie per gli auguri" - ha detto - "sabato parto per la Baviera".
ANG/GREGORIO MAGNO/...                           VIS 20060904 (410)


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